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Autore: galvanix    04/05/2018    9 recensioni
-Storia partecipante al contest "Il Diavolo e l'acqua Santa" indetto Ssjd e Vegeta_Sutcliffe sul forum di EFP -
I pensieri e i ricordi di una donna tra pericoli e giochi di seduzione.
Dal testo:
"Era, senza dubbio, di bell’aspetto e non vi erano motivi che le impedivano di avvicinarlo.
Lo voleva dal giorno in cui era ritornato sulla Terra alla ricerca di Goku e, languidamente, gli aveva offerto un posto dove riposare.
Di certo non immaginava che quell’invito potesse mutare totalmente la sua vita.
Era iniziato tutto come un gioco di seduzione".
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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VIII CERCHIO- FRAUDOLENTI- I BOLGIA : SEDUTTORI

 
 
Era possibile riuscire ad incantare e raggirare qualcuno con il proprio fascino per raggiungere i propri fini?
Era davvero così semplice interpretare la figura della seduttrice senza far insospettire chi si aveva di fronte?
Probabilmente.
Per Bulma Brief non era così arduo calarsi nei panni di un’ardente ammaliatrice soprattutto se si trattava di salvarsi la pelle.
Durante tutta la sua vita aveva usato quest’arma in diverse situazioni e mai si era pentita di averlo fatto.
Forse per questo ora si trovava in quel girone.
In fondo era stato proprio Re Yammer a spedirla lì e, quasi certamente, se lo meritava.
In vita la brillante scienziata non era esattamente una santa e, come tutti, anche lei aveva compiuto la sua buona dose di peccati.
Era indiscutibilmente  una donna ricca, bellissima, ambiziosa, intelligente, scaltra, determinata e soprattutto tremendamente seducente.
Sapeva di esserlo e sfruttava quest’ultima “dote” per ottenere ciò che voleva.
Sin da ragazzina si era mostrata un’abile seduttrice e non si vergognava affatto di dover adoperare questo espediente per raggiungere i suoi scopi.
Il suo primo incontro con Goku era un esempio lampante di come la turchina volesse manovrare la situazione utilizzando appunto il suo smisurato fascino.
Indubbiamente la giovane Bulma doveva assolutamente entrare in possesso della sfera del drago, all’epoca appartenuta al piccolo saiyan, per far avverare il suo desiderio ed era convinta che sfoggiando la sua bellezza sarebbe riuscita nel suo intento.
Purtroppo quel tentativo era fallito miseramente poiché Goku non aveva alcuna intenzione di separarsi da quell’oggetto, unico ricordo del suo adorato nonno.
E che dire del generale Blu… per avere salva la vita aveva tentato qualsiasi mossa per sedurlo, ma il ragazzo non si era fatto incantare dal suo atteggiamento provocante, nonostante lei in quel momento fosse a corto di vestiti.
Aveva persino provato a sedurre Zamasu, ma in quel caso per una nobile causa.
Doveva guadagnare del tempo e, con molto coraggio, si era avvicinata al Kaiohshin riuscendo a distrarlo per un po’.
Per un lungo periodo della sua vita si era legata a Yamcha, ma con lui era stato più facile del previsto.
Non erano serviti giochi di seduzione per avvicinarlo.
Si erano conosciuti giovanissimi e la timidezza dell’epoca aveva vinto su tutto il resto.
Tuttavia la loro relazione era destinata a naufragare.
La noiosa routine aveva spento in Bulma il desiderio che anni prima ardeva feroce per quel predone conosciuto per caso.
Malgrado tutto, se ora si ritrovava in quel luogo, era principalmente per colpa di uomo, quel saiyan che le aveva catturato il cuore molto tempo fa.
Vegeta.
All’inizio, nei suoi confronti, provava solo terrore, ma con il tempo aveva imparato ad apprezzarlo soprattutto da un punto di vista prettamente fisico.
Era, senza dubbio, di bell’aspetto e non vi erano motivi che le impedivano di avvicinarlo.
Lo voleva dal giorno in cui era ritornato sulla Terra alla ricerca di Goku e, languidamente, gli aveva offerto un posto dove riposare.
Di certo non immaginava che quell’invito potesse mutare totalmente la sua vita.
Era iniziato tutto come un gioco di seduzione.
Lei era molto brava in questo e al saiyan non dispiaceva un po’ di movimento.
In fondo questa situazione giovava anche lui… doveva pur, in qualche modo,sfogare i suoi bisogni e la scienziata sembrava pensarla allo stesso modo.
Si vestiva in modo provocante per attirare la sua attenzione ed era difficile rimanere impassibili di fronte al suo atteggiamento accattivante.
Lei ci sapeva maledettamente fare e ne era pienamente consapevole.
Le loro notti infuocate difficili da dimenticare, per entrambi.
Bulma lo stregava persino durante i loro appassionati amplessi attraverso il suo tocco, i suoi baci, i suoi gemiti.
Mentre la faceva sua, Vegeta percepiva chiaramente tutto il suo desiderio.
Bastava una parola suadente per farlo impazzire.
La sua donna
Quanto si era infuriata per quel nomignolo.
Per lei rappresentava una vera mancanza di rispetto, ma in quel momento le mancava profondamente.
Ora in quel luogo così freddo senza di lui non poteva fare altro che rimembrare quei momenti, quegli attimi che avrebbe portato con sé per sempre.
Con il tempo erano diventati complici, amanti, compagni di vita grazie a quel gioco che lei aveva innescato tempo prima.
Molti uomini aveva sedotto, ma uno soltanto era rimasto nel suo cuore.
Quella era la sua condanna, lo sapeva bene… non poteva certo mentire a se stessa.
Era cominciato tutto per caso e questo le era costato un posto in Paradiso…
Beh, dopo tutto nessuno era perfetto.
  
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