Titolo: Slowly
Rating: Giallo
Characters: Sanzo, Goku.
Pairing: 3x9 (SanzoxGoku)
Legal Disclaimer: I personaggi ovviamente non sono i miei, ma appartengono a mamma Minekura e a tutti coloro che ne detengano i diritti. Questa è solo una fan fiction fatta per puro diletto personale e a parte passare qualche ora di svago non ci guadagno nulla.
Note: Avete presente quando Sanzo incontra Rikudo, e dopo essere stato ferito va nel bosco e lo uccide? Quando fa ritorno dagli altri tre mi ha impressionato molto come ha disinvoltamente lanciato la sua pistola a Goku perché, per me, la sua pistola rappresenta una specie di prolungamento del suo essere, è quella che gli ha permesso di sopravvivere nei momenti più duri, non se ne separa mai, ed il fatto che l’abbia lasciata a Goku testimonia quanto si fidi di lui. E così mi è venuta in mente questa… ehm… storia? In realtà credo si debba chiamare flashfic. Abbiate pietà, dovevo scriverla (e quando posterò il prosimo capitolo di IBDM, forse capirete perché XD)
Warnings: in realtà nessuno (credo).

SLOWLY

“Allora? Ti ci vuole ancora molto?” Nel silenzio della camera la voce di Sanzo suonò ancora più irritata del solito.

“Non è facile come dici tu. E’ così… così stretto!” Gli rispose Goku un po’ affannosamente.

“Ti vuoi tirare indietro proprio adesso? Sei stato tu ad insistere nel voler provare, io ne avrei fatto volentieri a meno.” Nonostante sulle prime avesse rifiutato seccato la richiesta di Goku, Sanzo non poté impedirsi di incurvare leggermente le labbra in un sorriso nel vedere l’impegno con cui Goku cercava di seguire le sue istruzioni, la punta della lingua che sbucava da un angolo della bocca nello sforzo della concentrazione.

“No, basta, non ci riesco.” Si arrese Goku frustrato.

“No. Hai voluto provare, adesso vai avanti. E ricorda che quando io ho iniziato a farlo ero più giovane di te e non ho avuto tutti ‘sti problemi.” Adesso era diventata una questione di principio: non gli piacevano i lavori lasciati a metà.

“Aspetta… ecco… ci sono riuscito! E’ dentro! E adesso?” Gli chiese guardandolo speranzoso, con una punta d’orgoglio che gli brillava nel fondo degli occhi.

“Adesso muoviti piano, lentamente.” Lo istruì addolcendo istintivamente la voce.

“Così?”

“No, idiota! Più piano!” E lo colpì con l’harisen, tirato fuori da chissà dove. Goku era sicuro che pochi istanti prima non ce l’avesse in mano.

“Ouch! Ma ti sembra il caso di picchiarmi in un momento simile? E poi, non mi sembra di andare poi così male.”

“Senti, sono io che devo decidere, ok? Quindi non discutere, ti ho detto che devi andare più lentamente!” Non aveva mai permesso a nessuno di fare una cosa del genere. Ma, in fondo, Goku era l’unica persona sulla faccia della terra di cui si fidasse. Almeno per certe cose. “Ecco, bravo, così! Cerca di spingere bene fino in fondo.”

“Sanzo?”

“Cosa?” Gli chiese in rimando, osservando attentamente i suoi movimenti.

“Non avrei mai pensato che pulire la tua shoureiju fosse così complicato!"