Fandom: Bates Motel
Titolo: A boy's best friend is his mother
Titolo capitolo: The Oax
Personaggi: Norman Bates, Dylan masset, nominato Alex Romero e Norma Bates
Rating: NC15
Note: scritta per il cow-t di landedifandom, e mio debutto nel fandom
Note2: Il titolo principale è una citazione del film, che racchiude anche l'essenza stessa di Norman
Note3: Season Finale, mental instability, implied incest
Quello era un inganno, un inganno bello e buono aveva pensato
Norman i primi tempi. Avevano organizzato tutto lui e sua madre per liberarla da
Romero e dal
marcio che si attaccava al detective come una seconda pelle.
L’idea iniziale era stata quella di fingere entrambi la
propria morte e poi farla sembrare un omicidio-suicidio e dare la colpa
morale a Romero, era stato a causa sua che Norma lo aveva fatto
internare, se era finito in quel posto era perché Romero non
lo voleva in casa e sua madre voleva così tanto fare buona
figura con il detective da averlo messo in secondo piano. Persino Dylan
era stato favorevole, e lui ne aveva di problemi eppure secondo lui il
suo fratellino non poteva più restare a casa. Ma lui aveva trovato un modo per uscirne e poi avevano
escogitato quel
piano perché potessero stare sempre insieme,
Norman&Norma, questo era il loro destino. Per sua sfortuna l’inganno non era riuscito, Romero
si era
nuovamente intromesso ma per fortuna Dylan non c’era e non
aveva sentito il bisogno di chiamarlo, quello era un suo problema, suo
e di Norma a essere sincero e lo avrebbero risolto loro due insieme,
senza Dylan. Poi Romero era andato in carcere e aveva proseguito con il
loro piano,
era stato tutto così facile perché nessuno badava
a lui in quei giorni. E Norma Bates era nuovamente con lui, solo per lui. I primi
giorni
aveva temuto che se ne sarebbero accorti, che a breve la polizia si
sarebbe recata al motel per arrestare entrambi e che avrebbe dovuto
rivelare che sua madre era ancora viva. Invece non si era presentato
nessuno e il motel dopo qualche giorno aveva riaperto come se niente
fosse, sua madre gli aveva insegnato come gestire il Bates Motel e lui
l’avrebbe resa fiera. In quei tre anni tutto era andato per il meglio, durante il
giorno
gestiva il motel, e soddisfava le sue fantasie come preferiva, la sera
invece rientrava a casa dove trovava Norma ad attenderlo, sorridente
come quando da bambino tornava da scuola, e tutto era lindo e
immacolato come un vecchio film. Lei cucinava per lui, ballavano nel
salone e guardavano un film ma potevano anche stare a guardarsi per
ore, quello che veramente gli importava era che sua madre era viva e
aveva scelto lui, Norman. Era avvenuto in maniera naturale, che loro due si
avvicinassero in
quella maniera era stato del tutto naturale, lui le apparteneva in
maniera completa e quello ne era stata solo la conferma, loro non erano
solo madre e figlio, erano anime gemelle e nessuno li avrebbe mai
divisi, per quello avevano organizzato quell’inganno. Poi era crollato tutto, Romero era uscito di prigione e Dylan
aveva
deciso di tornare arrabbiatissimo perché gli aveva nascoso
la morte di Norma, aveva tergiversato perché non poteva
dirgli che era tutto un inganno, che in realtà Norma Bates
non era morta ma che era al sicuro a casa, Dylan sebbene suo fratello
non faceva parte della famiglia, lui e Norma erano una famiglia; lui,
Norma e Dylan no e quello che continuava a dire era assurdo, sua madre
non era morta, Norma Bates era lì con loro,
perché non riusciva a capirlo? Dylan Masset era sempre stato consapevole che suo fratello non
fosse
del tutto sano di mente e sapeva di aver sbagliato ad andarsene con
Emma ma aveva pensato, sperato, che Norma sarebbe riuscita a tenerlo a
bada, solo negli ultimi tempi sua madre aveva dovuto riconoscere che il
piccolo e perfetto Norman era forse il peggiore della famiglia. Non
sapeva nemmeno che sua madre fosse morta, quello Norman avrebbe dovuto
dirglielo ma aveva realizzato in quegli istanti che per Norman in
realtà Norma non era mai morta, quella mummia che lo fissava
seduta a tavola era raggelante e sembrava ricordargli come avesse
sbagliato, come avesse ingannato sé stesso pensando che
senza di lui tutto sarebbe andato per il meglio. Non avrebbe voluto farlo, Norman era il suo fratellino, il
bambino
spaventato che voleva solo essere aiutato divenuto un adolescente
fragile e un uomo completamente psicotico ma aveva bisogno
d’aiuto, aveva solo bisogno d’aiuto, e purtroppo
per quanto ci pensasse quello era l’unico modo, se solo fosse
stato possibile fargli capire l’inganno che si era
volutamente creato, aiutarlo ad accettare la morte di Norma, aiutarlo a
cercare un aiuto professionale, ma quello sarebbe stato solamente
l’ennesimo inganno perché Norman non avrebbe mai
chiesto aiuto. Quello che aveva fatto … quello che aveva realmente
fatto e
che lui aveva ignorato, doveva aiutare Norman ma c’era un
unico modo per farlo, e … doveva farlo, per sé
stesso, per Emma e Katy e per Norman, specialmente per Norman e per
poter essere un bravo fratello dopo che per tutta la vita aveva fallito
in quel compito. Ora, ora era tutto finito pensò osservando il
cadavere di
suo fratello e poi la mummia di sua madre, quel cadavere aveva potuto
ingannare Norman ma solo perché costui voleva essere
ingannato, era ora di raccontare tutto, o quasi tutto pensò
prima di ricomporsi.