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Autore: kuroneko1910    14/05/2018    3 recensioni
Un akuma piuttosto particolare scombussolerà completamente Chat Noir.
Tratto dalla storia:
“Abbiamo bisogno di trovare Adrien!” urlò Alya, balzando in piedi e dirigendosi verso la porta. Fortunatamente Nino la prese e la riportò indietro.
“Alya-”
“Lasciami andare! Abbiamo bisogno di trovarlo adesso!”
“Sono sicuro che Adrien stia bene,” disse Chat alzandosi anche lui, “Scommetto che è solo corso-”
“No!” lo interruppe Alya, “Tu non capisci, dobbiamo trovarlo adesso!”
“Alya-”
“Deve venire a salvarla!”
La storia non mi appartiene, ma è di proprietà di Baneismydragon, un'autrice straniera. Io ne sono unicamente la traduttrice.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo era male. Questo era molto, molto male.

Chat Noir correva attraverso le sale del Louvre, Nino e Alya alle calcagna, e una Marinette priva di sensi stretta fra le sue braccia.

Poteva sentire le urla e i passi frenetici dalla distanza dove l'ultima akuma, Fairy Godmother, creava scompiglio.

Non era una delle akuma più creative secondo lui. Un'aspirante autrice i cui manoscritti erano stati rifiutati per essere “troppo cliché”. Così adesso la delusa e recentemente potenziata donna correva attraverso Parigi tramutando chiunque in personaggi delle favole.

Per dare adeguato merito dove era dovuto, Chat era abbastanza certo che la scrittrice in questione avesse fatto un gran numero di ricerche. Non era stato nemmeno in grado di riconoscere molte delle trasformazioni che aveva visto finora.

Sfortunatamente, mentre i poteri dell'akuma stessa erano limitati nel trasformare gli altri, era stata abbastanza di mente aperta nel creare non solo eroi, ma coordinati anche con i cattivi. Cosi Chat Noir si era già trovato ad eludere streghe arrabbiate, troll inferociti, e un drago sputafuoco, (che sperava abbastanza fosse Fang per coerenza).

Non aveva aiutato che la sua imboscata l'avesse portata rapidamente nel museo altamente popolato.

Chat aveva fatto ciò che aveva potuto per aiutare a contenere l'attacco, ma mentre era stato capace di mettere molti in salvo, i nemici erano assai più numerosi, e finora non c'era stato nessun segno di Ladybug.

“Dovremmo essere al sicuro qui, per un minuto” disse, immergendosi nella galleria di Apollo e chiudendo la pesante porta dietro di loro.

"Sta bene?” chiese Alya, la voce piena di preoccupazione nel momento in cui Chat appoggiava Marinette su una delle lunghe panche.

“Non lo so,” ammise Chat, “è successo tutto così all'improvviso, l'ho solo vista venir colpita, e...” ingoiò pesantemente.

“Marinette? Marinette!” Alya piangeva inginocchiata di fianco a lei e scuotendo la ragazza immobile.

“Non si sveglierà, Alya,” disse Nino, la voce bassa e rassegnata.

“Cosa? Stai dicendo che-”

“Sta dormendo.”

Sia Alya che Chat fissarono Nino.

“Personaggi delle favole, ricordate? É la Bella Addormentata.”

“Come fai ad esserne sicuro?” chiese Chat.

“Dai un'occhiata al fondo del vestito,” disse indicandolo.Guardarono, e di fatto lungo il fondo del vestito c'era un elaborato ricamato, abbellito con Rose, spine e fusi, rosa e bianco di diversi millimetri.

Chat tirò un sospiro di sollievo. Alla fine stava bene, per modo di dire.

“Abbiamo bisogno di trovare Adrien!” urlò Alya, balzando in piedi e dirigendosi verso la porta. Fortunatamente Nino la prese e la riportò indietro.

“Alya-”

“Lasciami andare! Abbiamo bisogno di trovarlo adesso!”

“Sono sicuro che Adrien stia bene,” disse Chat alzandosi anche lui, “Scommetto che è solo corso-”

“No!” lo interruppe Alya, “Tu non capisci, dobbiamo trovarlo adesso!”

“Alya-”

“Deve venire a salvarla!”

“Di cosa stai parlando?” domandò Chat, lo stomaco gli si contorceva mentre il pianto di Alya riecheggiava attraverso la stanza.

Alya lo guardò, gli occhi pieni di preoccupazione e lacrime. “Deve venire a svegliarla! Non posso sopportare di vederla in questo stato, io...” le parole si affievolirono in singhiozzi strozzati e si lasciò avvolgere dalle braccia del fidanzato.

“Va tutto bene, Alya,” disse Nino cercando di calmarla, accarezzandole i capelli, “starà bene. Staremo tutti bene.”

“Cosa...” cominciò nervosamente Chat incontrando gli occhi di Nino. “Quando ha detto che Adrien può svegliarla stava parlando...”

Nino annui. Concesse a Chat una smorfia dispiaciuta mentre continuava a consolare Alya.

“Quindi, Marinette e... e Adrien?” balbettò Chat, sperando che la sua faccia non fosse visibilmente arrossata.

Nino annui di nuovo. “É completamente innamorata di lui. È una cosa molto carina in effetti.”

“E, um, Adrien?” chiese Chat, sentendosi in qualche modo colpevole per chiedere in prima persona, ma troppo stordito da questa nuova informazione per non farlo.

Nino ruotò gli occhi con affetto. “Onestamente? Non ne sono sicuro. È completamente inconsapevole dell'intera cosa, e quando si parla dei suoi sentimenti.. Be', ha la bocca piuttosto cucita su questo, anche con me. Ma presta sicuramente più attenzione a lei che ad altre ragazze e so che gli piace qualcuna, quindi ci spero sempre.”

“Vedi?” disse Alya, tranquilla a sufficienza per ricominciare a parlare. “Abbiamo bisogno di trovarlo.”

“Non è ancora sicuro andare fuori,” disse Chat automaticamente, il cervello ancora vorticante su tutto quello che avevano detto. “E comunque tutto si sistemerà una volta che Ladybug si farà vedere.”
“Sì, ma...”

“Perché non proviamo a chiamarlo?” disse Nino tranquillamente, “vediamo se possiamo trovare dove è e se sta bene. Se possiamo contattarlo possiamo provare a trovare una soluzione. In caso contrario non ha alcun senso correre da tutte le parti se non sappiamo nemmeno da dove cominciare a cercare.”

“Okay,” Alya annui, accettando il compromesso. Tirò fuori il telefono. “Ugh, nessun segnale. Andiamo, proviamo vicino alle finestre.”

Si affrettò verso l'altro lato della lunga sala, Nino le corse dietro.

Chat sapeva che non sarebbe servito a niente.

Si inginocchiò lasciandosi andare vicino a Marinette, gli occhi fissi sulle labbra immobili.

Era innamorata di lui.

Di lui!

Come aveva fatto a non accorgersene?

E come avrebbe dovuto sentirsi riguardo a tutto questo?

Era bellissima, sdraiata nella luccicante luce d'oro della galleria. Aveva i capelli sciolti per una volta, retti da una scintillante tiara d'argento. Il perfetto, diafano abito da sera ne esaltava la carnagione e in qualche modo la faceva sembrare ancora più composta e delicata. Sembrava davvero una principessa.

Ed era innamorata di lui.

Il rumore che facevano Alya e Nino alla fine della stanza svaniva nel nulla mentre continuava a fissarla.

Non si era nemmeno accorto che le si stava avvicinando fino a che non si ritrovò direttamente sopra di lei.

Poteva essere vero? Era davvero innamorata di lui?

Voleva che lo fosse?

Non era Ladybug.

Ma era Marinette.

Marinette che era gentile, e intelligente, e talentuosa, e così tante altre cose.

Marinette che apparentemente lo amava. Lo amava in un modo che Ladybug non faceva.

Marinette era solo un'amica.
Ma Ladybug voleva solo essere un'amica. Lo aveva già accettato, si era rassegnato alla realtà della situazione e accettato i suoi sentimenti a riguardo.

Gli occhi furono catturati di nuovo dalla sue labbra, morbide e rosa. Luccicanti a causa di qualche gloss.

Poteva essere davvero innamorata di lui?

Poteva davvero salvarla?

Annullò le distanze fra di loro. Catturandole le labbra nel più soffice dei baci più leggeri.

Lei sussultò, e Chat si gettò all'indietro, balzando lontano da lei mentre cercava di realizzare cosa era appena successo.

Aveva baciato Marinette. L'aveva baciata e lei si era svegliata.

Aveva spezzato la sua maledizione con un bacio.

“Dove... cosa è successo?” Stanno tutti bene?” domandò Marinette, sedendosi e guardandosi intorno frastornata.

“Marinette!” urlò Alya, lei e Nino si precipitarono indietro. “Marinette stai bene!”

“Cosa sta succedendo? Perché sono vestita... l'akuma!” Marinette balzò in piedi guardandosi intorno velocemente.

“Va tutto bene, siamo salvi,” la rassicurò Alya, “Sei stata colpita, ma Chat Noir ci ha tenuto al sicuro.”

“Chat?” Marinette ispezionò la stanza fino a che i loro occhi non si incontrarono.

“Voi ragazzi sarete al sicuro qui,” affermò con un nodo alla gola. “Devo tornare dall'akuma. Sono sicuro che Ladybug sarà arrivata ormai, quindi solo tenete duro e sarà tutto finito presto.”

Aprì la porta con una spinta e si affrettò fuori prima che qualcuno di loro potesse anche solo dire una parola.

Forse erano troppo distratti per chiedersi in quale modo Marinette si era svegliata. Forse avevano immaginato che Ladybug avesse fatto qualcosa in qualche modo per indebolire l'incantesimo.

Ma anche mentre correva verso il suono di quelle urla distanti, sapeva che anche se era vero, aveva imparato la lezione.

Aveva salvato Marinette da un sonno incantato con il bacio del vero amore, e il suo mondo non sarebbe stato più lo stesso.


Nota traduttrice:
​come già specificato nell'introduzione la storia non mi appartiene, ma appartiene a Baneismydragon, un'autrice straniera.
​Il mio compito è stato unicamente quello di tradurre e spero di aver fatto un buon lavoro.
​L'ho ricontrollata parecchie volte, ma se qualche errore mi è sfuggito vi prego di segnalarmelo,
​Per qualsiasi domanda riguardo alla storia, scrivetele nelle recensione sarà l'autrice stessa a rispondere.
​Grazie per aver letto fino a questo punto e buona serata.

 

  
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