Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: corvonero83    15/05/2018    0 recensioni
"Un rumore improvviso e assordante lo ridestò dai suoi pensieri. Veniva dal piano di sotto e decise di scendere. Non era solo.
Scese le scale piano e con cura e si affacciò nella stanza dove provenivano ancora dei rumori metallici.
Si bloccò.
Vide un bambino, tutto si sarebbe aspettato ma non di certo di trovare un bambino. Uno scricciolo intento a raccogliere delle pentole che gli erano cadute e che borbottava tra se tutto concentrato in quello che stava facendo.
Quel cosino così magro, esile, assorto nel suo da fare; ebbe un flash, un bambino ugualmente magro, ugualmente assorto su un disegno, cambiava solo il colore dei capelli: quello del suo ricordo li aveva biondicci, il bambino davanti a lui li aveva neri come la pece.
Di colpo sentì gli occhi di quello scricciolo puntati su di lui." (dal Secondo Capitolo)
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Erik?! Erik mi senti?”

“Charles?-

Il Professor Xavier appena si rese conto del fatto che Magneto aveva perso il suo elmo protettivo tentò di mettersi in contatto con lui.

“Erik ti prego, smettila! Hai già fatto saltare in aria due bombe, non fare un massacro!” stavano soffrendo entrambe “Amico mio! Non andare avanti.....Arrenditi!”

“Tu non sai quello che ho passato! Non sai il dolore che ho provato!”

“Lo so benissimo invece. Lo sento ogni volta che posso mettermi in contatto con te. E mi dispiace non esserci stato in quei momenti. Mi dispiace non averti difeso, protetto!”

“Tu? Difendere me?” Erik sogghignò mentre cercava di rimettersi in piedi “E da che cosa vuoi difendermi?”

Charles lo vide alzarsi e incamminarsi verso il suo elmetto.

“Proteggerti da te, Erik. E dal tuo odio infondato verso gli esseri umani....tu.....”

La conversazione si bloccò di colpo. Magneto si era rimesso il suo elmo e così si era reso irraggiungibile dalla mente del Professore.

 

 

-Tony!!!- Steve urlò preoccupato. Doveva intervenire ma non sapeva come. Intorno a lui si era scatenato il putiferio.

-Lena! Lena ti prego, torna in te!- le si mise davanti per cercare di farla tornare di nuovo in se.

Tony soffriva, sentiva il petto schiacciato, le gambe doloranti il respiro sempre più faticoso.

Non riusciva a muoversi.

James sentiva il braccio che si stava staccando. Il dolore gli stava annebbiando la vista. Scariche elettriche gli stavano paralizzando il corpo.

E Lena non mollava la presa, persa nel suo odio e nella sua confusione.

Fu Lukin a prendere in mano la situazione.

-Presto! Catturatelo! E andiamocene via da qui!- ordinò ai suoi uomini di prendere il Soldato. Non gliene importava più niente di Magneto, del suo odio verso gli esseri umani, della sua guerra insulsa. Lui voleva solo il suo Soldato e lo avrebbe preso. A qualsiasi costo!

-Lena tu non sei così!tu sei buona!- il Capitano si mise a parlarle con calma, anche se non c'era molto tempo. Voleva farle venire fuori la sua vera natura. Quella buona.

-Ci hai aiutati. Hai salvato Nat e Banner. Hai salvato Bucky. Il nostro Bucky! Tu lo ami!-

Lo sguardo della ragazza si rabbuiò, facendosi insicuro e dubbioso.

“Bucky” pensò.

-James...- disse a fior di labbra.

Lei amava quel ragazzo? Il ragazzo con il braccio di metallo, lei lo amava?

Un nuovo flash.

Lei lo ha curato, lo ha rimesso in sesto. Gli ha fatto sparire una cicatrice spaventosa curandolo con il suo sangue. Lei si era presa il suo dolore, tanto dolore! Lei gli aveva dato se stessa!

-James!- lo urlò.

Improvvisamente lasciò andare la presa che aveva sul Soldato e su Stark che cadde per terra e si diresse correndo verso James che stava per essere raggiunto dagli uomini di Lukin.

Lo vide sofferente, si teneva il braccio, quel braccio che era ridotto così per causa sua.

Un attimo di indecisione. Un attimo fatale perché gli uomini armati lo presero e lo trascinarono oltre il varco temporale.

-James!No!- urlò disperata, provò a usare il suo potere ma l'energia fu assorbita dal vortice di elettricità del varco e le fu rigettata contro.

Il Capitano la salvò dandole protezione con lo scudo.

-James!-

-Bucky!-

La disperazione di Lena e Steve arrivò a James che tentò di liberarsi ma senza riuscirci. Erano in troppi a tenerlo e il il suo braccio era fuori uso.

La forza, qualunque essa fosse, che aveva fatto aprire quel varco scomparve. E con lui scomparvero Bucky e gli uomini armati.

Lena si guardò attorno incredula, poi fissò i suoi occhi verdi in quelli del Capitano, altrettanto increduli e atterriti.

-Dove lo hanno portato? Dove è finito?- era fuori di se.

-Lena?sei di nuovo tu?- il Capitano ci sperava.

-Si Capitano. Mi ricordo tutto. Cosa sta succedendo? dov’è James?- aveva le lacrime agli occhi ricordando il modo in cui aveva colpito il Soldato.

-Lena!- Vanja la strinse a se pieno di gioia -Bambina mia, sei tornata in te!-

-Si nonno. E mi dispiace. Tanto!- lo abbracciò scoppiando in lacrime -Dove lo hanno portato?!-

-Credo siano andati dalla parte della prigione- la voce di Stark li fece voltare.

Zoppicava sorretto da Clint e si teneva il braccio destro, l’armatura in alcuni punti sembrava fatta a brandelli. Lena ebbe un brivido conscia di essere stata lei la causa di quella distruzione.

-Sono un mostro. Signor Strak mi dispiace tanto io non volevo farle del male!Io….-

-No!- Tony la fermò subito -Non eri tu. Magneto ti ha fatto il lavaggio del cervello. Credimi se ti dico che affrontare un Hulk arrabbiato è molto peggio- come al solito tentò di sdrammatizzare.

-Dov’è la prigione di cui parli?- fu Clint a domandarlo.

-In pieno Oceano Atlantico. Ci vorrà comunque un po’ per arrivarci e poi il nostro jet e rimasto dall’altra parte!-

-No! Come diavolo facciamo a raggiungerlo?- Lena era fuori di se dalla rabbia che le suscitava il

-Stai calma vedrai che troveremo una soluzione- Clint cercò di calmarla. Vedere la disperazione in quegli occhi verdi di solito sereni o al massimo incazzati lo faceva stare male.

Lena cercò un appiglio in quelli azzurri dell’arciere -Clint sono un mostro. Sono un mostro incontrollabile. Io devo salvarlo. Gli ho quasi staccato un braccio...io...-

-Se è per quello hai quasi ucciso Tony e hai dato a me una bella lezione. Ma non eri tu. Ricordatelo. Non eri tu!- la teneva per le spalle costringendola a guardarlo -Lena tu sei una delle persone migliori che io conosca!-

-Almeno le rivolte sono finite- Natasha riportò l’attenzione agli schermi.

-Già- Xavier fissava la gente che per le strade vagava dispersa ma senza farsi più la guerra e soprattutto aiutandosi l'un con l'altro.

-Dobbiamo andare su quella prigione!- Lena si guardava attorno in cerca di una soluzione.

-Ti ci porto io!- la voce di Kurt la colse di sorpresa. Il mutante si sentiva molto stanco, aveva fatto il giro del mondo in neanche un’ora, ma per Lena avrebbe affrontato anche la morte stessa.

Poteva fare un ultimo viaggio.

-Kurt, sei sicuro?-

Il mutante la guardò con dolcezza e le tese la mano.

Steve non capì. Solo Clint se ne rese conto, solo Clint sapeva cosa stava per succedere e appena vide Kurt abbracciare Lena e prepararsi per fare un balzo, corse loro in contro e saltò lui stesso aggrappandosi alla coda del mutante.

In un attimo sparirono tutti e tre lasciando come traccia una scia di polvere azzurra.

-Dove sono spariti? E come?- Steve era sorpreso.

-Kurt è un teleporta. Può andare in qualsiasi posto in un attimo. E’ grazie a lui se siamo riusciti a sedare le rivolte- il Professor Xavier spiegò il mistero -Credo che Lena si sia fatta portare su quella piattaforma. Dobbiamo muoverci!-

 

 

Lena e Kurt si ritrovarono sulla piattaforma descritta da Stark, il vento soffiava forte e l’odore di salmastro li colpì subito alle narici.

-Dove siamo finiti?- la voce di Clint la sorprese.

-Tu che diavolo ci fai qui?- Lena era contrariata da quella presenza.

-Ben felice che finalmente ti ricordi di me, Lena!- l’arciere sorrise sincero, anche se non era il momento di scherzare -Credi davvero che non mi importi di te? Che non ti conosca? Devo proteggerti!-

-Davvero?-

-Si, davvero! Diciamo che tra me e il Soldato è stato fatto un tacito accordo di difenderti fino alla morte se uno dei due non può esserti vicino!-

Lena a quelle parole trattenne la sua lingua.

“James”!

Il pensiero andò subito al ragazzo erano li per lui dopo tutto

-Lo stanno per portare via. Dobbiamo sbrigarci!-Kurt indicò un punto lontano, uomini armati stavano trascinando il Soldato verso un elicottero pronto alla partenza.

-Kurt te la senti fare un ultimo viaggio? So che sei stanco, ma….-

Il mutante annuì sicuro -Per te altri mille viaggi, dimmi cosa devo fare!-

-Porta qui il Capitano Rogers!-

Kurt in un lampo sparì. Rimasero lei e Clint.

-Muoviti!- l’arciere la prese per mano e la portò dietro dei container per evitare che fossero visti -Bisogna fare un piano d’azione-

-Non credo che ne abbiamo il tempo!-

-Quindi?- Clint aggrottò un sopracciglio.

-Quindi andiamo!-

Lena uscì allo scoperto, lasciando Clint ad imprecare.

-Fermatevi!- Lena gridò attirando l’attenzione dei nemici.

Clint cercò Lukin per tenerlo sotto tiro ma non lo vide subito.

-Liberate il ragazzo!-

I Soldati puntarono contro di loro le armi e solo in quel momento si sentì la voce stridula del generale provenire dall’elicottero -Sparate! cosa state aspettando?!-

Clint ne approfittò per puntagli conto una delle sue frecce, Lena invece come era solito fare suo padre, passò all’azione. Si concentrò e in un attimo tolse le armi in metallo dalle mani dei soldati e gliele rivoltò contro tenendole a mezz’aria.

-Lena!- James urlò preoccupato. Stava tentando di liberarsi in tutti i modi possibili.

-Lasciatelo andare o morirete. Tutti!- sapeva bene che non poteva fare sparare all’impazzata quelle armi. Davanti a lei c’era anche James e non voleva assolutamente rischiare di colpirlo.

-Sbrigatevi!- Lukin insisteva protetto dai vetri dell'elicottero.

Clint non riusciva a metterlo a fuoco proprio a causa dei vetri oscurati del veicolo. Il Soldato stava per essere fatto salire.

-Clint, appena lascio la presa sulle armi inizia a colpire i soldati!-

-Cosa vuoi fare?-

-Vedrai!-

Lena lasciò andare la presa sulle armi che caddero a terra e si concentrò sull’elicottero che era già a a mezz’aria. Era un oggetto grosso, molto grosso ma riuscì con grande fatica a trattenerlo. Avrebbe voluto spingerlo a terra ma lo sforzo che stava facendo era enorme.

-Lena ti ucciderai!- Clint avrebbe voluto farla smettere. Si sarebbe ammazzata o comunque si sarebbe fatta molto male.

Lena si stava sforzando, le gambe cominciarono a tremare, deboli. All'improvviso tutto le divenne più semplice e leggero. L' elicottero fu trascinato a terra, si schiantò di lato e Lukin uscì allo scoperto per paura di ammazzarsi.

Lena non capì subito ma poi percepì una presenza alle spalle: suo padre.

Magneto era al suo fianco e l'aveva aiutata a tirar giù quell'enorme blocco di metallo.

-Papà?- era incredula.

Erik ebbe un brivido. Lena aveva recuperato la memoria eppure lo chiamava ancora papà. Allora non lo odiava per quello che le aveva fatto?

-Attenta!- le si mise davanti.

Lukin aveva estratto la sua pistola -Vi uccido tutti. Tutti!- teneva James come scudo di protezione.

-Buck!- Steve apparve vicino a Clint. Kurt era riuscito a portarlo lì.

-Sparami! Vecchio pazzo, sparami! Meglio morire che essere di nuovo manipolato da te!- James intanto cercava di liberarsi.

-Stai fermo idiota!- Lukin non riusciva a tenerlo fermo e ad un tratto ricevette una gomitata nello stomaco che gli fece perdere fiato nei polmoni. Il Soldato riuscì a ribellarsi e di colpo la situazione era invertita: era lui a tenere sotto tiro il suo aguzzino.

 

 

Vedendolo al sicuro Steve portò la sua attenzione su Magneto, il Capitano e Clint lo braccarono, in fin dei conti era tutta opera sua. Era lui il nemico che voleva uccidere l'umanità.

-Arrenditi!-

-Capitano Rogers, ammiro la sua determinazione ma le faccio presente che posso dominare il metallo. Qualsiasi tipo di metallo!- non c'era paura nella sua voce, neanche arroganza. Aveva semplicemente fatto una constatazione -Vale anche per te piccolo Robin Hood!-

 

 

Lena non sapeva cosa fare, da un lato Magneto, nemico dell'umanità ma comunque suo padre; dall'altro James che stava tenendo sotto tiro Lukin e se non fosse intervenuta lo avrebbe sicuramente ucciso.

Cosa doveva fare? Chi doveva aiutare?

Fu il cuore a guidarla dalla parte del Soldato.

-James?-

Velocemente il ragazzo la guardò per poi tornare a tenere sotto tiro Lukin.

-Io, io lo voglio uccidere. Quest'uomo mi ha fatto solo del male io....-

-James no. Se lo farai tornerai ad essere quello che lui vuole che tu sia-

James esitò. Per la prima volta si sentì tremare la mano. Quella perfetta macchina da guerra stava esitando.

-Legalo!- alla fine decise di seguire il consiglio di Lena.

La ragazza lo fece senza pensarci troppo, usando della corda che teneva sicuri i container e appena Lukin fu messo fuori gioco James potè gettare via l'arma e farsi abbracciare da lei.

-Stai bene?- era preoccupato.

Dopo tanto dolore potevano ritrovarsi. Dopo tanto odio poteva di nuovo respirare il senso di tranquillità che gli dava quella ragazza.

-Si, tu? James io, mi dispiace, ti ho fatto male al braccio. Sono un mostro....-

James la strinse a se, senza dirle niente dandole solo un piccolo bacio a fior di labbra.

Sarebbero rimasti così per un bel po' se l'urlo di Steve non avesse fatto ricordare loro che non era il momento adatto.

Lo scudo del Capitano stava roteando a mezz'aria, spinto dall'energia che emanava Magneto.

-Papà!- Lena lo guardò con disperazione -Non farlo, ti prego! Fermati. Non sei il mostro che tutti credono! Io lo so.....-

Erik la guardò senza mostrare una vera emozione, teneva d'occhio i due Avengers e il Sodato accanto alla figlia.

-Anya, vieni vi con me. Ti prego. Cominciamo tutto dall'inizio!- avrebbe potuto farlo. Se lei avesse accettato di seguirlo lui avrebbe potuto dimenticare il suo odio per gli esseri umani.

-Papà non posso- la voce di Lena era rotta dalle lacrime che le stavano sgorgando dagli occhi. Lacrime di dolore e tristezza. Si stava avvicinando a lui.

Nessuno si rese conto che Lukin si era liberato. Il coltellino che teneva nella manica sinistra del cappotto era risultato più che utile.

L'uomo prese la pistola, ora voleva solo vendetta nei confronti del grande Magneto e c'era solo una cosa che poteva fare per vendicarsi di lui in modo crudele.

Quel mutante si era dimostrato egoista e indifferente alla sua causa.

Sparò tre colpi.

Uno dietro l'altro.

Tre spari che rimbombarono nelle orecchie del Soldato.

James si voltò subito verso di lui, non vide Lena cadere in ginocchio e poi rovinare su se stessa. L'urlo che Erik lanciò fu straziante.

Un grido di dolore quasi animale. Lo scudo del Capitano, ancora in possesso dell'energia dell'uomo, fu lanciato con forza e dopo aver decapitato il generale Lukin si andò a conficcare nella parete di un container.

Metallo nel metallo.

Vibranio.

Clint non era riuscito a fare niente.

James appena vide il corpo di Lena a terra si precipitò da lei urlando.

La prese tra le braccia, respirava a fatica. Un rivolo di sangue le usciva dalla bocca.

-Lena! Lena ti prego resisti!-

Clint si era avvicinato a loro. Avrebbe voluto fare qualcosa.

-Lena fai qualcosa! Aiutati! Espelli i proiettili!- il Soldato era disperato. Guardava Steve e Clint con occhi sgranati per la paura, pieni di dolore e incredulità.

-Non può aiutarsi da sola James, non funziona così!- fu Clint a parlare.

La voce incrinata.

-Aiutala!- la richiesta urlata da James era rivolto a Magneto.

Al padre di quella ragazza.

-Se le vuoi bene aiutala!-

-Se togliamo i proiettili rischiamo un' emorragia. E non potendola portare da nessuna parte morirebbe dopo poco-

Magneto si era avvicinato alla ragazza, il volto bianco, gli occhi chiusi e il respiro sempre più impercettibile.

Era la fine?

Appena ritrovata già persa per mano di un uomo con cui si era alleato?

Stupido di un mutante! Si maledì da solo.

Questo è il prezzo da pagare per il tuo odio verso gli esseri umani.

-Erik!- una voce lo richiamò a quella triste realtà.

Era dietro di loro.

La voce di Mystica che aveva riaperto un varco temporale -Muoviti!-

L'uomo non ci pensò due volte. Alzò le mani e senza fatica scaraventò lontano dal copro della ragazza tutti e tre i giovani.

Il Soldato tentò di rialzarsi subito ma ancora Erik lo fermò, tenendolo schiacciato a terra.

Senza dire una parola prese in braccio il corpo della figlia e sparì dietro il varco temporale che subito si richiuse dietro di se.

-No!!!- solo la voce del Soldato riecheggiò nelle orecchie di Steve e Clint che non avevano potuto fare niente per aiutarlo a salvare Lena.

 

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: corvonero83