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Autore: Yurha    17/05/2018    0 recensioni
DAL TESTO:
" [...] Connie chiuse gli occhi, non voleva e non poteva pensare a quelle cose, ma non ci fu nulla da fare.
“Perchè mi sento così?! Perchè ho voglia di baciarlo, perchè vorrei che mi abbracciasse in quel modo, perchè diavolo ho l’impulso di dirgli che lo voglio?!.. Oh dannazione.. Io amo quest’uomo..” realizzò con stupore. [...] "
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5
 

La mente di lei ripeteva all’infinito che quella era l’occasione perfetta per baciare realmente Michael Cutter ma sapeva anche che quella era sicuramente una pessima idea.
Avrebbe potuto causare chissà quanti problemi ma mentre pensava a tutto ciò, il suo istinto le fece fare un passo avanti e schiudere leggermente le labbra.
Mike fu come fulminato dello sguardo di Connie, sembrava quasi lo stesse supplicando di baciarla talmente intensamente da far diventare quel gesto qualcosa di largamente illegale ma lui non voleva sembrare disperatamente voglioso di farlo, poteva anche avere letto male le sue intenzioni.
Connie si avvicinò ancora, fino a mettergli entrambe le braccia sulle spalle, intrecciando le mani dietro la sua nuca.
Mike sentì quasi all’istante una fitta al centro del suo petto, che aumentò man mano che veniva lentamente e dolcemente trascinato finchè le loro labbra non si toccarono.
Quel bacio risultò esitante e lei sapeva benissimo che ciò che stava facendo avrebbe cambiato tutto.
Il corpo di Connie diventò bollente e quel tocco così casto ed esitante stava via via diventando sempre più profondo.
Sembrava che avesse perso il suo perfetto e proverbiale autocontrollo.
Lo strinse sempre di più, facendo trasparire per la prima volta tutto ciò che provava.
Mike non aveva mai realizzato cosa lei provasse per lui fino a quel momento.
Si aspettava di essere respinto all’improvviso, che ritrattasse tutto dicendo di fare finta che non sia mai successo nulla ma quando vide che ciò non succedeva, la prese tra le sue braccia e cominciò a rispondere degnamente a quel bacio così pieno di passione.
«Non hai idea di quanto tempo ho passato ad immaginare questo momento.» disse Mike a bassa voce e con gli occhi ancora chiusi.
Connie sorrise. «Davvero?»
«Già..» sussurrò al suo orecchio.
Il sorriso di lui era un chiaro segno rivelatore ma non sapeva esattamente di cosa, probabilmente era il fatto di essere riuscito a dimostrarle ciò che aveva dentro oppure era per il fatto che lei lo avesse dimostrato o chissà cos’altro.. Milioni d’idee si affollarono nella sua mente.
Erano ancora l’uno nelle braccia dell’altro e Mike ebbe l’impulso quasi irrefrenabile di baciarla ancora ma lo frenò il fatto di non essere sicuro di poterlo fare.
Lei aveva iniziato e lei aveva finito ed era tutto perfetto così ma bramava possedere ancora le sue labbra.
Connie gli baciò il mento risalendo fino alla meta.
Il secondo bacio tanto bramato da Mike era molto più intenso del primo.
Entrambi erano sul punto di perdere il controllo di loro stessi e Mike voleva perdere quel controllo per una volta in vita sua, voleva sentirsi finalmente libero e senza vincoli.
Il suo cuore spingeva per questo ma la sua mente, come sempre, lo metteva in guardia, la parte razionale sapeva che se avesse perso il controllo avrebbe potuto rovinare tutto oppure dimostrare pienamente tutto ciò che provava.
Ovviamente Mike sperava fortemente nella seconda possibilità, quindi si buttò, pregando chiunque lassù stesse ascoltando, che lei ricambiasse.
In quel momento Connie era appassionata almeno tanto quanto Mike, però era più un’emozione dettata dalle circostanze del momento.
Contrariamente alla conclusione affrettata della notte prima, Connie doveva ammettere che ciò che sentiva per Mike non era propriamente quel che si definisce “amore”, in realtà non erano dei precisi sentimenti quindi iniziò a chiedersi quanto lontano potesse spingersi per sapere con certezza cosa si nascondesse dentro il suo cuore.
Sentì lui stringere l’abbraccio.
«Mike..» sussurrò, ma in realtà voleva dirgli di fermarsi, che tutto quello che stavano facendo era frutto della stanchezza e delle notti insonni e che quando fossero tornati nel pieno delle loro facoltà mentali non ne avrebbero mai più parlato ed avrebbero dovuto cercare di dimenticare.
Ma cosa sarebbe successo se Mike non avesse voluto dimenticare?
Se quello per Mike fosse significato molto di più di ciò che in realtà era?
Quelle domande la spaventavano in un certo senso, molto più che un’ipotetico scenario di una notte di sesso tra colleghi allo stremo delle forze mentali e fisiche.
Dopo ciò che successe con Marcus Woll, Connie giurò che non avrebbe mai più intrecciato nessun tipo di legame all’interno dell’ambiente di lavoro, se non della semplice amicizia ma Mike.. Non poteva andare oltre con lui, avrebbe sicuramente rovinato tutto e sarebbe finita con il trasferimento di uno dei due.
A quel pensiero, non poteva lasciare che quel bacio andasse avanti e rovinasse la loro amicizia, quindi lo spinse via.
«Connie..?»
«Michael dobbiamo fermarci prima di commettere un’ enorme ed irreparabile errore.»
Sentendo quelle parole, il cuore di Mike prese a fare molto male.
«Perchè..?» chiese con un nodo alla gola, lasciando trasparire sia sul volto che nel tono della voce il rifiuto di lasciare che tutto finisse.
«Perchè non possiamo.. Io non posso..» disse distogliendo lo sguardo, sentendo che iniziavano a pizzicare gli occhi per le lacrime che non voleva lasciare cadere per il senso di colpa che stava provando.
«Possiamo trovare un accordo?» rispose lui di getto mentre si passava una mano nei capelli, per poi fermarsi sulla nuca.
Connie sorrise. «La tua anima di Procuratore prima o poi salta sempre fuori eh? Non fraintendermi, non è che non mi sia piaciuto, è che non posso andare avanti. Ti prego fai uno sforzo e cerca di capire.»
Nel vedere l’espressione sul volto di Mike, il cuore di Connie andò in mille pezzi per lui.
Sapeva come ci si sentiva ad essere respinti dalla persona per cui si prova qualcosa, ci passò talmente tante volte che ormai aveva perso il conto.
Aprì la bocca per ribattere ma si fermò per non peggiorare le cose. «Si.. Capisco.» rispose abbassando lo sguardo, accettando il pensiero di Connie.
Ma in realtà l’altra parte di sè non voleva, non riusciva ad accettarlo e continuava ad urlare il più forte possibile che non era giusto illuderlo per poi buttarlo via in quel modo.
Ovviamente non poteva pretendere che lei lo amasse quanto lui amasse lei ed anche se le avesse rivelato i suoi veri sentimenti a quel punto avrebbe fatto differenza?
Valeva la pena di tentare, cos’altro poteva perdere..
Connie prese le sue cose per andarsene, senza dire una parola e senza guardarlo quindi lasciò lo studio.
Poco dopo Mike uscì di corsa dal suo ufficio per poterla raggiungere prima che arrivasse all’ascensore.
«Connie, aspetta un secondo!» gridò.
Lei entrò nella cabina ma sentendo la sua voce, fermò la chiusura delle porte e lo aspettò.

  
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