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Autore: Red Saintia    17/05/2018    7 recensioni
L'approssimarsi di una battaglia, la sensazione di perdere per sempre qualcuno d'importante, può regalare una notte speciale da tenere sempre viva nei propri ricordi.
Genere: Erotico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aries Mu, Virgo Shaka
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Grande Tempio, notte antecedente all’attacco degli specter


Erano rare e preziose le volte in cui riuscivano a trascorrere l’intera notte insieme. Spesso, i loro, erano incontri fugaci o semplici giochi di sguardi che lasciavano intendere la mancanza che avevano l’uno dell’altro. Quella notte però l’avevano ritagliata per loro. Dopo aver svolto i consueti compiti assegnati si erano ritirati in quella, che da sempre, era la più temuta delle dodici case dello zodiaco. La sesta casa di Virgo.
La serata era trascorsa in modo piacevole e sereno, conversare con Shaka era sempre distensivo e illuminante, lui era l’unico che riusciva in qualche modo a sanare i dubbi e i tormenti del suo animo. Eppure nonostante tutto, il sonno quella notte tardava ad arrivare, spalancò gli occhi era ancora buio fitto, si voltò a guardare fuori e c’era la luna che illuminava un cielo insolitamente ricco di stelle. Decise di alzarsi per darsi una rinfrescata, non prima però di aver osservato l’uomo che gli dormiva accanto. Gli splendidi capelli biondi si disperdevano come raggi del sole sull’ampio cuscino, il corpo snello e muscoloso coperto solo da un leggero telo di lino lasciava intravedere le sue attraenti forme che tanto stuzzicavano la fantasia del suo compagno.
Si diresse all’ampia finestra del tempio osservando all’esterno la tranquillità che sembrava regnare in tutto il Santuario. Si trovò ad osservare la meridiana dello zodiaco, visibile da tutti e dodici i templi, i fuochi spenti gli davano un senso d’inquietudine, come se rappresentassero il preludio di qualcosa che di li a poco avrebbe cambiato le loro vite per sempre. Possibile che quell’apparente tranquillità fosse destinata a finire? Si liberò la mente rinfrescandosi il viso e le spalle con dell’acqua fredda, quasi a voler lavar via quei funesti pensieri. Poi d’improvviso la voce di colui che tanto adorava lo ricondusse alla realtà di quel momento.
“Perché sei così irrequieto? Cosa ti turba tanto da lasciare il calore del nostro letto e del mio corpo.” Disse, ancora disteso placidamente con gli occhi chiusi.
“Mi dispiace non volevo svegliarti è solo che non riuscivo a dormire e ho preferito alzarmi” rispose.
“Non sei tu che mi hai svegliato, piuttosto sono i tuoi pensieri che fanno più rumore delle stesse parole ad aver allertato il mio cosmo nella tua direzione”
“Non ti sfugge nulla vero?” disse sorridendo
“Se riguarda te no di certo, adesso perché non vieni qui accanto a me e mi dici cosa agita il tuo sonno” chiese Shaka. Si asciugò leggermente il viso lasciando le spalle ancora umide e si diresse sul letto accanto a lui.
Il saint di Virgo si voltò di lato aprendo i suoi occhi azzurri e li incatenò a quelli viola di lui. “Parla dunque ti ascolto” gli chiese
“Non so è come se avessi una strana sensazione, come se qualcosa stesse per accadere e tutto dovesse cambiare all’improvviso, questa incertezza mi provoca un senso di malessere, e poi…” s’interruppe nel timore di dare voce ai suoi pensieri, abbassando gli occhi istintivamente. Shaka allungò una mano sul suo viso voltandolo dolcemente nella sua direzione.
“E poi…dimmi, non avere timore” lo invitò a continuare.
“Ho paura!!! Per la tua vita, ho paura che ti possa accadere qualcosa, e che io non sia lì con te se tu avessi bisogno del mio aiuto” sospirò dopo aver terminato quelle faticose parole.
“Cavaliere d’Ariete, davvero pensi che io non sia in grado di fronteggiare un nemico da solo. Chiunque esso sia?” disse, cercando di stemperare i timori di Mur.
“Non è questo, temo solo di non rivederti più, e il solo pensiero di non potermi più perdere nei tuoi occhi mi dilania l’anima” rispose con un velo di tristezza.
“Mur, credi che io non abbia i tuoi stessi timori? Ho percepito anch’io un oscura presenza vicino al Tempio. Qualcosa sta per accadere questo è sicuro. Ma ricordati , mio dolce amore, che questa vita è solo un passaggio per qualcosa di più grande.”
“Già…vorrei avere le tue sicurezze, invece delle mie angosce”
“Se noi siamo fatti per stare insieme, e di questo ne sono certo, qualunque cosa accada ci ritroveremo non dubitarne mai.” Si sollevò leggermente avvicinandosi al compagno e lo baciò dolcemente sulle labbra. Mur chiuse istintivamente gli occhi, accettando con piacere quel gesto affettuoso quanto improvviso.
“Devo dire che sai essere molto persuasivo nei tuoi discorsi Shaka, non vorrei che tu usassi questa tecnica anche con altri?” disse sarcastico.
“No mio caro, la uso solo con la persona con la quale voglio fare l’amore…” rispose lui diretto.
Si scoprì completamente mostrandosi nudo hai suoi occhi bramosi, in tutta la sua altera bellezza, sembrava un dio e Mur ne rimase affascinato. Stese il suo uomo sul letto cominciando ad accarezzargli l’addome, la sua lingua si muoveva voracemente lungo la linea dei pettorali salendo più su fino al collo. I lunghi capelli di Shaka lo solleticavano dolcemente aumentando la sua eccitazione.
“So io come farti scaricare la tensione, vedrai dopo ti sentirai meglio. Di ciò che sarà il nostro destino non te ne curare adesso. Quello che conta è l’attimo che stiamo vivendo.” Smise di parlare affondando la sua bocca in quella di Mur, le labbra di entrambi si cercavano per perdersi l’uno con l’altro in quel misto di passione e tormento che solo loro conoscevano.
Il saint di Virgo si distese completamente sul suo compagno adagiando e muovendo il suo corpo sopra di lui, Mur gli prese il viso tra le mani per bloccargli le labbra e averlo, per una volta, sotto il suo controllo. Quando lui si spostò su uno dei capezzoli stuzzicandolo con la lingua l’Ariete allungò la mano sul suo membro cominciando a massaggiarlo dolcemente aumentando la sua già vistosa erezione. Gemiti di piacere echeggiavano nella stanza perdendosi nelle voci di entrambi. Mur si sollevò mettendosi seduto, lo prese per le spalle costringendolo a sdraiarsi.
“Non vorrai prenderti tutto il divertimento mio caro? Sappi comunque che seppur dovessi morire stanotte porterei con me ogni istante trascorso tra le tue braccia.”
Lo accarezzò avidamente, e più lui aumentava il ritmo più Shaka gli intimava di continuare, fino a che il desiderio di averlo si fece più intenso e glielo dimostrò nel modo più naturale che conoscesse. Le labbra di Mur si mossero calde e umide di piacere sul membro di lui e Shaka si perse in quei baci intimi che solo lui sapeva regalargli. Giunti all’apice di quel piacere il giovane dai capelli color del sole decise che la prossima mossa sarebbe stata sua e alzandosi di scatto spostò con un impeto di piacevole violenza il suo compagno per i capelli, voltandolo di schiena e baciandolo dietro il collo.
“Questa notte siamo solo tu ed io…il resto aspetterà” Mur chiuse gli occhi e una lacrima spontanea gli rigò il viso. Shaka fu dentro di lui, muovendosi con dolcezza adagiando il suo viso alla sua schiena. Mur gli afferrò le gambe stringendole a se e il saint capì di poter osare di più, fece scorrere le dita della sua mano contro la bocca del suo amore che le baciò succhiandole lentamente, la voglia di aversi a vicenda cresceva con il loro piacere. Non lo avrebbe lasciato andar via in nessun senso, ma non era possesso il suo, piuttosto la percezione che quella sarebbe stata la loro ultima notte insieme. Lui comprendeva bene i timori di Mur, perché li aveva percepiti in modo molto chiaro, ma questo non glielo avrebbe mai detto. Non avrebbe sprecato quella notte in adii o recriminazioni, l’avrebbe trascorsa amandolo e facendosi amare, così da lasciare il dolce sapore della sua pelle su di lui.
Shaka spostò il suo compagno di lato in modo da poterlo agevolmente toccare, sapeva che stava per giungere il piacere e voleva essere lui stesso a provocarglielo. Spinse più forte consapevole di non potersi più trattenere, con una mano sul membro dell’Ariete e con l’altra che spingeva la sua testa all’indietro verso le sue labbra che si perdevano lungo la curva della mandibola e dietro l’orecchio. Lo strinse a se giungendo copiosamente dentro di lui, seguito dopo poco dal suo uomo. I respiri ansimanti e i corpi caldi e sudati di entrambi non accennavano a staccarsi, stretti come una morsa dalla quale non ci si può liberare. Mur strinse le braccia di Shaka attorno al suo torace e lui nascose il suo volto tra i suoi capelli.
“Vorrei che questa notte fosse eterna” disse il saint dell’Ariete
“E così sarà se noi la ricorderemo sempre” rispose
“Shaka lo sai che…”
“Si lo so, non c’è bisogno che tu lo dica, perché sai che anche io provo la stessa cosa.” Gli spostò i capelli dal viso per guardare meglio i suoi dolcissimi occhi viola.
“Sai…credo di voler riposare adesso, mi sento molto più tranquillo.” Disse Mur socchiudendo gli occhi cullato dalle sue carezze.
“Te lo avevo detto che ti avrei fatto rilassare, il mio metodo è infallibile” gli rispose con un sorriso
“Adesso non vantarti troppo però”
“Io non mi vanto mai delle mie doti lo sai!”
“Si…come no.” Risero insieme con la serenità e la dolcezza di quel momento. Poi restarono in silenzio scambiandosi parole e timori solo attraverso il loro cosmo, non c’era bisogno di dire altro.
I loro corpi nudi ed abbracciati si addormentarono placidamente stretti in quel sentimento che avevano saputo tenere vivo e saldo nonostante le numerose battaglie.
Intanto nel cielo di Grecia delle insolite stelle cadenti rischiaravano a giorno il buio della notte.
 
   
 
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