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Autore: AGirlInTheDark    17/05/2018    1 recensioni
Jimin cercava l'amore.
Quello vero, quello che ti afferra per i polsi e distrugge l'innocenza.
Yoongi voleva bere.
Bere fino a star male, con la speranza di dimenticare ogni cosa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Non sono questi i luoghi che frequenti se stai cercando l'amore."

 

 

Questa frase, Jimin, l'aveva sentita infinite volte.

Ma, in fondo, che cosa ne sapevano loro?

Si erano mai alzati con il bisogno di abbracciare qualcuno che non c'era?

Avevano mai assaporato il gusto della passione per poi rimanere a bocca asciutta?

Avevano mai guardato negli occhi la persona con cui credevano di avere un futuro, mentre questa decideva di lasciarli per sempre?

 

La risposta era semplice.

 

Ovviamente.

 

Ma Jimin amava credere di essere l'unico in grado di comprendere.

Di sapere che cosa si prova quando il mondo stenta a regalarti anche solo un briciolo di ciò che desideri.

 

 

 

I bar di notte non sono il luogo più adatto per cercare una storia seria e Jimin ne era cosciente.

Sapeva che cosa aspettarsi, eppure non aveva mai perso la speranza.

Avrebbe trovato l'amore.

Ma più le notti passano e più vorresti un segno.

Vorresti sapere se, tutto l'impegno e le ore spese a parlare con gente sconosciuta, possano portare ad un risultato.

 

Perché Jimin cercava l'amore.

Quello vero, quello che ti afferra per i polsi e distrugge l'innocenza.

 

L'amore di cui parlano i romanzi che legge prima di andare a dormire.

L'amore per il quale vale la pena di spendere gli anni della propria vita.

Perché, in questa nostra esistenza in cui non abbiamo uno scopo e il caso guida ogni attimo, vorremmo vivere nell'illusione.

Vorremmo credere di aver trovato un senso.

 

 

Non si spinge mai oltre allo scambio dei rispettivi numeri di telefono, non potrebbe mai.

 

Si siede al tavolo del bar, aspetta che arrivi qualche viso gentile, qualche voce calda e poi si mette a parlare.

Parla di qualsiasi cosa gli venga in mente e, uomini o donne che siano,  regala loro delle interessanti ore di conversazione e sorrisi delicati.

 

 

Jimin piace.

Piace molto e a tanti generi di persone.

Ma lui non sente nulla. Vorrebbe, Dio solo sa quanto vorrebbe, ma sente solo il vuoto e la paura di tornare a casa.

La casa in cui nessuno lo aspetta.

La casa nella quale, la mattina successiva, si sveglierà da solo.

 

 

 

L'aria all'interno del locale è tiepida.

Le luci della città sono accecanti e quelle del bar, di un arancione delicato, sembrano quasi soffocarle.

Odore dolce di vino rosso e di qualcuno che indossa un profumo estremamente forte.

Il barista dietro al bancone ed i rumori delicati dei bicchieri che si accarezzano.

E gli occhi stanchi di qualcuno che vuole solo starsene solo.

Perché l'amore non esiste e Yoongi ne ha le prove.

Potrebbe farci una tesi a riguardo, addirittura scriverci un libro ma, per ora, vuole solamente bere.

Bere fino a star male, con la speranza di dimenticare ogni cosa.

 

 

E vorrebbe fumare una stupida sigaretta, ma non ne tocca una da un anno e vanificare mesi di sforzi sarebbe da idioti.

Ma lui è un idiota e allora fuma.

Ne fuma due, quasi tre, per poi rendersi conto di non provare nemmeno un po' di soddisfazione.

Perché quando ti tolgono il mondo da sotto i piedi, il catrame e la nicotina servono a ben poco.

 

 

Si odia.

Vorrebbe ritirare ogni maledetta promessa, ogni stupida dichiarazione o parola dolce uscitagli dalla bocca.

Vorrebbe prendersi a schiaffi e perdere la calma, ma è l'unica cosa che gli è rimasta e vuole mantenerla il più a lungo possibile.

 

 

Perché Yoongi non è sincero.

Odia doversi esprimere, vuole che gli altri capiscano.

Ma non è così che funziona e le persone non capiscono.

Non ci provano nemmeno.

 

 

E nel mezzo dei suoi pensieri carichi di risentimento, una voce sconosciuta disturba la pace di quella mente che, pace, non trova da molto tempo.

 

 

 

"Pessima giornata?"

 

 

 

"Da cosa lo hai capito? 

Dalle mani tra i capelli o dalla mia faccia?"

 

 

E Yoongi si odia davvero tanto.

Ma sta male ed è giustificato.

O almeno crede di esserlo.

 

 

 

"Dagli occhi.

Sono tristi ed assomigliano ai miei."

 

 

 

Alza lo sguardo verso lo sconosciuto, che lo ha disturbato dalla miseria, ed è sorpreso.

 

Guance rosate e capelli biondi accarezzano il viso dell'uomo di fronte a lui.

E si chiede come sia possibile che un ragazzo del genere abbia i suoi stessi occhi.

 

Ma più li guarda e più ci trova delle somiglianze.

Anche se quelli dello sconosciuto sono più dolci dei suoi.

Brillano.

Yoongi ne è certo.

 

 

 

"Posso?"

 

 

 

E mi prima di sedersi, Jimin aspetta un cenno, una parola.

Riceve solo uno sguardo e crede che sia sufficiente.

 

 

 

"Come ti è passato per la testa di approcciarmi?"

 

 

 

"Sembravi solo e credevo ti avrebbe fatto piacere."

 

 

 

E mentre Yoongi lo fissa con curiosità, Jimin appoggia un cioccolatino sul tavolo e lo trascina verso di lui.

 

 

E l'uomo dagli occhi stanchi e le mani tra i capelli sorride, e pensa a quanto sia strano ricevere dell'affetto in un luogo così estraneo, da qualcuno che nemmeno conosce.

 

 

 

"Grazie..."

 

 

 

 

E Jimin non può fare altro se non ricambiare il sorriso e annuire leggermente.

 

 

Il bicchiere di Yoongi non viene mai neppure sfiorato perché, mentre parla con quel ragazzo, non ha bisogno di niente che lo stordisca, vuole ricordare ogni istante.

 

Jimin ascolta e condivide parte della sua vita con l'uomo appena incontrato e vorrebbe non dover smettere.

 

Perché Yoongi voleva ubriacarsi, smettere di sentire il dolore ma, in questo momento, non ne ha più bisogno.

Perché non ne prova.

 

E Jimin voleva amare, voleva provare qualcosa, e forse ci sta riuscendo.

 

 

"Non sono questi i luoghi che frequenti se stai cercando l'amore."

 

 

Eppure eccoli lì.

A guardarsi e a parlare come se si conoscessero da una vita.

 

 

E mentre le persone attraversano le strade e rivolgono lo sguardo verso l'interno del bar, possono solo che sorridere osservando quella coppia che giurerebbero stia insieme da anni.

Sperando, nel profondo del loro cuore, di guardare qualcun altro con la stessa intensità.

 

 

 

Di ascoltare e parlare come fanno loro.

 

 

 

D'amarsi come fanno loro. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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