#20.: «Credevo di averti perso.»
(Sequel de Sul filo del rasoio)
(Sequel de Sul filo del rasoio)
Ciò che non fu un addio
Va tutto bene, cerca di ricordare a se stessa. Lui è ancora lì, non se n'è andato.
Ogni suo tentativo di calmarsi è però vano, come un filo d’erba al vento si perde nell’aria in pochi secondi. E allora piange, Marinette, piange quelle lacrime che prima eran dolore e ora son gioia.
L’altro alza lo sguardo su di lei, le sue lacrime che intanto si confondono alla pioggia, e le sorride. Un sorriso furbo e spavaldo, di quelli che, anche in un momento così delicato, Marinette trova in linea con la sua persona. «Credevi davvero di esserti liberata di me? Guarda che non è facile togliermi di mezzo.»
«Come se te lo permettessi.»
Ogni suo tentativo di calmarsi è però vano, come un filo d’erba al vento si perde nell’aria in pochi secondi. E allora piange, Marinette, piange quelle lacrime che prima eran dolore e ora son gioia.
L’altro alza lo sguardo su di lei, le sue lacrime che intanto si confondono alla pioggia, e le sorride. Un sorriso furbo e spavaldo, di quelli che, anche in un momento così delicato, Marinette trova in linea con la sua persona. «Credevi davvero di esserti liberata di me? Guarda che non è facile togliermi di mezzo.»
«Come se te lo permettessi.»