Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Recchan8    24/05/2018    6 recensioni
"Quando sei una studentessa universitaria sull'orlo di una crisi di nervi e rimasta quasi al verde, sei disposta a tutto pur di salvarti quello che viene volgarmente chiamato culo”.
Delia, studentessa universitaria, per motivi economici decide di prestare il suo appartamento all'home sharing. Un click su di un pulsante sbagliato segnerà l'inizio di una settimana che Delia e il suo ospite non potranno dimenticare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quante volte aveva già premuto quel tasto del pianoforte elettrico?
Si guardò l'indice e, senza darsi una risposta, ripeté quel gesto meccanico e alienato. La nota acuta si riverberò nell'aria e il suo suono gli fece venire in mente l'immagine della punta di un ago che penetra la pelle. Alzò l'indice e lo abbassò, di nuovo, come una ghigliottina. L'ago mentale affondò di più nella pelle. Dal piccolissimo e quasi invisibile foro uscì del sangue.
Suga mise le mani sulle ginocchia e si abbandonò sullo schienale della poltrona girevole. Guardò il grigio soffitto del Genius Lab e chiuse gli occhi a mandorla. Nonostante l'eco della nota fastidiosamente acuta se ne fosse andata, l'ago argentato era ancora davanti ai suoi occhi. Immaginò di afferrarlo e di rigirarselo tra le dita, attento a non bucarsi e a non fare uscire altro sangue.
Il campanello del Genius Lab suonò. Suga sollevò piano una palpebra; la riabbassò subito e fece finta di non aver sentito. Intrecciò le dita sulla pancia e sospirò con forza: magari in quel modo tutta quella negatività che aveva accumulato nell'ultimo periodo se ne sarebbe andata. Il campanello suonò di nuovo e Suga, purtroppo, non riuscì a ignorarlo. Si alzò a fatica e, strascicando i piedi, socchiuse un poco la porta.
-”Ceni con noi?”- gli domandò Jimin.
Sorrideva, il giovane Jimin, probabilmente contento dei piatti che Jin aveva cucinato. Suga strinse le labbra.
-”No”- si limitò a dire, e chiuse la porta in faccia all'amico.
Jimin rimase deluso dalla risposta secca e lapidaria di Suga, ma in realtà già sapeva che le cose sarebbero andate a finire così; del resto, erano ormai due settimane che Min Yoongi, il Genio, sembrava aver perso le sue doti musicali. Non scriveva più niente, e quelle poche note e pochissime parole che riuscivano a essere scritte a fatica su un foglio venivano poi brutalmente gettate via, con rabbia e frustrazione.
-”Capita a tutti di avere un periodo no”- aveva detto qualche giorno prima Namjoon. -”Dobbiamo solo dargli spazio e, al tempo stesso, fargli sentire il nostro supporto”-.
Come se fosse facile sostenere una persona che vive barricata nel proprio studio e che ha la cattiva abitudine di sbattere le porte in faccia a tutti”, pensò Jimin dopo l'ennesimo rifiuto da parte di Suga.
-”Non è andata bene, vero?”- chiese J-Hope raggiungendo Jimin e indicando la porta del Genius Lab con un cenno del capo.
Jimin scosse la testa.
-”Sai cosa gli servirebbe?”- disse il rapper pensoso.

 

Cambiare aria.
Sdraiato sul divanetto con le mani dietro la nuca, Suga si rese conto di avvertire l'impellente bisogno di cambiare aria, di spostarsi, di fare un viaggio di qualche giorno. Se la sua ispirazione se n'era andata, non doveva fare altro che inseguirla. Da qualche parte doveva pur essere scappata, ritrovarla era un suo dovere. Si tirò su a sedere e si guardò i piedi. Dove poteva andare? Ma, prima di tutto, gli avrebbero concesso di andarsene per qualche giorno? RM tempo addietro era andato in Italia con la famiglia, e se lui c'era andato, probabilmente lo avrebbero permesso anche a lui.
Ah, l'Italia...”.
Non gli dispiaceva l'idea di visitare l'Italia; Namjoon gliene aveva parlato bene. Dov'è che era andato? Costa Amalfitana? Si sedette sulla poltrona girevole e si avvicinò alla scrivania, andando a cercare sul web qualche informazione sulla Costa Amalfitana.
Sole, mare e caldo.
Storse il naso. Non era quello che stava cercando. Voleva un posto capace di fargli tornare l'ispirazione, qualcosa che avesse su di lui lo stesso impatto di un treno in corsa, qualcosa che portasse una ventata di aria fresca sulla sua musica appassita.
Roma?
Troppo grande, caotica; un classico intramontabile e una tappa immancabile, ma no, nemmeno Roma faceva al caso suo.
Venezia?
La città della laguna, patrimonio dell'umanità. Si resse il mento con una mano e iniziò a scorrere la pagina Wikipedia. L'idea di un viaggio a Venezia lo intrigava, ma dovette riconoscere che l'enorme e inquietante numero di turisti presenti ogni giorno costituiva un grosso difetto. Stava cercando calma e tranquillità, non caos e dinamicità.
Per qualche assurdo motivo gli venne in mente il video di Blood, Sweat & Tears e si ricordò di quella volta in cui V, in uno dei suoi momenti non molto brillanti, aveva detto che gli sarebbe piaciuto vedere Jin baciare il David di Michelangelo al posto della statua alata.
Dov'è che stava il David?
Una rapida ricerca sul web rispose alla sua domanda: Firenze.
Suga incrociò le braccia al petto e fissò il monitor. La culla del Rinascimento Italiano, una città turistica ma non troppo, famosa per i suoi illustri personaggi e per le opere d'arte. Bella città, l'avrebbe sicuramente visitata, ma sentì di non voler alloggiare lì. Ancora, si mise alla ricerca di una città più piccola, possibilmente non troppo lontano da Firenze e che avesse un minimo di interesse culturale. Quando finalmente ne trovò una che rispondeva ai suoi requisiti sorrise, e per un attimo si sentì leggero e privo di qualunque preoccupazione. Restava solo da trovare un alloggio, organizzare il viaggio e, soprattutto, domandare una settimana di “ferie”.

 

 















NOTE DELL'AUTRICE:
Questa storia presenterà, per alcune vicende, due punti di vista: quello di Delia, raccontato in prima persona, e quello di Suga, in terza persona. Spesso un capitolo conterrà entrambi i pov; ad alcuni avvenimenti, invece, saranno riservati due capitoli, uno raccontato dal pov di Delia e l'altro da quello di Suga. I capitoli contenenti il punto di vista di Suga saranno segnati da una S tra parentesi. Spero di essermi spiegata bene ^^
Onestamente non so come funzionino le vacanze per i BTS. Non so se debbano chiedere dei permessi, se siano liberi di fare quello che vogliono, se abbiano delle restrizioni... Non ne ho la più pallida idea. Ho immaginato però che ci fosse un sistema simile alle ferie. Ormai la mia storia ha questo incipit e si basa sulla mia supposizione, però se qualcuno sa come funzionino queste cose per i BTS è liberissimo di comunicarmelo; mi farebbe molto piacere <3
Spero nuovamente di aver stuzzicato la vostra curiosità >:)
Ciao a tutti e alla prossima! ^^

 

   
 
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