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Autore: Padme_90    25/05/2018    6 recensioni
"Dannazione! Perchè se chiudo gli occhi percepisco in maniera insistente questa piccola aura? Sembra quasi che sia entrata di prepotenza nel mio animo e che stia facendo a pugni con il mio orgoglio. Come meravigliarmi? Si tratta di mio figlio in fondo!"
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Saiyan Plasure'
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[ OS facente parte della raccolta Saiyan Plasure]
 
Cos’è quest’aura?
Sembra l’aura di un saiyan
Un momento…è così simile alla mia!
Certo che è simile alla mia, non poteva essere diversamente. Mio figlio è nato!
Che mi importa? Si tratta solo di un piccolo mezzosangue.
Allora perchè ho questa strana sensazione? Non so cosa sia. Non conosco le parole giuste. Io sono un saiyan, anzi non un saiyan qualunque. Io sono Vegeta, il principe dei saiyan. Cosa ne so io di come si descrive quella cosa che gli umani  chiamano sentimento? Io non ho sentimenti, non sono un inetto come questi inutili terrestri.
Devo concentrarmi e allenarmi, devo raggiungere lo stadio di super saiyan. Non posso sopportare che  quel dannato infimo di Kakaroth sia un passo innanzi a me. Io sono Vegeta, il principe dei saiyan!
Dannazione! Perchè se chiudo gli occhi percepisco in maniera insistente questa piccola aura? Sembra quasi che sia entrata di prepotenza nel mio animo e che stia facendo a pugni con il mio orgoglio. Come meravigliarmi? Si tratta di mio figlio in fondo!
Ancora questa strana sensazione allo stomaco, mi sembra che qualcuno o qualcosa stiano stringendo le mie interiora…e tutto, da quando quella piccola maledetta aura ha cominciato a farsi sentire prepotente.
Per stasera non si combina nulla, andrò via!
Perchè sto volando verso la Capsule Corporation?Io sono duro come il ferro…e quella piccola dannata aura mi attira come una calamita.
Meglio azzerare la mia, nessuno deve sapere che sono qui.
Attraverso silenzioso questo enorme e strano edificio a cupola, il pianto di un bambino mi fa strada nell’oscurità di questi corridoi che mi sembrano interminabili.
Eccomi, questa è la porta della camera della terrestre. La mia mano indugia sulla maniglia.
Perchè sta tremando? Perchè il mio cuore corre come un cavallo imbizzarrito?
Non devo farmi vedere ne farmi sentire.
Delicatamente, cosa per me insolita e rara, socchiudo la porta e rimango ad osservare con la coda nell’occhio.
Bulma è di spalle, poggiata su quella che deve essere la culla di nostro figlio.
Si abbassa delicatamente, lo prende tra le braccia e si gira verso di me, ma non mi vede: sono ben nascosto.
Perchè resto immobile e non riesco a respirare?
La mia Bulma che stringe nostro figlio mi toglie il fiato. Com’è bella quella maledetta terrestre. La odio per quello che mi fa provare!
Si è chinata sul nostro bambino e gli ha dato un bacio.
Il moccioso si è mosso, ha girato la testa nella mia direzione…che mi abbia percepito?
Quegli occhi!
Sono gli occhi di mia madre!
E Bulma che stringe mio figlio e lo bacia mi fa stare bene
Io lo so bene che mio figlio è felice tra le braccia di sua madre
Forse potrebbe essere felice anche tra le mie braccia…
….
Tanti anni prima sul pianeta Vegeta
“ Avanti piccolo moccioso, dimostrami di esser degno di essere mio figlio!”
Un calcio di mio padre nello stomaco mi stende e mi fa cadere con rantoli di saliva che escono dalla mia bocca. Mi porto una mano sul ventre dolorante e cerco di mettermi in piedi sulle mie gambe. Sono solo un bambino di cinque anni, ma al re dei saiyan cosa importa ,visto che si tratta di temprare suo figlio?
Sento il suo passo pesante e percepisco le vibrazioni del pavimento sotto il suo peso.
Non riesco a muovermi.
Ho dolore in tutto il corpo.
Una mano mi afferra dalla coda e mi solleva.
Mio padre mi guarda con quei suoi occhi neri in maniera minacciosa. Il mio viso è così vicino al suo ,che i peli ispidi della sua barba mi pungono.
“ Eh no ragazzino, non ho ancora finito con te! Riprenditi e reagisci! Colpiscimi e fammi sentire la forza dell’erede del grande re Vegeta!”
E chi ce la fa, mio padre è un uomo adulto, è il saiyan più forte del pianeta.
Come posso io torcergli un capello?
 Sto per svenire, ma devo concentrarmi per non perdere i sensi.
Mio padre deve essere fiero di me!
Recupero un pò di energia e riesco a divincolarmi dalla sua presa, faccio un balzo e provo a colpirlo in viso, ma lui schiva e con un pugno mi scaraventa dall’altra parte.
Finisco esausto ai piedi di mia madre.
Ogni giorno lei era sempre lì, nello stesso punto, in piedi in tutta la sua bellezza , con le braccia incrociate e i suoi occhi verdi puntati su ogni mio movimento.
Provo ad alzare la testa e riesco a guardarla . Ci scambiamo uno sguardo e lei non dice nulla. Gira le spalle e se ne va.
Mamma perchè vai via?
Mamma sono ai tuoi piedi e per il dolore non riesco a muovere un passo, perchè vedi la mia sofferenza e non fai nulla?
Io lo so perchè fai così.
Non sopporti di vedermi soffrire.
Per colpa del tuo orgoglio preferisci sparire piuttosto che ammettere che, vedere mio padre che mi riduce in fin di vita per  farmi diventare più forte, ti fa male al cuore.
Io ti capisco mamma, io sono proprio come te!
Sto per svenire, il dolore è troppo forte.
Prima di chiudere gli occhi, due braccia mi sollevano con dolcezza.
Sono le stesse braccia che mi hanno ridotto così, eppure adesso mi ci sento al sicuro.
“Papà mi dispiace, la prossima volta sarò più forte”
Sono le uniche parole che a fatica riesco a pronunciare.
Lui non risponde, ma sento che mi stringe al suo petto.
Usciamo dalla sala d’allenamento.
Mia madre è lì fuori la porta, non è andata via.
Lo sapevo!
Andiamo nella sua camera, mio padre mi poggia sul letto.
“ Padme prenditi cura di lui, è ridotto male!”
Mio padre le  accarezza i capelli e va via.
Mia madre mi pulisce con cura le ferite, lo fa cantando qualcosa. La sua voce è bella e mi fa stare bene. Già con questi pochi gesti il dolore sta andando via.
Mi prende in braccio e mi poggia sulle sue gambe.
Com’è bello stare sul suo petto morbido.
Mi accuccio a lei e mi sento bene. Il battito del suo cuore mi culla ed il suo profumo mi calma.
“ Sei stato bravissimo piccolo principe. Io e tuo padre siamo orgogliosi di te”
Mi da un bacio sulla fronte.
Finalmente mi addormento beato.
Sono felice tra le braccia di mia madre,
Sono felice tra le braccia di mio padre…


 
   
 
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