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Autore: KuroHeart    26/05/2018    0 recensioni
"Non c’è altro modo… Se vuoi continuare a vivere allora dovrai diventare come me. Ma ti avverto: una volta che avrai fatto questa scelta, non potrai tornare indietro."
Una voce maschile mi parla, ma io non capisco il significato di quelle parole. Provo a guardare in volto la fonte di questa voce, ma è sfocata e confusa. Cerco di chiedere chi lui sia, ma non riesco a dire nemmeno una parola… Ad un certo punto, l’oscurità si attornia a me e tutto scompare, facendo vedere sangue sparso qua e là. Mi guardo intorno per cercare una via d’uscita, ma rimango paralizzata sul freddo pavimento.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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<< Chi è quella persona? >> domando terrorizzata a Sebastian, il quale è giunto in mio soccorso non appena mi ha sentita urlare.
<< Solo qualcuno che purtroppo conosco. >> risponde lui a malincuore.
Il ragazzo ha lunghi capelli rossi e porta gli occhiali ed un cappotto del medesimo colore, i suoi occhi sono di un verde brillante e ha una preoccupante arma che tiene appoggiata su una spalla.
<< Che cosa vuoi, Grell? >> gli chiede il maggiordomo andando dritto al punto.
Il rosso fa un sorriso a dir poco agghiacciante e punta l’indice contro di me.
<< Tu saresti dovuta morire quella notte, ma vedrò di rimediare in questa! >> esclama ignorando Sebastian e brandendo la lama rotante con entrambe le mani che ora ha ripreso a fare un forte rumore.
<< State dietro di me signorina. >> ordina il corvino, mettendo un braccio davanti a me. Faccio come dice senza replicare.
<< Perché devi sempre ostacolarmi, Sebastianuccio? Almeno per stavolta fammi fare il mio lavoro! >> esclama quello spazientito.
<< Il padroncino mi ha ordinato di proteggere lady Katreena a qualunque costo e io devo obbedire. Se è un combattimento che vuoi, allora un combattimento avrai. >>
Dice calmo mentre scrocchia le mani per provocare il ragazzo.
<< Oh, quanto mi fai eccitare quando parli così! >> corre verso di noi e scaglia l’arma addosso a Sebastian, il quale l’afferra prontamente con le mani.
<< Scappate! >> ordina il corvino mentre trattiene la lama.
<< E tu come farai? >> gli domando
<< Non preoccupatevi per me e andate! Subito! >> esclama impaziente.
Mi reco verso la porta correndo più veloce che posso, ma proprio mentre sto per raggiungere l’uscita, Grell si para davanti a me.
<< È giunta la tua ora! >> esclama tenendo l’arma all’indietro.
Cado a terra per lo spavento e imploro il rosso di non uccidermi.
<< Ti prego! Non voglio morire… >>
<< Signorina! >> mi giro verso Sebastian mentre sfodera tre posate d’argento da una tasca interna della giacca e le scaglia su Grell, il quale però le schiva facendole finire infilzate alla porta.
<< Dove eravamo rimasti? >> il giovane sfoggia un sorriso a dir poco terrificante mostrando i suoi denti aguzzi, mentre la lama scende inesorabile su di me.
“No! Io non morirò qui e per mano di questo scellerato!”
Così gli do un calcio su uno stinco e torno dietro al maggiordomo.
<< Brutta impertinente! Come osi fare questo a un dio della morte?! >> esclama quello dolorante.
“Un cosa?!”
<< Non sai quanto mi divertirò a farti a brandelli! >> corre verso di me tenendo l’arma salda con entrambe le mani. Sebastian afferra di nuovo la lama, ma stavolta la tira verso di sé facendo perdere l’equilibrio al dio della morte, e per finire gli dà un pugno in pieno viso, facendo finire il rosso contro alla finestra che va in frantumi.
<< Vogliate scusarmi lady Katreena ma devo occuparmi di questo problema. Voi rimanete qui. >> dice calmo come se niente fosse.
Senza avere il tempo di replicare, il corvino si è già buttato di sotto per continuare il combattimento nel grande cortile. Mi avvicino alla finestra e lo vedo correre verso il rosso, il quale si sta mettendo a posto gli abiti.
“Non posso rimanere qui con le mani in mano mentre lui sta rischiando la sua stessa vita per me!”
 Decido così di raggiungerlo: senza pensarci due volte salto giù dalla finestra atterrando in piedi sul suolo umido.  
Corro dai due che continuano a combattere senza sosta, schivando uno l’attacco dell’altro prevedendo le mosse dell’avversario. Si muovono con un’agilità e velocità mai viste prima. Mi nascondo dietro una delle grandi siepi a lato del cortile, cercando di pensare ad una strategia per fermare quel tipo strano senza farmi uccidere.
Ad un certo punto però noto gli occhi di Sebastian illuminarsi di un brillante color cremisi.
“Cosa gli succede?”
<< È tempo di concludere il combattimento. >> ghigna il maggiordomo.
Grell sorride a sua volta e si posiziona per sferrare l’attacco decisivo.
<< Sono d’accordo. >>
Comincia a correre verso il maggiordomo e gli sferra un potente calcio laterale, facendolo finire contro a un muretto.
<< Una piccola vendetta. >> dice scostandosi una ciocca dei suoi lunghi capelli rossi.
<< Oh no, Sebastian… >> sussurro a bassa voce facendo qualche passo indietro. Purtroppo nel farlo, il mio piede destro finisce su un piccolo ramo, spezzandolo.
<< Ehi ti ho sentito! So che sei qui! Vieni fuori! >> esclama impaziente il dio della morte guardando in giro.
“Oh no mi ha scoperto!”
Trattengo il respiro e rimango immobile nel mio “nascondiglio” nel panico più totale.
<< D’accordo, vorrà dire che verrò io a prenderti! >>
Scruto attraverso la siepe e noto che la figura di Grell è sparita. Mi guardo intorno freneticamente e quando mi giro, il rosso si materializza davanti a me afferrandomi per il collo e sollevandomi da terra.
<< Bene, ora vedrò di farti fuori dannato vampiro! >>
Sgrano gli occhi nel sentire quella parola.
“Che cosa ha appena detto? Vampiro?!”
 << Cosa stai dicendo? Io non sono un vampiro! >> cerco di dire mentre mi dimeno per liberarmi dalla sua presa.
<< Lady Katreena! >> urla Sebastian in lontananza.
 “Devo fare qualcosa o finirò per morire strangolata da questo qui…”
Continuo a dimenarmi ma più lo faccio più lui stringe la presa sul mio collo.
<< Così impari a deturpare la mia bellezza! >> ghigna mostrando i suoi denti affilati e gli occhi verdi smeraldo.
Boccheggio e ansimo cercando di prendere un po’ di ossigeno, anche se mi viene difficile a causa della sua stretta.
All’improvviso comincio a sentire una strana sensazione insinuarsi nel mio corpo: una forza mai provata prima e una voglia insaziabile di uccidere.
Affondo con forza le unghie nel guanto nero di Grell, penetrando nella carne della sua mano: rosso sangue comincia a colare sul tessuto.
<< Ahia! >> urla il rosso lasciandomi finalmente andare.
Cado a terra e tossisco massaggiandomi il collo con l’altra mano. Poi osservo le mie mani e noto che le unghie sono diventate simili a degli artigli. La mia lingua sente qualcosa di appuntito in bocca: mi rendo conto che si tratta dei canini superiori ad essere diventati aguzzi ed affilati come rasoi.
<< Cosa mi sta succedendo?! >> esclamo spaventata con le lacrime agli occhi.
<< A quanto pare non ne eri al corrente, il che mi fa pensare che tu non ti sia mai nutrita di sangue umano. >> constata dolorante il rosso, prendendosi la mano sanguinante.
<< Ma questo non è un buon motivo per lasciarti vivere! >> conclude.
Nel frattempo Sebastian ha raggiunto il dio della morte e me.
Alzo lo sguardo su di lui completamente terrorizzata e disorientata.
<< Non può essere... >> sussurra guardandomi con gli occhi sgranati.
<< Dimmi quello che sai su questa storia! >> esclama poi rivolto a Grell.
<< Hmph non ti dirò proprio un bel niente. Il mio attuale dovere è quello di eliminare queste creature dato che sono, o meglio erano esseri umani che dovevano morire in giorni e circostanze diversi. Per di più nutrendosi di sangue umano uccidono altre persone che non erano in programma di morire in quel momento. Come vedi è un circolo vizioso che se non va fermato al più presto, intrappolerà l’intera umanità in questo mondo per sempre. >> gli rivela mentre scosta una ciocca di capelli dalla spalla.
Sebastian sorride soddisfatto per essere riuscito ad avere qualche informazione, seppur minima.
<< Dannazione mi sa di aver parlato fin troppo… >> constata pentito.


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“Katreena uccidi quel dio della morte. Uccidilo!” 
Di nuovo quella voce? Mi sento la testa scoppiare e il mio corpo comincia a muoversi per conto suo come una marionetta.
Mi alzo e con un movimento rapido mi scaglio su Grell graffiandogli il viso.
<< Come osi?! >> strilla il ragazzo.
Senza nemmeno dargli il tempo di riprendere l’equilibrio gli do un pugno in pieno stomaco facendolo volare contro al tronco di un albero.
Respiro affannosamente, la mia testa comincia a girare e i miei occhi danno di nuovo vita a quella sanguinosa sequenza di immagini.
<< No! Non di nuovo! >> urlo con le lacrime agli occhi.
Mi prendo la testa tra le mani e mi inginocchio sull’erba bagnata.
 
 
Sangue. Morte. Distruzione.
Poi il buio totale.
Lentamente lo sfondo comincia a prendere forma e a definirsi.
“Dove mi trovo?” 
Mi guardo intorno notando così di essere all’interno di una carrozza.
All’improvviso sento uno strano tonfo sul tetto di questa e subito dopo il forte nitrire dei cavalli. Il mezzo prende una notevole velocità. Cerco di tenermi ma poi la carrozza finisce per sbilanciarsi cadendo da un lato. Subito dopo sento delle voci parlare con tono aggressivo ma non riesco a distinguere le loro parole.
“Cosa sta succedendo?”
Decido così di uscire aggrappandomi al sedile e arrampicandomi verso l’altra portiera.
<< Miss Katreena! Scappate! >> esclama una voce a me familiare: si tratta di Walter, il mio maggiordomo.
Volgo lo sguardo verso di lui e noto un uomo che lo tiene fermo per la giacca, mentre l’altro sorride compiaciuto.
“Oh no…”
Quelli si girano verso di me, squadrandomi dall’alto in basso.
I loro occhi si illuminano nel buio della notte: l’uomo a sinistra ha gli occhi verdi, mentre quello a destra li ha gialli; le loro bocche sorridenti e spalancate mostrano lunghi canini.
<< Che ne dici se prima di ucciderla ci divertiamo un po’ con lei? Tanto abbiamo finito con il vecchio. >> propone quello con gli occhi verdi al suo complice che annuisce leccandosi le labbra. Il primo lascia andare il maggiordomo che ha ricevuto una grave ferita all’addome e si accascia a terra.
<< Scappate! >> urla di nuovo Walter. Faccio come dice e inizio a correre più veloce che riesco, inoltrandomi nel buio sentiero.
 
[Tieni la testa giù ora
Lasciami solo passare
Non nutrire i miei timori
Se non vuoi che sia libera
Ho paura di chi sto diventando
Temo di star perdendo
Tutta la bellezza interiore

Non posso trattenerlo oltre
La mia forza sta svanendo
Devo mollare
È la paura dell’oscurità
Che sta crescendo in me
(Devo salvare)
Salvare il mio amato

 Non c'è via di fuga
Perché il mio destino è orrore e una triste sorte]

 
Sento i due uomini dietro di me ridacchiare, rimanendo fermi dove sono, come se mi stessero dando un vantaggio.
<< È inutile scappare, tanto ti prenderemo comunque! >> esclama uno e poi sento un rumore veloce di passi che calpestano la terra umida.
Continuo a correre sperando con tutto il cuore di riuscire a seminarli e trovare un nascondiglio. Dopo alcuni metri volgo lo sguardo all’indietro per vedere se mi stanno ancora inseguendo, ma sembrano essere improvvisamente scomparsi.
“Che se ne siano andati?” 
 Con i polmoni ormai in fiamme decido di fermarmi un attimo per riprendere fiato.
 << Sei finita! >> urla vittorioso uno dei due uomini mentre salta giù da un albero graffiandomi il braccio destro e scagliandosi su di me, cadendo sul suolo bagnato.
<< Se fai la brava ti ucciderò nel modo più indolore possibile. >> ride prendendomi il viso con una mano, costringendo i miei occhi castani e terrorizzati a guardarlo nei suoi verdi e feroci. Cerco di dargli un pugno, ma lui mi blocca subito con l’altra mano stringendo forte e premendo il suo corpo contro al mio, impedendomi così di fuggire.
<< Mmm mi piacciono le ragazze aggressive >> dice leccandosi le labbra e prendendomi anche l’altra mano, portando entrambe le braccia sopra la mia testa.
<< Qualcuno mi aiuti! >> urlo con tutto il fiato che ho continuando a dimenarmi.
<< Non servirà a nulla chiedere aiuto. Questo posto è completamente isolato. >> mi sussurra all’orecchio.
Poi comincia a sentire il mio odore annusandomi come un cane.
<< Che buon profumo che hai >> dice sorridendo e scoprendo così i bianchi canini affilati.
<< Non vedo l'ora di assaggiare il tuo sangue. >> fa una risatina avvicinandosi al mio collo.
“Sangue? Che lui e il suo complice siano dei… vampiri?”
Ma non può essere vero. I vampiri non esistono nella realtà, sono solo una leggenda. Cerco di divincolarmi ma purtroppo non sono abbastanza forte da riuscire a liberarmi dalla sua presa. Chiudo gli occhi terrorizzata, ma anche con la sebbene poca speranza che tutto ciò che sta succedendo sia solo il frutto di un brutto sogno…
“No!” urlo nella mia mente preparandomi al peggio.
All’improvviso un forte rumore squarcia l'aria notturna per poi susseguirsi i gemiti di dolore di quel lurido essere, che ora sofferente si porta una mano alla testa mollando la presa dai miei polsi e si alza, volgendo lo sguardo ad una sagoma completamente nera girata di spalle che si trova davanti a sé.
Mi alzo di scatto approfittando della confusione e comincio a correre tornando indietro da Walter, sperando che sia ancora vivo.
<< Chi diavolo sei? >> ringhia quello.
<< Colui che ti ucciderà >> risponde il ragazzo misterioso.
Mi fermo di scatto e mi giro nel sentire quella voce a me stranamente familiare: l'ho già sentita ma con un timbro meno grave.
<< Cosa pensi di fare? Questo non era nei piani! >> esclama l'uomo che comincia a indietreggiare spaventato.
<< Te l'ho detto. Voglio ucciderti. >> I suoi occhi si illuminano di un colore simile a quello del vampiro che mi ha assalito, ma quelli sembrano essere più vividi e spaventosi.
“Il che significa che lui è come loro ma ancora più pericoloso!”
L’uomo comincia a correre verso di me più veloce che può, ma il ragazzo lo precede parandosi davanti a lui e con un rapido movimento della mano, lo uccide infilzandogli il cuore con quello che sembra essere un pugnale.
Il giovane dai lunghi capelli castani e completamente vestito di nero estrae l’arma dal corpo del vampiro, che scompare incenerendosi.
<< State bene? >> domanda guardandomi negli occhi.
Annuisco, incapace di proferire una singola parola, scossa da ciò che ho visto.
<< Bene. >> dice accennando un sorriso.
 << Ora il prossimo. So che sei lassù! >> esclama guardando fra gli alberi.
Senza nemmeno aver avuto il tempo di capire dove fosse, l’altro vampiro compare dietro di me e affonda la mano munita di artigli in profondità nella mia carne.
<< Le riferirò che hai intralciato il nostro lavoro uccidendo il mio complice. >>
Dice quello rivolto al ragazzo mentre gira la mano dentro di me e infine la estrae con forza dal mio fianco.
Un dolore lancinante percorre il mio corpo, facendomi rimanere senza fiato con il sangue che comincia ad uscire.
<< No! >> esclama la figura misteriosa con gli occhi smeraldo spalancati.
Abbasso lo sguardo sulla ferita e premo su questa cercando di fermare l’emorragia, ma purtroppo non serve a nulla e con le gambe tremanti, mi accascio al suolo.
<< Lurido farabutto! Come hai osato! >> esclama furibondo il giovane mostrando i candidi e lunghi canini.
Il vampiro si lecca le dita assaggiando il mio sangue.
<< Squisito. >> sussurra estasiato girandosi verso di lui con un ghigno sul volto per provocarlo.
Il ragazzo corre verso di lui con il pugnale in mano e tenta di affondarlo nel cuore del vampiro, ma quest’ultimo gli blocca il polso con entrambe le mani e gli dà una testata, facendolo indietreggiare.
<< Quando lei scoprirà ciò che hai fatto stanotte, verrai torturato così dolorosamente da voler desiderare la morte! Stavolta non avrai il suo perdono! >> sghignazza l’uomo per poi fare uno scatto rapido verso il giovane, dandogli un pugno nello stomaco, facendo piegare in due il vampiro.
<< Io sono e sarò sempre più forte di te, ragazzino! >> esclama ridendo.
I miei occhi cominciano a farsi pesanti e le immagini risultano sempre meno nitide, costringendomi a chiudere gli occhi.  
 
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<< Katreena… Katreena… >>
Al suono di quella voce apro gli occhi a fatica mettendo a fuoco il viso del ragazzo misterioso.
Non credo ai miei occhi.
<< Sei tu. Sei vivo… >> sussurro sorpresa
Il ragazzo sorride felice di vedermi.
<< Thomas. >> riesco a dire in un sussurro. Prima ho avuto il presentimento che si potesse trattare di lui, ma purtroppo la fioca luce della luna piena e la confusione non mi sono state di grande aiuto.
<< Sì, sono io, sono qui. >> gli accarezzo il viso scostando una ciocca dei suoi lunghi capelli castani.
Noto che i suoi occhi sono tornati al loro normale color nocciola.
<< Quell’uomo, anzi quel vampiro… >>
<< Stai tranquilla, me ne sono occupato. >> risponde scuotendo leggermente la testa.
<< Sono felice che tu sia vivo. >> gli sorrido. << Anche se non sei più un essere umano. >>
Thomas abbassa lo sguardo, come se si sentisse colpevole di essere diventato ciò che è ora.
<< Sai che io ti accetto anche così, vero? >>
Lui annuisce e poi mi guarda negli occhi.
<< Allora lascia che ti trasformi. Che ti faccia diventare un… >>
<< Vampiro? >> concludo la frase per lui.
<< Hai sempre adorato quel genere di racconti >> sorride debolmente.
<< Ma come hai appreso stanotte, purtroppo non si tratta di una semplice leggenda. >> conclude mentre il suo sorriso scompare tramutandosi in un'espressione di amarezza.
<< Non c'è altro modo. Se vuoi continuare a vivere dovrai diventare come me. Ma ti avverto: una volta che avrai fatto questa scelta, non potrai più tornare indietro. Sarà difficile ma io non voglio lasciarti morire sapendo che avrei potuto salvarti in qualche modo, anche se avrei dovuto impedire che… >> metto l'indice sulle sue labbra e scuoto la testa.
<< Non è stata colpa tua. Diventerò come te e torneremo a casa… insieme. >> gli sorrido fiduciosa.
<< D’accordo. >> sospira.
Thomas si trasforma in vampiro mostrando i suoi lunghi e candidi canini e tramutando gli occhi da color nocciola a smeraldo.
<< Farà male all'inizio ma poi il dolore sparirà. Sei pronta? >>
Annuisco determinata nel voler continuare a vivere, anche se sarà una vita completamente diversa. Ma con lui al mio fianco, sento che tutto si potrà risolvere.
<< Molto bene. >>
Mi solleva la testa e avvicina i canini al mio collo, sfiorandolo.
<< Chiudi gli occhi. >> mi sussurra all'orecchio.
Annuisco e faccio come dice, portando le mani alle spalle di Thomas, abbracciandolo. Subito dopo sento i suoi canini penetrare la mia carne facendomi gemere di dolore. D'istinto affondo le unghie nel tessuto della sua camicia nera. Il sangue continua a defluire dal mio corpo, privandomi della poca energia che mi è rimasta.
Dopo un po' il mio amico estrae i canini dal mio collo deglutendo l’ultimo sorso e poi si morde il polso destro.
<< Ora devi bere il mio sangue. >> dice sollevandomi la testa e avvicinando il braccio alla mia bocca.
Lo afferro con una mano e cerco di farmi coraggio. Avvicino le labbra e comincio a bere il suo sangue, sopportando il fastidioso sapore metallico che dopo un po' sembra addolcirsi.
Sento il suo sangue scorrere nelle mie vene, andando poi a fondersi con il mio, dandomi sempre più forza.
<< Così può bastare. >> dice dopo un po’ tirando leggermente il braccio verso di sé.
Mollo la presa per riprendere fiato.
Poi Thomas mi prende in braccio correndo per il lungo sentiero.
<< Dove stiamo andando? >> gli domando reggendomi a lui, che però non risponde e continua a correre guardandosi attorno, forse per assicurarsi che nessuno ci stia seguendo. Dopo un po' raggiungiamo il cancello di una grande villa.
Thomas si abbassa e mi appoggia sul suolo leggermente bagnato.
<< Purtroppo le cose non sono così semplici. Non posso tornare a casa con te, nemmeno tu puoi. >> mi rivela all’improvviso.
<< Di cosa stai parlando? >> gli chiedo confusa.
<< Sono finito in una brutta situazione. Inoltre i tuoi genitori sono stati uccisi per colpa mia. >> confessa triste abbassando lo sguardo verso di me, mentre spalanco gli occhi sconcertata da quella notizia.
<< E in quell'occasione saresti dovuta morire anche tu. >> conclude infine.
<< Ora devo andare. Loro non mi devono trovare qui. >> si alza e si volta di spalle.
<< No Thomas! Non andare…  Non… andare… >>
Lui ignora le mie parole cominciando a correre. Lo guardo senza che io possa muovermi per fermarlo. I miei occhi si fanno pesanti imprimendo l'oscurità che si è ormai creata attorno a me.
E dentro di me.
 
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<< Miss Katreena… miss Katreena... >>
 
<< T-Thomas… >> mormoro aprendo lentamente gli occhi.
<< No, sono Sebastian, il maggiordomo. >>
Metto a fuoco il suo volto preoccupato << Sebastian… >>
 Mi trovo nel cortile della villa con il corvino che mi tiene tra le sue braccia nel punto in cui ho perso i sensi, anzi me stessa: ora sono un vampiro, una creatura della notte, ma ancora peggio una creatura sanguinaria, pronta ad uccidere chiunque pur di ottenere un sorso di sangue. Poi mi guardo intorno come alla ricerca di qualcuno e mi ricordo di ciò che è accaduto.
<< Il dio della morte! Dov’è? Dove… >> il corvino sorride scuotendo la testa.
<< Non vi preoccupate, l’ho mandato via e non cercherà più di farvi del male. Ora vi porto dentro. >> si alza prendendomi in braccio. Sussulto sorpresa da quell’azione, ma quando sento il dolce profumo del maggiordomo, mi appoggio al suo petto e respiro profondamente, quasi dimenticando ciò che è accaduto solo un attimo fa.
Percorriamo il cortile e entriamo nella villa, salendo la grande scalinata.
<< Bene, sarà meglio darvi un’altra stanza. >> dice cambiando direzione.
Percorriamo il corridoio e dopo un po’ il corvino trova una camera degli ospiti.
Apre la porta ed entra chiudendola poi dietro di sé e si avvicina al letto per farmi sdraiare. Non appena il maggiordomo mi lascia andare, lo afferro per la cravatta con l'intento di portarlo sul letto con me, ma lui non cede alla mia forza; solo la sua schiena è piegata in avanti.

<< Miss Katreena, cosa state facendo? >> domanda sorpreso dal mio gesto.
Io non dico nulla e mi sporgo verso il corvino portando le mani sulle sue spalle, quando i miei polsi vengono afferrati dalle sue mani riuscendo così ad allontanarmi.
<< Ho tanta sete... >> sussurro con la gola che va bruciandomi sempre più ad ogni parola che pronuncio mentre tengo lo sguardo fisso sul collo diafano del giovane.

Sebastian, dopo essersi accorto che mi sono trasformata di nuovo, mi lascia andare e si siede sul letto, invitandomi a mettermi sopra di lui. Io faccio come dice, nonostante la fame mi stia divorando. Dopodiché va a scoprire il collo sbottonandosi appena la giacca e allentando la cravatta: << Bevete. >> 
Inebriata dal suo profumo, mi lecco le labbra e mostro i canini, andando a tracciare il profilo del collo del maggiordomo per poi affondarli nella carne. Il corvino geme inarcando leggermente la testa all'indietro e stringendo il tessuto della mia camicia da notte.

Le sue prime gocce di sangue invadono il mio palato, donandomi un’improvvisa scarica di piacere che si diffonde per tutto il corpo, desiderando berne sempre di più. Chiudo gli occhi e stringo la presa dietro la nuca di Sebastian, strappandogli un altro gemito. Continuo a bere quel metallico e dolce liquido, sentendo il flebile suono del sangue che gli scorre nelle vene, così come il battito veloce e irregolare del suo cuore.
 
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Una volta sazia, apro subito gli occhi e mollo la presa su di lui, estraendo i canini dal suo collo.
Guardo il corvino ansimante con la giacca, la cravatta e la camicia leggermente sbottonate. Sgrano gli occhi e porto la mano alla bocca, macchiata del sangue di Sebastian.
<< Oh no, che cosa ho fatto… >> sussurro flebilmente con le lacrime agli occhi, ora libera dall'influenza vampiresca.
Noto i segni dei canini sul collo del maggiordomo. << Mi dispiace, mi dispiace… >> le lacrime cominciano a scorrere incontrollabilmente. Lui non dice nemmeno una parola, rimanendo lì a guardarmi con un’espressione indecifrabile sul suo volto: a prima vista si direbbe che sia tristezza o forse prova pena per me, non saprei.
<< F-forse è meglio che me ne vada… >> faccio per alzarmi, ma il ragazzo mi prende per un polso, scuotendo la testa. << Non fatelo >> lo dice come se fosse un ordine. << Vi prego. >> aggiunge con un dolce sussurro.
Annuisco e lui mi lascia andare, avvicinando la mano verso il mio viso, accarezzandomi la guancia e asciugando alcune lacrime con il pollice; nonostante il tessuto del guanto, riesco comunque a percepire il calore e la delicatezza della sua mano, delle sue dita. Chiudo gli occhi godendomi quella dolce carezza, cercando di rilassarmi. Dopo un po’ apro gli occhi e guardo Sebastian, il quale sembra accennare un piccolo sorriso. I nostri occhi si incontrano e io cerco di ricambiare il sorriso nonostante le lacrime, arrossendo un po' in viso. Il corvino ritrae improvvisamente la mano. << Vi chiedo scusa, mi sono lasciato andare… >> dice mentre il suo sorriso scompare.
<< Non, non è niente… >> dico con voce rotta abbassando lo sguardo.
“Anzi, mi sarebbe piaciuto poter sentire quel calore ancora un po’.”
Purtroppo le lacrime non accennano a finire e io mi do della stupida per essere così debole nel cercare affetto da un servitore. Per di più ho paura di ciò che sono appena diventata: un mostro.
Ma subito dopo decido di mandare tutto al diavolo e mi butto su Sebastian abbracciandolo e affondando il viso nel suo petto. Lui rimane immobile senza sapere cosa fare o dire, ma poi decide di ricambiare l’abbraccio.
<< Mi dispiace, non sto facendo altro che creare problemi a tutti! Io, io volevo solo trovare Thomas… >> dico singhiozzando e stringendo il maggiordomo.
Chiudo gli occhi con forza cercando di fermare le lacrime, ma queste non fanno altro che continuare a scorrere, rigandomi il viso e bagnando la giacca del corvino. Lui fa passare una mano sulla mia schiena cercando di tranquillizzarmi. I tremiti cominciano a diminuire e il mio respiro si fa più regolare.
<< Ti prego, rimani con me stanotte… >> sussurro flebilmente.
Sebastian annuisce e mi stringe a sé, mettendo l’altra mano sulla mia testa, accarezzandola.
<< Grazie… >> sorrido debolmente e chiudo gli occhi, abbandonandomi tra le sue braccia.
 
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Salve a tutti! Sono finalmente riuscita ad aggiornare la storia! Mi dispiace tantissimo per averci messo così tanto, ma sono stata parecchio indaffarata. D’ora in poi non farò più promesse per le uscite dei prossimi capitoli e li pubblicherò quando potrò. Sappiate comunque che la storia andrà avanti, su questo non c’è dubbio ;) Ci vediamo!
- KuroHeart
   
 
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