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Autore: Love_Fandom    29/05/2018    1 recensioni
~tratto dal capitolo~
-chi sei tu? Fatti vedere- disse l'elfo, cavolo mi aveva trovato.
Rimasi nascosta dietro il tronco di un albero.
Sentivo i suoi passi leggeri che si avvicinavano a me.
La paura mi pesò sul petto.
Sapevo che era appena dietro il mio nascondiglio.
Mi feci forza, e cominciai a scappare.
Il mantello che si sollevava alle mie spalle, mentre correvo velocemente schivando alberi, saltando tronchi di alberi caduti, cercando di non prestare attenzione alla ferita che mi causava molto dolore.
Mi sentii spingere da dietro, e caddi in avanti, rotolando un paio di volte sul terreno umido.
Aprii gli occhi e vidi quelli azzurro giaccio del mio inseguitore.
Mi puntò il pugnale alla gola.
-chi sei?- disse spingendo la lama sul mio collo.
-sono solo un elfo- dissi....
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aragorn, Compagnia dell'Anello, Elfi, Legolas
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai di soprassalto, stavo tremando come una foglia, le guance bagnate dalle lacrime che non volevano smettere di scendere.

Sentii qualcosa di caldo e morbido vicino a me, mi voltai e vidi Black accanto a me.

Senza nemmeno pensarci, lo abbracciai piangendo, lui non fece niente per impedirmelo, sapeva benissimo che quando facevo questi incubi dovevo stare calma, o perdevo il controllo sui miei poteri.

A giusto, io avevo dei poteri, potevo far crescere le piante, curarle così come gli animali, e potevo parlare con essi, non so come facevo ad avere quel dono, è da quando ero piccola che ce li avevo.

*Mythril, non farmi più arrabbiare, è pericoloso uscire dalla foresta* disse sdraiandosi dietro di me.

*va bene* sussurrai.

*cerca di dormire* disse.

Io annuii, appoggiandomi a lui.
Mi lasciai cullare dal calore del corpo di Black, e il sonno mi riprese fra le sue braccia.

~mattina dopo~

Mi svegliai, per colpa di un fastidioso raggio di sole.
Aprii gli occhi, e notai che Black non era più accanto a me.

Mi alzai, spolverandomi i vestiti dalla terra.
Uscii dalla caverna, stiracchiandomi.

Appena uscii la luce del sole mi accecò.
Sbattei un paio di volte le palpebre, e mi abituai.

Guardai i cuccioli giocare tra di loro, e rotolarsi a terra, sporcandosi tutti, e la madre che ridacchiava all'ombra di un albero.

*vado a cacciare* dissi a Luna, prendendo arco e faretra con dentro molte frecce.

*stai attenta, Mythril* mi avvisò la lupa preoccupata.

*va bene, ma lo sai bene che torno sempre a casa* dissi con un sorriso.

Macchia si avvicinò a me, e si mise in piedi sulle zampe posteriori, mettendo quelle anteriori sulla mia gamba.

*cucciolo tornerò presto, lo prometto* dissi accarezzandolo.

*sarà meglio per te* disse per poi tornare dai suoi fratelli. Io ridacchiai, aveva lo stesso carattere del padre.

Cominciai a passeggiare tra gli alberi, ma non riuscivo a trovare niente.

~ore dopo~

Sono ore che cerco delle tracce, ma niente, sembra che nessun animale si fosse mosso dalle proprie tane, e questo era molto strano.

Uno strano verso mi mise subito in allerta, mi nascosi dietro un albero, presi una freccia dalla faretra, e tirai la corda dell'arco, pronta a qualsiasi evenienza.

Sbirciai dal mio nascondiglio, e rimasi shoccata da quello che vidi, c'era un gruppo di orchi, che si stavano guardando in torno, sicuramente avranno sentito il mio odore.

Strinsi la presa sulla mia arma, erano tanti, troppi, non potevo abbatterli tutti.

Sentii un movimento dietro dietro di me, mi girai di scatto, con l'arco pronto a scoccare la freccia, sentii qualcuno che mi strattonava da una parte, caddi e persi la presa sulla mia unica protezione.

Quando riuscii a mettere a fuoco, vidi un orco con la spada alta, pronto a colpirmi, ma un altro lo fermò prima.

Cominciavo sinceramente ad avere paura.

-no l'elfo femmina, ci potrà essere utile- disse l'altro.

L'orco che aveva parlato prima, mi prese i polsi con forza, mentre io gli tirai un calcio alle ginocchia.

Cercai si scappare, ma un altro orco, mi ferì al fianco, facendomi di nuovo cadere a terra.

Strinsi i denti per non urlare dal dolore, l'orco di prima, mi riprese i polsi, e un'altro li legò, non riuscivo a dimenarmi, ad ogni movimento che facevo, la ferita mi causava un dolore allucinante.

Uno di loro mi prese di peso e mi mise sulla spalla, come se fossi un sacco di patate, cercavo di non prestare troppo all'odore nauseante che emanava quella creatura.

-muoviamoci, questo posto non mi piace- disse.

Gli altri del suo gruppo lo raggiunsero, e si diressero vero la parte più esterna della foresta.

Provai a dimenarmi più volte, ma non ci riuscivo, il dolore al fianco era troppo forte, ma non potevo arrendermi, non sapevo nemmeno dove diavolo mi stavano portando!

La ferita mi stava indebolendo, ed ero sicura che si stava infettando, visto il dolore che aumentava ogni secondo.

Ormai era notte, ma loro non si fermavano nemmeno per riposarsi, per fortuna che mi tenevano come un sacco di patate, se nò sarei già svenuta dalla fatica.

Una forte fitta al fianco mi fece gemere per il dolore, non sarei riuscita a resistere ancora a lungo.

La vista mi si stava oscurando, l'unica cosa che sentii furono i versi orribili di quelle creature.

Mi svegliai, che era il crepuscolo, non ci credevo, ero rimasta priva di sensi per tutta la notte e il giorno!

Stavamo per oltrepassare il confine degli elfi, e ormai stavo perdendo le speranze, che qualcuno mi salvasse da quella situazione.

Chiusi gli occhi ormai rassegnata.

Successe tutto velocemente, sentii un tonfo, aprii gli occhi, e vidi un orco cadere con una freccia conficcata nella schiena.

Aumentarono il passo, ed uno ad uno vennero uccisi da frecce volanti.

Alla fine, rimase in piedi solo quello che mi teneva, una freccia lo colpì, e lui cadde in avanti, schiacciandomi sotto il suo peso.

Con un paio di sforzi, riuscii a tirarlo via da sopra di me.

Mi alzai traballante, e mi guardai intorno, per me era un posto sconosciuto, e non sapevo come muovermi.

Il rumore di zoccoli sul terreno, mi mise subito in allerta, mi guardai velocemente attorno, e mi nascosi dietro il tronco di un albero.

Sbirciai dal mio nascondiglio, e vidi un giovane elfo smontare da cavallo, i capelli lisci e biondi, e gli occhi di un azzurro cristallino.

-chi sei tu? Fatti vedere- disse l'elfo, cavolo mi aveva trovato.

Rimasi nascosta dietro il tronco di un albero.

Sentivo i suoi passi leggeri che si avvicinavano a me.

La paura mi pesò sul petto.

Sapevo che era appena dietro il mio nascondiglio.

Mi feci forza, e cominciai a scappare.

Il mantello che si sollevava alle mie spalle, mentre correvo velocemente schivando alberi, saltando tronchi di alberi caduti, cercando di non prestare attenzione alla ferita che mi causava molto dolore.

Mi sentii spingere da dietro, e caddi in avanti, rotolando un paio di volte sul terreno umido.

Aprii gli occhi e vidi quelli azzurro giaccio del mio inseguitore.

Mi puntò il pugnale alla gola.

-chi sei?- disse spingendo la lama sul mio collo.

-sono solo un elfo- dissi.....

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao a tutti!!!

Sono riuscita a finire anche il secondo capitolo!

Spero che vi piaccia.

Alla prossima......

   
 
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