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Autore: BereniceStone    01/06/2018    1 recensioni
[Spoiler!Infinit War][AU]
Il paradiso non esiste, l’inferno non è reale e l’aldilà, in verità, non è aldilà.
Ricordare la morte è impossibile, incontrarla è impensabile, riconoscerla è infattibile.
Lady Morte non è gentile, Lady Morte non è affidabile, Lady Morte non è amorevole, seleziona e concede il migliore dei ricordi, il peggiore dei tormenti; ripetizione eternità.
[ Peter Quill : Cherry Bomb ] “ha cominciato lui – sentenzia, ripetendo per la millesima volta la, più che valida, giustificazione – ha detto che non è vero che mio padre è David Hasselhoff”
[ Wanda Maximoff : Tili Tili Bom ]
[ Sam Wilson : Sexual Healing ]
[ Stephen Strange : The Draw ] " le pillole, che cadono come pioggia copiosa nel palmo della tremante mano, producono il canto di sirene che ne offuscano la mente, nell’insana illusione di poter, ancora una volta, tentare l’impossibile "
[ James Barnes : A Man Or A Monster? ]
[ Peter Parker : Blue Moon ]
[ T'Challa : What A Wonderful World ]
[ Mantis : Lemon Tree ]
[ Drax : Dancing In The Moonlight ]
[ Groot : The Bomb ] " lui d’amici non ne ha mai avuti, Rocket è solo da che ha memoria, ma adesso è diverso, da adesso fino alla fine "
[ Loki : Control ]
[ Gamora : Special Death ]
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Loki, Peter Parker/Spider-Man, Sam Wilson/Falcon, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: AU, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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 Stephen Strange 

The Draw

https://youtu.be/RO4I-iWZZuI


Non funziona, è inutile, la mano trema, troppo, vibra instabile come foglie autunnali in procinto di cadere e comporre manto variopinto ai piedi dell’albero, le firme che ricoprono la superficie bianca della liscia carta sono arzigogoli confusi, oscillanti onde di nero inchiostro, incomprensibili scarabocchi, ed è stanco, dannatamente stanco, delle terminazioni nervose danneggiate, compromesse permanentemente, che non rispondono ai comandi dei neuroni.

Lui sarebbe stato in grado di recuperare la corretta funzionalità e manualità, se si fosse potuto operare sarebbe riuscito a ripristinare la normalità, ma è accerchiato da incompetenti, fannulloni e ciarlatani, chirurghi incapaci e neurologhi vergognosamente ignoranti.

E le sue mani, le dita, lo strumento, unico, fondamentale, necessario per consentirgli di lavorare egregiamente, perfettamente, migliore di chiunque altro, non funzionano più, danneggiate e ridotte ad inutili appendici neppure più in grado di impugnare una penna e scrivere una frase, una semplice frase, comprensibile o il suo stesso nome; può maledire se stesso, ma l’egoismo gli impone d’incolpare terzi casuali.

La rabbia, la frustrazione, ribolle nelle vene, avvelena la mente e si manifesta nell’esplosiva distruzione d’ogni singolo oggetto presente nella superficie vitrea del tavolo, fogli volteggiano in aria, l’eco d’un computer portatile frantumatosi al suolo riecheggia nell’ampia dimora e rimbomba nei timpani di Stephen a sottolineare l’ennesimo fallimento, cocci di bicchiere riflettono l’immagine frammentaria d’un uomo che ha perso tutto ciò che aveva, l’unica cosa che aveva importanza.

Cos’è ora?

Chi è adesso?

Se non può più essere Stephen Strange, brillante e geniale chirurgo, allora non è più nulla.

È niente, è nessuno, è solo un corpo che si trascina, che avanza per inerzia in un mondo che ha perduto valore, che è disgusto, ribrezzo, depressione grigia che appanna e acceca la vista.

Il flacone d’antidolorifici lo incanta, nell’arancione della fiala si deforma il volto irriconoscibile di un uomo che non ha più alcun vanto, né prestigio, un uomo che è ombra di ciò che era, la barba incolta, i capelli scompigliati nella più totale e completa forma d’autodistruzione : il rifiuto, la testarda ricerca di qualcosa che non tornerà mai più.

L’afferra, quel flacone d’ammaliante arancione, un richiamo d’intorpidimento emotivo, le pillole cadono come pioggia copiosa nel palmo della tremante mano producono il canto di sirene che ne offuscano la mente nell’insana illusione di poter, ancora una volta, tentare l’impossibile.

Le ingolla vorace, deglutisce e s’alza nello scatto d’una masochistica battaglia contro l’irreparabile, l’indice instabile picchietta violentemente contro lo schermo del cellulare a comporre un numero, ancora ed ancora, arrendersi non rientra nella sua natura, compie il giro del mondo la telefonata e da ogni dove ottiene esiti negativi, incompetenti codardi.

Altre pillole ne accompagnano la frustrazione di rinunce d’interventi, troppo rischiosi dicono i finti esperti, impensabili affermano luminari fasulli, e nell’intossicazione dell’eccesso di farmici la stanchezza, per il tutto e per il niente che gli resta, cattura il corpo, la vista s’appanna e la mente smette di captare stimoli esterni, le conoscenze mediche che affollano la memoria di Stephen suggeriscono l’ovvia constatazione che precede, il prevedibile ed ovvio, svenimento.

E mentre le palpebre coprono la vista, mentre i muscoli si distendono mollemente, ed il fisico cede, scivolando al suolo, la masochistica tenacia di testardo egocentrismo gli ricorda che, al risveglio, ripercorrerà ogni singolo passo, ogni singola azione, ripeterà il rituale; solo gli incapaci s’arrendono e Stephen Strange, incapace, non lo è mai stato, né mai lo sarà, piuttosto la morte che l’esser un fallito privato del meritato, prestigioso, riconoscimento che è suo di diritto.


 

 
Intanto ringrazio i silenziosi lettori, fa sempre piacere averne, e coloro che hanno inserito tra preferite/ricordate/seguite; grazie. 

Detto questo, doveroso, ringraziamento ci terrei a precisare una cosa che, forse, non ho detto. 
Queste one-shot riguardano i ricordi, come li ho immaginati io, chiaramente, di ogni personaggio e sono, quindi, intrappolati nel riveverli per...beh l'eternità. 

E dopo avervi annoiato ulteriormente, mi dileguo con un grazie ancora ed un alla prossiama, se vorrete 

ps: perdonate eventuali e probabilissimi errori/orrori, ma il pessimo vizio di non rileggere...



 
   
 
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