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Autore: Wyrd_    04/06/2018    0 recensioni
Dal prologo:
Il cellulare vibrò, segnalando un messaggio su instagram. Sicuramente era Mia, la sua migliore amica. Invece quello che Alida vide la lasciò senza fiato.
Da Conte_Leonardo
Quindi com'è questa mostra?
Cazzo. Perché non riusciva mai a stare ferma e lontana dai guai?!
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Le noci.

Le noci erano qualcosa che Alida odiava dal profondo del cuore, ma non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce. Suo padre sembrava adorare il sugo alle noci,tutte le volte che si ritrovavano solo loro due per pranzo provava a rifilarglielo in ogni modo e lei non era mai abbastanza coraggiosa per affrontare la situazione. Tanto erano solo gnocchetti di patate.

Doveva smetterla di divagare, di pensare e ripensare costantemente ad ogni virgola della sua vita, giá  l'emicrania non la abbandonava mai nell'ultimo periodo, cosí¬ sarebbe solo peggiorata.

E poi quello delle noci era solo l'ultimo esempio di tutta una lista di questioni che non sapeva affrontare.

La realtá  dei fatti era che Alida non sapeva parlare con le persone, per questo scriveva continuamente. La sua vita era tutta nero su bianco, tutta incisa su file word, pagine di quaderni, fogli strappati dalle mille agende che aveva e post-it sul cellulare.

Ventitrè anni a luglio e una totale incapacitá  di esprimersi. Non era certo qualcosa di cui vantarsi.

Stava ascoltando la musica trasmessa dalla radio della macchina, cercando invano di ignorare il flusso di coscienza della sua amica Maria, che assaliva il fidanzato con tutte le sue ansie universitarie. Persona dolcissima e dal cuore grande, ma Alida non aveva bisogno in quel momento di aggiungere altri problemi alla lista, le bastavano i suoi. Per fortuna Echame la culpa arrivo in suo aiuto e la aiutò a scacciare l'ennesimo " perchè a luglio ho sedici esami , a giugno sono sempre impegnata, come posso studiare?" uscito dalla bocca dell'amica.

Stavano tornando a Forlí dopo un weekend di svago a Carpi, cittá  natale di Alida, ed era davvero contenta di ritornare nel suo piccolo rifugio romagnolo.

Aveva bisogno di preparare un piano efficace per affrontare gli ultimi esami universitari, la laurea era sempre più vicina e la fine del Servizio Civile anche. E poi aveva bisogno del suo spazio, di ripristinare il muro che teneva i suoi sentimenti lontani dalla vita che viveva e prima di tutto aveva bisogno di farsi una bella doccia calda e di piangere fino a dimenticarsi il suo nome.

Doveva smetterla di ridursi sempre cosí, si faceva un po' schifo, ma quello era solo uno dei tanti motivi per cui non si piaceva.

Tirando le somme, aveva una lista di motivi per cui si faceva schifo, una lista di questioni che non sapeva affrontare e altre liste varigate come " cose che non so fare", " persone che detesto" e la migliore di tutte " cose di cui mi vergogno".

Per fortuna erano arrivati, giá  pregustava la sensazione del bagnoschiuma alla mirra che si era regalata, un ultima coccola prima di essere risucchiata dalla convivenza rumorosa con Paride e Francesca. Lei e Franzis ( come amava chiamarla, un omaggio al magico personaggio di Albanese con cui erano cresciute), vivevano insieme ormai da tre anni, Paride le aveva raggiunte all'inizio del secondo anno su accordo di entrambe. Lui e l'altra ragazza si conoscevano dai tempi della triennale, entrambi di Reggio Calabria e vicini di casa, quindi Alida era stata più che contenta di avere per casa una persona conosciuta da almeno una di loro, onde evitare la nascita di situazioni spiacevoli. Dopotutto lei era una nerd fatta e finita e con Francesca avevano sviluppato una buona intesa da subito, amavano la stessa musica, guardavano le stesse serie tv e avevano gli stessi ritmi di vita, era stato un vero e proprio colpo di fulmine. In quegli anni ovviamente c'erano anche state piccole discussioni, ma nulla di irrisolvibile.

Sotto il loro appartamento vivevano Maria e Giuseppe, lei studentessa di infermieristica e lui lavoratore, siciliani DOC e stucchevoli. Il loro condominio era un porto sicuro per Alida, era stato un raggio di sole in un periodo nero e non avrebbe mai smesso di ringraziare per aver conosciuto quelle persone. Ogni volta che varcava la porta di quel piccolo loft , sentiva sempre un peso scivolare via da lei. A vent'anni aveva lasciato la famiglia e il fidanzato e inziato un'avventura universitaria lontana da casa e mai una volta se ne era pentita.

Sin dai primi anni di liceo aveva comunicato ai suoi genitori di voler uscire da casa e provare a vivere da sola e ovviamente loro non potevano dirsi più contenti. Lorenzo invece non aveva reagito nel migliore dei modi, ma se lo aspettava. Stavano insieme giá da quasi tre anni, lui non vedeva l'ora di iniziare una convivenza e lei invece se ne era uscita con " me ne vado a Forlí. È abbastanza lontana da obbligarmi a prendere casa lá ".

Alida non aveva molto tatto nel dire le cose, specialmente quelle importanti, ma non aveva mai nascosto al fidanzato questa sua voglia di andarsene e alla fine lui aveva capito che non poteva impedirle di vivere la sua vita.

Cosí¬ ormai la triennale era agli sgoccioli, ma nel cuore la ragazza sentiva che non era ancora il momento di tornare. La sua ambizione l'avrebbe portata ad una vita solitaria e difficile, ormai ne era sempre più certa.

Varcò la porta di casa e trovò Francesca affacciata al balcone a fumare la sua solita sigaretta.


- Ciao Franz, tutto bene?


- Una merda, bella, come al solito.


-Alla grande. Mi cambio, faccio partire la lavatrice e guardiamo The Originals?


- Dipende, ceniamo anche col gelato?


-Andata. Dammi 5 minuti e sono tutta tua. Poi mi racconti per bene che è successo.


Era bello sapere di essere a casa. Nonostante tutto, nonostante la tempesta che le scoppiava dentro, lí poteva essere a casa.


La vibrazione del cellulare la indusse a tirarlo fuori dalla tasca per guardare chi la cercava e quando notò l'icona di instagram non si stupí­ nemmeno, sicuramente era Mia, la sua migliore amica. In quel momento era a Milano a vedere la mostra itinerante di Harry Potter e la stava riempiendo di messaggi e foto. Rimase totalmente sconvolta però quando lesse il mittente e l'oggetto del messaggio.


Conte_Leonardo

Quindi com'è di preciso questa mostra?


Cazzo. Perchè non riusciva mai a stare ferma e lontana dai guai?!






Angolo Autrice:

Salve a tutti (:

Non saprei cosa dire per giustificare questo. In realtá  non ho mai scritto nulla di questo genere ( nè di originale romantico, nè con un OC e un personaggio famoso che interagiscono), ma ero in macchina e mi annoiavo, quindi ho deciso di ignorare la costante pressione della sessione estiva e di lanciarmi in questa nuova avventura. Spero che vogliate seguirmi e farmi sapere cosa ne pensate. Se vedete una storia simile su Wattpad sono sempre io e ovviamente è tutto scritto senza scopo di lucro, quindi per favore nessun plagio (:

Un beso,

Wyrd_


   
 
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