OH MY GO(L)D, UN BEBÉ AL SANTUARIO...

I dodici Gold Saint ritornarono mogi al Santuario a causa della vacanza interrotta, ma si misero subito a disposizione della dea. Saori li attendeva al Tredicesimo Tempio, assieme al motivo del del rientro anticipato, e appena li vide si disse desolata di aver dovuto accorciare la loro settimana di ferie. Tuttavia c'era una valida ragione, disse, e come ebbe finito di parlare una'ombra uscì da dietro una colonna.
Riconoscendo in quell'ombra Pandora, i dodici si pararono di fronte alla loro dea, salvo poi abbassare leggermente la guardia quando notarono che la sorella di Hades era disarmata e anzi teneva un fagottino tra le braccia.
"Quella bebé è la figlia adottiva di Pandora e Rhadamanthys, quindi nipote di Hades, e voi dovrete occuparvene per tutta la giornata" spiegò Athena. "Doveva farlo il mio zietto, ma è molto impegnato e ha pensato di chiedere a me. Sapete, la piccina gli è già molto cara e se gli facciamo questo favore potrebbe anche non scatenare una nuova guerra sacra. Si dà il caso, però, che io abbia già da fare con la qui presente mammina, per cui..." continuò, senza terminare la frase ma con un sorriso abbastanza terrificante.
"Si chiama Shundora e grr... azie" fu tutto quello che riuscì a dire la tedesca, prima che la nemica-amica la portasse a fare un giro di shopping. Ma questo, ai dodici, non lo avevano detto.

La piccina venne lasciata a Shaka, dato che la sua posizione di meditazione era adattissima ad accoglierla. Appena ne avvertì il peso sulle gambe, sembrò immergersi in una meditazione ancora più profonda. Lo si udì infatti intonare un 'ohm' più sostenuto del solito, ma alcuni dei più vicini a lui giurarono di averlo sentito andare in brodo di giuggiole per la bebé e che in realtà si fosse intenerito lasciandosi sfuggire un 'awwww'.
Proprio per aiutare l'amico, Mu gli prese la bambina dalle gambe e, sollevandola teatralmente in pieno stile 'Re Leone', esclamò: "Bimba bella!"

Nessuno seppe replicare a questa manifestazione di stranezza dell'Ariete, ma in virtù della propria anzianità si fece avanti Dohko che prese tra le braccia il fagottino come anni prima aveva fatto con Shunrei. La Bilancia guardava la piccina con occhi adoranti e la riempiva di complimenti.
"Ma che begli occhioni dorati che hai, sono proprio come quelli del tuo papà" le diceva. Oppure: "Hai i capelli lisci come la mamma e neri come zio Hades."
Avrebbe potuto continuare così all'infinito, da tanto gli piaceva la bebé.

Fortunatamente intervenne Milo, che prendendo in braccio la piccola degli Inferi fece zittire il vecchio maestro. Tuttavia, il cavaliere non sapeva come trattarle oerchè non aveva la benché minima esperienza coi bambini: si lasciò quindi ispirare dalla propria costellazione e iniziò a pizzicarle le guanciotte paffute.
All'inizio Shundora si divertiva e rideva, ma dopo un po' cominciò a lamentarsi perchè le chele dell'artropode le facevano male.
Mosso da un puro spirito di pietà per la piccina, Camus mise fine a quel gioco. Si rese conto troppo tardi di non avere esperienza coi neonati, dal momento che i suoi allievi erano già grandicelli quando erano arrivati in Siberia per l'addestramento. Finì quindi col sedersi su una sedia tenendo in braccio il fagottino, con la paura costante che decidesse di mostrare cosa avesse mangiato come ultimo pasto.
Con gran sollievo dell'Acquario il pannolino non si riempì ma, onde evitare il possibile pericolo, il francese decise di lasciare la piccola infernale a Saga.

Non appena la ebbe in braccio il gemello, Shundora si mise a gridare. Il cavaliere provò in tutti i modi a calmarla, la cullò e le fece qualche smorfia divertente finché, dopo cinque minuti che a lui erano parsi un'eternità, la neonata si tranquillizzò.
Tutto sembrava essere andato per il meglio, peccato che di lì a poco fu proprio Saga a scoppiare in lacrime. Quella bimba gli ricordava infatti Athena in fasce e tutti i guai che lui stesso all'epoca aveva combinato, perciò la lasciò al parigrado più vicino e le stette più alla larga che poté.

Tale parigrado si rivelò essere Aiolia e anche lui venne scosso dalla piccina.
Quando se la ritrovò in braccio, un sorriso a 32 denti gli apparve sul volto. Era raggiante, la teneva stretta a sé come se si trattasse di una figlia sua e di Marin e poco ci mancò che la portasse in spalla, cosa che con un bebé era comunque piuttosto difficile a farsi.
Se Aiolia aveva attivato la modalità papà, Aiolos aveva opportunamente sviluppato quella da zio. Si avvicinò mentre il fratello l'aveva in braccio e, notato che guardava spesso in una certa direzione, le chiese: "Cosa guardi, eh? Lo zio Shura? Stai guardando lui? Allora adesso ti ci portiamo."

Come promesso, la bambina fu data a Shura. Sebbene ci si aspettassero indifferenza e incapacità, il Capricorno parve entrare in un'altra dimensione: si sciolse in un sorriso e incominciò a parlare in linguaggio infantile con lei. Shundora fu felice di questo nuovo 'zio', tant'è che gli rispondeva a tono e intratteneva con lui chissà quali conversazioni.
Il cavaliere era diventato insomma quasi dolce, cosa totalmente estranea al suo carattere, e questo uno dei suoi migliori amici non poteva permetterlo.

Deathmask, per quanto decisamente imbranato coi bambini, tentò di salvare il Capricorno prendendo lui la piccola. Tuttavia, ebbe solo il tempo di chiedere: "La sto tenendo bene?" prima che Aphrodite gliela togliesse dalle braccia.
Finché la piccina stette tranquilla, tutto andò bene, ma quando si mise ad urlare il cavaliere dei Pesci perse la calma.
"No, bambina, dai... su, smettila" provò a dirle, cullandola perchè non si agitasse di più. "Sì, ti voglio bene, ma per favore smetti di piangere" la pregò.
Dopo non molto finì col lasciarla al gigante buono del gruppo, per evitare che nuocesse ancora alle sue belle orecchie.

In meno di un quarto d'ora Aldebaran rimediò ai danni causati dagli undici compagni.
Cullò la neonata bisbigliandole parole senza senso per calmarla. Poi le diede da mangiare, perchè era quello il motivo del pianto di Shundora: prese del latte dal frigo e poco a poco gliene diede un biberon intero. Per concludere le fece fare anche il ruttino, confermandosi così il miglior babysitter del gruppo, e la fece addormentare, guadagnandosi un applauso silenzioso da parte dei compagni d'arme, che ormai avevano quasi perso le speranze con la bebé.

Circa due ore dopo, le due ragazze tornarono e il Toro consegnò la piccina perfettamente addormentata alla madre, che tentò un ringraziamento e abbozzò anche un sorriso, felice di riavere la figlioletta sana e salva.
Andata Pandora, Athena ringraziò i cavalieri per l'enorme favore fattole e poi si ritirò nelle proprie stanze. Peccato che così facendo mosse le borse colme di abiti che aveva nascosto sotto all'ampio vestito e uno scontrino scivolò fuori.
Lo notò Saga, che sulle prime pensò fosse solo una cartaccia da buttare. Appena comprese di cosa si trattava e vide quanto la dea aveva speso, fece un grido disumano. Ci vollero tutti i parigrado per impedirgli di dar sfogo ad Arles, nonostante fossero tutti d'accordo che Saori meritasse una lezione. Ragion per cui anche loro si ritirarono presto in modo da elaborare la giusta punizione.

ANGOLO ORCHIDEA
Scusate l'immane ritardo, ma ci sono di mezzo gli ultimi esami prima della tesi e bisogna farli al meglio.
Dunque, avevate indovinato il motivo del rientro dei goldini?
Comunque sia, vi lascio qui sotto il prompt e la foto di Shundora, che ho realizzato sotto forma di peluche.

Passiamo al nuovo interrogativo che questa OS pone: come verrà punita Saori per aver speso tutti quei soldi? Proponete, chissà che qualcuno ci azzecchi...
Tuttavia non aggiornerò subito con il seguito di questa serie, prima avremo una HyogaShun.
Alla prossima!
Lan Shuihua