Anime & Manga > Kilari
Segui la storia  |       
Autore: PiperBlue    18/06/2018    1 recensioni
Kilari è una bellissima giovane idol giapponese, famosa anche nel resto del mondo: la sua storia d'amore si sviluppa fra le luci della ribalta. Ma come sarebbero andate le cose, se così non fosse stato? Se lei fosse rimasta una normale studentessa, avrebbe avuto modo di trovare la sua anima gemella ugualmente? Oppure sarebbe rimasta sola, in attesa di un principe azzurro che non avrà mai modo di incontrare?
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiroto Kazama, Izumi Amakawa, Kilari Tsukishima, Seiji Hiwatari
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Da quando aveva chiarito le cose con Hiroto, Kilari si sentiva ancora più vicina a lui; spesso si distraeva e rimaneva minuti interi con la testa fra le nuvole a ripensare alle bellissime parole che il ragazzo le aveva detto, a come aveva puntato i suoi magnetici occhi scuri nei suoi, a come le si era avvicinato fino a che aveva potuto sentire il calore del suo volto...
«Kilari! Ma ci sei?»
«Oh, scusami Sayaka, ero sovrappensiero…»
«Già, me ne sono accorta! La preside ti ha appena chiamata all’altoparlante!»
«Cosa vorrà?» si chiese la ragazza, stupita.
«Non avrai combinato qualcosa, spero!» la rimproverò scherzosamente l’amica.
Kilari le fece la linguaccia, poi si diresse verso l’ufficio della direttrice.
«Signora, voleva vedermi?» chiese, facendo capolino dalla porta dopo aver bussato.
«Entri, signorina Tsukishima. Dobbiamo fare due chiacchiere.» il tono e lo sguardo serio della donna non rassicurarono affatto la ragazza.
«C’è qualcosa che non va?» domandò, timorosa.
«Perché non me lo dice lei?» rispose l’altra, guardandola severa mentre si sedeva di fronte a lei.
«Io… non saprei…» balbettò, confusa.
«Quindi… non ha intenzione di confessare di sua spontanea volontà.» le parole caddero come una scure sul cuore della castana.
«C-confessare?» disse, stupita e preoccupata dalla piega che le cose stavano prendendo.
«Esatto, signorina Tsukishima. Il vandalismo è un grave atto perseguibile dalla legge, che non verrà tollerato nella mia scuola. Ha qualcosa da dire in sua difesa?» la interrogò la vecchia donna, fulminandola con lo sguardo.
«Vandalismo? Io non ho fatto niente, glielo giuro!» si difese la ragazza.
«Un testimone l’ha vista manomettere il rubinetto del lavandino in bagno, che ha allagato tutta la stanza, quindi non venga qui a mentirmi sperando anche di farla franca!» ribatté la donna, alterandosi.
«Testimone? Ma io non ho fatto assolutamente nulla! Lei mi conosce, lo sa che io non farei mai una cosa simile!» tentò di spiegare Kilari, ma la preside non volle saperne.
«Mi dispiace, signorina Tsukishima. Speravo che avrebbe avuto almeno la dignità di confessare. Non mi lascia altra scelta. Prenda le sue cose, è espulsa. Sappia che mi ha delusa profondamente, da lei non me lo sarei mai aspettata.» dichiarò, senza ammettere repliche.
«Va bene.» mormorò lei, uscendo dallo studio con le lacrime agli occhi. Fuori l’aspettava Izumi, che ostentava un sorrisetto crudele e soddisfatto.
«Vai da qualche parte, Kilari?» ridacchiò.
Lei, disperata, non le diede nemmeno ascolto, scappando via. Mentre correva, per poco non travolse Hiroto, che, vedendola in quello stato, si preoccupò e decise di seguirla. La ragazza si fermò solo quando raggiunse il suo armadietto, dove l’aspettavano le sue amiche.
«Kilari! Che cosa è successo?» chiesero alla ragazza, che in lacrime stava gettando le sue cose dall’armadietto al suo zaino.
«Me ne vado, mi hanno espulsa.» gemette lei.
«Che cosa!? Ma perché? Cosa hai fatto?» si stupirono le due.
«Secondo la preside avrei rotto il rubinetto del bagno.» disse lei, chiudendo con forza il suo armadietto, senza smettere di piangere.
«Cosa? Ma le hai detto che non è vero?» domandò Hiroto, che aveva raggiunto la ragazza giusto in tempo per sentire la storia.
«No, ho confessato! Cosa credi che abbia fatto?» esclamò, amareggiata.
«Ma non sei stata tu! Come ha fatto a dedurre una cosa simile?» chiesero Miku e Sayaka, ancora incredule.
«Dice che c’è un testimone.» spiegò, sconsolata.
«Cosa? Chi mentirebbe così sfacciatamente?» si sconvolsero le due amiche.
«Io so chi…» ringhiò Hiroto.
«Hai ragione! Dev’essere stata lei!» si rese conto Kilari, arrabbiandosi moltissimo. Hiroto non l’aveva mai vista così furiosa.
«Ma perché?» si chiese il ragazzo. Kilari lo guardò malissimo.
«Perché è pazza di te, mi sembra ovvio!» gli fece notare. Lui spalancò gli occhi, imbarazzato.
«Ma perché ce l’ha così con te, cosa c’entri?» a quelle parole, la ragazza arrossì.
«Be’, siamo amici e passiamo molto tempo assieme, deve vedermi come una minaccia…» fu il turno del ragazzo di arrossire. In quel momento, Miku e Sayaka si ricordarono l’accaduto del giorno prima.
«Aspetta un momento! Ma è stata lei a rompere il rubinetto! L’abbiamo vista!» esclamarono.
«Cosa? Perché non l’avete detto subito?» le rimproverò Hiroto.
«Non ci è venuto in mente… e poi non avevamo capito che stava rompendo il rubinetto, quando l’abbiamo vista entrare in bagno.» disse Miku.
«Poi però l’abbiamo sentita armeggiare al lavandino. Ma non è importante, adesso! Dobbiamo andare a dirlo alla preside!» aggiunse Sayaka, correndo poi verso l’ufficio. Dopo alcuni minuti, che alla ragazza sembrarono un’eternità, le due uscirono, sorridendole. L’altoparlante chiamò Kilari e Izumi perché si dirigessero nello studio della direttrice. Hiroto fu costretto a lasciare la mano dell’amica, che aveva tenuto stretta per confortarla.
«Andrà tutto bene.» la tranquillizzò, mentre lei entrava, seguita da Izumi, che sembrava sconvolta.
La vecchia preside fece una lunga sfuriata a Izumi, blaterando per ore di onestà e integrità, di come fossero requisiti fondamentali per l’ammissione nella sua scuola, di come la ragazza l’aveva profondamente delusa, finendo con l’espellerla, per poi rivolgere le sue più sentite scuse a Kilari, la quale uscì dallo studio raggiante e sollevata, ringraziando di cuore le sue amiche.
«Cosa farei senza di voi? Questa storia stava per finire in tragedia, se non ci fosse state voi…» disse, abbracciandole.
«Sai, Kilari… sono contento che non ti abbiano espulsa. La scuola non sarebbe stata la stessa, senza di te.» confessò Hiroto, abbracciando a sua volta la ragazza, che arrossì come un peperone, ricambiando la stretta, mentre il suo cuore galoppava. Quando si separarono, Kilari giurò di aver sentito il cuore del ragazzo battere all’impazzata proprio come il suo, scandendo lo stesso battito. Sorrise, chiedendosi cosa potesse significare.
«Adesso basta!» un urlo acutissimo interruppe i festeggiamenti del gruppetto di amici, che si voltarono per vedere una Izumi furiosa dirigersi verso di loro, paonazza di rabbia. Hiroto fece per mettersi davanti alla ragazza, come per proteggerla, ma Kilari fu più veloce di lui nel fare un passo avanti.
«Basta cosa? Stavi per farmi espellere, e per cosa? E sta alla larga da Hiroto, lo capisci che non gli interessi? Forse potevi salvare la tua dignità ed affrontare il rifiuto come ogni persona normale, invece hai deciso di renderti ridicola con tutte queste sceneggiate. Devo ammettere, che sei un’attrice da Oscar. Potresti optare per una scuola di recitazione, dal momento che te ne devi andare!» disse, trattenendo a stento la rabbia repressa in precedenza. Quando si rese conto di ciò che aveva detto era troppo tardi; nel corridoio era partito un applauso, accompagnato da qualche fischio di approvazione. Izumi non ebbe il coraggio di replicare e scappò via mormorando insulti a denti stretti. Kilari, però, non si sentiva affatto bene, si era lasciata trasportare dalle emozioni ed aveva finito per essere meschina con qualcuno. Si morse il labbro: per quanto lei se lo meritasse, non avrebbe dovuto parlarle in quel modo. Non aveva saputo resistere e non ne andava fiera.
Tuttavia, quando si voltò, vide le sue amiche che ridevano sotto i baffi e Hiroto che la ammirava. La guardava così intensamente che per un momento pensò di poter svenire.
«Non ti avevo ma visto così…» non sapeva come descrivere ciò che era appena successo davanti ai suoi occhi.
«Arrabbiata? In effetti, non avevo mai reagito così, ma effettivamente non ero nemmeno mai stata…» si interruppe in tempo, prima di dire qualcosa di troppo, arrossendo vistosamente. Il ragazzo le sorrise. Era sicuro che non sarebbe stata l’ultima sorpresa che quella fantastica ragazza gli avrebbe riservato.
 



Ciao a tutti! Vi prego di scusarmi per il mio imperdonabile ritardo, ma sapete, la scuola è molto impegnativa e non ho avuto un secondo di tempo! In compenso, credo di essere migliorata molto a scrivere, credo di aver trattato questo capitolo con meno fretta rispetto al solito, e che per questo sia venuto bene! Mi sono impegnata tantissimo per scriverlo e spero che anche voi notiate il mio miglioramento! In ogni caso, ditemi cosa ne pensate, e non preoccupatevi: adesso che sono iniziate le vacanze, avrò molto tempo da dedicare alla scrittura! Dopotutto, mi sembra che questa storia stia richiedendo un po’ troppo tempo, non credete anche voi? Tranquilli, non manca molto al lieto fine di Kilari ed Hiroto, anche se sono molte le sorprese che li aspettano in futuro, e spero che possano piacere anche a voi! Non dimenticate di lasciarmi una recensione in cui mi sgridate per il lungo periodo di assenza! Baci, la vostra PiperBlue!
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kilari / Vai alla pagina dell'autore: PiperBlue