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Autore: evelyn80    21/06/2018    7 recensioni
Piccola poesia scritta in memoria e ricordo delle vittime di un'alluvione
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi son seduta a guardare il fiume
 
Mi son seduta a guardare il fiume
Ascoltando le campane suonare,
Le acque ora son lievi come piume
Ma quel giorno gridavan con terrore.

Melmose e fetenti recavan con loro
I corpi di chi non è riuscito a scappare,
Di chi credeva di esser al sicuro
Sotto il tetto della casa natale.

Quindici anime al ciel son volate
Quel giorno di giugno altrove sereno,
Mentre la pioggia cadeva a secchiate
Spazzando i monti, i boschi, il terreno.

Un paese è sparito, le case son distrutte
Ma chi sopravvive non si da mai per vinto,
Con forza ed orgoglio le maniche tutte
Si son rimboccate senza bisogno d’invito.

E or chi rimane ricorda chi allora
È stato dal fiume strappato ai suoi cari,
Le campane risuonano proprio a quell’ora
In cui il muro d’acqua spargeva i suoi orrori.

I mesti rintocchi ricordan che ancora
La loro memoria non è cancellata,
Nei nostri cuori persiste tuttora
L’amor per chi quel dì lasciò la vallata.



 
Spazio autrice:
Lo so, non sono mai stata una poetessa. Scrivere poesie per me è come parlare l’arabo. Ma in questa occasione ho sentito che dovevo sforzarmi.
Le spiegazioni sono d’obbligo. Questa poesia è dedicata a quelle povere quindici anime che, 22 anni fa, sono state spazzate via dalla terribile alluvione lampo che devastò la valle in cui vivo. Io stessa, con la mia famiglia, posso dire di essere stata molto, molto fortunata ad essere sopravvissuta.
Ogni anno, in occasione della ricorrenza, alle 13:50, l’ora in cui si scatenò il finimondo, le campane delle chiese dei paesi attraversati dall’alluvione suonano, per ricordare il terribile momento. Quel giorno sul resto d’Italia il cielo era completamente sereno. Sarebbe dovuto esserlo anche da noi, ed infatti sul litorale caddero solo poche gocce di pioggia. A causa di uno scontro tra aria calda ed aria fredda, sulle montagne si formò, invece, una nube temporalesca alta 12 Km e larga 6, che in 8 ore rovesciò al suolo quasi 500 ml di acqua per metro quadro, mezza tonnellata d’acqua per ogni metro quadrato. Tale quantità di pioggia provocò una numerosa serie di frane e smottamenti che distrussero quasi completamente un paese intero, provocando 15 vittime. 14 furono ritrovate nel giro di pochi giorni. L’ultima non è mai stata ritrovata.
Grazie per essere arrivati fin qui.
  
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