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Autore: TornInTwo    23/06/2018    1 recensioni
«I'm just the boy inside the man, not exactly who you think I am, trying to trace my steps back here again, so many times.
[...]
We all wanna be somebody, we just need a taste of who we are. We all wanna be somebody, we're willing to go but not that far...»
[Be Somebody; Thousand Foot Krutch.]
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Scritta di notte, nel bel mezzo dei miei soliti filmini mentali, stavolta dedicati solamente al personaggio trattato qui.
Buona lettura! ^^
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maxwell Lord
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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A volte i ricordi possono fare male, più di mille coltellate al petto.
Il cielo notturno era completamente nero, pieno di stelle, e un paio di occhi verdi fissavano quei piccoli puntini bianchi.
Un leggero venticello si fece spazio nell’ufficio alle spalle di Max, facendolo rabbrividire.
Eppure, non riusciva a togliersi dalla mente due visi, due visi che ormai erano presenti solo nei suoi ricordi, e non più nella realtà.
Ricordava la madre, dolce, premurosa: l’unica donna della sua vita, l’unica che gli aveva donato amore puro.
E il padre: lo vedeva solo la sera, e rimaneva sveglio fino a tardi, per aspettarlo che tornasse dal lavoro. E nonostante il giorno dopo venisse sempre rimproverato per i suoi capricci, lui continuava ad aspettare il padre. Era un uomo che lavorava, un uomo forte, intraprendente, e anche un po' astuto.
Abbassò lo sguardo verso National City.
Le luci dei palazzi e delle strade erano sempre accese, quella città era sempre sveglia.
Fece vagare lo sguardo altrove, oltre i confini della città, per quanto il buio gli permettesse di vedere: da piccolo aveva tanti progetti, tanti sogni, tante speranze, sfumate via nel momento in cui ricevette la notizia più devastante che aveva mai sentito.
I suoi genitori erano morti.
Poche lacrime scesero.
Eppure, si fece forza.
La sua vita continuò, sempre solitaria.
E nonostante attorno avesse un azienda enorme, lui era solo.

Una scia rossa, che conosceva bene, veloce come un fulmine, si distinse nel cielo.
Supergirl volava, osservava dall’alto quella città piena di gente. E aiutava quelle persone.
Quella ragazza, era qualcuno.
E lo avrebbe tanto voluto, Max... come gli sarebbe piaciuto, aiutare le persone.

Eppure, nessuno aveva mai aiutato lui.
E gli sarebbe tanto piaciuto, essere qualcuno.
 

«I'm just the boy inside the man, not exactly who you think I am, trying to trace my steps back here again, so many times.
[...]
We all wanna be somebody, we just need a taste of who we are. We all wanna be somebody, we're willing to go but not that far...»

(«Sono soltanto il ragazzo all'uomo, non esattamente chi pensi che io sia, cercando di seguire i miei passi ritornando indietro qui, così tante volte. [...]
Tutti vogliamo essere qualcuno, abbiamo solo bisogno di un assaggio di chi siamo. Tutti vogliamo essere qualcuno, vogliamo andarcene, ma non così lontano...»)

[Be Somebody; Thousand Foot Krutch.]

   
 
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