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Autore: Nimako    06/07/2009    4 recensioni
Strinsi i pugni ma tutto quello che riuscii a pensare fu un silenzioso urlo. Come poteva la gente rimanere così insesibile davanti a tutto quello che mi stava accadendo?[...]
La gente cominciava a domandarsi se non fossi pazza, del resto una ragazza che era sempre stata spensierata, allegra e felice non sarebbe certo passata inosservata con un cambiamento d'umore del genere. Mi infilai il pigiama e tornai a letto, sperando di trovare conforto almeno nel tepore delle coperte.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Winter Season
-Non tutto è come sembra-




Prologo
Le stagioni mi erano sempre piaciute, per cominciare erano quattro e non dovevi fare i salti mortali per ricordarle, poi a metà di ogni stagione accadeva spesso che mi capitasse qualcosa di positivo, quindi altro punto in loro favore, ma in quell'ultimo anno stava andando tutto a rotoli. Scossi la testa guardando i fiocchi di neve che si stavano posando delicatamente sul terreno, nel giardino sotto casa mia.
Era pieno inverno e a scuola stava andando piuttosto male, avevo perso la voglia di studiare da quando lui se n'era andato, avevo cercato di farlo sparire, cancellarlo definitivamente dalla mia testa ma mi sembrava impossibile, le mie migliori amiche stavano cominciando a preoccuparsi seriamente, non mangiavo e, se lo facevo, lo facevo da sola, non parlavo con nessuno, rispondevo male ai professori e il massimo che riuscivo a fare era annuire o scrollare le spalle.
In quella grandissima città popolata da umani, mezzidemoni e demoni poteva capitare tutto, ma non che la mia vita fosse gettata via.
Guardai il libro aperto di biologia, sembrava nuovo, appena scartato, non una scritta, uno scarabocchio o qualcosa di evidenziato... era immacolato.
Strinsi i pugni ma tutto quello che riuscii a pensare fu un silenzioso urlo. Come poteva la gente rimanere così insesibile davanti a tutto quello che mi stava accadendo? Kagome era sempre felice, Inuyasha le dava del filo da torcere a giorni, ma per lei era sempre un gioco. Sango adorava stare con Miroku nonostante fosse un dongiovanni senza speranze e io non mi godevo nulla, se non il panorama che si vedeva  a tratti da camera mia.
La gente cominciava a domandarsi se non fossi pazza, del resto una ragazza che era sempre stata spensierata, allegra e felice non sarebbe certo passata inosservata con un cambiamento d'umore del genere. Mi infilai il pigiama e tornai a letto, sperando di trovare conforto almeno nel tepore delle coperte.



Altro giorno, altra mattinata, altra giornata di tortura.
Interrogata lo sarei stata di sicuro, tanto valeva non muoversi nemmeno dal letto, ma una madre piuttosto arrabbiata mi convinse a trascinarmi in bagno per fare una doccia veloce e infilarmi la divisa. Presi la cartella e mi avviai verso la scuola, convincendomi mentalmente ad affrontare la situazione una volta per tutte.
Il cancello d'entrara era aperto, nel cortile fluivano gruppi di amici, intravidi Sango e Kagome che mi salutavano con un cenno della mano, allungai il passo e, solo quando vidi accanto a loro Miroku e Inuyasha mi bloccai. L'ultimo mi stava guardando con un'espressione indecifrabile, come se stesse guardando un fantasma, eppure lui sapeva tutto, era l'unico che poteva provare a capirmi veramente, perdere la persona che ami è la cosa peggiore che possa capitarti.

-Eddai Rin, vieni qui con noi!- Kagome era sempre la solita, come poteva non capire, come poteva rimanere così insensibile a quello che stavo passando, volevo morire, seppellirmi viva piuttosto che entrare in quell'edificio imponente, volevo tornare da lui, vederlo sorridere ancora, un'ultima volta prima di guardarlo sparire.



Girai i tacchi e corsi in aula, mettendomi rannicchiata in un angolo, nessuno era ancora entrato, meglio, sarei rimasta sola più volentieri.
Tirai fuori dalla cartella il diario e lo aprii, Noi eravamo li, abbracciati, felici. Il sorriso sghembo che mi aveva sempre affascinanto sarebbe rimasto impresso li per tutta la vita. Era tutto, un amico, un confidente, un ragazzo che per la prima volta era riuscito a farmi sentire amata.
Rimisi a posto la foto e chiusi il diario con uno scatto, lanciandolo lontano. Strinsi i pugni, i capelli mi ricadevano davanti agli occhi e in quel momento scoppiai a piangere, perchè ero consapevole di quello che provavo per lui, nonostante non ci fosse più.
Non sarei mai riuscita a dimenticarlo, come non sarei mai riuscita a tirarmi fuori da quella situazione.













Ehi ^w^ Hello ragazze =)
Comincio con il dire che questa fanfiction è la prima che scrivo e mi è venuta in mente mentre mi ascoltavo uno canzone abbastanza deprimente.
Come avrete capito (credo xD) Rin si sta trovando ad affrontare un periodo abbastanza difficile, quindi già da qui potrete intuire che non sarà tutto rose e fiori, ma ogni cosa a suo tempo, si dice che "Quando si tocca il fondo poi si comincia a risalire". Vi prego di lasciare un segno del vostro passaggio, una recensione fa sempre piacere ad uno scrittore, anche se non è positiva, lo invoglia ad andare avanti ;) Spero di avervi incuriosito almeno un pochino.
Ci vediamo con il prossimo capitolo ^o^
Nimako
  
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