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Autore: Otaku_Senza_Speranze    02/07/2018    0 recensioni
Ok,dal titolo potrebbe sembrare qualcosa di immensamente lungo:non è così.In realtà ho cercato di immaginare un possibile post-Infinity War prendendo spunto da quello che Tony dice a Pepper all'inizio del film (in parole povere:facciamo un bambino) ed è uscita fuori questa fanfiction. In pratica è ambientata 15 anni dopo la sconfitta di Thanos ed è descritta dal punto di vista di Alison Stark la figlia quindicenne dell' ormai celeberrimo Iron man.
Spero di avervi incuriosito almeno un po'. Buona Lettura!
Genere: Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tony Stark:genio,miliardario,playboy,filantropo.Da ormai 15 anni ha lasciato il ruolo di Iron man. Da quella decisione… Sono nata io.
Mi chiamo Alison Stark,e sono la figlia di Iron man.
E’ il 5 luglio 2034,il giorno del mio compleanno.8:55.
-“Buongiorno signorina.La temperatura è di 35°C, giornata magnifica per festeggiare il suo compleanno.”-Credo di aver percepito solo la metà di ciò che ha detto;all’improvviso mi pervade un strana felicità:-“Oh cavolo, oggi è il mio compleanno!”-
Scendo al piano di sotto e mi ritrovo davanti un enorme orso di peluche che a stento riesce a passare per la porta 3mx3m della mia stanza.
-“Papà che diavolo è?!”-
-Buon compleanno Alison!”- Risponde lui con l’espressione più entusiasta che abbia mai visto.Non riesco a non immaginare mio padre che entra in un negozio e:
-“Buongiorno avete un orso gigante per il compleanno di mia figlia?”-
 
-“Ho cercato di dirgli che era esagerato ma non c’è stato verso. D’altronde conosci tuo padre no?”-
 
-“Signore, individuo non identificato in avvicinamento”-
-”Km orari?”-
-“130, signore”-
 
I miei si guardano.
 
-“Tony,NO.”-
-“Pepper,non posso ignorarlo si sta per schiantare sulla nostra casa”-
-“Che cosa?!”-
-“Alison,ti prometto che per stasera avrai la tua festa in piscina; ma ora dovete venire con me!”-
-“Ma papà!”-
-“Non abbiamo tempo, venite con me!”-
 
Scendiamo le scale.Fino ad allora non mi era permesso entrare nella sala delle armature-Troppo pericoloso- diceva mia madre.
 
-“Jarvis, prepara un piano di volo.Questa volta non nel Tennessee.”-
-“Certo signore”-
-“Alison,Pepper.Andate vi-
 
Un rumore assordante,un’esplosione,chiudo gli occhi.
 
Mi risveglio.Apro lentemente gli occhi.Sono fuori dalla villa.Sento di essere ancora un po’ stordita quando, all’improvviso, un’altra esplosione.
 
 
Mio padre indossa l’armatura;il reattore illuminato sul suo petto,un rivolo di sangue scende da una ferita sulla sua fronte.I pugni stretti,lo sguardo accigliato fisso apparentemente nel vuoto.No,non sta fissando il vuoto.Ha gli occhi puntati su una distinta figura.La riesco ad intavedere in mezzo ad una nube di polvere.Sta avanzando lentamente.Ha in mano un enorme macigno.No, Non lo ha in mano.Lo sta facendo gravitare.Sta letteralmente sospeso in aria.
Si guardano,si continuano a fissare;l’uno verso l’altro ma nessuno fa niente.
 
SILENZIO
 
Riesco a sentire il rumore del vento che mi scompiglia i capelli.Sono distesa a terra.Non ho il coraggio di alzarmi.
 
Un’altra esplosione.Mi giro.Mia madre è affianco a me, perde sangue da alcune ferite, ma niente di grave.
 
Mio padre è sempre lì.L’armatura graffiata e danneggiata, lo sguardo di chi non si arrende nemmeno alla morte.Ma io lo vedo,è in difficoltà.Ha paura.Ha paura di non riuscire a fare abbastanza.Ha paura di perderci.
Mia madre è in piedi, mi viene vicino e mi aiuta ad alzarmi;fa per portarmi via,in un luogo sicuro.Ma io non posso;non voglio lasciare lì mio padre; anche se so che può farcela benissimo da solo, che forse sarei solo un intralcio.Ma non posso.E’ un mio grande difetto:spesso agisco senza pensare,senza ragionare su cosa sia meglio.
 
Lascio la mano di mia madre e corro a tutta velocità verso la sala delle armature.
 
-“ALISON;NO!”-
 
Mi giro verso di lei.
 
 
-“Scusa mamma”-
 
 
Indosso un’armatura.Gli sono dietro.Sono dietro quella figura. Ora la vedo meglio, la nube si è diradata. Ne osservo attentamente i lineamenti:è alto,ha i capelli biondi,uno scudo con i colori della bandiera americana ed una stella argentea proprio al centro. Captain America?!
No,non è lui. A quanto ricordo tra le sue “molteplici” capacità non c’è mai stata quella di far volare gli oggetti.
Lo guardo con più attenzione,non si è ancora accorto di me.Ha circa la mia età,anno più anno meno.
 
-“Rogers!”-
La voce canzonatoria di mio padre rimbalza sui muri ridotti in macerie di quella che una volta era la mia casa.
-“Tu e tuo padre vi somigliate.Evidentemente non avete ancora capito il significato di “perdere in partenza”-
 
-“Stark”-  -“Sempre lo stesso,troppo sicuro di te! Mio padre avrà anche perso con te ma io non farò lo stesso errore!”-
 
 
 
Non posso crederci.Quello è il figlio di Steve Rogers,Captain America!
No,suo padre ha già creato troppi problemi,  non posso permettere a quel ragazzo di crearne ulteriori.Non ha senso.Sta agendo solo per pura vendetta.Non glielo posso permettere.
 
Alzo la mano all’altezza del suo torace,attivo i propulsori.Non voglio ucciderlo.No, sarebbe troppo semplice scamparla così.
Chiudo gli occhi.Sparo.Cade a terra esanime.
 
 
 
Mio padre non si era accorto di me fino a quel momento.Ha un’espressione indecifrabile:non riesco a  capire se sia arrabbiato,preoccupato o sollevato.
Esco dall’armatura.
 
Mi guarda.Avanza verso di me,gli occhi fissi solo ed unicamente su di me.Non gli importa di nient’altro.Si toglie l’armatura.Corre verso di me.Si ferma.Mi guarda fisso neglio occhi e dopo qualche secondo mi stringe a lui,con le lacrime agli occhi.Non parliamo.Silenzio più assoluto.Non abbiamo bisogno di parlare,sappiamo entrambi cosa stiamo pensando: -“Ti voglio bene”-
 
-“TU SEI PAZZA!”-
 
La voce di mia made mi penetra nelle orecchie più acuta che mai.Mi giro.La guardo negli occhi,Sta provando inutilmante a tenere a freno le lacrime.
 
 
 
-“NON TI RENDI CONTO DI ESSERTI MESSA IN PERICOLO?!”-
-“POTEVI MORIRE!”-
 
-“E TU TONY?!”- Continua poi fissando mio padre.
-“NON DICI NIENTE?!”-
-“IO NON POSSO VIVERE COSTANTEMENTE CON LA PAURA DI PERDERVI! DICI CHE SIAMO L’UNICA COSA SENZA LA QUALE NON VIVRESTI;BEH NON HAI MAI PENSATO POTESSE ESSERE LO STESSO ANCHE PER NOI!!!”-
 
-“Io,io non posso andare avanti così.Io...
 
 
Non riesce a finire la frase.Mio padre gliela smorza i bocca con un bacio.Mia madre chiude gli occhi,ritorna a respirare.
Il bacio più bello che abbia mai visto.
 
Mio padre si gira verso di me.
 
-“Nonostante tutto”- dice sorridendo
 
-“Buon compleanno Alison”-





Angolino dell'autrice!
Questa è la mia primissima fanfiction!

YEEEEEEEE! (Urli vari)

In realtà è nata come tema in classe (che tra l'altro sembra essere piaciuto parecchio al mio prof) solo dopo ho pensato:
-Wow ma il mio tema in pratica è una fanfiction!- 
E alla fine con qualche modifica è diventata quello che avete letto! 
Che dire: spero vivamente che vi sia piaciuta!
P.S. Credo si sia capito abbastanza che Captain America non è proprio il mio personaggio preferito...
   
 
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