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Autore: BlackInkVelvet    03/07/2018    7 recensioni
La neve ricopre silenziosa i monti Paoz, ingoiando con un manto bianco alberi, foglie, tetti. Il silenzio diventa un muro impenetrabile, sospendendo la vita e il ciclo del tempo.
Ma ci sono posti dove splende sempre il sole, anche quando il cielo è coperto.
Fic partecipante al contest “Goodbye Flesh” indetto da Freeshane
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bruises Fic partecipante al contest "Goodbye ", indetto da Freeshane (LINK)

Prompt: Lividi
Citazione: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il  vuoto ad ogni gradino [E. Montale]
Canzone: "Let her go" - Passenger

Il dito tracciava segni rotondeggianti sul vetro appannato, infiniti cappi e ricci che si rincorrevano per tutta la superficie fredda della finestra. Occhi neri, stanchi, spiavano lo scuro paesaggio innevato attraverso i solchi scavati nella condensa, in attesa.
A breve sarebbe tornata. Le sue gambe corte avrebbero faticato a camminare nella neve alta, appesantite dall'età, ma si sarebbero finalmente rivisti. Goku si strinse nel suo pullover, rabbrividendo leggermente. Il suo riflesso nella finestra tradiva le leggere rughe attorno agli occhi, e i capelli spruzzati di bianco sulle tempie. Si strofinò con forza le braccia, nel tentativo di scaldarsi. Si alzò, con uno scatto fluido, diretto verso la stufa. Un fascio di luce rossa si proiettò sul suo viso quando si chinò verso lo sportello aperto, smuovendo i carboni ardenti. Un rosso che sembrò cancellare le rughe d'espressione, e le innumerevoli cicatrici che percorrevano il volto stanco. Sistemò meglio il legno, chiudendo lo sportello e rialzandosi. Guardò nuovamente fuori dalla finestra.
Il fischio della teiera bucò il mantello di silenzio che era scesa nella modesta abitazione di Son Goku, scura e trascurata. Un'espressione perplessa si fece largo sul volto del saiyan.

Era in ritardo?
Perchè?
Forse per la neve, o forse si era stancata e si era fermata a riposare lungo la strada.

Sorrise.

Sapeva perfettamente dove si fosse fermata ad ammirare la neve. Con un sorriso che ne evidenziava le guance scavate, Goku si diresse alla credenza, tirando fuori il the. L'odore pungente e leggermente stantio delle foglie essiccate colpì il suo naso nel momento in cui tolse il tappo ermetico dalla scatolina.
Un cucchiaino a persona e uno per la teiera, si ripetè mentalmente come una nenia, versando attentamente le foglie nel colino. Chiuse il tappo, lasciandolo in infusione, e nel mentre si diresse in camera, calzando i suoi pesanti stivali e arrotolandosi una sciarpa attorno al collo. Una volta tornato in cucina, versò il the appena fatto in un thermos, sistemandolo in una vecchia e consunta sacca. Si infilò un giaccone, e senza tentennameti, imboccò il portone di casa.
Le sue gambe allenate non facevano troppa fatica a farsi largo nella neve, anche se respirare era diventato più difficile. Goku camminava, rabbrividendo di tanto in tanto, il naso seppellito nella sciarpa, diretto alla collina vicino casa. Quante volte aveva dovuto aiutarla a salire quella collina nell'ultimo decennio. Quante volte se l'era caricata sulle spalle, ignorando le sue proteste, per portarla ad ammirare la neve.

Come l'ultima volta, l'unica nella quale non aveva opposto la minima resistenza al marito, ormai un anno fa, lasciando che la sollevasse e la portasse lì, su quel piccolo ripiano dei monti Paoz.

Il pendio della collina in quel giorno era più arduo del solito, ma lui non si fece intimorire. Con lei sarebbe stato più facile. Il suo fiato era corto e la gola bruciava, ma lentamente l'albero che segnava la sommità della collina fece capolino dagli alberi.

Era lì.

Un sorriso si fece largo sulle labbra di Goku. Allungò il passo, raggiungendo presto l'albero, ormai secco e appesantito dalla neve. Si lasciò cadere al suolo, ignorando il dolore sottile che risalì lungo la gamba.
- Non guardarmi così, tesoro. Lo so che rimarrà il livido. - disse guardandola, allungando le gambe di fronte a lui. Prese dalla sacca il termos, versando il liquido bollente nel tappo della bottiglia, posandoglielo davanti. - Sono pieno di lividi, ieri mi sono allenato e ho sbattuto la testa. Lo so, lo so che non vuoi che mi alleni più, ma che vuoi farci. So fare solo questo. - disse sorridendo mestamente, sfregando fra loro le mani tentando di scaldarsi. Rimase in silenzio, osservando la distesa bianca di fronte a lui. Dall'altra parte, una fredda lapide inscritta osservava con lui il meraviglioso paesaggio innevato. Numerosi fiocchi di neve si sciolsero a contatto con il the bollente, come lacrime.
Goku reclinò la testa, chiudendo gli occhi, e poteva quasi sentire il calore del sole primaverile sul suo viso, e la risata della sua Chichi accarezzargli il cuore.

You see her when you close your eyes
Maybe one day you'll understand why
[…]
Only know you love her when you let her go
And you let her go








   
 
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