Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: Platonic    03/07/2018    2 recensioni
Dal testo:
A quel punto Bulma arrossisce come se fosse stata pescata a fare la voyeur in qualche strana ed intima situazione: i momenti in cui le parole “Vegeta” e “non arrabbiato” convivono nella stessa frase sono così rari che quasi si sente un’intrusa tra Bra ed il saiyan, così distoglie lo sguardo e si rimette a bere il suo succo d’arancia. Si sforza anche di non ascoltare, ed i minuti diventano quasi macigni mentre pianta lo sguardo sull’orizzonte. Intravede con la coda dell’occhio la figlia che allunga la mano verso quella del padre. Comincia a fare freddo, e non può trattenere un sospiro di sollievo quando vede Bra schizzare di nuovo verso la riva.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bra, Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anche il Principe dei Saiyan ha un cuore

Spiaggia di Satan City, 18:47.
 
Bra corre lungo la riva mentre il vento le sferza i capelli raccolti in due codine ai lati della testa. Bulma la guarda da lontano, seduta su una panchina dipinta di bianco, con la vernice ormai scrostata dall’umidità e dal sale. Vede sua figlia fermarsi di colpo, abbassare la testa e chinarsi per raccogliere qualcosa; poi si volta, soddisfatta di ciò che ha trovato, e si siede per terra vicino a dove aveva lasciato i giocattoli e i suoi pennarelli. La vede armeggiare con i colori a tempera finché la bambina si gira verso sua madre e ride felice. Si mette a correre scompostamente, con gli occhi sognanti e carichi d’aspettativa. Bulma sta quasi per aprire le braccia e far rifugiare Bra lì dentro, quando la vede superarla senza degnare la madre di uno sguardo e piantarsi stoicamente davanti un uomo alto che sta dietro di lei.
«Papà!»
Vegeta alza appena un sopracciglio e Bulma pensa che ci provi almeno un po’ di piacere a guardare la figlia con sufficienza.
«Che diavolo vuoi, elfo?»
A quel punto Bulma arrossisce come se fosse stata pescata a fare la voyeur in qualche strana ed intima situazione: i momenti in cui le parole “Vegeta” e “non arrabbiato” convivono nella stessa frase sono così rari che quasi si sente un’intrusa tra Bra ed il saiyan, così distoglie lo sguardo e si rimette a bere il suo succo d’arancia. Si sforza anche di non ascoltare, ed i minuti diventano quasi macigni mentre pianta lo sguardo sull’orizzonte. Intravede con la coda dell’occhio la figlia che allunga la mano verso quella del padre. Comincia a fare freddo, e non può trattenere un sospiro di sollievo quando vede Bra schizzare di nuovo verso la riva.

 
Capsule Corp., camera da letto, 23:18.

«Cosa ti ha detto oggi Bra?» Bulma fissa negli occhi Vegeta, steso sul letto accanto a lei, mentre si toglie gli occhiali da lettura e li posa sul comodino. Vede suo marito fare una smorfia e voltare il volto a destra, arrossendo lievemente.
«Blaterava di pesci, serene o che so io»
Lei ride sotto i baffi, lancia quella rivista scientifica che stava leggendo da qualche parte e si sistema meglio sotto il lenzuolo. «Si chiamano “sirene”, non “serene”. Tra l’altro, ti costerebbe tanto mostrare qualche volta che ami la tua famiglia? Potevi darle ascolto». Vegeta butta fuori il fiato dalle narici con forza e le dà la schiena.
«Piantala con le prediche notturne, non ho proprio voglia di sentire la tua vocetta fastidiosa». Bulma alza gli occhi al cielo.
«Sei sicuro che non ti abbia detto altro?». Quasi sente i denti di Vegeta scricchiolare dal nervosismo.
«Certo che ne sono sicuro, e poi a te che diavolo importa? Smetti di farti gli affaracci degli altri e dormi, donna».

 
Capsule Corp., cucina, 07:42.

Bulma adora fare colazione con la frutta le mattine d’estate. Taglia la pesca a pezzettini, poi la mette in una ciotola e si concede anche una generosa cucchiaiata di panna fresca. Vede Trunks che mangia i suoi pancakes di gusto, mentre Bra dorme ancora. Sta per appoggiare la testa sullo schienale della sedia, quando nota come Vegeta entri furtivamente nella loro camera da letto. Lo segue fino al corridoio, poi, conscia che il saiyan l’avrebbe beccata subito a sbirciare se si fosse intrufolata in camera, afferra da un mobile uno dei tanti specchietti disseminati per la casa – dopotutto, bisogna sempre essere sicuri di apparire al meglio di sé – e lo piazza davanti il viso, inclinandolo leggermente per vedere cosa stesse facendo Vegeta. Lo vede armeggiare con un piccolo oggetto che esce dalla tasca. Lui guarda l’aggeggino per qualche secondo, poi gli scappa un sorrisetto e fa per rimetterlo dov’era. In quel momento, Trunks lo chiama dalla cucina. Vegeta sussulta violentemente, arrossisce di vergogna e gli cade anche l’oggetto. Dopo vari maldestri tentativi, riacciuffa la cosa misteriosa e la infila sotto il cuscino.
Bulma deve correre in bagno per non scoppiargli a ridere in faccia, facendosi scoprire. Quando ritiene che il pericolo sia scampato, entra nella stanza da letto e prende finalmente quella cosa che aveva suscitato in lei tanta curiosità. Non può fare a meno di aprirsi in un sorriso quando sente contro la mano la superficie liscia di un ciottolo, pensando a quanto Vegeta sia incorreggibile. Insomma, tanto chiasso, tanto mistero, tanta vergogna per un sasso con su scritto con la tempera di un rosa accecante, nella calligrafia storta di una bambina di quattro anni, “Per papà”!

 
 
 
 
 
Angolo autrice:
Ok, non chiedetemi da dove sia uscita questa cosa perché sinceramente non lo so neanche io, ma sopportate comunque i miei scleri post-orali maturità delle 23:00. Un commentino è molto apprezzato!
G.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Platonic