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Autore: blueydgirl    05/07/2018    0 recensioni
La storia parla di un ragazzo che sta vivendo un amore impossibile. Capisce che questo amore non può essere vissuto in questa vita e allora decide di morire e di aspettare la sua amata dall'altra parte. Le scrive una lettera d'addio e poi si toglie la vita.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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But i would walk five hundred miles 

And I would walk five hundred more 

Just to be the man who walked one thousand miles to fall down at your door 

The Proclaimers, 500 Miles

 

Ciao , amore.  

Eccoci qua, in fine. Questo sarà il mio biglietto e ti dirò tutto.  

Ho camminato a lungo, diverse miglia, per trovarti ma in un modo o nell'altro non sono mai riuscito a raggiungerti. Mi sono accasciato davanti alla porta di casa tua ed ho aspetto. Non sei arrivata.  

Ecco perché sono qui.  

Amore mio, non so perché non riusciamo a trovarci ma forse so come fare.  

Ti aspetterò da un'altra parte.  

Ti aspetterò a lungo ma questa volta so che arriverai, che funzionerà.  

È l'unica possibilità che abbiamo, non c'è un altro modo.  

Devo morire oggi per averti all'infinito.  

E va bene così perché l'amore che provo per te supera la paura della morte. Della non- vita. 

Supera ogni paura. 

Vorrei dirti un paio di cose prima di andarmene.  

Cominciamo dall'inizio. Ti ricordi come ci siamo conosciuti? 

Beh non è andata del tutto così.  

Ti avevo visto tempo prima, ad una festa. Non avevi suscitato il mio interesse, eri solo una tra le tante. Poi ci siamo incrociati nei corridoi, mentre andavamo a lezione e ci siamo guardati a malapena. Sicuramente non lo ricordi. E poi, finalmente, ci siamo incontrati come si deve. Ci hanno presentato, ci siamo seduti a tavola e abbiamo iniziato a parlare. 

Nei film si sa subito quando si trova l'anima gemella. Beh, io l'ho scoperto più o meno dopo un paio di mesi che ci vedevamo.  

Quando ho capito che avrei potuto sentirti parlare per ore delle tue amiche e annoiarmi a morte e poi però sentirne la mancanza tornando a casa.  

Avrei sopportato quelle inutili chiacchiere solo per sentire la tua voce.  

Sono contento di essere stato zitto e di non averti mai detto niente così che ora non posso rimpiangerlo.  

Com'è che ci siamo allontanati? Perché ti sei staccata da me? Perché ti ho lasciato andare? 

Assurdo, non so come sia successo. È come se un giorno mi fossi svegliato e tutto fosse cambiato ed io fossi rimasto lo stesso.  

Si può accusare una persona di essersene andata se non si è fatto nulla per fermarla?  

Beh, io non te ne faccio una colpa.  

Perché è questo il punto: Io ti amo. 

In ogni modo, con ogni mezzo, ad ogni ora, io ti amo.  

E non importa nient'altro.  

Ti chiedo perdono per i miei sbagli e spero di riuscire a sapere se ci sei riuscita quando ci vedremo dall'altra parte. 

Sei sempre stata tu quella forte tra di noi, ma ora sarò io a sistemare tutto, amore.  

Ci vediamo tra qualche anno.  

Ci vediamo dall'altra parte.  

Ci vediamo amore mio. 

 

 

Piego la lettera prima che le lacrime che scorrono la possano bagnare e la infilo nella busta già pronta con il suo nome e indirizzo.  

Poi, mi dirigo in bagno. Chiudo la porta. 

Mi metto davanti allo specchio fissando me stesso per qualche istante.  

Rimango fermo finché non sento che il momento è arrivato.  

Apro l'armadietto attaccato allo specchio e prendo le lamette comprate questa mattina.  

La cassiera mi ha guardato ma non ha collegato.  

Come si suol dire, basta che paghi e ottieni tutto. Compreso i mezzi per morire. 

Lotto con la scatoletta di cartone per tirare fuori ciò che mi libererà. 

Cadono fuori tre lamette, le osservo e scelgo quella in mezzo. Le altre le raccolgo e le rimetto nella loro confezione. Dopo di ché le butto nel cestino.  

Ho deciso di iniziare dal braccio sinistro.  

Avvicino la lametta alla parte interna del gomito. La spingo nella mia carne e con uno scatto veloce mi apro la pelle fino al polso.   

Sento un dolore forte come ghiaccio buttato in una vasca d'acqua bollente ed il braccio che inizia a pulsare e poi, a perdere sensibilità diventando pesante.  

Questo non lo avevo previsto.  

Credevo che avrei avuto un po' più di tempo.  

Velocemente faccio la stessa cosa sul braccio destro spingendo più a fondo per paura che l'indolenzimento mi impedisca di fare un buon lavoro.  

Intanto il sangue ha iniziato ad uscire dalla prima ferita, lento ma inarrestabile.  

Assomiglia a lacrime. Lacrime rosse.  

Quelle trasparenti mi hanno portato via il mio amore, quelle rosse me lo restituiranno.  

Mi siedo sul pavimento accanto alla vasca da bagno e aspetto che arrivi la fine.  

La paura arriva e il mio cuore inizia a battere più forte. Ironia della sorte sarà proprio questo ad accelerare il tutto: Più il cuore pompa il sangue, più esso uscirà velocemente dalle mie braccia.  

Le forze mi stanno abbandonando, sento gli occhi sempre più pesanti finché non riesco più a tenerli aperti. Si chiudono.  

E nel buio vedo la sua immagine, il mio dolce angelo, e mi stacco definitivamente da questa vita terrena per raggiungerla nell'altra.  

   
 
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