Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: Enid    06/07/2018    1 recensioni
Storia scritta per la Challenge di Natale 2017 del gruppo Aspettando Sherlock 5 - Spoiler ed Eventi
https://www.facebook.com/groups/366635016782488/
Promt di Aurora Bernardi: Sherlock e John sono sposati, vivono una vita felice e hanno finalmente trovato la serenità. Durante un caso Sherlock ha un incidente e si risveglia in ospedale, scoprendo di aver perso la memoria. A quel punto John dovrà aiutarlo a ricordare e soprattutto, dovrà riconquistare il suo amore.
Dedica:
Questo è uno dei miei trope preferiti di sempre: l’amnesia! Ho saltellato quando ho visto questo prompt e l’ho scelto subito!
Nota: ci ho messo 6 mesi MA LA FIC E' COMPLETA! Metterò un capitolo a settimana ^^
Curiosità: Il titolo della storia è il titolo di una famosa canzone folkloristica inglese che si canta a natale, e i capitoli... sono il testo della canzone, ovviamente adattati!!
Genere: Azione, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Molly Hooper, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
On the fifth day of Christmas, ironic fate sent to me five confused policemen, four cricket bats, three rotting corpses, two Holmeses and a retrograde amnesia

Gregory Lestrade, detective ispettore di New Scotland Yard, aveva sperato, arrivato al 24 dicembre 2017, di poter avere un periodo di feste un po’ più tranquillo. Ovviamente, nulla di tutto ciò si era verificato. Prima Sherlock aveva avuto l’incidente, e aveva avuto la geniale idea di perdere la memoria degli ultimi sette anni, poi il 27 dicembre Molly Hooper aveva scoperto che tre cadaveri che aveva in obitorio non erano le morti naturali che apparivano… e ora si trovava immerso fino alle ginocchia in un caso confuso, con gli agenti novellini di servizio dietro perché gli altri, giustamente, erano tutti a casa per le festività.
E tanto per gradire, Mycroft aveva appioppato a Sherlock questo caso, nella speranza di aiutarlo a recuperare la memoria. Cosa per cui Greg stava già pensando a come vendicarsi sul consorte… a tempo debito.
Era per questo che alle 23:48 del 29 dicembre 2017, Gregory Lestrade e cinque dei suoi agenti si trovavano ad intervenire in una delle case di uno dei quartieri residenziali di lusso di Londra. John li aveva chiamati perché intervenissero per un tentato omicidio e tentato furto. Greg sapeva che quando John Watson-Holmes diceva tentato era perché, in qualche modo, lui e Sherlock erano coinvolti.
La confusione sua e dei suoi agenti aumentò quando, andando a bussare alla porta, la trovarono socchiusa. A notte fonda. In uno dei quartieri residenziali di lusso di Londra. Greg cerco di trattenersi dal sospirare, poi spinse la porta finché non si aprì.

“Detective Ispettore Lestrade di New Scotland Yard, c’è nessuno?”

In fondo al breve corridoio dell’ingresso spuntò la faccia di Sherlock, i capelli scarmigliati, un livido sullo zigomo che cominciava ad affiorare sulla pelle chiara.

“Oh, finalmente siete arrivati.” Disse, scocciato. Greg sospirò. Poi raggiunse il cognato nella sala.

Sotto il grande albero di natale decorato e perfettamente illuminato - l’unica cosa ancora in piedi ed intera in una stanza dove le sedie erano quasi tutte rovesciate e il tavolo pareva spostato di almeno un metro dalla sua posizione usuale - c’erano sei uomini, tutti legati, e tutti si stringevano, doloranti, il ginocchio sinistro o destro. A sinistra, John era accovacciato davanti ad un’anziana signora, che sembrava ancora un po’ scossa ma sostanzialmente illesa, e Sherlock, con tanto di cappotto ancora addosso, stava a braccia conserte in mezzo tra i due, e fissava John con uno sguardo che Greg, ahilui, conosceva anche troppo bene.
Sperava stavolta di non trovarli a pomiciare in qualche vicolo come due adolescenti.

“Si può sapere cos’è successo?” chiese il DI Lestrade mentre gli agenti fissavano la scena con aria interdetta.

“Siamo venuti qui perché sapevo che coloro che hanno ucciso i possessori delle tre mazze da cricket avrebbero tentato di uccidere anche la persona in possesso della quarta ed ultima, ovvero la signora Kramer qui. Siamo arrivati appena in tempo per vedere questi sei uomini introdursi in casa sua di notte, probabilmente con l’intenzione di spaventarla e rapinarla, e le macchie di fango sul furgone da dove erano usciti erano dello stesso fango della strada di servizio del Meadow Hills, quindi ovviamente erano gli stessi che avevano pianificato gli altri omicidi. D’altronde, il particolare simbolo sulla mazza da cricket legava questi quattro individui ad uno specifico battaglione australiano durante la seconda guerra mondiale…”
Greg guardò gli agenti, e vide che ormai erano persi.

“Sherlock,” disse John senza alzare la voce. Gregory vide il cognato tacere immediatamente, e girarsi verso John in modo molto famigliare. Forse aveva recuperato la memoria? Si girò verso John e lo vide sgranare gli occhi per mezzo secondo. No, non l’aveva ancora recuperata. “Sherlock, rallenta, li stai confondendo.”

“Sciocchezze, non sono nemmeno arrivato alla parte contorta.”

“Eh, e tremo a quando ci arriverai.”

“Signori, mi potrete raccontare il come e il perché domani, ad un orario meno ingrato. Per ora mi basta la conferma della signora Kramer che questi sei individui si sono introdotti in casa sua, in modo da poterli arrestare.” La signora Kramer si girò a sentirsi menzionata e annuì, asciugandosi gli occhi con un fazzoletto con la trina.

“Confermo, ispettore. La prego, porti via questi uomini terribili da casa mia.”

“E tanto mi basta. Quanto a voi due, vi aspetto domani al commissariato per avere la deposizione.”

“D’accordo Greg, ci vediamo domani. Signora, è sola lei stanotte?” La donna annuì.

“Allora le lascerò uno degli agenti a sorvegliare casa finché un parente non possa venire a prenderla o a stare con lei.” La donna guardò grata l’ispettore.

“Grazie ispettore, ho chiamato mia nipote e dovrebbe arrivare a minuti. Questi due giovanotti sono stati tanto gentili da intervenire, non so cosa avrei fatto senza di loro.”

Greg pensò che senza di loro magari avrebbe potuto essere a casa con Myc e magari avrebbero potuto provare il nuovo regalo di Natale… meglio non pensarci.
L’ispettore incaricò uno degli agenti di rimanere lì mentre gli altri caricavano i delinquenti nelle ambulanze, dopo averli ammanettati a dovere, e intanto osservò John e Sherlock. John si avvicinò a Sherlock e il viso gli si contorse in una smorfia di simpatia quando vide il livido sullo zigomo sempre più scuro. In automatico, sollevò le mani e testò delicatamente la zona intorno per controllare che non ci fosse nulla di rotto. Qualcosa doveva essere cambiato tra il giorno prima e ora perché Sherlock non solo non si ritrasse come avrebbe fatto in passato, ma rimase ad osservare l’uomo che era suo marito come se fosse uno dei misteri più difficili da risolvere. Greg voleva quasi ridere, ma soprattutto voleva tornare a casa dal suo Holmes.
Salutò i due uomini e portò i criminali al distretto. E sperò, per il bene di tutti, che Sherlock recuperasse in fretta la memoria.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Enid