I passi leggeri della fanciulla riecheggiavano soavi nella stanza da ballo, creando così una dolce armonia tra quello che il giovane stava suonando e quello che la ragazza stava ballando. 

Più che una persona sembrava uno spirito che volteggiava in giro per l’enorme stanza. 

La passione che metteva il pianista si fondeva con quella che metteva la giovane danzando su quelle note che tanto amava. 

Al primo ritornello il ragazzo inizió a cantare, dando così il via ad una vera e propria magia. Le finestre spalancate davano l’accesso al fresco venticello che faceva muovere le tende e aiutavano la giovane a danzare ancora più leggera. 

Lo sguardo di entrambi finiva spesso con lo scontrarsi, rischiando di interrompere il tutto colpa di uno sbaglio che non arrivó mai. 

Nonostante fossero presi l’uno dall’altro nessuno sbagliava, era impossibile anche solo pensarlo. 

Non sbagliavano semplicemente perché entrambi volevano che quella magia durasse per l’eternitá. 

A fine canzone la ragazza fece un inchino, avvicinandosi al ragazzo, chiedendogli con lo sguardo di iniziare da capo. 

Non ci volle altro per far sì che il ragazzo portasse le mani sui grandi e freddi tasti del pianoforte per poi iniziare a suonare nuovamente quella bella canzone. 

Questa volta la ragazza rimase vicino al piano, aspettando il momento giusto per poi iniziare a cantare. 

Quello era il loro momento, entrambi lo sapevano. 

L’ultima volta che avrebbero potuto passarlo da soli, la loro ultima serata insieme, passata a creare una dolce magia che ricorderanno solo e solamente loro. 

O almeno così pensavano. 

La ragazza inizió a intonare le parole di quella canzone per loro così speciale. 

I loro occhi erano incatenati, il giovane suonava come se conoscesse a memoria i tasti e la canzone e forse era veramente così, per via delle giornate passate a suonarla in attesa di quel famoso giorno che stavano vivendo. 

Al ritornello inizió anche lui a cantare, sorridendo dolcemente alla ragazza che sembrava una Dea mentre cantava, sembrava tutta un’altra persona rispetto a come era solitamente. 

Le sue mani poggiavano ora sul pianoforte, la sua figura si sporgeva come a voler stare il più vicino possibile al ragazzo. 

Le loro voci creavano una perfetta armonia, unita poi alla musica precisa e soave del pianista che portava a creare un legame così passionale e magico...

Non si accorsero però di non essere più da soli: la stanza ora era affollata da spettatori stupiti e incuriositi dal dolce suono.  

Una volta finita la canzone il pianista si alzó, raggiungendo la sua amata e stringendole le mani, sorridendo dolcemente per poi darle un veloce bacio sulla fronte con fare protettivo. 

Subito dopo quel gesto delle grida e degli applausi riecheggiarono in tutta la sala, lasciando così sorpresi i due ragazzi. 

Quel momento magico tra loro due aveva attrato tutte le persone della corte, il re compreso. 

Stava in fondo alla sala, immobile ad osservare i due giovani con aria impassibile, sembrava quasi la loro esibizione gli avesse dato fastidio, solo che abbassando lo sguardo i due notarono che le sue mani si incontravano tra di loro, applaudendo alla magia di poco prima. 

Con le mani ancora unite fecero un inchino, con gli occhi pieni di vita e un dolce sorriso. 

In quel preciso momento i due ragazzi compresero che quella loro prima prova sarebbe stato l’inizio di una cosa ancora più bella di quella serata: la vita. 

La loro vita insieme, non solo da amanti ma anche come colleghi. Colleghi di un’avventura piena di altre magie come quella che stavano vivendo in quel momento. 

Uscirono dalla sala felici, mano nella mano e con una nuova speranza nel loro giovane cuore. 

La speranza di lasciare il passato alle spalle e vivere un futuro migliore.