Anime & Manga > The Case Study of Vanitas
Ricorda la storia  |      
Autore: daniverse    10/07/2018    2 recensioni
⤿ { jeanne!centric && luca oriflamme ❀ missing moment da collocarsi dopo il tredicesimo capitolo del manga }
Jeanne aveva molto di cui ritenersi fortunata. Un letto caldo su cui versare lacrime occasionali nel silenzio della notte, abiti freschi e graziosi, una ragione valida per cui affrontare al sorgere del sole quel che restava dei suoi rimpianti.
Eppure in quel momento [...] Jeanne si sentiva completamente, vergognosamente, irrimediabilmente
impotente.
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Au-delà de la nuit,
(o sul perdono degli innocenti)

Nonostante tutto – i tempi che correvano e mutavano più velocemente di quanto immaginasse, stagnando le coscienze; colpe alle quali avrebbe risposto solo a metà, perdonando il suo peccato originale; un giuramento che l’avrebbe prima o poi consumata fino all’osso – nonostante ciò, Jeanne aveva molto di cui ritenersi fortunata. Un letto caldo su cui versare lacrime occasionali nel silenzio della notte, abiti freschi e graziosi, una ragione valida per cui affrontare al sorgere del sole quel che restava dei suoi rimpianti.
Eppure in quel momento, mentre attendeva padron Luca fuori delle stanze della Regina, Jeanne si sentiva completamente, vergognosamente, irrimediabilmente
impotente. Strinse con forza una mano contro l’altra pur di evitare che la strega soccombesse al cavaliere, aggrappandosi al desiderio di padron Luca per lei di non tornare a uccidere. Altrimenti, considerò dimenticandosi per un attimo la propria posizione, era sicura avrebbe decapitato quell’umano alla prima occasione utile.

In tutta onestà, Jeanne se lo sarebbe dovuta aspettare. Tant’era agitata nemmeno lei era riuscita ad addormentarsi: ogni rumore l’allertava, risvegliava i suoi timori, e la sete di sangue che le ardeva in gola non aiutava affatto. Perciò non avrebbe dovuto stupirsi nel trovare padron Luca sveglio, chino sullo scrittoio a leggere svogliatamente; inoltre, con suo sommo imbarazzo, non aveva nemmeno bussato.
«Oh, Jeanne, sei tu» la salutò il granduca, per nulla a disagio nel coglierla presso le sue stanze nel cuore della notte. «Non riesci a dormire?»
Il cavaliere nicchiò oltre la porta semiaperta come un’adolescente che, ancora intrappolata nel sogno infantile, chiede il permesso ai genitori di abbracciarla per scacciare la paura. «
Oui, votre altesse», confessò Jeanne con sguardo basso, «Speravo che vi foste già addormentato.»
Padron Luca richiuse il libro e lo abbandonò in cima allo scrittoio, invitandola a entrare con un cenno della mano prima di infilarsi tra le coperte in flanella leggera. Senza che le dicesse nulla Jeanne si sedette ai piedi del letto, le mani in grembo e una sfumatura d’attesa consolidata da quella consuetudine nota solo a loro due. Padron Luca s’infossò tra le lenzuola, tirandosele su fin sopra le labbra. Gli occhi smeraldini puntavano al soffitto intarsiato con particolare insistenza, quella sera. Jeanne attese.
«È stata tutta colpa mia.»
La confessione arrivò inattesa, squarciando con voce rotta il silenzio solenne delle notti a Carbunculus. Padron Luca si sforzava di trattenere le lacrime nel rispetto del suo titolo nobiliare, Jeanne ne era ben consapevole, eppure percepì comunque l’impulso di stringere tra le braccia quello che in fin dei conti era solo un bambino; si sporse invece verso di lui, sperando di entrare nel suo campo visivo. Con la coda dell’occhio, padron Luca colse il suo spostamento.
«Non dite così,
votre altesse» sussurrò Jeanne, «Niente di quanto accaduto oggi dipende da voi.»
«Sì, ma… Vanitas… La Regina...!»
«L’umano l’avrebbe scoperto, prima o poi. Noé è un vampiro, in qualche modo l’avrebbero saputo senza che voi poteste evitarlo,
votre altesse» asserì Jeanne, decisione e tenerezza insieme in un delicato sussurro.
Padron Luca si mise a sedere, lasciando che le coperte gli ricadessero scompostamente in grembo. Jeanne notò che aveva gli occhi lucidi.
«Mio zio si è arrabbiato. Non mi perdonerà mai. Io non mi—»
Il cavaliere allungò una mano al di sopra delle coperte, il palmo rivolto verso l’alto così che padron Luca l’afferrasse. «No, non dite così. Gli passerà, dovete solo dargli tempo. Lord Ruthven è più compassionevole di quanto sembri.»
Non doveva averlo convinto molto dato lo sguardo scettico di chi anela a credere dipinto sul suo viso, ma per quella notte probabilmente bastò a placare i suoi timori. Esitante, padron Luca strinse la sua mano. E si gettò contro di lei in un abbraccio scosso dai singulti.
Jeanne non disse nulla. Si limitò a circondarlo con le braccia, cullandolo come meglio poteva e aspettando che il pianto finisse. Con movimenti lenti carezzò la schiena di padron Luca finché la stanchezza si sostituì alla disperazione, dunque lo posò delicatamente sul letto e osservandolo dormire gli rimboccò le coperte, la stanza ancora una volta immersa nel silenzio.
Sull’uscio, Jeanne abbassò l’intensità della lampada a gas – cosicché nel caso padron Luca si fosse ridestato non avrebbe trovato l’oscurità ad accoglierlo, bensì una morbida luce soffusa. Dorata, come nei sogni.
Jeanne aprì la porta, piano. «
Faites de beaux rêves, votre altesse» bisbigliò. E richiudendosela alle spalle giurò sopra ogni altra promessa di proteggere ostinatamente quella piccola lucciola che ora riposava serena, illuminando anche da addormentata quella buia notte tinta di rosso che ancora si portava appresso.

Angolo delle Gerbere.
Ammetto di aver divorato i primi ventisei capitoli di
Vanitas no Carte in meno di due giorni, tant'è che me ne sono ritrovata un'appassionata seguace prima che potessi rendermene conto. Quella che era inizialmente nata come curiosità ora è mutata in un forte interesse... anche perché, diciamocelo, le opere di zia Jun hanno sempre un che di irresistibile. La mia top four al momento vede Roland (o Laurent?), Jeanne, Domi e Dante primeggiare sui due protagonisti; con sommo dispiacere di Vanitas, immagino. In ogni caso questa flashfic mancata è il frutto di un blocco dello scrittore che fino a ieri mi ha oltremodo irritato e che minaccia di ripresentarsi da un momento all'altro: mi auguro perciò di rivederci presto in queste lande desolate, ma nel frattempo vi chiedo cortesemente di contribuire con i vostri voti all'inserimento dei personaggi!
A
presto,

daniverse

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > The Case Study of Vanitas / Vai alla pagina dell'autore: daniverse