Ci siamo guardati in mezzo tra tanti Lo stesso destino non ci ricapita più
Volevo dirti Viviamo insieme Senza più pensare al domani Come ci viene Non è mai semplice Ma vediamo insieme com’è Ermal Meta, Volevo dirti
Una mano stretta intorno ad un pennello. Si tuffa nel colore, intinge la setola piumosa nel blu cobalto, profondo, infinito, e si posa delicata sulla parete bianca.
Un cielo. Sconfinato e immenso, su cui incollare tante piccole stelle dorate. E guardarlo per tornare a sognare, per esprimere desideri.
Senza rendersene conto traccia una linea. Poi un’altra. Minuscole dita di cielo, che sembrano voler stringere la Terra, con tutti i suoi abitanti, e proteggerli.
Lui lo ha fatto. E adesso dovrà farlo un po’ di più … perché quella Terra, tra poco, insieme ai suoi amici, ai suoi fratelli, alla sua Dea e al suo amore accoglierà una nuova creatura.
E un nodo gli prende la gola.
<< Mu … >>. Aries si volta, accenna un sorriso ad Angelo che è rimasto a bocca aperta, sulla soglia della camera. << Che .. succede? Stai bene? >>.
Mu scioglie le gambe intrecciate e si rialza, passa la mano sullo zigomo. Solo dopo realizza di essersi sporcato di colore. << Sì >>.
Deathmask tende le braccia e lo stringe al petto, con forza, fino a lasciarlo senza fiato. << Hai paura? >>.
Mu si accoccola contro di lui. Ascolta il battito potente, ritmico del cuore del suo uomo e quel momento di lieve incertezza si dissolve come neve.
Ha acconsentito per amore. Ma ora lo vuole anche lui.
E anche se sa di star andando incontro all’ignoto, non è solo. << No. Con te non ne ho >>.