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Autore: TsunLu    13/07/2018    1 recensioni
[The Arcana Game]
"Prova ad immaginare un posto che per te sia casa, il tuo istinto ti dirà quando l'hai trovato" mi disse Asra tenendomi la mano.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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"Prova ad immaginare un posto che per te sia casa, il tuo istinto ti dirà quando l'hai trovato" mi disse Asra tenendomi la mano.
E per quanto ricordi il nostro negozio è sempre stato l'unico luogo che poteva essere definito tale. Ma per quanto sicuro potesse essere, e per quanto calore mi trasmettesse, niente di tutto questo era paragonabile allo stare tra le sue braccia...


Una brezza fresca mi sfiorava il viso, ma non sapevo se fosse vento o un fragile respiro, accompagnata dal calore di qualcuno che mi teneva stretto a sè. Il mio cuore perse un battito, isolandomi per un secondo da tutto ciò che mi circondava. Per un attimo sperai davvero di potermi svegliare tra le sue braccia, poiché solo la persona che mi aveva rubato il cuore poteva trasmettermi tanta sicurezza, in un momento di tale vuoto. Solo quando l'aria iniziò a percorrere le sue vie dentro il mio corpo, mi resi conto di non aver ancora respirato, e la cosa non stupì soltanto me, ma anche colui che mi stava sorreggendo, come se non aspettasse altro da interminabili ore. Sentii le sue mani afferrarmi il viso con urgenza e il suo volto avvicinarsi al mio, come per assicurarsi che quel respiro venisse davvero da me. Quel gesto non mi fece avere più dubbi, poteva essere solamente lui, Asra. Fu un sollievo anche per me sentirlo sospirare liberandosi finalmente dalla sua angoscia. Non potei fare a meno di sorridergli, e stringere quella mano che sentivo tremare come se ancora dovesse abituarsi all'idea che fossi lì. Vederlo così preoccupato mi rese stranamente felice, significava che i suoi sentimenti non erano cambiati. 
Mi posizionai meglio tra le sue gambe in modo che potesse tenermi ancora più stretto, fece scorrere il suo braccio libero sul mio fianco, avvicinandoci. Gli appoggiai la testa sul petto, amavo il ritmo del suo cuore. Ad un tratto non mi importava più di ricordare cosa fosse successo o come mai ci trovassimo lì, mi importava solamente di essere con lui. Alzai lo sguardo, vidi la sua bocca muoversi come se volesse dire qualcosa, ma non glielo permisi, non volevo che rovinasse quel momento magico, lasciai che fossero le nostre labbra congiunte a parlare. Non pensavo che il sapore del cardamomo e della cannella potesse suscitarmi tante sensazioni, come se finalmente riuscissi a percepire dei ricordi, ma in quel momento non riuscivo a pensare ad altro se non ad Asra. I suoi capelli bianchi mi solleticavano le guance, era una sensazione familiare, significava forse che l'avevamo già fatto? Gli misi la mano dietro il collo come per evitare che si allontanasse da me, che mi lasciasse da solo. 
La luce del sole slpendeva attraverso le foglie dell'albero sotto il quale eravamo seduti, illuminandogli il viso, brillava di gioia. Ma anche in fondo a quel sorriso riuscivo a scorgere una nota di malinconia. Posò il mento sulla mia spalla, sentivo il calore del suo respiro sulla pelle. Quasi singhiozzando mi disse "Mi sei mancato", sentii una lacrima scorrermi giù per la schiena. "Sono di nuovo a casa, di nuovo con te."
Eravamo così vicini, i nostri cuori affiancati, che battevano cone fossero uno, che ci completavano a vicenda.
   
 
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