L’uomo più vicino a Dio

Pregando Dio

ARIETE: Dio, ti prego, dammi la pazienza... e ti prego, fallo subito!
TORO: Dio, ti prego, aiutami ad accettare i cambiamenti, ma non così in fretta.
GEMELLI: Dio! Chi è Dio? Dov'è Dio? Perché è Dio?

CANCRO: Dio, ti prego!!!

LEONE: Chi mi chiama?
VERGINE: Dio, ti prego, rendici perfetti, e non distrarti come hai fatto l'ultima volta.

BILANCIA: Dio, ti prego, aiutami ad essere più deciso, ma d'altra parte, cosa pensi sia meglio per me?

SCORPIONE: Dio mio, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, anche se quegli stronzi non se lo meritano proprio.

SAGITTARIO: Dio, come ti ho già pregato un milione di miliardi di volte, aiutami a non esagerare.

CAPRICORNO:  Dio mio, mi piacerebbe chiederti di aiutarmi, ma ho imparato molti anni fa a non fidarmi di nessuno!

ACQUARIO: Dio mio, lo sai che i cambiamenti mi piacciono, ma questo caos è ridicolo!

PESCI: Dio mio, poiché ho intenzione di ubriacarmi stanotte, prendi le mie bevute come un inno alla tua gloria.

«Ebbene, Shaka?» domandò perplesso il serafico Mu, allontanando l’inquietante rivista di astrologia. Poco prima era stato invitato al palazzo della Vergine e aveva accettato di buon grado la proposta, giacché la compagnia di Shaka gli era sempre parsa gradevole.

Un servitore della sesta casa portò del tè ai due uomini, seduti ad un tavolo finemente decorato. L’espressione di Shaka, usualmente indecifrabile, trasudava un lieve senso di ovvietà per le affermazioni che aveva consigliato di leggere al suo ospite. Si portò la tazzina alla bocca, sorseggiò l’infuso e si concesse un sorriso sinistro.

Possibile che nemmeno Mu riuscisse a giungere all’unica, logica constatazione?

Aveva già messo alla prova Milo, Aldebaran e Camus. I primi due si erano interessati al proprio segno, l’altro aveva borbottato qualcosa come “interessante” e “teorie prive di fondamenti”. Non avevano colto il profondo significato di quelle poche righe.

«Non credo di capire.» ripeté Mu. «Potresti spiegarti meglio?»

«Sei impaziente, Aries…» osservò Shaka, indicando la riga dell’Ariete. Bevve ancora il suo tè e scosse la testa, alzandosi in piedi.

In fondo, c’era un validissimo motivo per cui Shaka era ritenuto superiore a tutti gli altri Santi.

Lentamente, si diresse verso una finestra del palazzo e sporse il capo sino ad incontrare i raggi del Sole. Assaporò la splendida estate greca riflettendo sulla stoltezza degli uomini comuni. Ma lui, Shaka della Vergine, era l’uomo più vicino a Dio e non avrebbe mai potuto soffrire di questo problema.

«Forse Athena è in pericolo?» si preoccupò Mu, ormai giunto alle sue spalle.

Quando Shaka gli fece cenno di affacciarsi, il custode della prima casa notò che i limpidi occhi dell’altro erano aperti e rivolti verso lo spiazzo antistante uno dei dodici palazzi, nel quale un cavaliere cercava di spostare dall’ingresso una colonna crollata.

Virgo sospirò.

«Mu, io sono l’uomo più vicino a Dio.» sorrise soddisfatto Shaka. «È un compito impegnativo essere vicino di casa di Aiolia, sai?»

In quel momento, Aiolia si proclamò infuriato l’unico e solo dio dei calcinacci.

Gem racconta

LOL.

Innanzitutto, le preghiere zodiacali NON appartengono a me, bensì a questo sito. Le ho trascritte da qui.

http://www.drzap.it/Astrologia.htm

Poi, Aiolia è il dio dei calcinacci e Shaka è senza dubbio l’uomo più vicino a Dio.

Infine, queste ispirazioni sono dovute all’estate e sono gemellesche.

Arrivederci.

Gem!

… supportateli. Sopportateli.