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Autore: MaryFangirl    14/07/2018    0 recensioni
Quando la vita offre una seconda opportunità...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
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In compagnia di Eriko, a Kaori non mancavano le occupazioni e non si accorse del tempo che passò. La sua amica stava preparando la nuova collezione per l'autunno. E, dicendo nuova collezione, si implicava: scelta degli abiti, aggiustamenti con i modelli, preparazione della serata di presentazione con la lista degli invitati, ecc...
Kaori cercò di sostenere la sua amica nel migliore dei modi con quel programma pieno, non avevano un minuto libero e nel frattempo dovevano badare al negozio della stilista. La mattina era ben avanzata quando un cliente entrò. Kaori non vi prestò attenzione, assorbita in una conversazione telefonica con un addetto al catering per la festa. Era Eriko a occuparsi della vendita con i clienti:
"Mick! Buongiorno, che ci fai qui? Hai bisogno di nuovi completi? Ho proprio quello che ti serve!"
"Buongiorno Eriko! No, non sono qui per me. In effetti, volevo vedere Kaori...ho un favore da chiederle"
"Oh, al momento è occupata, ma magari posso aiutarti io?"
"Grazie, ma aspetterò che finisca"
"Molto bene, puoi fare un giro intanto, vado ad avvertirla"
Mick la ringraziò con un sorriso e cominciò ad ispezionare gli abiti. Aveva un'idea abbastanza precisa di quello che cercava e non dubitava che, con l'aiuto di Kaori, avrebbe avuto fortuna con tutte quelle meraviglie create dalla stilista. Stava cercando qualcosa di elegante raffinato, morbido al tatto e piacevole alla vista, un abito da sera eccezionale! Sentì una presenza che bloccò le sue riflessioni: una luce apparve nei suoi occhi azzurri e, senza preavviso, Mick si gettò sulla persona che stava avanzando verso di lui:
"Kaoriiiii, amore mioooo!!" gridò cominciando a svestirsi.
"STOP!" urlò la giovane donna mentre Mick era sospeso per aria. "Non voglio utilizzare i miei martelli qui e rischiare di rovinare i modelli di Eriko! Quindi vestiti e rimani tranquillo, altrimenti ti butto fuori e non riceverai un solo martello, ma due! Sono stata chiara?"
"Sì, sì" disse lui timidamente, aggiustandosi la cravatta. "Buongiorno anche a te, affascinante e divina creatura" le sussurrò con sguardo penetrante.
"Ciao, Mick. A cosa devo l'onore della sua visita?" articolò una Kaori che arrossiva al suo complimento.
Mick si schiarì la gola, prese le mani di Kaori, la guardò intensamente negli occhi con l'aria più seria di sempre, come se si trattasse di qualcosa di grave:
"Ho bisogno del tuo corpo!"
Kaori credette di svenire! Si aspettava tutto ma non quello, non così, non lì! Sentì una profonda collera montarle addosso! Come osava chiederle una cosa simile? Per chi la prendeva? Aveva pensato a Kazue? Era capace di molte cose, ma ora aveva oltrepassato i limiti! Lo avrebbe fatto pentire di quell'affronto!
Mick fissava Kaori, qualcosa non andava. Era tesa, lo guardava con una furia negli occhi che non presagiva nulla di buono per lui. Rifletté su quello che aveva appena detto e comprese che lei aveva frainteso le sue intenzioni, ovviamente la sua proposta portava alla confusione. Si mise a immaginare una Kaori pronta ad acconsentire alla sua richiesta, nel senso più ovvio del termine...sarebbe stata nuda e sensuale, incitandolo a scoprire i suoi tesori nascosti...stava sbavando al pensiero!
BOOM!!
Mick venne proiettato contro il muro esterno di fronte al negozio, rimanendo completamente avvizzito sotto un gigantesco martello:
"Afefi detto niente maftelli..."
"Dentro il negozio! E ne avevo promesso due, eccoti l'altro!"
Un secondo martello altrettanto impressionante incastrò ancora più profondamente il bel biondo nel muro. Vedendo Mick assumere la sua aria lussuriosa, non c'erano stati dubbi sui suoi pensieri tutt'altro che cattolici e Kaori non aveva potuto fare a meno di ritorcergli contro i suoi desideri perversi.
Sospirò, poi tornò alle sue occupazioni per calmarsi.
Eriko non prestò attenzione all'accaduto, era stato talmente prevedibile. Continuò a lavorare a sua volta e non si sorprese quando vide Mick tornare da Kaori:
"Penso che ci siamo capiti male...ho bisogno di te ma non per quello che credi, a meno che tu non lo voglia davvero?"
"Mick! Vieni al punto!"
"Molto bene. Sai che alla fine del mese è l'anniversario mio e di Kazue?"
"Sì, certo. Cos'ha a che fare con me?"
"Ho alcune idee su un regalo ma ho bisogno del tuo parere di donna"
"Del mio parere? Se posso aiutarti, con piacere"
"Fantastico! Allora ecco, conto di organizzare una sorpresa al Cat's Eye e per l'occasione mi piacerebbe regalarle un bell'abito con tutti gli accessori"
Kaori fu molto entusiasta all'idea.
"Ottimo. Hai un'idea di cosa vuoi? Hai visto i modelli?"
"Non ancora, mi fai fare un giretto per propormi le tue preferenze?"
"Sì, nessun problema. Vai ai camerini, arrivo"
Qualche minuto più tardi, Kaori tornò con le braccia piene di vestiti e accessori. Li mise in fila lungo le porte dei camerini.
"Ecco i modelli più belli, devi solo scegliere"
Mick contemplò tutte le meraviglie, ogni abito era di colore e di forma diversi, era difficile fare una scelta e non voleva sbagliarsi:
"Sono tutti uno più magnifico dell'altro. Difficile farsi un'idea così...dovrei vedere che effetto fanno ad essere indossati"
"Mi dispiace, non ci sono modelle disponibili"
"Ma ci sei tu, no?" disse lui con una punta di malizia.
"No, no, non sono un'indossatrice e...oh, era a questo che volevi arrivare?" fece Kaori improvvisamente. "C'era un'idea malsana dietro a tutto questo!"
"Ma no, che vai a pensare?" rise Mick stupidamente, come un bambino colto in fallo. "È solo che ho bisogno dell'opinione di una donna per essere sicuro di fare la scelta giusta, inoltre voi due avete gli stessi gusti e le stesse misure!"
"Uhm, non saprei? Come sarebbe a dire, gli stessi gusti e le stesse misure?" Kaori rimase perplessa.
"Beh, sì, entrambe non resistete al mio corpo di Apollo e il mio occhio esperto non potrebbe mentire sulle vostre forme sensuali!"
Un martellino si abbatté sulla testa del 'gentiluomo'.
"Andiamo, mia cara, è per una buona causa. Te ne sarò riconoscente...per favore..." Mick si mise letteralmente a supplicare Kaori, inginocchiandosi davanti a lei con le mani giunte in una muta preghiera.
"Va bene, ma non farmi pentire di averti aiutato, altrimenti..."
"Il martello, lo so. Ok, cominciamo dal vestito nero"
Kaori afferrò il vestito e si precipitò in camerino. Quando uscì, sembrava davvero imbarazzata per la situazione.
Mick le fece cenno di avvicinarsi e la incitò a voltarsi. Kaori obbedì senza molta convinzione.
"No, non va bene. Puoi provarne un altro?"
Kaori accettò con gioia, se tutte le prove fossero state così rapide, l'avrebbe fatta finita presto con quella storia. Ed effettivamente Mick sembrava difficile da soddisfare, troppo lungo o troppo corto, banale, non abbastanza scollato. Stranamente Mick si comportava da uomo di mondo, sorridente e gentile, non provò una sola volta un approccio fuori luogo e sembrava davvero concentrato sulla sua 'missione' per trovare l'abito perfetto per Kazue. Kaori, tuttavia, cominciò a stancarsi, era da più di un'ora che andava e tornava con diversi abiti. Per fortuna rimase un solo vestito e lei sperava che fosse quello giusto.
Mick era ben conscio di ciò che stava facendo sopportare a Kaori, che non era abituata a stare al centro dell'attenzione, ma si stava godendo quel momento speciale. Poteva guardarla senza sentirsi in colpa e allo stesso tempo trovare l'abito perfetto per la sua fidanzata: stava unendo l'utile al dilettevole. Tuttavia non trovò quello che cercava e sfortunatamente il momento magico terminò perché Kaori stava rientrando nel camerino con l'ultimo abito da provare. Attese pazientemente che lei si palesasse.
Kaori esitò ad uscire. Quell'abito non nascondeva granché, a suo parere. Ma, non sarebbe rimasta in eterno in quel camerino, quindi fece un gran respiro e uscì.
Mick trattenne il fiato: non riuscì a trovare parole per esprimersi. Quel vestito metteva in evidenza le forme generose della giovane donna, sollevando il seno ma senza volgarità, cingendo la vita, continuando fino alle ginocchia e lasciando le gambe sottili libere di muoversi; quanto al colore, la luce veniva catturata riflettendo varie tonalità di rosa e bianco perlato. Il vestito era perfetto e Kaori era perfetta.
Quest'ultima sentì lo sguardo di Mick scivolare su di lei e non sapeva più dove spostarsi:
"Mick? Stai bene?"
"..."
"Mick? Hai fatto la tua scelta? Posso andare a cambiarmi?"
"Sì" rispose lui distrattamente. I suoi occhi tornarono dolcemente su quelli di Kaori, voleva registrare quella visione incantevole. Se solamente avesse potuto toccarla, soltanto un minuto. Si rimproverò mentalmente, non doveva dimenticare che quel vestito era per Kazue, la donna che amava:
"Eh, sì, non preoccuparti. È lui, è quello giusto!" anche lui si sentiva a disagio.
"Molto bene, puoi avviarti, ti raggiungo alla cassa"
Kaori si affrettò a cambiarsi per ritrovare la comodità dei suoi vestiti. Quando rivide Mick, lo trovò intrappolato da Eriko che tentava di fargli acquistare altri abiti, per Kazue e per sé. Fu sollevato di vedere arrivare Kaori:
"Avrò bisogno di scarpe abbinate per questa meraviglia"
"Nessun problema, ho tutto quello che serve" disse Eriko.
"Ok"
"Facciamo dei bei pacchetti?" si infiammò la stilista, a cui non era sfuggito il motivo per cui Mick era lì.
"Sì, per favore, e Kaori, potresti tenerli a casa tua? Non voglio che Kazue li trovi in anticipo"
"Sì, certo, lasciali qui, li prenderò stasera"
"Grazie del vostro aiuto, ragazze. Vi invito a pranzo per ripagare il disturbo"
"Per me non è possibile, ho un sacco di appuntamenti per il resto della giornata. Ma Kaori, tu puoi andare, chiuderò comunque visto che oggi le persone non si stanno muovendo"
"Ma non abbiamo finito tutto quello che c'era in programma. Sono qui per aiutarti"
"Non ti preoccupare, Kaori, ci saranno cose da fare anche domani. Andate, approfittate del sole, io chiudo"
"Bene, allora dove ti va di mangiare, Kaori?"
"Vorrei andare al Cat's Eye, per vedere Miki. Ma prima passiamo a casa, così lascio i regali"
Mick era un po' deluso, avrebbe voluto approfittare per stare con lei di più, ma lei aveva deciso altrimenti.
Mentre camminavano, parlarono del più e del meno, ridendo di gusto. Dopo la deviazione all'appartamento, giunsero al Cat's Eye di ottimo umore:
"Ciao di nuovo, Miki!" esclamò Kaori mentre Mick si era già lanciato sulla giovane donna dietro il bancone. Un martellone ben piazzato calmò i suoi ardori. Mentre Mick rimaneva incastrato, un altro oggetto volante perfettamente identificato si precipitò nel locale e gli venne riservato lo stesso destino: una bella martellata!
"Eriko mi ha dato il pomeriggio libero, ma di questo passo mi stancherò un sacco" disse Kaori senza fiato dopo i lanci dei martelli.
"Ottimo, possiamo chiacchierare" disse Miki trascinando Kaori verso un tavolo.
Si sistemarono senza preoccuparsi degli uomini che si alzavano dolorosamente.
Ryo aveva trascorso una mattina infruttuosa e si era deciso ad andare a trovare la sua partner. Aveva incrociato Eriko, la quale gli aveva detto che aveva lasciato a Kaori del tempo libero, e che lei era con Mick che gentilmente l'aveva invitata a pranzare. L'ultima frase aveva avuto il sentore di essere un rimprovero per lo sweeper, ma non si era attardato. Con tutta disinvoltura si era diretto al Cat's Eye, convinto di trovare la persona che stava nei suoi pensieri.
Ryo e Mick si unirono alle giovani donne e Falcon, che era rimasto lontano dal loro spettacolo, giunse con diversi piatti per far pranzare il piccolo gruppo.
Senza rendersene conto, trascorsero il resto del pomeriggio gioiosamente e di buon umore, con qualche martello a fare da intramezzo.
Erano amici, e anche di più, erano una famiglia unita che godeva del vero valore di ogni momento.
  
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