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Autore: Abby_da_Edoras    14/07/2018    4 recensioni
Elijah ha fatto rinchiudere Tristan nelle segrete di casa Mikaelson e, ancora sotto l'influenza malefica di Inadu, è partito con Antoinette per Manosque. La vampira approfitta della situazione e della parziale amnesia di Elijah per tenerlo lontano da New Orleans per molto più tempo di quanto lui non creda... ma una sera Elijah decide di andare a Marsiglia per fare visita a Madame Angéle e allora tutto cambierà, la potente strega annullerà l'incantesimo di Inadu e Elijah dovrà affrontare tutto il peso di ciò che ha fatto inconsapevolmente.
Dedico questa storia ad Aliseia che, in un modo diverso dal mio ma altrettanto emozionante e efficace, sta lavorando al suo headcanon per risolvere i problemi della stagione 5!
Non scrivo a scopo di lucro e personaggi e situazioni appartengono a autori, registi e produttori di The Originals.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Elijah, Klaus, Nuovo personaggio, Tristan
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Je sais pas si je t'aime'
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Listen to your heart (prima parte)

 

Listen to your heart when he's calling for you. 
Listen to your heart there's nothing else you can do.

I don't know where you're going and I don't know why, 
But listen to your heart before you tell him goodbye.
And there are voices that want to be heard. 
So much to mention but you can't find the words. 
The sense of magic, the beauty that's been 
When love was wilder than the wind…

( “Listen to your heart” – Roxette)

 

 

Elijah trascorreva serenamente il suo tempo con Antoinette a Manosque. I due si erano stabiliti in un grazioso appartamento nel centro storico e vivevano come marito e moglie, in una sorta di spensierata luna di miele. La sera andavano a suonare il piano insieme in un bistrot caratteristico e Elijah pareva aver trovato una nuova felicità accanto alla vampira. La lontananza dalla famiglia non gli pesava: chiamava quasi ogni giorno Klaus, Freya o Rebekah e si assicurava che tutti stessero bene e che le cose procedessero nel modo giusto. Il fratello e le sorelle gli avevano assicurato che non si erano verificati altri omicidi a New Orleans, che Hope frequentava la scuola e che nulla la minacciava.

Il vampiro Originale si era così convinto di aver preso la decisione giusta: il vero colpevole di quegli efferati delitti era rinchiuso nelle segrete e i suoi complici erano stati sterminati; la sua famiglia e Hope erano al sicuro e lui poteva godersi finalmente la sua nuova vita, al fianco della donna che amava. Sapeva che, prima o poi, avrebbe dovuto far ritorno a New Orleans e interrogare Tristan, ma preferiva rimandare quell’incombenza. Si era fatto carico dei fardelli dei Mikaelson per secoli e adesso poteva anche prendersi un periodo di riposo prima di ritornare ai suoi doveri. Gli sembrava di non avere mai veramente vissuto prima di incontrare Antoinette… ma, ovviamente, non poteva ricordare i giorni felici trascorsi a Marsiglia con Tristan poiché Inadu glieli aveva cancellati dalla memoria. Sebbene la crudele strega fosse morta da tempo, ormai, la sua maledizione rimaneva incollata a Elijah senza che lui lo sapesse.

Un giorno, l’Originale decise di recarsi a fare visita a Madame Angéle, la strega che tanto li aveva aiutati contro la perfida Inadu, e ne parlò ad Antoinette.

“E’ grazie a Madame Angéle se abbiamo trovato l’incantesimo che ha sconfitto per sempre quell’essere” le disse. “Sarei felice di rivederla e ancora di più di presentarti a lei. In fondo Manosque è a pochi chilometri da Marsiglia ed è imperdonabile che in tanti giorni non le abbia ancora fatto visita.”

Antoinette gli rivolse un sorriso accondiscendente. Elijah credeva che fossero passate solo due o tre settimane dal loro arrivo a Manosque e, invece, erano trascorsi già più di dieci mesi... ma non sarebbe certo stata lei a rivelargli la verità. Era nel suo interesse che Elijah si allontanasse sempre di più dalla sua famiglia e, soprattutto, da quel Conte intrigante e pericoloso, per legarsi a lei indissolubilmente.

“Ma certo, caro, sarò felice di conoscere la Reggente delle Streghe di Marsiglia” disse, prendendo affettuosamente le mani di Elijah tra le sue.

Così il vampiro Originale organizzò l’incontro con Madame Angéle per la sera, in modo che anche Antoinette vi potesse partecipare. La strega francese si dichiarò molto felice di incontrarli e fece allestire una cena raffinata in loro onore.

La sera dell’incontro, tuttavia, Madame Angéle sembrò perplessa quando si trovò davanti Elijah e Antoinette. Sul momento preferì dissimulare, accolse cortesemente la coppia e si mostrò molto gentile con Antoinette. Durante la cena, però, buttò là una domanda come per caso.

“E Monsieur De Martel come sta?” chiese. “Anche lui si trova a Marsiglia? E’ quasi un anno che non ho sue notizie e sarei lieta di rivederlo.”

Un momento di imbarazzo calò tra i presenti e Elijah si stupì di sentire che la strega non vedeva Tristan da così tanto tempo… erano passati forse due o tre mesi dalla loro partenza per New Orleans, no? Tuttavia la sua risposta fu pronta.

“Purtroppo ci sono stati degli efferati delitti a New Orleans e… beh, ho avuto fondati motivi di credere che il Conte De Martel ne fosse responsabile.”

A quelle parole Madame Angéle si accigliò, ma ancora una volta decise di soprassedere.

“Mi spiace molto, avevo avuto l’impressione che foste molto legati, è un peccato che l’abbia tradita così inaspettatamente” disse.

Per il resto della cena, l’argomento Tristan non fu più toccato ma, alla fine, Madame Angéle invitò Elijah nel suo salotto privato. Doveva parlare da sola con lui e così incaricò una delle sue cameriere di accompagnare Antoinette a visitare la sua bella ed elegante casa. Vista l’estensione e il numero di stanze ci sarebbe voluta più di mezz’ora: il tempo sarebbe stato sufficiente per la Reggente delle Streghe di Marsiglia…

Monsieur Mikaelson, mi duole informarla che lei è ancora sotto il malefico influsso di Inadu” gli disse, non appena furono soli. “Per sua fortuna io conosco un incantesimo per liberarla da tale possessione.”

“Ma non è possibile” ribatté Elijah, accigliandosi. “Inadu è stata eliminata ormai da molte settimane.”

“Sì, è così, e da più tempo di quanto lei non creda. Ma, prima di essere distrutta, le ha lanciato una maledizione per vendicarsi e questa offusca tuttora la sua mente” spiegò Madame Angéle. “Io posso aiutarla.”

“Allora lo faccia” replicò deciso l’Originale. “Non voglio che quel mostro possa usarmi per fare del male alle persone che amo!”

La strega non disse altro, si concentrò e pronunciò la formula di liberazione.

Per un terribile momento Elijah sentì come un trapano che gli trapassava il cranio, gridò… poi, però, avvertì una specie di soffio di vento fresco sulla fronte e una piacevole leggerezza della mente.

Inadu non era più nella sua testa.

“Si sente bene, Monsieur Mikaelson?” gli domandò Madame Angéle.

Elijah la guardò… e improvvisamente tutti i ricordi di Marsiglia, tutti i momenti passati con Tristan, gli tornarono alla memoria in una luce sfavillante: rivide il giorno in cui era tornato da lui, in quel pomeriggio dorato dal sole; quando avevano fatto l’amore nel mare per fargli passare la paura dell’acqua, risentì il suo calore e il sapore del sale sulle sue labbra; tornò al Vecchio Porto con lui, a ballare nella penombra…

Inadu non aveva potuto distruggere completamente questi ricordi felici, li aveva solo scacciati ed essi si erano rifugiati dietro la porta azzurra, là dove Elijah non poteva ritrovarli, ma dove erano custoditi al sicuro. E adesso erano tornati e riempivano la mente del vampiro Originale, che sentì gli occhi riempirsi di lacrime di dolore e nostalgia.

“Mi dica di che cosa è sospettato il Conte De Martel” lo invitò la strega, per metterlo alla prova.

Elijah ricacciò indietro le lacrime e cercò di darsi un contegno.

“Sono avvenuti degli omicidi terribili a New Orleans e… non so perché, ho creduto che fossero opera di Tristan e della Strix. L’ho condannato senza dargli modo di spiegarsi, l’ho fatto rinchiudere nelle segrete del nostro palazzo, intendevo interrogarlo… dopo, ma…”

“Adesso non è più tanto sicuro che fossero opera di Monsieur De Martel?”

“No, ora io… non so, non sono più sicuro di niente” Elijah appariva molto confuso. “Gli uomini di Marcel Gerard gli avevano assicurato che non c’erano vampiri sconosciuti in città, però avrebbero potuto mentire, essere anche loro condizionati da Inadu. Io ho creduto a loro e non a Tristan…”

“Bene, Monsieur Mikaelson, perché deve sapere che anche a Marsiglia e nei dintorni ci sono stati, negli ultimi mesi, delitti efferati di cui sono stati sospettati i vampiri, eppure la comunità che vive qui dice di non saperne niente” dichiarò Madame Angéle. “Inoltre anche molti lupi mannari sono stati trovati morti. Se il Conte De Martel si trova prigioniero a New Orleans non può aver commesso questi omicidi, non crede?”

Elijah si prese la testa tra le mani, stordito e devastato dal senso di colpa.

“Avrei dovuto interrogarlo subito, invece di partire per Manosque. Sono stato lontano da New Orleans per… non so, un mese? Due?”

“Lei si trova qui da quasi un anno, Monsieur Mikaelson” affermò la strega, sottolineando con fermezza ogni parola.

“Quasi un anno?” trasecolò Elijah, sentendosi crollare il mondo addosso. Cosa aveva fatto?

Era vero, la sua mente era stata avvelenata da Inadu e lo aveva portato a sospettare ingiustamente di Tristan, ma era stata la strega a fargli dimenticare il tempo che passava? O non era forse colpa sua, che si era talmente goduto la parentesi felice della sua nuova vita a Manosque con Antoinette da abbandonare di nuovo il giovane Conte, chiuso in una segreta, nel gelo e nell’oscurità?

Sì, lo aveva abbandonato di nuovo e non poteva darne la colpa solo all’influsso malefico di Inadu…

“La ringrazio, Madame Angéle” disse Elijah con calore. “Se non fosse stato per lei, non avrei mai scoperto di essere sotto il sortilegio di quella perfida creatura e… e non avrei ricordato ciò che ho fatto a Tristan. Le siamo debitori, tutti e due, per più di un motivo.”

“Non voglio ringraziamenti” lo interruppe la strega in tono grave. Rammentava fin troppo bene le poche, frenetiche parole del giovane Conte quando l’aveva chiamata, ormai quasi un anno prima, per rivelarle che era caduto in mano a dei nemici e per chiederle solo di prendersi cura di Aurora. Adesso sapeva chi era il nemico di cui Tristan aveva parlato e comprendeva anche perché non avesse voluto dire di più né domandare aiuto per se stesso… “Sono molto affezionata a lei e a Monsieur De Martel e niente potrà farmi più felice di sapervi riconciliati.”

Ancora una volta la Reggente delle Streghe di Marsiglia era stata fondamentale per la salvezza del vampiro Originale e della sua Creatura.

Dopo averla salutata con affetto e gratitudine, Elijah andò a cercare Antoinette per avvertirla che dovevano prepararsi e prendere il primo volo per New Orleans. Era straziato dal rimorso e dai sensi di colpa: come avrebbe trovato Tristan dopo un anno di atroce prigionia? Come avrebbe reagito?

E, soprattutto… avrebbe mai potuto perdonarlo?

Fine prima parte

 

 

 

   
 
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