Schivo a destra una sedia, poi mi abbasso per evitare il tavolo che prende Ezra in pieno volto. È tutto molto divertente, adoro partecipare alle risse qui alla gilda. È come partecipare ad una scazzottata tra fratelli. Manca solo Lucy a dirci di smetterla.
«Ehi fiammifero ambulante! Perché non ti fai sotto? Hai paura di me?!» Questo che sta urlando è sicuramente quell’insetto stecco di Gray.
«Adesso arrivo e ti pesto per bene, ah!» Sogghigno ma, mentre mi avvicino alla nuvola polverosa dove Gray sta facendo a botte, Elfman mi tira un calcio così forte  da farmi finire contro il muro, tuttavia il muro non lo sfioro nemmeno perché finisco contro qualcosa di soffice e che emette un urlo acuto. Riconosco quella voce, oramai è parte delle mie giornate e dei miei pensieri quotidianamente.
«Lucy?» mormoro, ma mi sembra di parlare al vento perché davanti a me non c’è nessuno. Abbasso gli occhi, forse ripenso a lei troppo spesso fino a sognarmi la sua voce anche quando non c’è. Però… annuso l’aria profondamente, dopotutto questa è una delle mie specialità. «Sento il tuo… profumo» le dico cercando di verificare che lei sia veramente davanti a me, sento il suo respiro molto vicino al mio viso.
«N-Natsu» dice lei flebilmente: non avevo mai sentito la sua voce così tremante di imbarazzo. Forse siamo a pochi centimetri l’uno dall’altra e io non lo so ma sento che le guance mi si stanno infiammando e, d’istinto, faccio un passo indietro. Le tendo la mano per aiutarla a rialzarsi anche se, in questo momento, tutti gli altri della gilda si sono fermati a guardarmi sbigottiti.
Lucy ci spiega cosa le è successo ed è una storia che ha dell’incredibile: a quanto pare è stata tutta colpa di una lozione scaduta e, istintivamente, tutti iniziamo a ridere. Mira-Jane, Levy e Wendy sono le uniche che si preoccupano per lei, a noi invece resta solo da ridere.
Levy e Freed ora si stanno mettendo all’opera per trovare un rimedio ma, stando alle loro scoperte, ci sarebbero voluti sette anni per far scomparire gli effetti della lozione. A quelle parole smetto di ridere per un istante, non voglio restare sette anni senza vedere il suo viso o poterla sfiorare.
Sento gli altri fare battute su di lei e scherzare come se tutto questo sia una cosa da nulla. Ammetto che qualche battuta mi faccia ridere e per sdrammatizzare le dico che va bene anche così, che ci possiamo divertire moltissimo a spaventare i nemici durante gli incarichi.
Ma poi vedo che sul pavimento ci sono delle chiazzette bagnate. Alzo gli occhi fino a vedere il vuoto dove dovrebbe esserci il suo viso. “Lucy sta… piangendo” penso tra me e me.
Poi qualcuno fa notare che anche i suoi vestiti stanno iniziando a sparire e tra le ragazze si scatena il panico.
Il viso di Lucy adesso inizia ad offuscarsi nella mia mente, non riesco più a distinguere bene i suoi lineamenti. Sembra che anche il suo ricordo stia iniziando a sfumare e a scomparire nel nulla più totale. Lucy… vorrei dirti ancora molte cose e abbiamo ancora molti incarichi da svolgere perché noi siamo un team! Ricordi Lucy? Non andartene Lucy… chi è… Lucy?
Scuoto la testa, come risvegliato da un sogno e, guardandomi attorno, scopro di non essere l’unico. Molti, tra cui Grey ed Ezra, si stanno chiedendo cosa sia successo. Qualcuno dice che è come se mancasse qualcosa, o qualcuno. Altri non si ricordano cosa stavano facendo fino a pochi minuti fa e, guardandoci attorno, la gilda è un disastro: ci sono tavoli e sedie ribaltati, bicchieri per terra e persone sverse lungo le pareti. Rimango un secondo a fissare il vuoto davanti a me: “è vero, è come se mancasse un tassello in questo quadro disorientato” inizio a riflettere, “...è come se ci fosse un pezzo in meno, qualcuno di importante”.
«Anche tu senti questa sensazione Natsu?» Mi chiede Happy come se avesse letto nella mia mente.
Ci penso su ancora un momento ma sento solo il mio stomaco brontolare. «Ci sono!» Esclamo. «è ora di pranzo!» Gli dico e subito corriamo al bancone dove Mira Jane ci serve con il suo solito sorriso.
Mangio alla velocità della luce perché più tardi dobbiamo partire per una missione. Ora che siamo al verde il tempo è denaro!
Mi stiracchio e mi giro verso l’interno della gilda, a cercare quegli occhi marroni che mi tengono sempre d’occhio e mi fanno sorridere. «Coraggio Lucy! Abbiamo del lavoro da fare!» Urlo.
Lucy. Sento una scossa attraversarmi la schiena e il cuore che inizia a battere più rapidamente di prima. «Lucy» mormoro, mentre il suo volto offuscato inizia a riprendere forma insieme al suo sorriso allegro. 
Sento anche altri nella gilda che gridano «Lucy è la nostra compagna!», «è vero, Lucy!»
Poi sento qualcuno piangere alle mie spalle: mi giro di scatto e la vedo lì, di fronte a me, bella più del sole che sta tramontando dietro di lei.
«Natsu…» Mi chiama tra le lacrime e il suo sorriso felice.
«Sei proprio tu…» Mormoro prima di fare un balzo in avanti e stringerla forte a me mentre le sue lacrime bagnano la sciarpa che mi ha regalato Igneel.
Non lasciarmi mai più, Lucy.