Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Blackbutterfly1994    17/07/2018    0 recensioni
Poi mi prendi, senza chiedere il permesso; perché, tu lo sai, non ce n’è bisogno.
Io chiudo gli occhi, mi lascio andare a quel caro tormento, che mi ferisce come una lama e mi accarezza come una piuma, che mi fa lievitare fino al Paradiso.
Genere: Dark, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il cigolare del letto è come una cantilena, una ninna nanna crudele che accoltella i timpani.
Il caldo è soffocante; i spiragli di luce che si infiltra dalle persiane non sono che una vaga reminiscenza del mondo fuori da qui.
 
Un colpo, una manata, mi trovo di schiena e tu sopra di me.
Uno strattone alla catena, e le nostre bocche si sfiorano; mugolo, ma tu non sembri sentire. Mi mordi le guance, il mento, le labbra.
Sembri volermi divorare, e io ti lascio fare.
 
Vorrei mi smembrassi, mi facessi a pezzi e mi mangiassi. Vorrei sparire tra le tue labbra rosse, sminuzzato da quei denti bianchi come avorio.
Non riesco a respirare, il sangue scende piano dalla narice verso le labbra.
Tu lo lecchi avido.
 
Io sospiro ancora più forte.
Inclino la testa, ti offro la gola bianca. Ancora uno strattone alla catena, e sento il cuoio graffiare la pelle morbida.
Mi mordi alla giugulare, così forte che non posso trattenere un urlo.
Tu mi spingi, io cado per terra con uno strattone.
 
In un attimo sei di nuovo sopra di me, come un cacciatore che insegue la preda.
Ma quei tuoi occhi chiari scintillano già della gioia della vittoria, perché sai che sono inesorabilmente intrappolato tra le maglie della tua anima.
 
Banchetti di me come se fossimo su un altare e io ti lascio fare, godendo del folle piacere dell’abbandono.
Vorrei mi facessi ancora più male, vorrei che scolpissi per sempre su questa carne il dolore di cui la mia anima si ammanta, che sigillassi sulla mia pelle l’impronta delle tue mani e della tua bocca.
 
Mi lasci andare per un momento, mi guardi dall’alto compiaciuto.
Io mi contorco sotto la pressione del tuo sguardo; vorrei trasformarmi in qualsiasi cosa tu desideri in ogni istante, poter modellare la mia esistenza su di te, annientarmi dentro il tuo corpo e dissolvere la mia anima nella tua.
Diventare una parte di quelle spalle, quelle mani, quella bocca, quegli occhi che mi hanno rubato la vita che conoscevo, e mi hanno offerto quest’esistenza in cui piegarmi davanti a te è l’unico modo per rendersi conto di essere vivi.
 
Uno schiaffo mi piega il viso.
Sento che non resisterò a lungo e lo sai anche tu, che mi conosci meglio di quanto io conosca me stesso.
In un attimo sei dentro di me, con una spinta che mi fa mancare il respiro.
 
Vorrei piangere, per il dolore e per la gioia.
Tu ti chini, tutto sembra fermarsi in un secondo che batte e scandisce l’eternità. Mi accarezzi i capelli – Così… così sei bellissimo – mi scandisci all’orecchio.
 
Poi mi prendi, senza chiedere il permesso; perché, tu lo sai, non ce n’è bisogno.
Io chiudo gli occhi, mi lascio andare a quel caro tormento, che mi ferisce come una lama e mi accarezza come una piuma, che mi fa lievitare fino al Paradiso.
 
Quando tutto finisce, cadi su di me.
Non mi muovo; sento la tua bocca baciarmi la clavicola, e sospiro – Fammi soffocare con te in questa lussuria -.
 
Ti sento sorridere.
E so che va tutto bene.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Blackbutterfly1994