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Autore: daphtrvnks_    19/07/2018    3 recensioni
E continuo a scrivere, ancora una volta di personaggi spesso dimenticati, chiusi a chiave in un cassetto e lasciati ad ammuffire.
Questa volta però parlerò di un Saiyan e vedrò di dare anche a lui la felicità che merita.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bardack, Radish
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lì, seduto in un angolino in quella dimensione così inusuale in cui pian piano stava facendo abitudine, costretto a bruciare tra le fiamme di quel che veniva chiamato comunemente inferno, per l’eternità.

Lui, con la sua corazza forte e resistente, tutto quel calore non lo percepiva.
Gli sarebbe piaciuto sentirsi vivo, provare qualcosa, dolore, sia chiaro; dolore fisico perché internamente, nella sua anima così tormentata e macchiata della morte di mille e più vittime, ne aveva tanto.
Le braccia incrociate al petto ed uno strano cipiglio sul viso, si guardava intorno nell'oscurità, fermo a riflettere mentre i suoi capelli scuri giacevano sulle sue grandi e possenti spalle, finendo poi fino alla sua coda, che spesso si muoveva non sapendo cosa fare.
Pensava, rifletteva, abbassava lo sguardo ed ancora, all'infinito.
Voleva chiacchierare con qualcuno, scambiare qualche parolina ed invece, niente.

Ricordava sua madre parlare, il suo fratellino giocare e l'universo girare, bei tempi quelli, in cui felice si allenava, sommerso dall'amore in quello strano e glorioso pianeta.
Ricordava suo padre burbero, con quella bandana sulla fronte e il carattere duro, ed il re Vegeta potente e sicuro, i suoi amici a sfidarlo in continue lotte tra la terra ardente in quelle giornate afose d'estate.
Il suo fratellino, Kakaroth, voleva solo l'affetto da lui, null'altro.

Bardack, il grande combattente di terza classe, voleva che fosse orgoglioso di lui ed invece si era rivelato un buono a nulla.

Gine, quant'era bella quella donna, gli occhi grandi e lucidi, il viso grazioso ed il fisico asciutto, avrebbe tanto voluto renderla felice.

Oh, e Vegeta… il caro principe, avrebbe tanto voluto che diventasse suo amico.

Sbuffò, pensieri idioti che nella mente di un saiyan neanche dovevano esistere. 

'Caccia un po' di dignità, figliolo!' 

Ah beh, neanche un annetto che stava lì e già aveva le allucinazioni?
Per intenderci, un annetto credeva lui, in quella dimensione il tempo mica esisteva, il tipico azzardo di un non sano di mente.

'Girati, idiota!' 

Sobbalzò, eh no, non poteva essere un'allucinazione, quella voce era troppo reale per poter essere una mera illusione.
Come detto da quella strana presenza Radish si girò, ne seguì un urletto poco maschile che uscì dalle sue labbra e subito scattò in piedi.

'Padre… dovevo immaginare che anche tu fossi qui, scusami.' 

'Sta un po' zitto cretino, non ho molto tempo da darti'

Vide la sua figura avvicinarsi, contornata da fiamme cremisi che come in una danza si alzavano verso l'alto. 

'Sarò chiaro e schietto, ho visto tutto… dal fatto che sei finito nell’esercito di Freezer, il modo in cui Kakaroth ti ha ucciso e di come i tuoi compagni non ti abbiano vendicato.' 

Il tono pacato ed apparentemente freddo fece gelare il sangue nelle vene del ragazzo, sempre se vene e sangue ne avesse ancora. 

'Ma in tutto ciò, nonostante tu sia rimasto un idiota ed il tuo livello di forza sia così basso da farmi stare male, figliolo, sono fiero di te.' 

Uno spiraglio di luce apparve negli occhi di quell'anima infelice ed un candido e sincero sorriso apparve sul suo volto, una pacca gli arrivò sulla spalla facendolo sporgere in avanti, un gesto che in tutta la sua vita non aveva mai avuto il privilegio di ricevere.

'Hai preso i capelli da tua madre, ti sono cresciuti…'

Mormorò l'uomo ammirando la strana capigliatura del figlio provando nel suddetto un leggero velo di tristezza negli occhi.

'Mi tocca andare – un lungo sospiro da parte del padre e poi un sorriso appena accennato, di quelli che Radish aveva visto giusto due volte – Re Enma a volte sa essere davvero uno stronzo!' 

Sghignazzò, senza peli sulla lingua, come sempre.

Radish si buttò in un gesto all’apparenza un po’ sopra le righe, le braccia aperte nel tentativo di stringere la figura di quel guerriero che come era apparso sparì, lasciandolo nuovamente solo.

'Re Enma è davvero uno stronzo, puoi giurarci padre.' 





  
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