L'uomo è umano, è bambino, e non dimenticherà mai cosa vuol dire emozionarsi con poco: ad esempio, se mi trovassi in una stanza buia, stracolma di regole grigiastre, semi-fredde, e vedessi uno scorcio di verde investito da un raggio di sole, comincerei a viaggiare con la mente, inventerei tanti bei fiori sgargianti e colorati, che mi aspettano a petali aperti. Ma la luce diurna non è eterna, e per la notte incombente voglio annaspare, soffrire, vivere.
P.S. a volte una lezione di analisi può essere lunga e impegnativa, soprattutto se copre le prime ore mattutine, quando il cervello rimpiange il torpore dei sogni notturni. Va da sé che dovevo scrivere qualcosa in quel momento, altrimenti sarei uscito e avrei passato l'intera mattinata alla macchinetta del caffè intavolando asciutte conversazioni con la signora strabica che pulisce le aule.