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Autore: Tiddy    27/04/2005    0 recensioni
Tidus è tornato, tutti i nostri amici sono felici. Ma ora la minaccia di Sin si riaffaccia all'orizzonte, e toccherà alla piccola figlia di Yuna e Tidus compiere il pellegrinaggio fino a Zanarkand. Come andrà a finire? Questa è la mia prima fic, e l'ho scritta prima che uscisse FFX-2, basandomi solo sulle indiscrezioni che giravano in internet. Siate buoni *_*
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
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Dal diario di Tifa…

TERZA PARTE - SOGNI E RICORDI

I due ragazzi sostarono a riposare vicino a un grosso macigno dalla strana forma, sopra il quale ancora si intravedeva la punta di un vecchio palazzo della città. Chappu accarezzò dolcemente la guancia di Lenne, seduta intorno a un fuoco, e poi salì in cima al sasso, guardando il rosso cielo di Zanarkand imbrunire. Poco dopo calò l'oscurità, mentre i due si trascinavano attraverso le rovine, osservando i lunioli muoversi faticosamente verso l'alto, quasi come se si accollassero parte delle loro pene e paure. Un'incredibile distesa di grattacieli e autostrade crollate si parava davanti a loro, infinto come un mare fatto di sogni e ricordi, tutti però pieni di sofferenza, paura e morte.
Il loro viaggio era ormai giunto alla fine, ed entrambi si preparavano già al terribile destino che li attendeva. I loro piedi avanzavano nell'acqua alta fino alle caviglie, i loro occhi guardavano fisso in avanti e si inumidivano di pianto, tanto che sembrava di camminare nelle loro stesse lacrime.
"Chappu" chiese Lenne con un filo di voce "Come faremo a invocare l'Eone Supremo? Voglio dire: tu sai come fare l'intercessore?"
"No" rispose lui, guardandola con faccia stupita, poi sorridendole dolcemente "Veramente non ci avevo nemmeno pensato"
La ragazza sorrise, poi riprese seria: "Sapevo che una volta era Yunalesca a trasformare i guardiani in intercessori, ma lei è stata uccisa e trapassata, quindi ora tu come farai?"
Chappu disse con tono spento: "Non lo so, ma ce ne preoccuperemo quando sarà il momento"
Continuarono la lunga marcia per altri tre giorni, finchè davanti a loro apparve, scuro e maestoso, l'antico Duomo di Yevon. I due ragazzi sgranarono gli occhi: una folla di persone parlavano, camminavano, entravano e uscivano dal gigantesco piazzale antistante le rovine del più grande tempio che Spira avesse mai avuto nella sua storia, il tempio sede della triste fine di tanti viaggi come il loro.
La sorpresa fu ancora più grande quando, fra tutti gli altri, scorsero i loro genitori.
"Mamma! Papà!" urlò Lenne correndo verso le due figure che, però, non si girarono a guardarla, né ad abbracciarla. La ragazza corse ancora, allargando le braccia per abbracciare la madre ma, con suo grande stupore e paura, l'attraverò, cadendo a terra un paio di metri più avanti. Chappu le corse vicino: "Lenne!"
Ma lei stava guardando fisso un giovane Guado dai lunghi capelli blu che si trovava proprio a pochissimi metri d lei. La giovane invocatrice estrasse l'asta magica e si mise in guardia.
"Quello è Seymour! L'ho visto in alcune raffigurazioni! Possibile che sia rinato anche lui?"
Ma Seymour si mosse verso Chappu, attraversandone il corpo e svanendo all'interno. Sulle porte del Duomo arrivò una donna dai lunghi capelli lunghi, e i due ragazzi corsero subito verso di lei.
"Quella è Yunalesca" disse Chappu "Allora è ancora viva! Bene, le chiederemo di donarci l'Invocazione Suprema"
Ma
Yunalesca stava già parlando verso Yuna, Tidus e tutto il loro gruppo: "Invocatrice Yuna, benvenuta a Zanarkand. Ora ti prego di seguirmi all'interno, dove dovrai compiere la tua scelta"

Yuna e i suoi guardiani seguirono l'altra, lasciando Lenne e Chappu sbalorditi, in mezzo a persone sconosciute che continuavano a passare loro attraverso. Fu Chappu a rompere il silenzio: "Credo siano ricordi"
"Ricordi?"
"I ricordi degli invocatori e dei guardiani del passato"
"Come nell'Oltremondo?"
"Più o meno" Chappu spiegò la sua teoria, con faccia triste "Questo luogo è stato teatro di innumerevoli sofferenze. I lunioli prendono la forma di queste sofferenze, sospese ancora nell'aria e nello spirito di questa terra distrutta e dilaniata da anni di guerra e da mille anni di lotta contro Sin"
A quel punto, i due ragazzi guardarono
meglio gli spiriti, i ricordi di quelle persone ormai morte, martiri in nome della libertà e del coraggio del popolo di Spira. Alcuni piangevano, altri tenevano la testa bassa, altri ancora camminavano con un luce di cupa determinazione negli occhi, ma tutti, dal primo all'ultimo, soffrivano le pene dell'inferno.

Lene e Chappu distolsero lo sguardo, mentre i loro cuori, sentivano, piangevano delle stesse sofferenze patite da quei ricordi. Tenendosi per mano, i due corsero all'interno del duomo.

Yuna e Tidus si risvegliarono dentro il naos del Tempio di Kilika, guardandosi increduli. Entrambi avevano sentito i proiettili entrare nei loro corpi, sottraendo loro la vita.
Prima che uno di loro potesse parlare, il bambino dal cappuccio viola apparve dietro di loro: "Benvenuti"
"Tu?" disse Tidus "Siamo nell'Oltremondo?"
"No"
"No? Ma siamo morti vero?"
"Si"
"Insomma, spiegati!"
"Siamo stati noi intercessori a tenervi in questo mondo" spiegò il piccolo "E per un motivo ben preciso"
Yuna intervenne: "E quale sarebbe?"
"Trapassare Sin"
I due lo guardarono, credendo di non aver capito bene.
"Chappu sta accompagnando in veste di guardiano vostra figlia Lenne a Zanarkand, per invocare l'Eone Supremo" rivelò l'intercessore "E, Yuna, il tuo compito sarà trapassare Sin e i due ragazzi, per evitare che il ciclo ricominci. Questo Sin ha ancora un umano dentro, e sarà facile trapassarlo e cancellarlo definitivamente da Spira"
Tidus estrasse la spada e la puntò al collo del ragazzino.
"Come hai osato?" gli gridò contro "Come hai osato mandare quei due a compiere l'Invocazione Suprema? Sono appena due ragazzini!"
Yuna nel frattempo era scoppiata in lacrime, e anche lei si sfogò sul piccolo figurino che stava davanti a loro: "Perché loro? Perché? Poteva farlo chiunque!"
Ma
l'intercessore non fece una piega, e parlò con voce come sempre calmissima: "No, non poteva farlo chiunque. Ora che Yunalesca non c'è più, solo il forte legame d'amore che unisce due anime per l'eternità può invocare l'Eone Supremo"

"E questo cosa c'entra?" disse Tidus pieno di rabbia "Cosa c'entra con loro due?"
"Tutto" fece il ragazzino "L'amore già li avvolgeva quando il vostro villaggio è stato attaccato, e durante il viaggio la passione li ha travolti e ha trasformato il loro pellegrinaggio in una romantica avventura che li ha trascinati fino a Zanarkand, e che li porterà a conseguire il loro obiettivo"
"Oh mio Dio!" gridò Yuna gettandosi al collo di Tidus e singhiozzando. Lui le prese la testa fra le mani e le asciugò le lacrime, poi la baciò, calmandone il cuore afflitto. La donna si voltò di nuovo verso l'intercessore: "Cosa devo fare?"
"Devi andare a Zanarkand e, mi raccomando, non farti vedere dai ragazzi o potrebbero farsi scrupolo sapendovi ancora in vita. Quando entrambi saranno morti, trapassa loro e Sin"
Lo sguardo dell'invocatrice si fece determinato: "Ok, hai vinto"
"Ma" proseguì con voce grave l'intercessore "Voi siete morti, e quando compirai il rito del trapasso spedirai anche te stessa e Tidus nell'Oltremondo"
Yuna deglutì, poi guardò Tidus che le fece un cenno d'assenso, carico di rabbia e cupa determinazione.
"Vi rincontrerete tutti lì dove finiscono le anime, oltre l'abisso dell'Oltremondo"

L'ascensore discese lentamente verso la sala degli invocatori, trasportando Lenne e Chappu verso l'ultima sala del duomo di Yevon, verso l'ultima tappa del loro viaggio.
"Quando l'ascensore si fermerà" disse Chappu "Incontreremo Yunalesca, e invocheremo l'Eone Supremo"
"Chappu. Io non voglio morire"
Lui la guardò piangendo: "Nemmeno io Lenne, ma dobbiamo farlo. La mia unica consolazione è che moriremo insieme"
I due si abbracciarono, bagnandosi a vicenda con le lacrime. E poi l'ascensore, con un tonfo si fermò.
Si aspettavano di trovare Yunalesca, ma trovarono solo un mostro gigantesco armato di chele, che li attaccò.
"Il Guardiano del Limbo!" gridò Chappu scartando a destra ed estraendo la spada "Lenne! Stai indietro! Io lo distraggo, tu invoca un Eone e uccidilo!"
Detto ciò, il ragazzo si lanciò in avanti brandendo Lifesaver, e parando i colpi delle chele gemelle del dragone. Una serie di cerchi d'energia si formarono sul pavimento, che brillava di una luce azzurra. Lenne urlò: "Chappu! Sono mine magiche, fai attenzione !"
Ma le mine esplosero, colpendo il giovane guardiano e sbalzandolo in aria, fino a farlo rovinare a terra privo di sensi. Lenne si affrettò ad estrarre l'asta e, puntandola sul corpo del compagno, scagliò una magia bianca verso di lui. Una piccola piuma di fenice comparve sul suo viso, e Chappu riaprì gli occhi e balzò in piedi, recuperando la spada e riprendendo la battaglia.
"Lenne, che aspetti?" gridò il ragazzo "Invoca un Eone!"
Lei non se lo fece ripetere due volte e roteò la sua asta. Il soffitto scomparve e una gigantesca ancora calò dall'alto e penetrò il pavimento fluorescente, tirando su per il collo il più terribile mostro che Chappu avesse mai visto.
Lenne parlò al gigante che si stagliava vicino a lei: "Forza Anima, fai provare un po' del tuo dolore a quel mostro!"
L'Eone cacciò indietro la testa, come sotto un terribile colpo, ma fu il nemico a contorcersi dal dolore. Anima continuò con i suoi micidiali attacchi, finchè il Guardiano del Limbo non si dissolse in una pioggia di lunioli. Lenne richiamò il suo Eone, mentre il pavimento tornava normalmente di pietra e la stanza prendeva forma intorno a loro. I ragazzi uscirono in un cortile sospeso sul mare dell'antica città delle macchine, chiamando a gran voce Yunalesca, la loro unica speranza di ricevere l'Invocazione Suprema. Ma la donna dai lunghi capelli bianchi non venne, lasciandoli soli in quel mare di disperazione.

Lenne e Chappu sedevano su un muretto del grosso cortile esterno, le mani nei capelli e le lacrime agli occhi. Yunalesca non c'era, e loro non sapevano come invocare l'Eone Supremo: ogni speranza era svanita, e tutti e due pensavano di tornarsene a casa e vivere nel terrore di Sin fino a quando questo li avrebbe uccisi. Ma erano solo pure utopie, e Lenne lo espresse apertamente: "Sin sta arrivando, lo sento. Non faremo mai in tempo ad andarcene via di qui prima che ci trovi e ci uccida"
"Quel dannato di Kyspor sa che cosa stiamo cercando di fare, e ce lo impedirà ad ogni costo"
Chappu fece appena in tempo a finire la frase che il terribile mostro uscì dal mare a meno di un chilometro da loro. Lenne urlò e lo abbracciò, nascondendosi fra le sue braccia e guardando con terrore il loro mortale nemico alzare un'onda gigantesca e scagliarla dritta verso di loro. La morte era inevitabile, il muro d'acqua si avvicinava a velocità incredibile.
"Abbiamo fallito" disse Chappu.
Lenne gli chiuse la bocca: "Ti amo"
Le loro labbra si sfiorarono, e questo bastò: il corpo del ragazzo si illuminò di accecante luce bianca, respingendo indietro l'onda di Sin con un energia mai vista. Lenne alzò l'asta, e il viso dell'amato compagno scomparve con un sorriso, volando verso l'alto con la forma di un gigantesco fulmine. Per un secondo, l'Eone Supremo apparve nel cielo, scagliandosi su Sin e artigliandolo, creando un'esplosione gigantesca che spazzò via tutto e tutti.
Chappu e Lenne atterrarono insieme sulla spiaggia cosparsa di rovine, si guardarono per un ultimo, lunghissimo istante, e poi si accasciarono al suolo senza vita le mani unite, per sempre.

I lunioli si alzavano nel cielo, divorando il corpo sventrato di Sin e volando verso la spiaggia, dove una donna danzava piangendo vicino a due giovani corpi distesi a terra e a un ragazzo dai lunghi capelli biondi che guardava, anche lui piangendo.
Yuna continuò la triste coreografia, e anche lei cominciò, piano piano, a scomparire fra i lunioli. Guardò verso Tidus, e vide che anche a lui succedeva la stessa cosa.
"Ti amo" gli disse.
"Anch'io" rispose lui.
I lunioli si innalzarono oltre le nuvole, e poco dopo sulla spiaggia non restò più nulla, tranne le rovine, i sogni e i ricordi.

  
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