Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Ely_BM    26/07/2018    1 recensioni
Stacie Torres, una ragazza come tante altre di sedici anni, forse un po troppo sbadata e sempre nervosa, che ama sognare ad occhi aperti il suo principe azzurro e suo grande amore da quando ha dieci anni di nome Steven Walker, migliore amico venticinquenne di suo fratello maggiore, sperando che un giorno la veda come una donna e non più "piccolina" come l'ha sempre soprannominata lui.
Tra amori e gelosie, vedremo le vicende di Stacie e Steven, che ci faranno sognare con il loro quasi impossibile amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo trentatre) Felicemente noi!

...POV STACIE...

"Buongiorno!" -saluta Olivia, entrando in questo preciso momento al bar-ristorante e io, dopo aver servito un tavolo, mi volto a guardarla-

"Siamo aperti da mezz'ora, come mai sei arrivata soltanto adesso? Lance e Rosie non ci sono oggi. Rosie e Alicia torneranno oggi a casa e Lance starà con loro." -le spiego, raggiungendola vicino al bancone-

"Beh avevo da fare una cosa molto importante." -mi risponde, guardandomi negli occhi-

"Del tipo?" -le domando non capendo-

"Siccome non ti decidevi ad andare a comprarlo, ci sono andata al tuo posto." -mi risponde, tirando fuori dalla sua borsa un test di gravidanza-

"Ma sei scema? Mettilo subito in borsa!" -esclamo allarmata, guardandomi in giro per assicurarmi che nessuno abbia visto niente. E per nessuno intendo Steven!-

"Ok, scusa!" -sospira lei, infilandolo in borsa- "Allora? Andiamo a fare questo benedetto test di gravidanza o no?" -mi domanda a bassa voce e io mi volto a guardarla negli occhi-

"Ora? Siamo a lavoro, Olivia." -le faccio notare seria-

"Le tue sono tutte scuse per rimandare." -dice lei più seria di me e io sbuffo. Lo ammetto: ho paura a fare quel test!- "Coraggio amica mia, andiamo!" -esclama, afferrandomi dalla mano- "Luke, Steven, noi ci assentiamo per qualche minuto, potete fare a meno di noi?" -domanda lei a quei due, mentre mi trascina verso il bagno delle donne-

"Tranquille!" -le sorride Luke e lei annuendo, mi trascina più velocemente-

"Olivia non tirare!" -sbotto nervosa, seguendola goffamente- "E poi non mi scappa la pipì!" -aggiungo, varcando la porta del bagno-

"Altre scuse Stacie? Basta rimandare, chiuditi in quel bagno e fai quel test!" -sbotta lei, spingendomi verso un bagno libero e io sospiro, mentre posa malamente il test sulla mia mano e io la guardo malissimo- "Se non ti scappa la pipì sforzati. Vedrai che uscirà!" -esclama lei quasi divertita, chiudendomi la porta in faccia e io sbuffo, posando lo sguardo su quel test-

"Ti odio!" -sbotto, abbassandomi i jeans e subito dopo le mutandine-

"Avresti continuato a rimandare, Stacie. Prima o poi avresti dovuto farlo, ho solo accorciato i tempi." -si giustica lei e io sbuffo. Odio quando la mia migliore amica è così insistente. 
Lo so che prima o poi avrei dovuto fare questo test o sarei dovuta andare dal medico, ma volevo far passare qualche altro giorno, per poter metabolizzare meglio tutto questo, ma ovviamente Olivia non la pensa come me e se mi rifiutassi di fare questo test, sono sicura che me lo farebbe lei, costringendomi a fare pipì. 
Quando vuole può essere molto persuasiva!-

"Se sono incinta, che cosa farò Olivia?" -le domando, fissando quel test di gravidanza appoggiato sul bancone dei tanti lavandini che ci sono nel bagno e ho gli occhi davvero lucidi, mentre aspettiamo il risultato-

"Lo terrai e lo crescerai insieme a Steven." -mi risponde lei, posando la sua mano sulla mia schiena come per confortarmi-

"Ma è tutto così complicato tra me e Steven." -esclamo con il magone, voltandomi a guardarla negli occhi-

"Ma può diventare molto semplice." -mi sorride, accarezzandomi dolcemente la schiena-

"Può diventare semplice? Lui aspetta già un figlio da un'altra." -le ricordo, mentre mi scivola una lacrima-

"E se il test sarà positivo, aspetterà anche un bambino dalla donna che ama." -mi sorride lei, mentre mi asciuga la lacrima con una dolce carezza e io tiro su col naso-

"Lo conosco, lascerebbe Meredith per stare con me e io non posso permetterglielo. Lei ha bisogno di lui, è sola, non ha nessuno. I suoi genitori le danno più soldi che affetto." -esclamo, osservandola-

"Stacie non puoi preoccuparti per lei, sei troppo buona. Forse dimentichi che lei non si fa scrupoli a ferirti, a ricordarti che aspetta un bambino da Steven. E lui farà la scelta più giusta." -mi dice e io, sospirando, mi volto a guardare il test- "E ora." -esclama lei, posando il suo sguardo nella mia stessa direzione-

"Olivia non.. Non ce la faccio! Guarda tu, per favore." -le dico, facendo un passo indietro e lei sospira-

"Ok, guarderò io." -esclama lei, avvicinandosi al test e subito lo prende in mano- 

"È positivo, vero?" -le domando convinta e lei si volta a guardarmi negli occhi e sorridendomi, annuisce- "Lo sapevo!" -esclamo e poco dopo scoppio a piangere e lei non perde tempo ad abbracciarmi. Sapevo di aspettare un bambino. Ne ero certa, sicura al cento per cento!-

"Non sei contenta? Io sì, presto avrò un altro nipotino." -esclama lei, abbracciandomi e io tiro su col naso-

"Certo che sono contenta." -le rispondo, allontanandomi da quell'abbraccio e sorridendo, mi asciugo le guance bagnate dalle lacrime-

"Dovrai dirlo a Steven." -esclama, accarezzandomi il braccio e io annuisco-

"Certo che glielo dirò, ma voglio trovare il momento giusto." -le rispondo e lei annuisce, sorridendo. Troverò il momento giusto per dirgli che sono incinta. Ora non mi sembra indicato informarlo a lavoro. 
Voglio trovare un momento tutto per noi, rimanendo da soli. 
Sono sicura di renderlo felice con questa notizia e anche io lo sono. Tremedamente!-
Appena ritorniamo in salone, il mio sguardo si posa subito su Steven che sorridendo serve una donna anziana e automaticamente sorrido come una vera stupida, portando la mia mano sulla mia pancia..

"Se continui a guardarlo in quel modo e a toccarti la pancia, capirà ogni cosa!" -esclama Olivia e io mi volto a guardarla-

"Beh gli direi che ho mal di pancia!" -alzo le spalle e lei scoppia a ridere, raggiungendo il bancone- "E poi non credo che lo capirebbe. Gli uomini sono un po' ottusi!" -esclamo, andandole dietro e lei ridacchia, mentre riprendiamo a lavorare-

...POV STEVEN...

Dopo quasi tutto il giorno al bar a lavorare, prima delle quattro sono uscito per poter andare a prendere all'asilo Jaxon e Garret.
Certo che il lavoro al bar è stressante e stancante. 
Ci sono così tanti clienti, che non puoi fermarti neanche un minuto per poter respirare.
Tutto il giorno avanti e indietro, tra un ordinazione e l'altra, e i clienti sembrano spuntare come funghi.
Per non parlare, poi, di Stacie.. 
L'ho beccata più di una volta a guardarmi e a sorridere come una ebete. 
Non so cosa le passi oggi per la testa, ma sembra strana. Più del solito direi.

"Papà, andiamo a mangiare un gelato?" -mi domanda mio figlio, saltellando, mentre tengo per mano sia lui che Garret-

"Fa freddo per il gelato, Jaxon." -gli rispondo, aiutandolo a saltare il gradino del marciapiede, tirandolo su dal braccio e lui sorride tutto contento-

"A me va una cioccolata calda!" -esclama Garret e io mi volto a guardarlo-

"Siii, cioccolata calda!" -esclama mio figlio, entusiasta all'idea di berne una-

"Va bene, cioccolata calda per tutti! Appena arriviamo al bar, ve la preparo subito." -dico ad entrambi, aprendo la portiera della mia auto-

"No, io voglio la cioccolata calda che mi compra sempre il mio papà." -mi dice Garret, salendo in auto con il mio aiuto-

"E che cioccolata ti compra tuo padre?" -gli domando, aiutando adesso mio figlio a salire in auto-

"Quella del signore che ha un bar al centro commerciale. Quella è davvero buona!" -esclama e poco dopo si lecca i baffi, portandomi a ridacchiare-

"Va bene, allora!" -accetto di portarli in quel bar e lui batte le mani felice. Dovrei andare al bar, perché è orario di lavoro, ma una pausa mi servirebbe proprio. Mi assenterò giusto una mezz'ora. Ho bisogno di staccare un attimo la spina dal lavoro, sono davvero stanco!- "Rimanete seduti qui e non vi muovete, intesi? Devo fare una chiamata." -esclamo, osservando entrambi e loro mentre annuiscono fissano le loro cioccolate calde. Devo chiamare Meredith. Ho deciso di essere un po' più presente per lei. In questo periodo l'ho lasciata un po' in disparte, non ho pensato molto a lei e voglio poter rimediare!-

"Aah, papà mi sono bruciato la lingua!" -piagnucola mio figlio, mentre Garret scoppia a ridere e io sospirando mi avvicino a lui, tenendo il cellulare all'orecchio aspettando che Meredith risponda alla mia chiamata- 

"Jaxon devi aspettare che si freddi." -gli dico, affiancandolo-

"Pronto!?" -risponde lei alla mia chiamata, mentre osservo mio figlio tenere la lingua di fuori e questo mi porta a sorridere divertito-

"Ehi!" -la saluto, portando la mano in tasca- "Dove sei? A casa?" -le domando, osservando Garret tirare con le dita la lingua di Jaxon ridendo- "Smettetela!" -li rimprovero in un sussurro, mentre mio figlio piagnucola e Garret se la ride-

"No, non sono a casa." -mi risponde- "E tu con chi sei?" -mi domanda lei-

"Sono con mio figlio e Garret!" -le rispondo, mettendomi seduto accanto a Jaxon- "Dove sei, se non sei a casa?" -le domando, osservandomi un po in giro-

"Sono dal ginecologo, per una visita." -mi risponde e io sto per chiederle il perché non me l'ha detto un'altra volta, il perché mi ha tenuto allo scuro di questa visita ginecologica, ma non faccio in tempo a chiederle niente, che la noto uscire da un negozio, con minimo dieci sacchetti in mano-

"Dal ginecologo sei.." -quasi sussurro, osservandola guardare dei vestiti in una vetrina-

"Aha, tra poco è il mio turno. Scusa se non ti ho avvertito di nuovo, ma eri al lavoro, non mi andava di disturbarti." -esclama-

"Ne parliamo a casa, Meredith!" -le dico serissimo e senza aggiungere altro o darle il tempo di dire niente, le attacco la chiamata in faccia, mentre il mio sguardo è fisso su di lei che sbuffa per le mie parole. Che cazzo sta succedendo? Perché mi viene a dire che è dal ginecologo, quando in realtà è in giro a fare shopping? Tutto questo è al quanto sospetto e strano!- "Bambini vi va di giocare alla spia?" -domando ad entrambi, non perdendo di vista Meredith che continua ad osservare le vetrine dei negozi-

"SIII." -urlano entrambi entusiasti e io sorrido-

"Bene, allora andiamo!" -esclamo, alzandomi in piedi e loro fanno lo stesso e dopo aver lasciato i soldi sul tavolo, prendo per mano entrambi, raggiungendo l'uscita-

"Chi dobbiamo spiare, papà?" -mi domanda mio figlio- 

"Meredith!" -gli rispondo, nascondendoci tutti e tre dietro un muro, mentre la tengo d'occhio-

"Perché?" -mi domanda ancora lui, mentre iniziamo a seguirla cautamente e tengo entrambi per la mano, per evitare di perderli-

"Perché il tuo papà crede che gli stia mentendo." -gli rispondo. Non so bene su cosa, ma credo che mi abbia mentito tutto il tempo.
Perché dirmi che va dal ginecologo, quando non è assolutamente vero? Forse perché non c'è nessun bambino ed è per questo che non mi avverte di nessuna visita ginecologica, cosa vedrei sul computer? Nulla!
Ma ovviamente non sono sicuro di questo, ma credo che sia così però e se mi ha mentito, mi incazzerò di brutto!-

"Zio mi sono stancato!" -esclama Garret e poco dopo sbuffa per la stanchezza. È da mezz'ora che seguiamo a destra e a sinistra Meredith e non ha fatto altro che fare shopping su shopping.-

"Ancora un minuto, Garret!" -gli dico, osservando Meredith entrare in un bar, ma poco dopo mi volto a guardarlo- "Come mi hai chiamato? Zio?" -gli domando sorpreso e sto sorridendo come uno stupido-

"Sei il papà del mio cuginetto, non sei mio zio?" -mi domanda lui confuso e io sorrido-

"Certo che lo sono." -gli sorrido, lasciandogli una carezza sul viso e poco dopo mi volto a guardare Meredith, seduta al bancone, mentre beve tutta tranquilla un drick. Sono sicuro che non aspetti nessun figlio. Bere alcolici durante la gravidanza potrebbe fare male al bambino e io non credo che lei vorrebbe che succedesse qualcosa di brutto a nostro figlio, ma come ho detto prima non esiste nessun bambino, per questo non se ne preoccupa! Ma io devo scoprire la verità ed è per questo che appena sono tornato a casa mia, ho messo a soqquadro il mio comodino alla ricerca di quella ecografia e appena me la ritrovo tra le mani, cerco la data scritta su di essa- "Non posso crederci! 15-gennaio-2016!" -leggo la data e poco dopo tiro un forte pugno contro il muro, facendomi un male cane- "Bastarda!" -ringhio a denti stretti. Come ho fatto ad essere così stupido? Come ho fatto a non accorgermi della data? Come ha potuto mentirmi su una cosa così importante, come un figlio? Perché poi avrebbe fatto una cosa simile?

"Per non rinunciare a te ti posso assicurare che sono capace di qualunque cosa."

"Tu sei mio. Mio e di nessun altro. E credimi, farei davvero qualsiasi cosa per non perderti."
 

Le parole che ha usato tempo fa mi rimbombano nella testa, come un martello pneumatico.
Lei farebbe qualsiasi cosa ha detto, anche inventare una gravidanza per non perdermi.

"Steven?!" -sento richiamarmi dalla sua voce e di conseguenza serro la mascella-

"Ehi." -la saluto, cercando di mostrarle che sono calmo e non incazzato nero. Voglio vedere fin dove vuole arrivare con questa bugia!- "Com'è andata la visita?" -le domando, raggiungendola in soggiorno, mentre mi infilo dentro la tasca dietro dei miei jeans quella sua finta ecografia-

"È andata benissimo. Il nostro bambino sta bene e inizia a crescere." -mi risponde lei, recitando la sua parte alla perfezione e io annuisco, fingendo di crederci- "Mi dispiace di non averti avvertito. Lo so che mi avresti accompagnata e che ti avrebbe fatto piacere, ma eri al lavoro e.."

"Non volevi disturbarmi." -concludo la sua frase, mettendomi seduto sul divano e lei annuisce-

"Esatto. Sei arrabbiato?" -mi domanda, mettendosi seduta accanto a me. Se sono arrabbiato? Sono incazzato nero e non reggo più questa bugia del cazzo!-

"Dimmi.." -mi volto a guardarla negli occhi e lei sorride, mentre io rimango serissimo in volto- "Era buono il drink che ti ha prescritto il medico?" -le domando e lei sbianca, ma poco dopo mi sorride, ma si vede che è un sorriso tirato e nervoso!-

"Drink? Quale drink? Di cosa stai parlando?" -mi domanda, fingendo di non capire-

"Smettila con questa recita!" -ringhio a denti stretti, stringendo i pugni- "Quando parlavamo al cellulare, ti ho vista al centro commerciale, ero lì Meredith, con i bambini e ti abbiamo seguita!" -le dico e dire che sono arrabbiato è dire poco. Sono davvero furioso, oltre che ferito e deluso da lei. Credevo che fosse incinta, credevo che presto sarei diventato di nuovo papà, invece era soltanto un enorme bugia!-

"Ma di cosa stai parlando? Ti sarai confuso, non ero di certo io al centro commerciale." -continua a mentire lei, continua con questa menzogna, continua con questa sua recita patetica-

"CAZZO MEREDITH BASTA!" -urlo furiosissimo e lei sobbalza per lo spavento- "Smettila con questa recita patetica, ormai so tutto." -le dico, tirando fuori dalla tasca dei miei jeans l'ecografia e poco dopo gliela lancio addosso- "Guarda la data!" -la incinto, indicandogliela con l'indice e lei osserva ciò che le indico con le lacrime agli occhi- "Da dove l'hai scarita? Da Google?" -le domando deluso e lei non dice nulla- "Tu non sei incinta. Tu non aspetti nessun bambino ed è per questo che non mi hai mai voluto con te in nessuna visita ginecologica, che non ti fai nessun tipo di problema a bere alcolici, che non hai mai avuto nessuna nausea mattutina o nessun tipo di voglie notturne, perché non esiste nessun bambino." -esclamo deluso come non lo sono mai stato in vita mia- "Perché l'hai fatto, Meredith?" -le domando e lei mi guarda con quegli occhi davvero lucidissimi-

"Io.. Mi dispiace!" -esclama e inizia a piangere, con viso basso- "Non volevo perderti, Steven! Quella sera ho sentito la tua conversazione con Stacie e quando volevi parlare con me, di noi, sapevo che mi volevi lasciare per poter tornare con la tua ex." -mi dice tra le lacrime-

"Posso sapere fin dove saresti arrivata? Pensi che non mi sarei mai accorto che la tua pancia non crescesse? Mi credi così stupido, Meredith? Cosa avresti fatto? Avresti inventato un aborto?" -le domando, guardandola negli occhi-

"Forse ho sbagliato, anzi ho sbagliato sicuramente, ma non volevo perderti. Sono sola, non ho nessuno con me. I miei genitori lavorano tutto il giorno e l'unica cosa che ricevo dai miei sono i loro soldi, quando l'unica cosa che desidero è affetto. Quell'affetto che non mi hanno mai dato, ma che ho sempre ricevuto da parte tua da quando ti conosco. Non volevo perdere l'unica persona che mi abbia donato affetto, amore, l'unica persona per cui conto qualcosa." -mi dice tra le lacrime-

"Ti sarei rimasto accanto comunque, Meredith. Non ti avrei mai lasciata sola, ma ora.. Ora non riesco nemmeno a guardarti negli occhi per quanto mi fai schifo. Hai mentito su una cosa troppo importante per me. Un figlio è la cosa che desidero più nella vita. L'idea di diventare papà per la seconda volta mi rendeva felice Meredith, invece era solo una squallida bugia." -le dico, osservandola- "Sono profondamente deluso da te, Meredith. Ferito. Credevo che fossi una persona migliore, invece ti sei dimostrata essere la stronza che tutti vedono." -e detto questo, mi avvio all'ingresso, sentendola scoppiare a piangere e decido di raggiungere l'unica persona che desidero in questo momento al mio fianco. L'unica persona che può farmi stare bene. L'unica persona di cui ho profondamente bisogno!-

Dopo essermi asciugato le lacrime che sono scese lungo il mio viso senza il mio controllo, busso alla sua porta. 
Sono davvero deluso, ferito, amareggiato.
L'idea di diventare di nuovo papà mi piaceva, mi rendeva davvero felice, invece non esiste nessun bambino. Era tutto frutto delle bugie di quella megera.

"Steven, hai pianto?" -mi domanda sorpresa di vedere il mio viso bagnato dalle lacrime, appena mi apre la porta del suo appartamento e io senza dire nulla mi avvicino a lei e subito la stringo tra le mie braccia- "Che cosa è successo?" -mi domanda preoccupata, avvolgendo le sue braccia intorno alle mie spalle e io tiro su col naso, stringendola ancora di più a me-

"Stacie, non aspetta nessun bambino." -le rispondo e lei, nel sentire quelle parole, mi allontana dalle spalle e subito i nostri occhi si incontrano-

"Di che stai parlando? Dai entra, così ne parliamo con più calma." -esclama lei, scansandosi e io, passandomi una mano sul viso, entro nel suo appartamento- "Vuoi un bicchiere d'acqua?" -mi domanda, chiudendo il portone alle sue spalle e io scuoto la testa, mettendomi seduto sul suo divano e prendendomi subito il viso tra le mani- "Che cosa è successo?" -mi domanda, raggiungendomi e subito si mette seduta accanto a me-

"Meredith non è incinta." -le rispondo, fissando il tavolino davanti a me-

"Come non è incinta?" -mi domanda perplessa e io mi volto a guardarla negli occhi-

"Non aspetta nessun bambino, non esiste nessun bambino, erano tutte bugie per tenermi al suo fianco. Non voleva perdermi, così si è inventata questa gravidanza." -le rispondo e lei scuote la testa scioccata-

"Che stronza." -sussurra, fissando un punto impreciso davanti a sè e io, posando una mia mano sulla sua coscia, mi avvicino maggiormente a lei e lei si volta subito a guardarmi negli occhi- "Come ti senti? Deve essere stato un brutto colpo per te." -esclama, osservandomi e io annuisco-

"Già, lo è stato. Ma.." -mi avvicino ancora di più a lei, con il cuore che batte davvero fortissimo-

"Ma?" -mi domanda per spronarmi a parlare-

"C'è un lato positivo in tutta questa storia." -esclamo, accarezzandole il viso-

"E sarebbe?" -mi domanda con un piccolo sorriso-

"Possiamo stare insieme, finalmente. Adesso non c'è niente che possa frenarci, non c'è nessun bambino." -le rispondo, accarezzandole il viso e lei sorride-

"Già." -sussurra, abbassando lo sguardo sulle sue gambe. Niente e nessuno potrà impedirci di stare di nuovo insieme. Ed è la cosa che desidero di più al momento!-

"Jaxon?" -le domando, avvicinandomi ancora di più a lei e lei ritorna a guardarmi negli occhi-

"Dorme come un angioletto." -mi risponde e io, sorridendo, le lascio una carezza sul viso, ma poco dopo non resisto più, così poso le mie labbra sulle sue e lei ricambia immediatamente il mio bacio. E il cuore mi martellare ancora più forte nel petto.
Mi era mancata così tanto..
Mi erano mancate le sue labbra sulle mie, la sua lingua che cerca la mia, il suo sapore mischiato con il mio. 
Mi erano mancate le sue piccole mani che mi toccano, mi sfiorano, mi accarezzano, pervadendo il mio corpo di mille brividi.
Mi era mancato sentire il suo corpo contro il mio, che si sfiorano, che si toccano.
Mi era mancato sentirmi così felice, così completo, come solo lei riesce a farmi sentire.
Mi era semplicemente mancata lei.
Dopo un lungo mese che non la tocco, che non la bacio, che non la tengo stretta tra le mie braccia, mi sembra tutto quanto un sogno.
Un meraviglioso sogno da cui non vorrei svegliarmi!- "Steven, Dio!" -geme lei con affanno, sotto il mio corpo e io sorrido compiaciuto sulla sua pelle, mentre le bacio, le lecco, le torturo il suo abbondante seno che amo da pazzi stringere tra le mie mani-

"Se continui di questo passo, nostro figlio ci sentirà!" -sussurro rocamente, salendo con i baci sul suo collo, mentre struscio avidamente la mia intimità contro la sua-

"Mh!" -geme, stringendo le labbra per non urlare e io rido rocamente- "Ti stai divertendo?" -sbotta nervosa, tirandomi un ceffone sul braccio e io, continuando a ridacchiare, riprendo a baciarle il collo- 

"Amo sentirti godere in questo modo." -sussurro maliziosamente, scendendo a baciarle il seno e la sento sorridere, mentre tira su il suo bacino contro il mio, facendo strusciare le nostre intimità-

"Steven, portami in camera da letto, non possiamo farlo sul divano." -sussurra, sentendo una sua mano intrufolarsi tra i miei capelli e poco dopo li stringe lievemente tra le dita, mentre io alzo il mio sguardo nel suo- 

"Hai ragione!" -esclamo, alzandomi velocemente dal divano e subito dopo la prendo tra le mie braccia, come una sposa e lei sorride, portando ancora una volta una mano tra i miei capelli- 

"Ti amo tanto!" -sussurra al mio orecchio e poco dopo sfiora, in modo sensuale, il mio lobo con la sua lingua e questo suo gesto mi eccita ancora di più, mentre mi mordo il labbro inferiore-

"Anch'io, piccola." -quasi sussurro, chiudendo alle mie spalle la porta della sua camera da letto a chiave e poco dopo la butto sul suo materasso-

"Ti sembro un sacco di patate?" -sbotta nervosa e sconcertata, mentre mi abbasso velocemente i pantaloni, lasciandoli a terra-

"Shh, sta zitta e baciami!" -sussurro, adagiandomi in boxer sul suo corpo, in mezzo alle sue gambe, e lei non se lo fa ripetere due volte, si avventa con foga sulle mie labbra. E io riesco a toccare il cielo con un dito per quanto mi sento bene e felice!-

"Hai chiuso la porta a chiave?" -mi domanda affannata, mentre le sfilo via i pantaloni del suo pigiama- "Jaxon ogni tanto si sveglia e viene da me, non vorrei che si svegliasse e ci trovasse in strane posizioni!" -mi dice e io scoppio a ridere, mentre mi sfilo via i boxer e lei le sue mutandine-

"Strane posizioni?" -le domando ridendo, salendo con le ginocchia sul materasso e sono completamente privo di indumenti, mentre cammino sulle mie ginocchia verso di lei-

"Sai di cosa parlo." -mi risponde e poco dopo si morde il labbro inferiore, osservando ogni parte del mio corpo completamente nudo- 

"Oh, lo so eccome!" -sussurro con sorrisino malizioso, abbassandomi verso di lei e subito inizio a stamparle bacetti umidi sulla pancia, iniziando a scendere verso le sue fantastiche gambe-

"Non mi hai ancora risposto. È chiusa a chiave la porta?" -mi domanda, ansimando a causa dei miei eccitanti baci e io sorrido sulla sua pelle-

"Tranquilla, è chiusa. Nostro figlio non ci vedrà in strane posizioni." -le rispondo divertito e lei ridacchia, spintonandomi dalle spalle, facendomi finire sdraiato di schiena, e in men che non si dica me la ritrovo a cavalcioni sul mio bacino, mentre mi bacia e mordicchia il petto-

"Mi sei mancato così tanto!" -sussurra sulla mia pelle, continuando a baciarmi dolcemente e io sorrido, portando i suoi capelli biondo platino tutti da un lato e noto che sorride, mentre strofina, verso l'alto, il suo labbro inferiore sul mio petto, arrivando sul mio pomo d'Adamo, dove ci stampa un bacio e subito dopo ne stampa un altro sul mio mento, guardandoci dritto negli occhi- "Io non ti sono mancata?" -mi domanda con sguardo sensualissimo e io sorrido, lasciandole una carezza sul viso-

"Da pazzi, piccola." -le rispondo in un sussurro e lei sorride, posando un bacio sulle mie labbra e poco dopo fa in modo che io entri in lei, non distogliendo nemmeno per un secondo i suoi occhi verdi scintillanti nei miei-

"Ti amo, amore mio." -sussurra, posando le sue piccole mani sul mio petto, iniziando a spingere su di me lentamente-

"Anch'io." -sussurro, portando le mie mani su suoi fianchi e mordendomi il labbro inferiore, l'aiuto con le spinte su di me, iniziando ad ansimare entrambi. E ogni volta che mi unisco a lei, mi sento totalmente completo. Non mi manca niente, adesso che ho di nuovo lei nella mia vita. 
E mi sento l'uomo più felice del mondo. Potrei uscire fuori e urlarlo al mondo intero quanto io sia felice.
Al mio fianco ho di nuovo la donna che amo più di me stesso e ho intenzione di tenerla al mio fianco per il resto dei nostri giorni.
Non commetterò più nessuno sbaglio, non rinuncerò a lei per niente al mondo e lotterò sempre per il nostro amore e per la nostra famiglia.
Niente e nessuno ci separerà più!-

...POV STACIE...

Ancora non riesco a crederci che quella stronza di Meredith abbia mentito sulla gravidanza.
E io mi chiedo come si può essere così meschini ed egoisti? Invetarsi una gravidanza per tenerselo con sé, è da pazzi oltre che da stronzi!
E se ripenso al fatto che abbia rinunciato al mio unico e grande amore per quella, mi prederei a schiaffi!
Quando mi ha detto che Meredith non aspetta nessun bambino, non potevo crederci, ma il mio cuore ha iniziato a battere comunque fortissimo.
Non c'era più niente che potesse tenerci lontani e adesso siamo qui, sul mio letto, a fare l'amore come se non ci fosse un domani.
E mi sembra tutto un meraviglioso sogno, da cui non vorrei svegliarmi mai più!

"Oh Steven!" -quasi urlo gemendo, essendo arrivata al culmine del piacere e lo stringo forte tra le mie braccia, mentre lui, sopra di me e in mezzo alle mie gambe, continua a spingere in me e io stringo le mie labbra per evitare di urlare e svegliare sia mio figlio che tutto il condominio, conficcandogli le unghia nella schiena-

"Cazzo sì!" -geme lui stringendomi forte a sé, arrivando al culmine del piacere e dopo qualche istante rotola sul materasso, trascinandomi con sé, ritrovandomi a cavalcioni su di lui, mentre ci strigiamo tra le braccia dell'altro- "Cavolo se è stato pazzesco." -sussurra lui soddisfatto come non mai e io sorrido, guardandolo negli occhi-

"Tu sei stato pazzesco." -esclamo, accarezzandogli il petto e lui ride, prendendomi il viso tra le mani e poco dopo lo tira verso il suo, unendo subito le nostre labbra in un dolce bacio-

"Volevo dimostrarti tutto l'amore che provo per te." -sussurra sulle mie labbra e io sorrido, mordendogli il labbro inferiore-

"Dalla tua performance deduco che mi ami da pazzi." -esclamo divertita e lui scoppia a ridere, mentre io, ridacchiando, mi sdraio al suo fianco, appoggiandomi subito sul suo petto. Fare l'amore con Steven è stato davvero formidabile e lui ci sa fare proprio alla grande. È sempre stato così.
Tra noi, il sesso, è sempre stato pazzesco, anche ora che è diventato un po' più vecchietto!- "Amore.." -lo richiamo, giocherellando con la peluria corta del suo petto-

"Mi era mancato sentirmi chiamare così da te." -esclama lui, accarezzandomi la spalla e io sorrido, poggiando il mio mento sul suo petto e subito i nostri occhi si incontrano- "Che c'è?" -mi domanda, portando delicatamente una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio-

"Devo dirti una cosa importante." -gli rispondo, guardandolo negli occhi, mentre mi tiro un po' più su, tirando con me la coperta, per poterlo guardare meglio. Questo è il momento perfetto per potergli dire che sono incinta. Che aspettiamo un bambino.-

"Dimmi." -mi sorride dolcemente, lasciandomi una carezza sul viso e io sorrido un istante, mentre accarezzo il suo petto-

"Sono incinta." -gli dico, guardandolo dritto negli occhi e lui apre la bocca, visibilmente sorpreso-

"Tu, cosa?" -mi domanda sorpreso e io sorrido-

"Sono incinta, amore. Aspettiamo un bambino." -gli rispondo e lui sorride rimanendo immobile a fissarmi e non spiaccica una parola- "L'ho scoperto solo questa mattina e aspettavo il momento giusto per dirtelo e questo lo era." -gli dico, osservandolo-

"Ma sei.. Sei sicura? Non è uno scherzo o chissà cos'altro, sei davvero incinta?" -mi domanda, guardandomi negli occhi-

"Ti sembro per caso Meredith? Non ti mentirei mai su una cosa così importante, Steven." -gli dico serissima. Cosa crede? Che gli mentirei come ha fatto quella stronza? Io non sono lei!-

"No certo, lo so piccola." -mi dice, accarezzandomi il viso- "È solo che mi hai.. Mi hai sorpreso, tutto qua. Non mi aspettavo questa splendida notizia." -esclama con occhi lucidissimi e io faccio un piccolo sorriso, accarezzandogli il viso- "Sei incinta!" -sussurra, sorridendo emozionato e io annuisco, accarezzandogli di nuovo il viso- "È fantastico!" -esclama, mentre gli scivola una lacrima lungo il suo viso e io, sorridendo, lo bacio sulle labbra e lui si butta su di me, ritrovandoci sdraiati sul materasso a riempirci di dolci baci e di sorrisi. 
Sono davvero al settimo cielo.
Non credevo che avrebbe pianto per la notizia, che l'avrebbe reso così felice, ma dovevo immaginarlo. Steve ha sempre sognato di avere dei bambini, di crearsi la sua famiglia e per lui un figlio è una grande gioia!- 

...POV STEVEN...

Ancora non riesco a crederci. 
Non solo oggi è il giorno più bello della mia vita dato che io e Stacie siamo tornati insieme, ma come se non bastasse aspettiamo un bambino. 
Presto diventerò papà per la seconda volta ed è magnifico!
Presto diventeremo genitori di un altro frutto del nostro grande amore e questa è una grande notizia. Non poteva darmene di più bella.
E questa volta sarà diverso..
Diverso perché non mi perderò nulla. 
Non mi perderò la sua pancia crescere mese dopo mese.
Non mi perderò l'emozione di sentir scalciare nostro figlio.
Non mi perderò nessuna ecografia.
Non mi perderò la sua nascita.
Non mi perderò nulla, questa volta!

"Ti avverto: in gravidanza posso essere molto più nervosa e intrattabile del solito." -esclama lei, accarezzandomi i capelli e io scoppio a ridere-

"Posso solo immaginare cosa possa aver passato tuo fratello." -dico ridendo e lei mi tira un colpetto sulla nuca-

"Idiota!" -sbotta e io, non smettendo di ridere, le riempio le labbra di piccoli bacetti, mentre le accarezzo la sua pancia nuda, da sotto il lenzuolo- "Che bello!" -sussurra sulle mie labbra e io aggrotto le sopracciglia-

"Cosa?" -le domando perplesso, allontanandomi dalle sue fantastiche e carnose labbra-

"Sentirti accarezzare la mia pancia. Mi sarebbe sempre piaciuto." -mi risponde con un piccolo sorriso dolce e io sorrido pure, lasciandole un bacio sulle labbra e poco dopo mi immergo sotto la corperta- "Dove vai?" -mi domanda ridendo, tirando su la coperta per potermi guardare e io sorridendo inizio a stamparle bacetti umidi sulla pancia-

"Ehi piccolo, mi senti? Vorrei presentarmi, sono il tuo papà e non vedo l'ora di tenerti tra le braccia." -parlo alla sua pancia con dolcezza e non smetto di sorridere come un idiota-

"Steven.." -mi richiama lei in un sussurro e appena alzo il mio sguardo su di lei, noto i suoi occhioni verdi con dei lacrimoni enormi-

"Ehi, non piangere." -sussurro dolcemente, tirandomi su verso il suo viso e subito premo le mie labbra sulle sue per qualche breve istante-

"È ancora troppo piccolo, non può sentirti." -mi dice, mentre le scivola una lacrima lungo la sua guancia e io gliela asciugo immediatamente con una tenera carezza-

"Lo so." -le sorrido dolcemente e lei tira su col naso-

"Sono così felice, amore mio." -sussurra, abbracciandomi forte e io la stringo subito a me, mentre inizia a piangere sulla mia spalla- "Sono solo lacrime di gioia, non preoccuparti." -mi tranquillizza lei tra le lacrime e io sorrido, stringendola maggiormente-

"Lo so, piccola. Anch'io sono felicissimo." -le dico e lei, tirando su col naso, si allontana da me, proiettando i suoi splendidi occhi nei miei- "E lo sai chi sarà felice quanto noi?" -le domando sorridendo, asciugandole il viso e lei sorride pure-

"Jaxon." -mi risponde e io annuisco-

"Già. Quando saprà tutto questo, ne sarà terribilmente felice." -esclamo e lei annuisce d'accordo con me, prendendomi il viso tra le mani e subito mi stampa un bacio dietro l'altro sulle labbra- "Ti amo immensamente." -sussurro tra un bacio e l'altro-

"Anch'io. Tanto." -sussurra sulle mie labbra e io sorrido, baciandola a fior di labbra- "Dormiamo adesso? Sono stanca." -esclama, sistemandosi sotto le coperte e dandomi le spalle, mentre io la stringo subito da dietro-

"Notte piccola." -sussurro, lasciandole un bacio sulla spalla nuda e lei sorride, avvicinandosi maggiormente a me, venendo indietro con il suo corpo-

"Notte." -sussurra lei, chiudendo gli occhi e io, non smettendo di sorridere, la osservo dormire, fin quando non cado anche io tra le braccia di Morfeo. Felice come non mai!-

Spazio autrice:
 
Buongiorno a tutte ^^
Dopo una lunga attesa, ecco tutto per voi il penultimo capitolo! 
Già, avete capito bene. Siamo quasi giunti al termine di questa storia!

 
Allora, ditemi.. Vi è piaciuto questo capitolo?
Finalmente tra Steven e Stacie è tornato il sereno ed è scoppiata la passione! E Meredith? È stata davvero pessima e cattiva, ma poverina non voleva perdere Steve e rimanere da sola.
Ditemi cosa ne pensate lasciandomi qualche recensione, mi farebbe davvero piacere conoscere le vostre opinioni ^^
 
Adesso vi saluto.
Alla prossima, un bacio.
-Elisa.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Ely_BM