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Autore: SakuraSan96    27/07/2018    0 recensioni
"Provò un secondo di ammirazione verso il ragazzo e riuscì finalmente a saziare quella sua piccola fiamma di curiosità, che svanì insieme al silenzio interrotto da un orologio che riprese a ticchettare non appena Nicole si rese conto della sua presenza sulla parete. Segnava le 8:46. La ragazza sembrava impaziente di raggiungere la classe e la lezione di storia che aspettava di iniziare con l’ora successiva."
E' la versione corretta e riscritta della mia vecchia fanfiction https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1085524&i=1 . Se non l'avete letta consiglio di saltare questo passaggio ^^'' e godervi questa nuova versione!
Buona lettura!
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico, Universitario
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..Vorrei dunque assegnare il premio per miglior prosa narrativa a... Nicole Johnson! – Annunciò finalmente il preside.

Il pubblico vide una figura alzarsi e camminare verso il palco, forse un po' troppo appariscente per un semplice liceo, lì dove il preside attendeva. Era Nicole. La ragazza più bella e volenterosa di tutto il liceo. Tutti i ragazzi le cadevano ai piedi.
I suoi lunghi capelli biondi emanavano un profumo di fiori di ciliegio ed erano splendentemente curati. I suoi occhi rapivano l’animo di tutti coloro che osavano incrociarli. Freddi come il ghiaccio ma luminosi come il cielo d’estate, e il suo corpo minuto la rendeva ancora più graziosa.
Era normale vedere la maggior parte delle ragazze invidiarla, aveva tutto ciò che una ragazzina del liceo desiderava: la popolarità.
Come ben è scontato, la gerarchia del liceo faceva sì che tu potessi avere un felice e tranquillo percorso scolastico, in caso contrario e nella peggiore eventualità venivi bullizzato da chi si sentiva più sicuro di te.
Nicole, grazie semplicemente alla sua devozione allo studio (e diciamolo, anche al suo angelico aspetto), godeva di uno dei piani più alti di questa piramide. Tuttavia non le dava molto peso. Messo da parte lo studio, lei era una ragazzina alquanto riservata: se nessuno la veniva a cercare, lei si sentiva a suo agio a stare per fatti suoi. I casi in cui mostrava interesse per qualcuno erano spesso giustificati da un doppio fine, oppure da un’ammirazione verso una certa qualità che spesso era legata a qualcosa che la accomunava con il suo carattere.

- Prego – Disse il preside porgendo alla ragazza il microfono.  Ella a sua volta annuì lievemente accennando un ringraziamento.

- La ringrazio, signor preside. Sono felice di aver raggiunto questo piccolo traguardo e vedere che tutto l’impegno che ci ho messo è stato ripagato. Non ho mai creduto di essere una buona scrittrice, ma la professoressa Plumb è riuscita a convincermi del contrario e sostenendomi mi ha aiutata ad arrivare a questo punto. Ringrazio la mia compagna Kimberly e il resto della nostra classe per essere stati sinceri con i loro giudizi! – Ridacchiò insieme a loro ricordando il confronto che ebbero il giorno prima della consegna, quando tutti cercarono di sembrare dei giudici di un talent-show pronti a dire la propria opinione critica (seppur inventata) sul lavoro impeccabile di Nicole.
Sorrise facendo un lieve inchino liberando il palco per lasciar spazio ad altri premiandi.
Scese le scale e alzò lo sguardo cercando la sedia senza padrone che la aspettava aggredita dalla schiera di compagni di classe pronti a congratularsi. Tra di loro, Nicole cercava la figura di Kimberly, colei che più di tutti la spronava e ispirava. Era una ragazza dal carattere forte ma dalla personalità un po' testarda. Conosceva Nicole solo da due anni, ma erano riuscite a legare da subito. Kim era la tipica ragazza sportiva e bastava uno sguardo per capirlo; la sua altezza e il suo modo di vestire spesso casual, non lasciavano spazio alla fantasia. Giocava in una rinomata squadra di pallavolo lì a Boston: i Firebird. Era una squadra del college che ogni anno dopo un’accurata selezione prendeva in considerazione giocatori liceali. Infatti per Kim fu una grande soddisfazione entrare a farne parte. Quando lo seppe, i suoi determinati occhi castani brillarono di gioia, e scalpitava impaziente di iniziare nuovi allenamenti.
C’era però nella sua mente qualcosa che le faceva invidiare la purezza estetica di Nicole, ossia quel fattore che portava le persone ad ammirarla. Inizialmente temeva di essere stata stregata anch’ella da questo suo aspetto, ma con il tempo capì che in realtà era sinceramente attratta dalla sua schiettezza e cercava in tutti i modi di prenderla come esempio.
Nicole incrociò finalmente il suo sguardo e la raggiunse ricoprendola di gratitudine.
- Ti avevo detto che eri sulla strada giusta, hai fatto bene a continuare con la tematica scolastica! – Interruppe la serie di elogi dell’amica che stavano diventando un po' eccessivi.
  In quel momento le due non aspettavano altro che uscire da quell’immensa aula magna e incamminarsi verso la loro caffetteria preferita. In quel posto facevano un’ottima cheesecake ai frutti di bosco, la loro preferita. Fu Nicole a scoprirla, Kim era solita prendere sempre la red velvet perché amava il suo gusto dolce e leggermente acidulo dato dalla combinazione di formaggio e burro. Tuttavia, mentre Nicole provava tutti i tipi di dolci presenti nel listino, finalmente arrivò il turno di questa semplice e rinomata torta inglese. Le varianti erano molte e Nicole sarebbe stata propensa ad assaggiarle tutte nei giorni a venire però, dopo aver assaporato il contrasto tra l’asprezza dei lamponi e la dolcezza della crema di formaggio, non ne era più così certa.
Finite le premiazioni e salutati i compagni, le due finalmente si avviarono. La strada che percorrevano solita per arrivare alla caffetteria era piena di colori durante la maggior parte dell’anno, tranne quel periodo... febbraio. Il cielo era spesso uggioso e le strade bagnate, ma quello spettacolo affascinava ugualmente Nicole: trovava sublime come la natura riuscisse a condizionare le emozioni delle persone, difatti sarebbe strano vedere qualcuno sorridere da sotto l’ombrello intento a coprirsi da un diluvio e a non volare insieme al vento. Eppure tutto questo a Nicole divertiva. Beata spensieratezza liceale.
Arrivarono davanti la caffetteria giusto in tempo per scampare ad una pioggerella che sarebbe cresciuta da lì a poco. Kim aveva già in mente come passare una serata divertente e tranquilla con la sua amica: una volta uscite sarebbero corse sotto l’acqua al karaoke che si trovava esattamente di fronte. Nicole era davvero brava a cantare, al contrario di Kim che però amava ascoltarla.
Il tempo passò così in fretta in quella saletta rimbombante di buona musica che non si resero subito conto che era arrivata l’ora di cena. Insieme, divertite da quel pomeriggio, si avviarono alla stazione dei treni dove ognuna proseguì per la propria strada.

Grazie per aver letto questa piccola introduzione a
quello che sarà questo racconto liceale! ^^

Deb

  
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