Lui & Lei
Non siamo in un
paese lontano lontano
Eppure lasciamo
iniziare questa storia nel modo più classico
C’era una volta una
ragazza bellissima, ma che non si piaceva affatto:
Capelli del colore
della notte oscura
Pelle di latte, e
sul viso due macchie d’iridi color cacao
Animo dolce e
sensibile e una straordinaria capacità d’Amare
C’era una volta un
mezzo demone:
né ragazzo né
demone, diverso dagli altri e per questo disprezzato.
Rozzo, del tutto
insensibile a qualsiasi cosa non lo riguardasse
Arrabbiato con il
mondo e con chi provava sentimenti di alcun tipo
Un bastardo dagli
capelli argentati e pozze di sole al posto degli occhi.
Ma non era sempre
stato così…
C’era stato un
momento nella sua vita in cui aveva vissuto giovane e spensierato.. e continuò
fino a che gli altri bambini cominciarono ad insultarlo, prenderlo in giro per
la sua natura: gli ci volle molto per trovare dei veri amici che accettassero
la sua diversità, ma neanche con loro comunque, riuscì ad aprirsi mai del
tutto.
Eccelleva in
qualsiasi campo, dalle materie scolastiche allo sport. Aveva fatto di tutto per
essere il migliore e il più ammirato del suo liceo e la sua fama comunque si
estendeva nel quartiere.
Invece, ciò che
amava fare, ciò per cui dava l’anima era la danza.
Suo padre, morto da
qualche anno ormai era stato un famoso ballerino e aveva studiato in America
per poi esibirsi nei teatri di Broadway e aveva lasciato a Kagome uno
straordinario patrimonio genetico in questo caso: fin da bambina non c’era
stato un momento in cui non pensasse nuovi passi, coreografie, a migliorarsi.
In un certo senso
era un modo per star lontana dal mondo e più vicina a suo padre.
Quell’anno decise
di cambiare istituto. Non si trovava per niente bene nel precedente e così
aveva deciso di cambiare per entrare in un liceo scientifico.
La sua casa non era
una di quelle ultramoderne ma era situata in cima ad una collina, all’ombra di
un grande albero, un tempio scintoista.
Passò le ultime
giornate di libertà estiva a divertirsi e ogni sera verso le sette era in
palestra a dare l’anima per la sua passione.
Il giorno dopo
avrebbe cominciato un nuovo anno scolastico nel liceo più vicino.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
< forza
ragazzi!! >
< più grinta!!
>
< passa quella
palla >
Pochi secondi.
Un rimbalzo, due,
tre.
In un attimo la sua
agilità lo porta a tre metri dal cesto.
Si innalza fino ad
arrivare al canestro, chiudendo con la vittoria la partita d’allenamento.
< come al solito
non ne manchi una è capo? >
< modestamente..
>
Inuyasha si era
dato da fare in tutti questi anni, e su più fronti.
Innanzi tutto era il
capitano della squadra di basket del liceo, nonché nella squadra giovanile del
suo paese, insomma una promessa sportiva.
Il suo fisico
atletico aveva già fatto una considerevole strage: non c’era ragazza che fosse
una che gli avesse mai rifiutato qualcosa; e a lui quanto piaceva divertirsi
con loro, sempre pronte a servirlo nella speranza di una ricompensa.
Era
stramaledettamente ricco e viziato e viveva in una villa con un giardino
immenso,
eredità del padre.
E anche per lui il
giorno dopo la campanella avrebbe segnato l’inizio di un nuovo anno scolastico.
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Drriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinn
Il cuore di Kagome
batteva forte, una buona impressione era tutto: stava per entrare nell’aula
dove il professore l’avrebbe poi presentata ai suoi nuovi compagni.
Nell’attesa si
sistemò i capelli e le più piccole pieghe della divisa circa un centinaio di
volte, quando improvvisamente la porta dell’aula si aprì ed entrò fra gli
sguardi curiosi dei suoi coetanei.
Tremava.
< ragazzi,
questa è la vostra nuova compagna di classe, mi raccomando, fatela sentire a
suo agio, vuoi dire qualcosa? >
< grazie, piacere,
mi chiamo Kagome Higurashi e quest’anno ho cambiato istituto, spero di poter
integrarmi bene e fare subito amicizia >
La capoclasse si
alzò e il professore le rivolse attenzione
< Kagome, lei è
Sango, la tua capoclasse, per qualsiasi dubbio domanda a lei e ora prego,
prendi posto >
Sango le fece cenno
con la mano del posto che aveva tenuto di fianco a lei per la nuova arrivata.
Kagome si sedette e
le due si salutarono stringendosi la mano.
La lezione era
cominciata ormai da mezz’ora buona quando qualcuno bussò alla porta.
< avanti >
Entrò un bidello
< penso che
questo sia suo >
E detto questo se
ne andò lasciando entrare al suo posto un ragazzo.
< o, complimenti
signorino Inuyasha no Taisho, il primo giorno ed è già in ritardo, vuole degnarci
della sua presenza anche quest’anno dunque? >
Nonostante i suoi
ottimi voti i professori odiavano il suo comportamento.
< mmh, diciamo
che non è proprio nei miei programmi, preferirei evitarlo, se possibile. >
Disse lui con un
sorrisetto idiota stampato in faccia.
< si sieda
invece di fare battute di spirito, che sarà meglio >
< chi è quel
tipo Sango? >
< è la persona
più popolare di questa scuola, è ricchissimo, viziato e osannato dalle altre
ragazze per la sua bellezza >
Kagome lo squadrò
da testa a piedi, certo di sicuro qualsiasi ragazza sana di mente non avrebbe
negato la sua bellezza, ma a suo parere proprio per questo era il classico tipo
viziato e scorbutico
< a me sembra
solo uno sbruffone >
< attenta a come
parli, i mezzi demoni hanno un udito finissimo >
E difatti si girò e
guardò fissa la ragazza che lo aveva insultato, per poi sedersi di fianco al
suo compagno di banco da sempre: Miroku. Un altro sciupa femmine solo dalla
faccia più simpatica e da maniaco.
< ben svegliato
Inuyasha, sei in anticipo >
< bha, chi è
quella tipa seduta di fianco a Sango? >
< lei? È la
nuova arrivata, si chiama Kagome, carina non trovi? >
< sarà meglio
far vedere subito a quella smorfiosetta chi comanda qui >
Intervallo
Fui presa subito in
ostaggio da Sango, che durante la lezione si era auto persuasa che io e
Inuyasha formassimo una coppia assolutamente perfetta e non vedeva l’ora di
farmelo conoscere, non c’è che dire, mi stava sempre più antipatico e ancora
non gli avevo rivolto neanche la parola. Prometteva bene.
< ciao Kagome io
sono Miroku, vuoi diventare la madre dei miei figli? >
Gli stavo quasi per
porgere la mano, ma la ritrassi subito, allibita. Sango mi rassicurò
< oh, Miroku,
non spaventarla, tranquilla Kaggy fa così con tutte >
< p-piacere
allora >
Dissi titubante.
Quel tipo mi massacrò di domande, alle fine arrivai a pensare che ne sapesse
più lui della mia vita che io stessa.
< oh, è così ti
piace la danza eh? Anche a me piace molto, però lo faccio solo a livello di
principiante, qualche volta magari ci troviamo ok? >
< si, mi
piacerebbe molto, Sango! >
Inuyasha intanto
tornò dal suo solito giro per la scuola e si avvicinò a noi.
< vieni
Inuyasha!! Ti presento Kagome >
E per un secondo,
gli sguardi si incrociarono,
e per un attimo,
tutto intorno sparì,
e per un istante
accadde qualcosa, si accese una scintilla, una flebile fiamma.
Lui la osservava,
era alta, snella, e aveva due occhi stupendi.
Lei lo guardò, non
aveva mai visto occhi del genere, contrastanti dai capelli argentei, era la
prima volta in vita sua che vedeva un hanjou.
La voce di Miroku
ruppe tutta l’atmosfera.
< ragazzi? Siete
fra noi? Eheh >
E poi si mise a
ridacchiare.
Come, risvegliata
da un trance, mi affrettai a porgergli la mano.
< piacere Kagome
Higurashi >
Ma lui non la
strinse, incrociò le braccia e si avvicinò guardandomi dall’alto in basso.
< ma guarda te
che impertinente, ora ripresentati e di, piacere io sono la tua umile schiava
al tuo servizio >
< cosa??? >
< che hai sei
sorda? >
< Inuyasha, è
nuova, trattala bene >
< lo sto
facendo, gli ho dato una seconda possibilità >
< ma stai
scherzando spero? A come ti permetti? Chi ti credi di essere il più bello di
tutti? >
< ovvio, e tu
chi ti credi di essere per rispondermi? >
La classe intanto
si era girata per godere di quell’insolito spettacolo.
Inuyasha era
allibito, come poteva una ragazza pensare di tenergli testa?
< io sono
Kagome, come ho già detto è tu sei solo uno sbruffone viziato >
Un silenzio
innaturale calò fra i presenti.
< cosa hai
detto? >
< hai sentito
benissimo >
< scusati e
implora pietà >
< NO >
No
No
No
Mai una ragazza
aveva risposto così a una sua qualunque richiesta.
< non mi piace
che qualcuno si ribelli, ragazzina, te la farò pagare >
< non mi fai
paura >
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ciao ragazzi sono tornata^^ spero che questa nuova storia vi appassioni tanto quanto sta appassionando me scriverla, all'inizio forse vi sembrerà la solita storia banale, ma penso che poi l'evolversi deglii eventi potrebbe fargli prendere una svolta, che dire d'altro? aggiornerò di settimana in settimana se non mi sarà possibile prima e aspetto curiosa i vostri primi impatti.