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Autore: Tima_Las    29/07/2018    1 recensioni
Questa ff inizia dopo le vicede di Thor Ragnarok, ma prima degli avvenimenti dell'ultimo Avengers: Asgard è distrutta e tutto il popolo si trova sulla navicella in rotta per la terra.
Thor e Loki affronteranno una realtà a loro del tutto sconosciuta, ma che non li esimerà da sorprese e spaventi: un figlio.
Ovviamente il tutto sarà costellato da battaglie e minacce com'è classico.
Il primo file porta data 10 novembre 2017 ed è mesi che aspetta di essere pubblicata.
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Mpreg
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CAPITOLO 9

“Oh ma dai! Cambia questo coso!” urlò Tony.

“Che vuoi?” domandò Loki “A me piace!”

“Ti prego è uno strazio! Tanto lei muore!”

“Grazie per avermi rovinato il film!”

“Film?????? E' un film questo?”

“Ssssh zitto Tony! Non l'ho mai visto!” rispose Nath.

“Sul serio lo state guardando?” domandò il genio.

“Si!” risposero in coro tutti e sei.

“Sei contro uno, hai perso uomo di latta.” ghignò Loki.

“Sei serio Thor? La signora delle camelie?” domandò Tony.

“Non è brutto...” ammise il biondo.

“Cap...”

“Ssssh....”

“Tanto muore!” rimarcò Stark.

“L'hai già detto Tony, ma che gran rivelazione. E' mezz'ora che sputa sangue.” ammise Steve “Non ci voleva un genio per capirlo.”

Loki rise non scollando lo sguardo dallo schermo.

“Non siamo stati anche noi li?” domandò Thor.

“Si...” rispose Loki appoggiandosi con la testa alla sua spalla.

“Dove siete stati voi?” domandò Clitt.

“A Parigi...” rispose Thor.

“Quando?” domandò l'arciere.

“Fino a due giorni fa...”

“Ssssh si siamo stati a Parigi...dopo però...” rispose Bruce zittendoli alzando una mano.

“Che noia!” esclamò Tony rifugiandosi in cucina con la compagnia di un bicchiere di whisky.

Solo quando il film fu finito Loki lo raggiunse.

“Mi hai chiesto di scegliere tu il film...”

“Si ghiacciolo, sinceramente mi aspettavo qualcosa di più movimentato da te.” ammise.

Loki rise sedendosi di fronte al milionario rubandogli il bicchiere annusando l'odore del whisky prima di ridarglielo.

“Ti manca?” domandò Tony.

“Non sai quanto ora ne vorrei un sorso, ma non posso...” ammise incrociando le braccia sul tavolo.

“Sicuro?...”

“Perchè posso?”

“Questo no. Jarvis, mi trovi un whisky analcolico?”

“Si signore.”

“Visto?”

“Esiste?” domandò Loki perplesso.

“Certo signore, appena ordinato e in arrivo nei prossimi minuti.” rispose Jarvis.

“Oh...wow...” sorrise.

“Non avrà effetti, ma il gusto dovrebbe essere quello.”

“E già mi potrei accontentare.” rispose Loki.

“Che c'è?...”
“Cosa?”

“Sei più calmo del solito.”

“Sarà che sto iniziando a ciondolare per via della pancia.”

“No no...c'è qualcosa...”

“Che ho scoperto aspettarne due invece di una?”

“Anche...forse...ma c'è altro...” disse socchiudendo gli occhi e scrutandolo “Tu hai paura...”

“Io?”

“Si tu...”

“Non mi va di parlarne.”

“Va bene, non insisto. Sai dove trovarmi quando ti sentirai pronto.” ammise il genio.

“Signore, il suo whisky analcolico.”

“Che velocità!” esclamò Tony.
"Chi ti ha detto che ne vorrò parlare e soprattutto con te?"
"Perchè Bruce ti rivolterebbe come un calzino con esami e Thor sarebbe asfissiante fino all'inverosibile."
"Giusto..." rispose Loki mentre il genio gli passò al fianco tornando in sala lasciandolo solo coi suoi pensieri.

 

**

 

Tony passeggiò per l'appartamento, ormai deserto, alle prima luci del mattino. Erano appena le sei e mezza sulla città di New York e il cielo iniziava a rischiararsi.

Si voltò avvertendo sei passi dietro di se.

“Insonnia?” domandò quando vide il dio dai capelli neri.

“No, ero scomodo.” ammise il moro sbadigliando.

“Thor dorme?”

“Come sempre.” sorrise Loki avvicinandosi alla vetrata “Sono rimasti qui?”

“Gli altri? Si...” rispose Tony.

“Tu che fai sveglio?” domandò Loki.

Il genio alzò le spalle unendo le labbra in una smorfia.

“Non avevo più sonno.”

Loki annuì guardando di nuovo fuori dalla vetrata.

“Io scendo, vieni con me?” domandò Tony.

“Di già?”

“Se non vuoi resta qui...”

“Tanto non ho di meglio da fare.” sorrise seguendolo.

 

**

 

“Quindi...Loki...che hai?” domandò Tony.

“Mi hai chiamato per nome?”

“Scusa...ghiacciolo...”

Il dio rise scuotendo il capo lasciando cadere il cacciavite, che aveva in mano, sulla scrivania al suo fianco.

“Allora? E dai ti sto ospitando posso sapere che hai?” domandò Tony senza alcuna malizia “Lo vedo che c'è qualcosa...”

“Hai ragione ho paura.” ammise Loki prendendo un lungo respiro lasciando cadere le mani sulle gambe “Non so come finirà.”

“Come vuoi che finisca? Nasceranno e sarete genitori. Presumo.” ammise Tony.

“Non è così semplice, le sto portando in grembo in un corpo maschile e non un corpo jotun. Un corpo che però sta mutando e sta mostrando parti...femminili...che dovrebbero esserci nella mia versione Jotun non nella mia versione aesir...il che forse è un problema...”

“Oh...”

“Non commentare...”

“Bhe è un bene no?” domandò Tony "Insomma diciamo nel...tutto...che alcune cose compaiano anche...insomma hai capito."

“Un bene se avessi la mia magia, se potessi trasformarmi in una donna, se sapessi come reagirà la mia magia alla nascita...non lo so...c'è anche il rischio che...”

“No!”

“Cosa?”

“Non te lo permetto! Perchè Thor con due bambine sarebbe un disastro senza di te per cui tu non ci pensare neppure!”

“Si certo...” sorrise Loki “Non sono io a deciderlo...” rispose Loki “E ora te ne prego non farne una questione di stato, a Thor non deve neppure balenare per la mente una cosa simile. Deve...passare questo tempo...pensando solo alle bambine, te ne prego...”

“Io non dico nulla se tu parli con Bruce di quello che mi hai appena detto.” rispose Tony.

“Va bene.”

“E voglio sapere se posso far qualcosa...”

“Tony, ti occupi di macchine...”

“Appunto! Ogni cosa possa servire...”

“Va bene.”

Tony si zittì riprendendo il lavoro per diversi minuti prima di fermarsi e guardarlo.

“Eh...Loki?”

“Si?” domandò il dio non distogliendo lo sguardo dal piccolo pezzo di lamiera che stava cercando d'avvitare.

“Puoi togliermi qualche domanda?”

“Di che genere?” domandò sporgendosi poi guardandolo in viso.

“Ma tu...quello che si dice di te...”

“Non è vero quasi nulla.” ammise Loki.

“E perchè...ah giusto dio degli inganni. Ma non è deleterio che ti credano insomma...”

“Una mezza prostituta fattrice e con preferenze animali?” rise il moro “E' divertente il fatto che ci abbiano creduto sinceramente.”

“Ah...quindi tu...non...”

“Mai...” ammise abbassando il viso sorridendo.

“Niente figli cavalli...lupi...”

“No...” ammise ridendo “Neanche serpenti o bambine mezze morte dee degli inferi.” rispose Loki “Loro sono le prime...” disse sfiorandosi la pancia con la mano.

“Ma...a parte i tuoi pensieri. Non hai paura del parto in se?” domandò Tony.

“Sorpassando ogni mia paura e problema?” domandò Loki.

“Si...”

“No.”

“Sei davvero il dio degli inganni.” rise Tony.

“No, sul serio.” Loki si fermò guardandolo “Non ho paura del parto...insomma deve accadere no? Si presume che nascano e...bhe dopo che hulk mi ha sepolto nel tuo pavimento al piano superiore e sono sopravvissuto un po' di dolore non mi spaventa.”

“Un po'?” esclamò Tony “Dicono che sia come rompersi cinquanta ossa contemporaneamente!”

“Bhe mi è capitato di peggio uomo di latta.” rise il moro riprendendo il lavoro.

“Sul serio...”

“Oh si...” ammise saldando un piccolo pezzo di ferro all'altro “Il tesseracht mi ha fottutto il cervello...”

“Si ma non ti creava dolore.”
“Insomma...non sai le cazzate che ho fatto mentre ero sotto il suo effetto.” ammise alzando un poco lo sguardo “Mi passeresti quel cacciavite?”

“Oh si certo...” disse passandogli l'attrezzo “Che genere di cazzate?”

“Bhe...lanciarmi contro palazzi ad esempio, cadere da oltre cinquecento metri...lottare con Thor. Anche tu non sei stato molto delicato con quei raggi che hai nelle mani.” ammise sorridendo guardando il suo lavoro.

“Solitamente inceneriscono, come hai fatto a...”

“Giusto per tornare in tema il parto non mi fa paura in se.” ammise guardandolo “Tony sono un dio, so che il dolore non mi uccide. Fa male, ma non mi uccide.”

“E come mai non diventi blu?” disse indicando il condizionatore acceso e ghignando subito dopo.

“Che stupido!” rise Loki.

“Scusa...ci ho provato. Ora ho freddo posso...”

“Accendere il riscaldamento? Se non vuoi prenderti una polmonite direi che forse è il caso.” rise Loki tornando al lavoro.

“Ma come funziona?” domandò.

“Tony sei una piattola questa mattina!” esclamò il moro abbassando le braccia “Cosa vuoi sapere? No se esco al freddo, se apro il frigorifero o cerco nel freezer non divento blu.” ammise velocemente prendendo un lungo respiro “E neanche se mi presento nel bel mezzo del polo nord!” disse bloccandolo prima che parlasse “E non funziona se accendi il condizionatore, anche se devo dire che preferisco il freddo al caldo.”

“Scusa.” sorrise Tony.

“Ci hanno provato tutti da quando hanno saputo chi ero davvero...” sospiro “Non funziona così.” rispose Loki “Devo trasformarmi io, di mia volontà ma ora non posso senza magia...oppure toccare il tesseract...o essere toccato da un gigante di ghiaccio.”

“Quindi niente stanza igloo.” sorrise Tony.

“No...però mi piacerebbe, è possibile averla?” domandò sorridendo “Sto scherzando.”

“La vuoi?”

“Perchè si può?” domandò perplesso.

“Certo che si può!” esclamò Tony “Davvero ti gioverebbe?”

“Tony non ti disturbare, per fortuna hai un terrazzo.” ammise sorridendo “Mi basta, è inverno fa freddo.”

“Ma non freddo abbastanza immagino...”

“Sono cresciuto ad Asgard. Non fa mai freddo...un'eterna primavera.”

“Io te la faccio comunque la stanza.”

“Fai quello che vuoi Tony.” rise Loki porgendogli il pezzo di latta “Finito, ne hai altri?”

“Perfetto grazie...hem...no...dovrei calibrare il nuovo sistema operativo.” disse indicando il computer.

“Posso vedere?”

“Si, ma dopo ghiacciolo. Pausa, andiamo a far colazione.”

 

**

 

“Fino a che temperatura...?”

“Cosa, il freddo? Qualsiasi...è il caldo che mi fa star male.” ammise Loki mangiando una ciotola di fiocchi d'avena.

“Male come?” domandò guardandosi attorno.

“Oh no, questo no...” disse indicando la stanza “Sento solo più caldo di voi immagino, ma non mi da fastidio. Il caldo dell'estate mi uccide.”

“Quello credo tutti...” ammise Tony sorridendo.

“Vomito, non mi reggo in piedi e rischio di...non so come lo spiegate voi, ma l'opposto di essere congelati.”

“Ah no, fino a quel punto non arriviamo.”

“Quello non posso...” ammise masticando lentamente.

“La tua temperatura media?”

“Jarvis?” domandò Loki.

“27° signore.”

“Più o meno si.” sorrise Loki.

“Thor come fa a toccarti nel letto? Sei un incubo! Piedi ghiacciati sempre.”

“Thor non sente nulla.” sorrise Loki “Poi mi scalda...”

“Siete una coppia perfetta devo dire...”

“Ah!” esclamò portandosi la mano al ventre.

“Che hai?” domandò Tony saltando in piedi.

“Nulla! Mia figlia è una stronza!” esclamò sbattendo il pugno sul piano della cucina prendendo un lungo respiro ad occhi chiusi “Smettila!” ringhiò prendendo fiato.

“Che cosa c'è?”

“Calmati.” sussurrò Loki massaggiandosi il ventre.

“Cosa c'è?”

“Mia figlia mi da la scossa perchè ha preso da quel pentapalmo di Thor!” rispose respirando lentamente sorridendo poco dopo “Scusa non intendendo spaventarti...”

“Devi...sopportare questo?” domandò Tony tornando a sedersi.

“A quanto pare si! Quando nasceranno stacca la corrente Tony...un consiglio.” ammise riprendendo a mangiare.

“E l'altra ha preso da te...che cosa fa?”

“Per ora, se è come me, se ne sta buona e calma nascosta nel suo posticino e la ringrazio.” ammise sorridendo “Poi non ne ho idea...”

“Bhe...prevedo momenti movimentati. Oh Bruce!” esclamò Tony quando lo vide entrare assonnato.

“Jarvis ha detto che era meglio mi svegliassi...” disse camminando stancamente.

“Non è nulla, mi da solo la scossa.” ammise Loki.

“Ah il solito...” sorrise Bruce “Mangi solo quelli?”

“Mi vanno solo questi.” ammise Loki quando lo scienziato gli si sedette al fianco “Lo so che è poco, mangio a pranzo...”

“Sapete cosa voglio?” domandò Tony “Un Big Mac...”

“Per colazione?” rise Bruce.

“No bhe...”

“Prendine due...” sorrise Loki alzando la mano.

“Facciamo così, oggi mc per tutti.” disse “Jarvis prendi nota, mc per tutti...”

“Bene signore, cosa?”

“Per me e Loki sai già, agli altri chiedi.”

“Dottor Banner?”

Lo scienziato rise scuotendo il capo.

“Che velocità Jarvis! Come loro.”

“Perfetto signore.” rispose l'intelligenza artificiale zittendosi subito dopo.

“Hai tempo questa mattina Loki? Volevo farti un esame un po' più completo di quello di ieri...” disse aspettando che rispondesse "Considerando che la seconda è restia a farsi vedere.."

“Hum...si, stavo aiutando Tony...”

“Non scappo ghiacciolo. Credo che quello sia più importante.” disse Tony alzandosi “Bhe io vado...”

 

**

 

“Ancora un lungo respiro.” sussurrò Bruce mentre Loki insisteva a guardare il soffitto sopra di se “Scusa, ti da fastidio...”

“Sssh...se è così che devi fare Bru....aaaah...”
“Cosa?” si fermò.

“Piano...” ammise respirando fra i denti serrando gli occhi.

“Scusa, credo di essere arrivato a un punto non ancora formato.” ammise Bruce.

“Lo credo...” disse prendendo un lungo sospiro “Com'è?”

“Per non saperne nulla Loki...devo ammettere che si sta formando tutto...normalmente.” ammise lo scienziato.

“Per quanto sia normale.” ammise Loki in un piccolo sorriso.

“Per oggi basta...” disse coprendogli le gambe con il lenzuolo “Va bene, insomma...stiamo andando un po' per tentativi, ma questo l'avevamo previsto. Provi dolore?”

“No, ora no.” disse il moro sedendosi sul bordo del letto.

“La colazione resta giù?” domandò togliendo i guanti buttandoli nel cestino.

“Si...” sorrise Loki.

“Aspetta ad alzarti, datti qualche momento.” disse spegnendo le macchine aiutandolo poi a rivestirsi.

“Oh...” sbuffò passandosi una mano sul ventre mentre si avvicinarono all'ascensore.

“Ehi!” Bruce lo sorresse passandogli le mani sui fianchi.

“Cazzo! Quattro mesi così no!” urlò Loki posando un pugno sul muro e la fronte sopra di esso.

“Ancora?”

“Si! Mi fulmina, mi da la scossa!” disse stanco “Vorrei stendermi...”

“Saliamo subito.”

“Non in stanza! Andiamo in laboratorio da Tony, non voglio che Thor si preoccupi per ora.”

 

**

 

“Senti ghiacciolo, così non va.” disse Tony.

“Non dirmelo Antony.” mormorò il moro steso sulla chashlonge del genio massaggiandosi la fronte.

“La cosa va risolta ora, non puoi passare quattro mesi così.” disse il genio.

“No, non posso anche perchè mi friggerebbe.” sorrise Loki.

“Thor che ne dice?” domandò Tony guardando Bruce.

“Non lo sa.” rispose Loki.

“E non credi che sia il caso di comunicarlo all'unico che ne capisce qualcosa?” domandò Tony.

Loki lo guardò annuendo subito dopo.

“Inizia ad essere il caso.” ammise il moro.
"Si eh? Forse..." sbuffò Tony "Jarvis butta giù dal letto Thor e per l'ennesima volta spiegagli come arrivare qui."
"Subito signore."

   
 
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