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Autore: Altair4    29/07/2018    0 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le tristi vacanze di Natale e ultimo dell’anno erano alle spalle, David era seduto alla scrivania che leggeva di nuovo i fascicoli sui sospettati interrogati dalla polizia. Per un attimo guardò la piccola foto di Aliya che aveva vicino al suo computer. Per fortuna Ireen non l’aveva mai notata, ma in fondo non era così importante. Doveva smettere di illudere quella povera ragazza, nel tentativo di scacciare quel pensiero si concentrò sulle descrizioni che aveva di fronte, risolvere il caso veniva prima di qualsiasi altra cosa.
 
Tom Evergreen, trentacinque anni, anche lui collega della vittima, non aveva alibi la sera del 18 novembre, ma nemmeno un vero movente, apparentemente non aveva avuto mai nessun problema con il fisco. L’unica sua colpa era che detestava Ramirez e non lo nascondeva. Una volta lo aveva addirittura minacciato di morte per un motivo che nessuno aveva capito, per cui tutti i colleghi lo avevano additato subito. Era necessario indagare in modo più approfondito su di lui.
 
Carrie Finner, trent’anni, collega di Ramirez. Secondo gli altri colleghi, aveva tentato in tutti i modi di farsi notare dalla vittima. Ramirez però era troppo corretto per avere una storia sul posto di lavoro, quindi nessuno li aveva mai sorpresi insieme, ma non era detto che non si vedessero al di fuori. Anche Carrie aveva avuto problemi di tasse sempre per colpa di Ramirez, ma la cosa stranamente era stata risolta senza troppi problemi per la donna. Doveva scoprire se avevano avuto una relazione e l’unico modo era intervistare la moglie di Ramirez che questa misteriosa amante l’aveva vista di persona, sarebbe stato il passo successivo.
 
David si appoggiò allo schienale della sedia e cominciò a fissare il soffitto, poi sentì come strusciare al vetro della finestra ed un miagolio tenue gli riportò alla mente tanti ricordi. Rocky il suo gatto siamese, aveva preso l’abitudine di stare molti giorni da Edna, ma tornava sempre un po’ anche da David come per vedere come stesse, come se sapesse che lui era triste per la partenza di Aliya. Rocky adorava Aliya avevano avuto varie conversazioni telepatiche, anche il micio ne sentiva la mancanza, David riteneva che sfogasse questo vuoto col cibo.
         -Entra straniero! Guarda come sei ingrassato, zia Edna deve smetterla di viziarti-
Rocky strusciò il suo dolce musetto alla mano del suo padrone, poi miagolò guardando la foto di Aliya sulla scrivania di lato al computer.
         -Sì, manca tanto anche a me…-
Rocky si acciambellò sulle gambe di David e rimase in silenzio mentre il suo padrone prendeva il telefono e chiamava Level.
         -Buongiorno commissario-
         -Ah David, perché sei David vero?-
         -S’invecchia commissario…ora non mi riconosce più?-
         -Quando la smetterai di sfottermi e mi porterai un po’ di rispetto? Piuttosto hai trovato nulla di interessante?-
         -Non proprio, ma tutti i sospettati hanno alibi piuttosto labili-
         -Potresti farmi un riassunto? Non ci sto capendo più nulla-  Disse Level.
         -Ok. Allora abbiamo:
Rudolf Schnell, l’ex galeotto, il sospettato principale, il cui alibi è la ex che non si trova. Russell sta facendo ricerche.
Peter Roads il fratello della moglie di Ramirez sembra che passi tutto il tempo con i figli.
Terry Wolly, l’infermiera, la sua famiglia è finita sul lastrico per colpa della vittima…dobbiamo vedere i filmati della sicurezza per capire se la sera che è morto Ramirez ha lasciato l’ospedale durante il turno. Ho le registrazioni, le porterò a Russell oggi stesso. Comunque abbiamo eliminato il marito invalido di Terry in modo troppo sbrigativo…
Tom Evergreen, un collega la cui unica colpa sembra sia quella di detestare Remirez, anche se nessuno dei colleghi sa perché. Evergreen è single ed era solo la notte dell’omicidio, anche se leggo che ha passato tutta la notte al telefono con un’amica.
Carrie Finner, la collega di Ramirez, non ha un alibi molto forte, era con il padre infermo il 18 dicembre, potrebbe averlo lasciato in ogni momento. Anche lei è single, però il mio istinto mi dice che potrebbe essere la misteriosa amante di Ramirez con il quale è stato sorpreso dalla moglie-
         -Cosa aspetti a portare le registrazioni a Russell ed a spremere la moglie di Ramirez?-
         -Ci sono state le vacanze di Natale, nessuno era facilmente reperibile…avevo intenzione di fare tutto oggi-
         -Va bene, va bene, passa di qui, Russell ti consegnerà altro materiale così potrai trovarci anche l’indirizzo della madre di Vera Ramirez. La vedova si trova a Birmingham al momento. Russell ha già tutti i tabulati del cellulare di Evergreen l’altro sospettato single e li sta guardando-
         -Benissimo arrivo in un lampo- Rispose David.
Dopo essere stato al commissariato, David con la sua fedele Mini era già sull’autostrada con meta Birmingham. Adorava la campagna inglese, quel verde acceso anche d’inverno lo aiutava a riflettere, fu quasi dispiaciuto di essere giunto a destinazione. La casa che si trovò davanti era molto simile alla sua: un terra-tetto finale con al piano terra cucina, soggiorno e sala da pranzo, mentre al piano superiore il bagno e le camere. Suonò il campanello, sentiva chiaramente che qualcuno era in casa, la moglie di Ramirez aprì la porta.
         -Buongiorno e buon anno! E’ la signora Vera Ramirez?-
         -Sì…buon anno…con chi ho il piacere di parlare?-
         -Sono l’investigatore Pieri, sono venuto per conto della polizia per farle domande su suo marito, permette?-
David si fece quasi largo, Vera sembrava quasi non volesse farlo entrare, ma non oppose resistenza e finse gentilezza.
         -Prego signor Pieri, le offro qualcosa? Una birra, un the?-
         -No grazie, non si disturbi-
Si sedettero sul divano e David tirò fuori i fascicoli che aveva con sé in una borsa di pelle molto professionale, era stato un regalo di Aliya e non se ne separava mai quando seguiva un caso.
         -Avrei bisogno di sapere se riconosce l’amante di suo marito in questa foto -
Vera non riusciva più a sorridere nemmeno per finta.
         -Dunque…è pettinata e…vestita…ma sembra davvero lei! Chi è?-
         -E’ una collega di suo marito-
         -Lo sapevo! Ha sempre detto che lui era corretto, che certe cose lui non le avrebbe mai fatte ed invece…chissà da quanto tempo andava avanti…ma cosa c’entra questa storia con la morte di mio marito?-
         -In realtà potrebbe anche non entrarci nulla, ma dobbiamo seguire tutte le piste possibili. Suo marito è stato ucciso da qualcuno che conosceva, lo ha accoltellato quando era di schiena, prendendolo alla sprovvista-
         -Perché, non potrebbe essere stato un ladro?-
         -Nessuno ha forzato la vostra porta. Suo marito ha aperto al suo assassino ed hanno bevuto del whisky insieme-
         -E dice che potrebbe essere stata l’amante?-
         -Non è esattamente quello che pensavo…ma non lo escludo-
         -Forse la voleva lasciare e sarebbe tornato da me…ma non so se lo avrei rivoluto…trascurava anche nostro figlio…ha saputo che ha messo nei guai mio fratello con il fisco? E per poche sterline-
La vedova Vera Ramirez stava piangendo mentre parlava, chiaramente era rimasta sconvolta dall’accaduto e forse teneva al marito più di quello che dicesse. David avrebbe voluto leggergli la mente come faceva Aliya.
         -Si calmi Vera, le prometto che troveremo l’assassino…-
In quel momento entrò Margaret, la madre di Vera, aveva origliato e disse:
         -Fred era un mascalzone, se l’è meritato, era un bruto!-
         -Mamma ti prego, cosa dici…-
         -Cosa intende con bruto? La picchiava?-
Chiese David, Vera lo guardò chiaramente in imbarazzo, poi precisò:
         -No…non mi ha mai picchiato…ma quando era più giovane era molto diverso da adesso, era molto irrequieto e so che si era trovato coinvolto in alcune risse. Poi il lavoro all’Home Office lo ha cambiato molto ed è diventato tutto l’opposto…-
         -Molto interessante, veniva seguito da uno psicologo?-
         -I suoi non volevano, dicevano che erano sciocchezze…ma in realtà la situazione era molto grave…-
         -Mi dica la verità, è stato mai arrestato?-
Rispose la mamma di Vera per conto della figlia.
         -So che te ne vergogni cara, ma il giovanotto deve sapere. Sì, è stato arrestato quel delinquente, quando l’ho saputo aveva già sposato mia figlia…è per questo che sono venuta a vivere qui, volevo stargli lontano, avrei voluto che mia figlia divorziasse! Era veramente un ipocrita-
         -Grazie Margaret, sono informazioni molto utili. Signora Ramirez, quella sera quando lo ha sorpreso con l’amante cosa è successo? Ha avuto reazioni violente?-
         -No…non mi ha visto…era sul divano ed erano…stavano…insomma doveva vedere il viso di mio marito, sembrava quello di un pazzo assassino…mi ha sconvolto nel profondo! Sembrava un animale selvatico…non si è mai comportato così con me…si vede che quella…donnaccia invece risvegliava in lui degli istinti sopiti- Vera abbassò lo sguardo in preda alla vergogna e alla tristezza, poi aggiunse -ho richiuso la porta e sono scappata qui da mia madre…però ho raccontato tutto alla polizia, devono sapere che mostro era, perfino quella facciata di lavoratore modello era falsa!-
         -Grazie signora Vera, è stato tutto molto illuminante. Pensa che resterà ancora qua a Birmingham? Sarebbe importante che restasse a disposizione per eventuali chiarimenti…-
         -Preferirei restare qua ancora per tanto tempo, però mio figlio ha la scuola…per cui torneremo a Nottingham tra una settimana…-
         -Molto bene, la terrò informata, arrivederci-
David aveva avuto un’intuizione, forse Ramirez aveva un passato da delinquente e forse chi l’aveva ucciso apparteneva a quel passato, Russell lo avrebbe aiutato a trovare quello che cercava.
Arrivò quasi di corsa dal suo amico, lo trovò intento a guardare i filmati dell’ospedale di Nottingham. Dovevano capire se Terry Wolly, l’infermiera sospettata, fosse veramente rimasta lì per tutto il tempo o se era uscita per andare ad uccidere Fred Ramirez.
         -Ciao amico genio, lascia perdere l’infermiera, credo di avere una pista, vedi se Ramirez ha dei precedenti e guarda se ha a che fare col sospettato preferito di Level: Rudolf Schnell!-
         -Dici che il vecchio Level può avere ragione? – Rispose Russell.
         -Potrebbe essere-
         -Forse guardando i fascicoli di Ramirez possiamo risalire a Schnell…visto che i suoi sono stati persi…o presi-
         -Certo però è ridicolo, non avete un database elettronico di riserva con i vecchi casi? Come è possibile che non sia tutto disponibile on line- Commentò David alzando un sopracciglio.
         -Ovviamente c’è, ma non di tutti i fascicoli, perché chi se ne doveva occupare ha fatto una gran confusione, ha cominciato a scannerizzare roba a casaccio e so che ci sono dei DVD da consultare-
         -DVD? Perché non li ha messi direttamente nel computer della polizia? O in qualche hard disk esterno?-
         -Non mi chiedere niente, non sono cose che mi riguardano, è Level che non vuole aggiornarsi e per alcuni aspetti qui siamo all’età della pietra. Ma non preoccuparti so dove sono quei DVD, li potremo consultare senza problemi…sperando ci siano anche i dati di Schnell.
         -Russell come farei senza di te? Cosa farebbero Level ed i tuoi colleghi piedipiatti senza di te?-
         -Ok, ok, non fare troppo il leccaculo, dovrai aiutarmi, sarà tutta roba scannerizzata e che si legge male, ci vorrà un bel po’-
         -Non c’è problema, sai che non ho vita privata…-
         -Ed Ireen?-
         -Non conta nulla per me…appena mi ricordo cosa è il coraggio glielo dirò…-
Russell scuoteva la testa, non se la sentiva di fare la predica a David per quella storia, era più dispiaciuto che arrabbiato con lui, perché sapeva che il suo amico soffriva terribilmente.
         -David devi andare avanti…-
         -Sì Russell lo so…scusami…ma adesso vorrei parlare del caso…-
         -Va bene…-
I due investigatori passarono due settimane a visionare i dati dei fascicoli scomparsi per capire se c’era una qualche relazione tra il delinquente Rudolf Schnell e la vittima Fred Ramirez, ma non trovavano nulla che avesse realmente attinenza al caso. Sulla fedina penale di Ramirez risultava un arresto per droga ed un’accusa omicidio accaduto quasi trent’anni prima. Dall’omicidio era stato scagionato perché non sussistevano prove.
         -Ci vorrebbe la memoria prodigiosa di Aliya, avrebbe notato subito qualcosa di interessante- Disse David sospirando.
         -Senti, lo so che lei era un altro livello, ma io non sono un deficiente e nemmeno tu, secondo me stiamo sbagliando tutto. Per quale motivo dovrebbe avere ragione Level? Secondo me questo Schnell è così banalmente sospetto che non può essere stato lui!-
         -Russell non siamo in un film, non puoi far ragionamenti del genere, di solito sono le persone con precedenti che compiono i misfatti, è più logico-
         -E’ vero, ma questo Schnell non ha mai ucciso nessuno, il suo più grave reato è la rapina ed il tentato omicidio, non sappiamo se sarebbe capace di uccidere a sangue freddo-
         -Forse hai ragione…in fondo i due non si conoscevano bene…si sono incontrati solo perché Fred Ramirez, la vittima, ha tamponato Rudolf- precisò David.
         -Cioè mi vorresti dire che tu e Level vi siete fissati su questo tipo per un tamponamento? Ma dico, hai qualche inizio di arteriosclerosi? Il vecchio può anche darsi, ma tu…- Commentò Russell infastidito dalla scoperta.
         -Diceva che aveva altri precedenti che non ricordava bene e non riusciva a trovare i fascicoli-
         -Come puoi vedere ha compiuto solo una rapina a mano armata, ma non ha mai ucciso nessuno-
         -Forse dobbiamo fermarci qui…forse hai ragione tu, quello Schnell non c’entra un bel nulla e Level è il solito fissato, stasera vinci tu, me ne vado, sono a pezzi, saluta Clair-
David aprì la porta di casa, gettò il giacchetto sull’attaccapanni, andò ad ordinare una pizza e poi accese il cellulare. Dopo qualche secondo gli arrivarono cinque messaggi uno dietro l’altro di Ireen, sospirò e disse ad alta voce:
         -Che cosa devo fare con te!-
Il telefono cominciò a squillare.
         -Ciao Ireen-
         -Si può sapere che fine hai fatto? Non sei mai in casa, hai spento il telefono…ti prego se non mi vuoi più vedere dimmelo-
         -E’…così…non ti voglio più vedere…-
         -Ah è così…e me lo dici per telefono-
         -Ecco…io…l’hai detto tu…-
         -Sei un bastardo David, spero che morirai solo, sommerso dai tuoi stupidi casi, addio!-
         -Ireen…è solo colpa mia…-
Ireen aveva chiuso il telefono, era capitato spesso che litigassero, ma David non le aveva mai detto chiaramente che non la voleva. Stavolta invece era successo. Il giovane investigatore provò a richiamarla, ma il telefono era spento, si gettò vestito sul letto e si addormentò subito, non voleva più pensare. In un attimo era nel mondo dei sogni e si ritrovò a vagare in un deserto dorato. Era senza dubbio Xiar, era più incredibile di quanto potesse immaginare, una figura sfocata gli apparve davanti.
         -David sono Ṡénza…sono Aliya…-
         -Aliya ma è un sogno o sei reale? E questo è Xiar?-
         -Questo che vedi è Xiar. Siamo a metà strada tra il sogno e la realtà-
         -Avevi ragione…è un po’ monotono come pianeta! Ma non importa! Posso venire da te?-
         -No…amore non puoi…arriverò io da te e ti libererò dalla prigionia…-
         -Quale prigionia!? Portami su Xiar! Non ce la faccio più senza di te…mi manchi da morire-
         -Lo so, anche io sto male…ma verrò e non potrò restare…il nostro sentimento ci lega ma ci fa soffrire…non posso permetterlo-
         -E cosa mi farai?-
         -Dimenticherai il nostro amore…e diventerai più intelligente-
         -Non mi serve a nulla, voglio stare con te-
         -Ricordi? Ti ho promesso che ti avrei reso più intelligente…-
         -Niente ha più senso senza di te…solo i casi e zia Edna mi fanno andare avanti. Vorrei che fossi qui, scommetto che avresti già risolto l’omicidio che sto seguendo-
         -Lo puoi fare anche tu, segui il tuo istinto, anche la tua empatia non è comune…non sei mai stato un terrestre comune, sei speciale…-
         -Ma non abbastanza per tenerti qui o per seguirti…-
L’immagine si fece ancora più sfocata.
         -No, non andare!- Gridò David.
         -Verrò presto da te…ricordati chi sei, ricordati cosa sai fare…ti amo David-
         -No, non andare! Ti amo anche io!-
Xiar e Ṡénza sparirono nel nulla, David si ritrovò nel buio totale, cominciò a disperarsi ed a piangere. All’improvviso un pensiero gli balenò in mente, lo sguardo da “pazzo assassino” di Fred Ramirez, i suoi “istinti sopiti”, erano dei dettagli che gli aveva detto Vera Ramirez a cui non aveva dato importanza prima, ma adesso sembravano più rilevanti di tutto il resto, doveva tornare da Russell. David aprì gli occhi a fatica e si trovò ancora vestito sul letto, era stato tutto uno strano sogno, ma ricordava perfettamente ogni dettaglio e forse sapeva come fare per risolvere il caso, forse Aliya lo aveva aiutato dall’altra dimensione. Si recò con Russell a consultare i giornali di quasi trenta anni fa e trovarono tutte le informazioni sull’omicidio del quale Fred Ramirez era stato un sospettato. Gli unici testimoni chiave erano la figlia ed il figlio della vittima che al tempo avevano rispettivamente dieci ed otto anni. I due bimbi erano rimasti scioccati dall’evento e non ricordavano più nulla. Giocavano a nascondino la sera del delitto, la piccola si era nascosta sotto il tavolo, invece il fratello stava scendendo le scale proprio mentre il padre veniva accoltellato da un ragazzo, probabilmente un drogato, che era entrato per rubare. Ma entrambi non riuscivano più a ricordare che faccia avesse l’assassino anche se lo avevano visto bene, quindi nessuno era mai stato condannato per mancanza di prove. Poi un dettaglio fece sussultare David. Non poteva essere un caso, consultò anche il fascicolo che gli aveva dato Russell e trovò la conferma, doveva solo dimostrare che aveva ragione, ma non sapeva come. Tornò al commissariato da Level, ma ci volle un po’ per convincere il vecchio scorbutico del suo piano.
         -Che cosa? Ma chi credi di essere, Ellery Queen?- Disse Level scocciato.
         -Chi è Ellery Queen?- Rispose David.
         -Questi giovani d’oggi che non sanno mai niente! L’investigatore più in gamba dell’universo, il personaggio inventato dagli scrittori Frederick Danny e Manfred B. Lee! Fecero anche un telefilm con Jim Hutton come protagonista…il padre di quell’attore…Timothy Hutton-
         -Ah sì, ora ricordo…roba vecchissima…ma perché?-
         -Perché anche lui riuniva tutti i colpevoli in una stanza, poi mano a mano scagionava chi non era colpevole e demoliva gli alibi. Poi il vero colpevole confessava quasi da solo!-
         -In effetti era quello che avevo in mente… se si può fare…-
         -Ecco…sì…ma solo perché mi piace Ellery Queen! Ma non è che potresti un attimino anticiparmi chi è l’assassino?-
         -Preferisco che si smascheri da sé-
         -Lo detesto quando fa così...- Grugnì Level.
Così dopo qualche giorno, tutti i principali sospettati furono invitati al commissariato per alcuni accertamenti, erano sei in tutto:
Vera Roads la moglie della vittima Fred Ramirez.
Peter Roads fratello di Vera Roads in Ramirez.
Carrie Finner la collega ed amante di Ramirez.
Rudolf Schnell il candidato principale, perché Level lo considerava tale, essendo lui un malvivente e perché era stato tamponato della vittima senza ottenere risarcimento.
Terry Wally l’infermiera che Ramirez aveva rovinato per un problema di tasse accompagnata dal marito con disabilità parziale.
Tom Evergreen il collega che detestava apertamente la vittima per vecchi dissapori e lo aveva minacciato sul lavoro.
         -Buonasera signori, vi chiederete perché vi abbiamo radunato qui-
Level alzò gli occhi al cielo, David si stava comportando proprio come il tipico detective dei telefilm e nemmeno gli aveva anticipato nulla, ma lo lasciò fare.
         -Certo che ce lo chiediamo perché siamo qui. Cosa c’entro io con questa storia? Solo perché quell’idiota mi stava antipatico e glielo dicevo in faccia?- Commentò Evergreen.
         -Signor Evergreen, lei lo ha minacciato una volta davanti a testimoni…però è qui perché grazie a lei Carrie Finner ha un alibi-
         -Che significa?- Chiese Vera, la moglie di Ramirez.
         -Vera, mi ha indicato proprio lei, Carrie Finner, come amante di suo marito. Ci dica la verità signorina Finner, è stata costretta a farlo, non è vero?-
         -Ecco io…-
Carrie abbassò lo sguardo piena di vergogna.
         -Ramirez l’aveva minacciata perché aveva scoperto che evadeva le tasse, così ha cercato di farselo amico, fino a che lui le ha chiesto di più!- Commentò David preso dalla foga di risolvere il caso.
         -La lasci in pace, non deve milioni allo stato, quel tipo era un mostro!- Commentò Evergreen.
         -Signor Evergreen perché la difende così, a spada tratta?-
         -Tengo alla signorina Finner, è una persona per bene, è stata travolta dagli eventi…-
         -La verità è che lei è il vero fidanzato di Carrie, lo ammetta!-
         -Sì è vero, stiamo insieme da poco, non volevamo che i nostri colleghi lo sapessero! Ma come avete fatto a scoprirlo?- Chiese Evergreen.
         -I tabulati telefonici sono stati illuminanti. La sera dell’omicidio lei e la signorina Finner l’avete passata al telefono. Succedeva tutti i giovedì sera perché non potevate vedervi-
Carrie sospirò e disse:
         -E’ vero, sono spesso da mio padre il giovedì…è infermo…l’infermiera ha il giorno libero, faccio la nottata e Tom mi tiene sempre compagnia…ed è vero che Fred mi ha obbligato…le chiedo perdono Vera, ma non avevo altra scelta, tutti i miei soldi se ne stanno andando in cure per mio padre…-
         -Non si preoccupi Signorina Finner, non stiamo indagando su di lei, a noi interessa l’omicidio di Fred Ramirez e sono certo che lei e Tom Evergreen siate innocenti, non potevate compiere l’omicidio stando al telefono- Rispose prontamente David.
         -Perché no?- Chiese Vera.
         -Signora Ramirez è possibile risalire alla posizione del cellulare nel momento in cui è stato usato, nessuno dei due si trovava a casa sua quella sera-
         -Capisco…- Rispose Vera dispiaciuta.
Fu la volta di dell’infermiera Terry Wolly.
         -Signora Wolly, abbiamo visionato attentamente i filmati dell’ospedale, lei è mancata almeno mezz’ora…davvero molto lunga quella pausa e proprio nell’orario in cui è avvenuto l’omicidio- Disse David.
         -Sì è vero…ero stanchissima, avevo bisogno di aria fresca, dopo aver fumato sono andata a prendere un caffè, quello delle macchinette dell’ospedale sa di farmaco scaduto-
         -Aveva tutto il tempo di venire a casa mia ed uccidere mio marito. L’ospedale non è lontano, è solo a quindici minuti di macchina- commentò Vera.
         -E come diamine avrei fatto? Devo usare l’autobus! Ho venduto anche la mia auto per colpa di suo marito! Io, anzi! Tutto il mondo non piangerà certo la sua morte, ma non sono un’assassina-
         -E’ così Vera. Russell ha trovato una ripresa di Terry grazie alla telecamera di una gioielleria di lato al bar, dove la signora è andata per prendere il caffè. Erano le undici, non poteva essere in due luoghi contemporaneamente-
         -Ma suo marito poteva- Disse Vera accusando il signor Wolly che era stato invitato insieme alla moglie, anche in quel caso intervenne David che aveva le idee chiare.
         -Il signor Wolly non può aver accoltellato Ramirez. infatti non può alzare il braccio destro abbastanza da colpire la vittima, ho fatto controllare dalla scientifica, l’angolazione non torna nemmeno con un mancino-
Vera ne rimase delusa. Intanto Rudolf Schnell aveva ascoltato in silenzio, era preoccupato, sembravano tutti innocenti, inoltre Level lo guardava con odio. Ad un tratto Clair, la segretaria, entrò sorridente e fece cenno a David, che si rivolse proprio a Schnell.
         -Signor Schnell, abbiamo cercato la sua ex moglie e l’abbiamo trovata, ora si fa chiamare Amina ed abita davvero in India. Ha testimoniato, non è più accusato di questo omicidio- Il commissario Level si allarmò e disse:
         -Come sarebbe a dire? Ed i fascicoli scomparsi? Chi è stato a nasconderli?-
         -Io e Rus abbiamo trovato le scannerizzazioni dei fascicoli mancanti: Rudolf Schnell non è mai stato accusato di omicidio, non ha scheletri nell’armadio che possono averlo portato ad uccidere Ramirez…credo che qualcuno abbia fatto confusione con i fascicoli, Claire?-
         -Sì David, abbiamo trovato i fascicoli di Schnell, qualcuno li ha consultati e li ha messi dentro un altro raccoglitore…commissario Level, lei ne sa niente? Mi ha detto che tempo fa era andato a cercarli…-
         -No ecco, non mi ricordo-
Level si sedette scoraggiato, quello Schnell gli stava proprio antipatico, era perfetto da sbattere in galera, ma non era lui l’assassino. Peter Roads, il cognato di Ramirez, prese parola:
         -Scusate…ma se non sono stati loro, chi è stato?-
David lo guardò serio, poi cominciò a raccontare tutta la storia.
         -Quando sono venuto a Birmingham, vostra madre mi ha raccontato che il suo defunto genero aveva un passato un po’ burrascoso. Siamo andati ad indagare ed abbiamo scoperto che è stato accusato di omicidio molti anni fa, ma non fu mai condannato per mancanza di prove-
         -Cosa c’entra con la sua morte?- Chiese Peter Roads.
         -In realtà tutto dipende da quell’omicidio di trenta anni fa. Ramirez non è mai stato condannato perché chi aveva assistito all’omicidio, non era riuscito ad identificarlo…invece io credo che fosse stato proprio lui a compiere il misfatto. Non mi sbaglio vero signora Ramirez?-
La signora Vera Roads in Ramirez era rimasta in silenzio, guardava per terra e le sue mani tremanti stropicciavano l’orlo della gonna.
         -Non vuole aggiungere nulla signora Vera?-
         -No, voglio solo il mio avvocato!-
         -Vera? Che succede?- Chiese il fratello.
         -Non lo capisci? Mi sta accusando!-
         -Non capisco perché-
         -Glielo spiego io signor Roads. I figli dell’uomo ucciso tanti anni fa e che hanno assistito all’omicidio, si chiamavano, o meglio si chiamano Vera e Peter Roads…cioè voi. Non può essere un caso!-
         -Vera…tu hai riconosciuto l’assassino di nostro padre? Ed era Ramirez?-
         -Peter non aggiungere altro, andiamo, non possono trattenerci, non hanno né prove dell’omicidio di mio marito, né di nostro padre-
         -Vera…io non posso crederci…dopo tutti questi anni…e lui è entrato a far parte della nostra famiglia! Doveva essere proprio fatto per non riconoscere chi aveva ucciso…o forse era talmente pazzo che ti ha sposato di proposito…-
         -Smettila…non lo vedi che mi stai mettendo nei guai?-
Vera si alzò dalla sedia, prese Peter per un braccio ed uscirono dalla stanza, nessuno li fermò perché in effetti non c’erano prove. Level era furioso:
         -Perché non me lo hai detto prima? Non abbiamo prove schiaccianti contro di lei!-
         -Abbiamo delle impronte parziali sul bicchiere di whisky dell’assassino, Vera ha raccontato che quella sera era da sua madre e quindi ha mentito. La nostra Roxy del laboratorio di analisi confermerà che era lì quella notte. Il procuratore non farà storie per un mandato e credo che i filmati del casello dell’autostrada potranno confermare che Vera è venuta qua da Birmingham quella sera-
         -Tu hai messo su questa farsa per mettermi in ridicolo- Disse Level.
         -Certo che no! In questo modo Peter ha praticamente confessato per la sorella-
         -Mi vuoi spiegare come ci sei arrivato?-
         -La madre di Vera e Peter, mi ha indirizzato sulla strada giusta, ma è stato un commento della stessa Vera che mi ha fatto arrivare alla conclusione…però dovevo vedere le sue reazioni e quelle di Peter a caldo per avere conferma. Vede Level, quando Vera ha trovato suo marito sul divano con l’amante, ha detto che gli ha visto fare un’espressione da pazzo assassino che non aveva mai visto prima, ma mentiva! E’ stato in quell’istante che Vera ha riconosciuto l’assassino di suo padre. Sul momento trovandosi davanti il marito e l’amante è fuggita, lo shock è stato molto forte, tanto da farle tornare la memoria. Poi sicuramente spinta dall’umiliazione subita e dalla sete di vendetta, si è fatta giustizia da sola-
         -Cioè tu da quel dettaglio hai ricostruito tutto?- Chiese Level.
         -Esattamente. Adesso il grosso è fatto, pensateci voi al resto-
David salutò e se ne tornò a casa, pronto ad affrontare in solitudine tutto il resto della sua vita. Entrò nel suo ingresso silenzioso, salì le scale e senza pensare a cosa stesse facendo si ritrovò in bagno. Per qualche istante rimase a fissarsi nello specchio finché vide che i contorni della stanza stavano sbiadendo. Una luce tutt’intorno diventava sempre più accecante, la sua realtà del 2026 svanì e lui si ritrovò nel 2021 nel giardino della zia Edna con una mano alzata verso Aliya che si allontanava nella sua freccia scintillante. I suoi ricordi e le emozioni dei cinque anni passati senza la sua Aliya sbiadirono come se fossero stati sogni senza senso e come per magia comparve Ṡénza dal niente. Era bellissima come sempre, il suo viso era da diciottenne, ma lo sguardo più maturo. Ṡénza si trovò davanti l’uomo della sua vita, avrebbe voluto che il tempo si fermasse, ma in un attimo tutti i dolori del mondo si fecero sentire e si ricordò perché non poteva restare. Ma lui era lì con quel viso dolce e vero, esattamente come lo ricordava. In un attimo l’emozione dell’incontro avuto con Treodor impallidì e sparì come fosse stato il nulla in confronto a quello che provava in quel momento. Ora sapeva cosa era la gioia pura ed il dolore intenso, entrambi le trafiggevano il suo cuore nel medesimo istante.
         -Aliya sei tornata…ma…vieni dal futuro?-
         -“Aliya” che bel suono ha detto da te…è tanto che non mi chiamano più così…vengo dal futuro per dirti di non aspettarmi…non posso fare molti viaggi nel passato, sono molto pericolosi e deleteri per il fisico-
         -E tu sei venuta lo stesso per me…-
         -Per dirti addio…per liberarti dal sentimento per me…non posso tornare sulla Terra, dove sono adesso, hanno bisogno di me…-
         -C’è un altro?-
         -Nessuno…perché nessuno è come te…ma non so se potrò mai tornare per restare, non posso vivere come un normale umano sulla Terra…mi sento in dovere di liberarti da questo dolore che provi per me…- e pensò -anche se io non potrò mai dimenticarti…-
Aliya abbracciò David e lo baciò con tutta la passione che aveva in sé, ma allo stesso tempo entrò nei suoi pensieri e cercò di modificare quel sentimento così forte che il giovane aveva per lei, poi pensò al regalo che gli aveva promesso tanto tempo fa ed infine si staccò.
         -Cosa hai fatto?-
         -Ho migliorato i tuoi circuiti neurali per quel processo logico con cui normalmente risolvi i casi e la tua memoria ora è sopra la media…ma ogni giorno che passa dimenticherai sempre di più il sentimento per me e forse ti scorderai perfino di avermi conosciuto…-
         -Perché? Non dovevi farlo!-
         -Perché non meriti di soffrire così, devi vivere felice…non ti dimenticherò mai…-
Come era apparsa scomparve, David rimase lì molto confuso, forse avrebbe amato in futuro come le era capitato con Aliya, ma non si sarebbe mai dimenticato di lei, era impossibile, non avrebbe dimenticato più niente in vita sua.
Ṡénza sarebbe dovuta rimanere per qualche giorno in quella dimensione per riposarsi, ma non poteva vivere un attimo di più sulla Terra con tutto quel dolore e senza l’amore di David. In un lampo si ritrovò nel turbine spazio temporale, la sua testa si era illuminata, un dolore lancinante le fece capire che il computer organico ed i chip si stavano surriscaldando, non sarebbe resistita a lungo. Ad un certo punto intravide la sabbia dorata di Xiar, mise a fuoco a fatica l’immagine grigio grafite di Kara e gli occhi rosso acceso di Krio, poi più nulla.
 
PS. Ciao a tutti! ;-)
David con un po’ di aiuto di Ṡénza/Aliya ha risolto il caso. Vera Roads in Ramirez aveva riconosciuto nel marito, Fred Ramirez, l’assassino che più di venti anni prima aveva accoltellato a morte il padre. Si era fatta giustizia da sola sempre con un coltello. Ci eravate arrivati? (Domanda retorica uff!) Non era facile perché ho compresso un giallo in due capitoli…ma mi è venuto così.
Intanto Ṡénza è riuscita nell’impresa, ha raggiunto David, gli ha modificato il pensiero e le capacità, rendendolo un detective ancora più bravo, chissà se sarà stata in grado di cancellare anche l’amore che lui aveva per lei…ho paura che non lo scoprirete mai muahahahah (risata satanica!)
Non resta che il prossimo capitolo dal titolo: Epilogo!!!!
 
Alla prossima e forse ultima volta
Ciaux
Altair
   
 
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