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Autore: Bex Vampire    08/07/2009    5 recensioni
Clary sa che Jace e' suo fratello e sa anche bene che lo ama.(Raccontato dal punto di vista di Clary).
"Nella mia testa continuavano a rimbombare sempre le stesse parole: Io lo amo.
Cercavo di scacciarle, ma erano sempre li’, come un chiodo fisso nel cemento."
(Clary)
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io lo amo

Sentii il mondo precipitarmi addosso. Jace era mio fratello.
La terra mi franava sotto I piedi e una tempesta d’emozioni mi investiva con violenza, sbattendomi in contro alla realta’. No, non era possibile. Io lo amavo.
Un’altra ferita sul mio fragile cuore, ma questa fa piu’ male, piu’ di tutte le altre. Piu’ di quella che mi ha procurato mia madre, piu’ di quella che mi ha procurato mio padre, piu’ di quella che mi ha procurato Simon, piu’ di quella che mi hanno procurato Luke, Isabelle e Alec.
Nella mia testa continuavano a rimbombare sempre le stesse parole: Io lo amo.
Cercavo di scacciarle, ma erano sempre li’, come un chiodo fisso nel cemento. Il mio cuore aveva cessato di battere nell’istante in cui capii di averlo perso. Mi sentivo mancare il fiato e non riuscivo a prendere il controllo del mio corpo. Quando il respiro torno’, lo sentii affannato e denso. Il mondo era diventato improvvisamente silenzioso, lascandomi sola, e la mia anima era come un vetro distrutto in tanti pezzettini.
Ma la cosa che faceva piu’ male, e quella che mi offuscava la mente e che non mi era mai stata chiara fino ad allora era che nella vita si puo’ amare solo una persona, perche’ solo una e’ in realta’ quella che desideri, e per me quella persona era Jace… Lo sentivo cosi’ chiaramente, cosi’ tanto che faceva ancora piu’ male.
La vista mi si offusco’ per le lacrime che scendevano copiosamente sul mio viso. Cercavo inutilmente di asciugarle con il dorso della mano, ma quelle scendevano come fiumi in piena, senza controllo. Chiusi gli occhi, sperando di frenare il pianto, ma appena sbattevo le palpebre rivedevo noi due, cosi’ ignari, cosi’ stupidi.
All’inizio ricordare faceva male, ma poi capii che l’unica cosa che era rimasta del nostro amore erano, a volte confortanti e a volte dolorose, proprio quelle memorie.
  
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