Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: _Atlas_    30/07/2018    2 recensioni
Un pensiero scottante gli fece trattenere il fiato per qualche secondo; un solo istante era bastato a farlo imprimere nella sua mente e a portarlo alla più dolorosa e temuta realizzazione.
Iron man era solo la maschera di un eroe caduto, di un uomo coraggioso e pronto a rischiare ma che aveva fallito miseramente durante la sua prova più importante.

[Post Avengers: Infinity War]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Endgame
 

I’ve put my trust in you
Pushed as far as I can go
And for all this 
There’s only one thing you should know,
I tried so hard and got so far
But in the end
It doesn’t even matter
Linkin Park – In the end




"Muto."

Un flebile comando uscì dalle labbra di Tony e le note di Black Dog si affievolirono lentamente, lasciando il posto al debole ronzìo dei neon.
Un mucchio di documenti, scarabocchi e appunti giaceva abbandonato sul banco da lavoro, ignorato con risolutezza dal loro proprietario, adesso intento ad aprire una bottiglia di birra fresca buttandone giù il contenuto a grandi sorsi.
Non aveva particolarmente caldo, ma si passò ugualmente la bottiglia ghiacciata sulla fronte alla ricerca di un sollievo contro un mal di testa che lo tormentava da diverse ore.
Aveva passato il pomeriggio abbandonato sulla scrivania, in un vano tentativo di mettere in ordine progetti tanto complessi quanto inutili; alcune interfacce erano rimaste aperte e continuavano a riportare le ultime, tragiche news dal mondo, le stesse che gli avevano impedito di concentrarsi sul lavoro nelle ultime settimane.
Faticava a mantenere l'attenzione e anche la sua energia fisica sembrava averlo abbandonato, così si ritrovava spesso con la testa china sui mille progetti iniziati senza avere la forza o il coraggio di continuarli.
Ed era lì che la sua mente prendeva a vagare, saltando da un pensiero all'altro come una pallina da ping pong impazzita e impossibile da fermare; dare un significato a quei pensieri gli arrecava sempre un gran dolore ed era per questo che negli ultimi tempi si stava rifiutando di farlo, nascondendosi dietro alla vaga speranza che, se avesse agito sempre così, forse un giorno sarebbero spariti da soli.

Poi, quando sembrava che la tempesta si fosse calmata, un silenzio sordo lo avvolgeva da capo a piedi e solo allora capiva di non poter più scappare.
Quando succedeva, le mani gli si stringevano d'istinto in un pugno ferreo, un riflesso automatico che si portava dietro da mesi e dal quale non riusciva a distaccarsi. Allora il ricordo di Peter saliva a galla prepotente, trascinando con sè il suo entusiasmo giovanile, il suo coraggio e l'ultimo sguardo che gli aveva rivolto, pallido e pietrificato dalla paura.
Signor Stark, non voglio morire.
Una richiesta d'aiuto che era suonata disperata alle sue orecchie e alla quale non aveva potuto rispondere.

Tony si accorse di stringere con forza la bottiglia di birra, aggrappandosi ad essa con un misto di rabbia e disperazione che però si esaurì subito, riportandolo a uno stato di calma innaturale.
L'impotenza che aveva provato in quegli istanti lontani lo aveva turbato nel profondo per settimane, svegliandolo da incubi strazianti e sonni tormentati, per poi nascondersi in qualche zona remota del suo inconscio e abbandonarlo in un vuoto crescente, ogni giorno più doloroso.
Un pensiero scottante gli fece trattenere il fiato per qualche secondo; un solo istante era bastato a farlo imprimere nella sua mente e a portarlo alla più dolorosa e temuta realizzazione.
Tutto si era rivelato inutile.
Iron man, l'idea con cui lo aveva creato, i suoi sforzi per rialzarsi e i progetti per migliorarsi; le sue paure e il dolore da cui era passato, il senso di colpa e la voglia di abbatterlo.
La sua determinazione, il suo coraggio.
Aveva provato a non sprecare la sua vita, ma tutto, tutto ciò che aveva fatto non era servito a nulla.
E Iron man era solo la maschera di un eroe caduto, di un uomo coraggioso e pronto a rischiare ma che aveva fallito miseramente durante la sua prova più importante.
Questa volta – riflettè con angoscia – non c'erano soluzioni.

 
*


Alle due di notte riuscì a trascinarsi fino in camera da letto, lasciandosi sfuggire un sospiro un po' pesante quando si accorse che Pepper era ancora sveglia e che probabilmente lo stava aspettando.
A volte faticava a credere che fosse ancora lì con lui e che non fosse scomparsa, come tutti gli altri, proprio sotto ai suoi occhi, scivolando via tra le sue dita. A volte, nei momenti più inquieti, prendeva consapevolezza di quanto la sua presenza lo stesse tenendo in vita, ora più che mai.
Se fosse scomparsa anche lei, pensava, non avrebbe avuto davvero più alcuna ragione per andare avanti e allora la situazione sarebbe precipitata ogni giorno di più, fino a diventare insostenibile.
Si lasciò andare la testa sul cuscino, abbracciando a sua volta la donna che lo aveva già stretto a sè, in una stretta necessaria che avrebbe sostenuto entrambi.
Si sarebbe concesso una tregua di qualche ora, poi sapeva che l'alba avrebbe risvegliato i suoi pensieri ancora una volta e che avrebbe continuato a farlo sempre fino a quando, stremato, non si sarebbe arreso.









NdA
Indovinate chi è tornata a rompervi le scatole? :D
Avevo detto che mi sarei presa una pausa e che in ogni caso non avrei più scritto altro che si collegasse a Infinity War...e invece son di nuovo qui, con una bella carrellata di angst proprio riguardo Infinity War <3
La coerenza non è nel mio stile, sapevatelo.

Che dire di questa storia, se non che si è scritta praticamente sola dopo aver letto le ultime dichiarazioni dei Fratelli Russo? Se vi ha fatto schifo, prendetevela con loro, visto che ultimamente si divertono a mazziare Tony ai limiti della decenza umana.
Scherzi a parte, ho voluto focalizzarmi sul fatto che dopo la vittoria di Thanos, Tony sia rimasto sconvolto in tutto e per tutto dall'accaduto e, com'è ovvio, dalla morte di Peter in particolare.
Non penso che questa volta se la dovrà vedere con attacchi di panico e compagnia cantante, ma con qualcosa di molto più intenso e duraturo nella sua vita; ci sono degli enormi riferimenti a uno stato depressivo, che a parer mio lo interessa già da diverso tempo e che con gli ultimi eventi finisce per invaderlo del tutto.
Ho pensato che questo potesse sfociare in una considerazione nuova e quasi nulla del suo alter ego, ovviamente dettata dalla situazione. Di certo sappiamo quanto Iron man sia importante per Tony e quanto non sia affatto inutile.
Per quanto riguarda Pepper, invece, continuo a pensare che sia ancora viva per i motivi già citati nella storia; non oserei mai immaginare Tony in questo stato senza di lei.

Chiudo le interminabili note e come sempre mi auguro che la storia vi sia piaciuta.
Un abbraccio e speriamo a presto!

_Atlas_
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: _Atlas_