Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Calowphie    31/07/2018    1 recensioni
Un momento di gioia ci prende sempre di sorpresa. Non siamo noi ad afferrarlo, ma è lui ad afferrare noi
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mezzanotte: la luna splendeva piena in quella notte serena e piena di stelle, tanto da creare una magica atmosfera romantica, quasi surreale. Un leggero vento rinfrescava l’aria afosa che fino a quei giorni non dava alcuna tregua, era ormai la fine di luglio e l’estate era nel pieno della sua stagione, era normale che quelle giornate fossero ricche di sole e un caldo quasi insopportabile. Persino quella notte fresca, delle goccioline imperlate rigavano la fronte di Jungkook che, seduto sul retro di una macchina dai vetri oscurati, incitava il guidatore ad accelerare mentre si cambiava la maglietta sudata che aderiva troppo al suo torace.

Finalmente era arrivato davanti ad una grande casa color pesca che, in quella notte stranamente luminosa, brillava di un tenero color rosa pastello che fece sorridere appena il ragazzo: era ormai mezzanotte passata e sapeva di essere in ritardo ma in fondo era una sorpresa che la ragazza, dall’altra parte della porta scura, di certo non si aspettava. Si asciugò la fronte velocemente, beandosi per qualche istante di quel fresco vento che aveva iniziato a soffiare più prepotente tanto che girò la faccia verso la sua direzione, scompigliando appena i capelli che furono sistemati in fretta pochi istanti dopo.

Con il cuore che gli batteva forte, si avviò davanti all’uscio di quella casa a lui ormai troppo familiare da non poter ricordare quante volte si era sentito agitato nell’attendere l’uscita della ragazza che, timida, gli rifilava dei grandi sorrisi che riuscivano immediatamente a calmare l’iniziale imbarazzo che stagnava tra i due, mai troppo abituati ad avere la persona amata al proprio fianco.

Jungkook era ormai davanti al campanello che suonò quasi tremante, nascondendo dietro la schiena un mazzo di rose bianche che si stava quasi per dimenticare dentro la macchina che lo aveva accompagnato li: “ Arrivo” borbottò una voce femminile impastata dal sonno e quasi scocciata di ricevere visite a quell’ora tarda di notte.  Il cuore del ragazzo stava quasi per uscire fuori dal petto per la felicità mano a mano che sentiva i passi stanchi di lei avvicinarsi all’entrata: “ Chi è?” domandò la ragazza, una volta posizionata davanti alla porta con una mano sul pomello bronzeo: “ Chi è?” richiese alzando la voce dopo che non ricevette nessuna risposta la prima volta dando per scontato che, a causa della flebile voce che aveva, l’interessato non avesse sentito che qualcuno fosse arrivato.

Ovviamente Jungkook non aprì bocca malgrado una risata stesse per sfuggire al suo controllo, ma riuscì a contenerla tappandosi le labbra con la mano libera: “ Se non mi dici chi sei non apro questa maledetta porta” continuò la ragazza passandosi una mano tra i capelli già scocciata di aspettare, attribuendo tutto a uno stupido scherzo di qualche ragazzino del vicinato. La ragazza sbuffò sentendo ancora quel fastidioso silenzio ma, prima di andarsene, notò apparire sotto la porta un piccolo biglietto azzurro
 
Sorpresa

Era l’unica parola scritta di fretta che si leggeva ed, incuriosita, aprì la porta trovandosi davanti il suo ragazzo che nascondeva il suo volto dietro il mazzo di fiori bianchi: “Buon compleanno!” esclamò cercando di non fare troppo rumore, spostando la testa a sinistra in modo da farle notare il suo sorriso come se fosse passato poco tempo dall’ultima volta che si erano visti. La ragazza era senza parole: le sue guance si rigarono di alcune lacrime di gioia che allarmarono il ragazzo che si avvicinò prontamente a lei per consolarla ma, con un balzò, lei si tuffò tra le braccia del giovane che, prontamente, la prese per la vita tenendo le rose strette in mano, così che non potessero cadere e sgualcirsi. T/N nascose il volto nell’incavo del collo di Jungkook inebriandosi di quel dolce profumo che lo contraddistingueva e che, da qualche mese, lei poteva solo immaginare data la lontananza a causa del suo lavoro: quello era l’unica cosa che poteva calmarla.

Jungkook le accarezzò dolcemente i capelli in modo da poterla tranquillizzare mentre, inconsciamente, non smetteva di sorridere fin troppo felice di averla finalmente tra le sue braccia: “ T/N” sussurrò appena il ragazzo, mentre lei si stringeva di più a lui non volendosi allontanare ma, con un dolce sorriso,  la scostò appena asciugandole, con la mano libera, le lacrime che andavano in contrasto con quel caldo sorriso che le illu
minava il volto: “ Ho una sorpresa per te, ma devi cambiarti” sostenne spingendola lievemente nella casa per poi seguirla, chiudendo dietro di lui la porta.
 
*
                                  
Mentre la ragazza corse su per le scale, inciampano nell’ultimo gradino, in modo da potersi chiudere in camera e cercare qualcosa di decente da indossare per la serata inaspettata che le si presentava davanti, Jungkook sistemava le rose in un vaso scuro che aveva trovato su una mensola posta troppo in alto da essere preso facilmente dalla ragazza: “ T/N sei pronta?” urlò Jungkook affacciandosi alle scale preso da una grande fretta, osservando la piccola e flebile luce che usciva da sotto la porta del bagno: “ Ho quasi finito!” esclamò lei passando il rossetto sulle labbra carnose, per poi sistemare meglio la maglia chiara che le aveva regalato qualche mese prima il moro.
Preoccupato che la sua sorpresa potesse essere stata portata via da qualche sconosciuto, il ragazzo camminava per la sala osservando le foto racchiuse in piccole cornici di diverse dimensioni in cui, mille ricordi del passato, rappresentavano la crescita di quella ragazza dai capelli scuri che ormai aveva rubato il suo cuore. Ne prese una in mano in cui sorrideva e rimase ad osservarla accarezzando, di tanto in tanto, il volto allegro raffigurato estraniandosi dalla realtà sperando che la sua idea per quella sera la potesse rendere allegra come in quel momento: “ Jungkook?” lo chiamò lei ormai ai piedi delle scale sistemandosi la borsa sulla spalla. Il ragazzo si voltò sorridendole, appoggiando la cornice ed avvicinandosi prendendole la mano: “Andiamo” ammise senza mai distogliere lo sguardo da una T/N stralunata e confusa, ma molto felice.
 
*

“Ma tu cosa ci fai qua?” domandò la ragazza mentre camminavano mano nella mano verso il parco, sapendo che sarebbe tornato soltanto qualche settimana più tardi mentre venivano circondati dalla calma che quella notte serena stava offrendo loro: “Come potevo perdermi il tuo compleanno?” rispose lui, avvicinandosi con un sorrisetto al volto di lei facendola arrossire: “ Ovvio non potevi” balbettò lei distogliendo lo sguardo, sventolando una mano davanti la faccia in modo da prendere aria: Jungkook sorrise pensando a quanto gli piacesse stuzzicarla in quel modo dato che, vederla arrossire, era una delle cose che più amava di lei: “ Ok ora chiudi gli occhi” disse, fermandosi davanti a lei prima di varcare il cancello metallico che simboleggiava l’entrata del parco: “ Perché dovrei?” chiese la ragazza, appoggiando una mano sul fianco curiosa: “ Fallo e basta” sostenne lui abbassandosi, ponendogli una mano sugli occhi ed accompagnandola attraverso il sentiero al luogo da lui addobbato qualche ora prima.

Sotto un grande albero ed il cielo stellato, due lanterne bianche, di due altezze differenti, creavano una flebile luce romantica mentre, lentamente, la candela al loro interno si consumava. Accanto una coperta quadrata, indirizzata verso il piccolo laghetto artificiale in cui la luna si specchiava timida, attendeva speranzosa l’arrivo dei due ragazzi scaldando loro il posto con alcuni cuscini colorati: al centro si trovava una torta alle mele, la preferita della festeggiata, ancora imballata nell’involucro bianco del pasticcere. Jungkook ringraziò il cielo che tutto fosse ancora al suo posto come lo aveva lasciato e che, malgrado la candela si fosse consumata quasi del tutto, le lanterne stessero ancora creando la giusta e calda atmosfera.

“ Siamo arrivati” sussurrò all’orecchio di lei facendola leggermente sobbalzare ormai abituata solo al rumore dei loro passi sul ciottolato: il ragazzo tolse la mano e lei aprì lentamente gli occhi, notando il piccolo angolo creato apposta solo per loro due: “ è per me?” domandò incredula mentre lui annuiva, accendendo la radio portatile che aveva appoggiato sulla panchina a pochi passi da loro riempiendo l’aria di note romantiche. T/N si avvicinò alla coperta, sedendosi, incitando il ragazzo ad avvicinarsi a lei:
“ Apri la torta principessa” ammise lui mentre si accomodava dietro di lei, circondandole la vita con il suo braccio forte: “ Hai fatto fare la mia torta preferita?” domandò lei, girandosi di scatto verso di lui mostrandogli un ampio sorriso: “ Certo, tutto per la mia ragazza” ammise lui baciandole la fronte allungandosi verso la torta in modo da appoggiarsela sulle gambe, tagliarne una fetta con il coltello che era posto accanto ad essa ed allungarne un pezzo verso di lei, imboccandola.

Jungkook rise notando le sue gote nuovamente rosse, prendendole il volto tra le mani: “ Sei ancora più bella sta sera” sibilò avvicinando il suo volto a quello di lei lasciando che  le loro labbra si incrociassero dopo tutto quel tempo rimaste ad aspettarsi: “ Buon compleanno” aggiunse non appena, di mala voglia , i due si dovettero allontanare e, proprio in quel momento magico, in cui i loro cuori battevano all’unisono, una stella cadente varcò il cielo passando davanti alla luna bianca che, ancora alta nel cielo, faceva veglia a quella coppia felice che la scrutavano abbracciati su una coperta color caramello.







 

_Dedicato, con tutto il cuore, ad Armys_hearts _
  
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