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Autore: Il corsaro nero    02/08/2018    5 recensioni
Per salvare il figlio Goten, rapito da un malvagio demone, Goku dovrà intraprendere un pericoloso viaggio agli inferi e allearsi con un suo vecchio nemico legato al suo passato...
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Goten, Nuovo personaggio, Radish
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2: INCONTRO


Ehm, Chichi... spiegami una cosa... perché devo andare agli Inferi con tutta questa roba?” domandò Goku, guardando l'enorme zaino, così pieno di roba che sembrava per scoppiare da un momento all'altro, che la moglie gli aveva costretto a mettersi sulle spalle.

Chichi lo guardò furente: “Servono per Goten! Quando lo troverai, di sicuro, sarà spaventato e avrà bisogno di un sacco di cose... e poi, metti che al ritorno succeda qualcosa... tutto serve, altroché!” “Anche quindici coperte pesanti?” “Certo! Non sappiamo che clima faccia agli inferi... ricordati che tu puoi usarne soltanto una!” “E i libri di scuola a cosa servono?” “Per mettersi in pari con lo studio, no?”

La moglie gli passò un fagotto, dicendo: “Tieni. Qui c'è il pranzo al sacco. Non mangiartelo tutto subito.”

Quando il marito uscì, Chichi chiuse con furia la porta, intimandogli: “NON AZZARDARTI A TORNARE A CASA SENZA GOTEN, INTESI?!”

Goku si mise due dita della mani e si teletrasportò da Baba.

Eccomi qui.” disse Goku, appena arrivato e Baba gli fece cenno di seguirla.

Lo condusse nel suo palazzo ma, invece di portarlo di sopra, come aveva fatto quando aveva affrontato i suoi guerrieri assieme a Yamcha e Crilin per trovare l'ultima sfera per poter resuscitare il padre del suo amico Upa, lo condusse ad una lunga scalinata.

I due scesero per un quarto d'ora finché non giunsero ad un piano.

In fondo alla stanza, vi era un'enorme spirale azzurra.

Attraversa quel portale e arriverai agli inferi.” l'avvisò Baba, indicando la spirale, per poi aggiungere, mentre gli passava un vecchio fischietto arrugginito: “Il demone degli inganni aspetta tre giorni prima di assorbire l'anima. Devi trovarlo entro quel lasso di tempo. Quando avrai trovato Goten, torna al punto di partenza e suona questa fischietto. Apparirà un portale che riporterà te e Goten in questo luogo.” “Lo farò.” la rassicurò Goku, prendendo il fischietto e attraversando il portale.

Il saiyan si sentì ruotare su sé stesso, come se si trovasse in una lavatrice, e, finalmente, uscì dalla spirale.

Ci volle un quarto d'ora affinché Goku si riprendesse dalla nausea che l'aveva preso a causa del tremendo viaggio e, quando fu di nuovo in forze, si diede un'occhiata in giro.

Attorno a lui c'era il deserto più totale, il cielo era rosso come il sangue, il terreno brullo e arido e gli alberi erano grigi e scheletrici.

Mentre camminava, Goku commentò: “Uao, certo che gli inferi non sono per niente male... se muoio di nuovo ci faccio un salto.”

Dopo qualche passo, il saiyan si fermò e disse: “Dunque, ora devo trovare il regno del demone...”

Aveva appena detto quelle parole, che si mise le mani in testa e urlò: “OH NO!!! NON HO LA PIU' PALLIDA IDEA SU DOVE SI TROVI!!! Beh, intanto mangiamo qualcosa e andiamo a dormire.”

Il saiyan prese dei rami secchi e, con un piccolo raggio d'energia, creò un piccolo falò.

Il saiyan prese il sacco dove c'era la sua cena, l'aprì e cominciò a mangiarsi il contenuto.

Non si accorse che vicino ad un albero dietro di lui c'era una sagoma nera che osservava con molta attenzione il suo falò.

GROUUL

Sentendo quel rumore, Goku si voltò dietro di sé e domandò: Mh? C'è qualcuno?”

Dopo qualche secondo di silenzio, udì un fruscio.

Non c'erano dubbi.

C'era qualcuno lì vicino...

Ehi, ti ho sentito, vieni fuori!” esclamò Goku e, vedendo che l'essere misterioso non si decideva a uscire, s'incamminò verso quel piccolo bosco di alberi secchi e spogli.

Ad un tratto, sentì un ki sopra la sua testa e, alzandola, vide una figura nera seduta su un ramo di un albero.

Non fece in tempo a dire niente, che dalla mano della sagoma partì un raggio d'energia che per poco non lo prese ma che gli fece sbattere la testa per terra.

Vedendo che Goku non si muoveva, l'essere si avvicinò al suo enorme zaino, che il saiyan aveva sempre sulle spalle, lo aprì e cominciò a frugare al suo interno.

Non provarci!!!” urlò Goku, afferrandolo per un braccio per poi ribaltare il suo avversario con un rapido movimento.

Il bagliore che emanava il falò, illuminò l'essere.

Era vestito con una battle suit e aveva i lunghi e ribelli capelli neri.

Non ci volle molto affinché Goku lo riconoscesse.

Radish?!” esclamò il saiyan per poi aggiungere: “Ma cosa...”

Non riuscì a finire la frase che Radish gli diede un sonoro pugno con la mano libera.

Dopo essersi massaggiato la faccia per riprendersi dal dolore del pugno, Goku si accorse che Radish era sparito come il suo pranzo al sacco.

Oh no! Mi ha rubato il pranzo al sacco!” esclamò il saiyan mentre metteva due dita sulla fronte.

Nel frattempo, Radish si era nascosto dietro ad un albero e aveva cominciato a mangiare il cibo all'interno della sacca che aveva rubato a Goku.

Ad un tratto, il saiyan vide, con stupore, che colui che aveva rapinato era apparso dal nulla.

Ridammi il mio pranzo e fingerò di non averti visto.” propose, seccato, Goku e l'altro rispose, mettendosi in posizione da combattimento: “Venitelo a prendere.” “Come vuoi.” acconsentì il saiyan più giovane, mettendosi in posizione da combattimento.

Per vari minuti, nella landa desolata di quella piana degli inferi, si sentirono dei suoni potenti, attacchi d'energia e le sagome di due individui che si davano un colpo per poi sparire.

Mentre parava i pugni dell'avversario, Goku commentò: “Devo ammetterlo, Radish... sei migliorato dall'ultima volta!” “Anche tu, Kakaroth!” rispose l'altro, mentre gli tirava un calcio.

Dopo un po', Goku, sbuffando, disse: “Scusa se devo chiudere in fretta lo scontro ma mia moglie mi ucciderebbe.”

Dopo aver detto quelle parole, si allontanò di qualche metro e, ad un tratto, i suoi capelli si rizzarono verso l'alto, diventando di colpo biondi.

Radish, con un'espressione sconvolta e incredula, domandò: “CAPELLI BIONDI?! COSA DIAVOLO E'?!”

Ad un tratto, si accorse che l'avversario era proprio alle sue spalle.

Il saiyan dai capelli lunghi provò a tirare un pugno che venne prontamente parato da Goku col braccio.

Deciso a non arrendersi, Radish cominciò a tempestarlo di pugni che Goku continuava a parare finché non schivò un pugno e non tirò un calcio al volto di Radish che lo fece volare a tutta velocità contro un albero, disintegrandola.

Vedendo quello che aveva combinato, Goku fece un sorriso imbarazzato e commentò: “Oh mamma, mi sa che ho un po' esagerato...”

Radish si massaggiò la testa dolorante e Goku, mentre ritornava in forma base, si avvicinò a lui e disse, entusiasta: “Ora devo andare... ma appena muoio finiamo lo scontro.”

Radish rimase in silenzio un attimo, poi chiese: “Sei un supersaiyan, non è vero?” “Sì, ma non sono il solo. Anche gli altri possono diventarlo.” ammise Goku mentre prendeva del ramen e si metteva a mangiarlo.

Ad un tratto, Radish esclamò, incredulo: “Anche tuo figlio? Ma non è troppo piccolo?” “In effetti Gohan può trasformarsi in supersaiyan ma non è più un bambino. Lavora, si è sposato e ha avuto una figlia.” “Non parlo di lui ma del moccioso più piccolo.” “E tu come fai a sapere di Goten?” “L'ho visto mentre inseguiva una torta gigante. E' identico a te quindi ho capito subito che era tuo figlio.”

Non appena finì la frase, Goku si avvicinò a lui e disse, agitato: “Dimmi subito da che parte è andato!” “Di là... verso la Foresta del Mai Ritorno.” “Ed è molto lontana da qui?” “Abbastanza... a piedi circa un mese.” “UN MESE?!”

Goku si librò in aria e, parlando a sé stesso, esclamò: “Accidenti! Non sento l'aura di Goten e non conosco nessuno del posto... non mi rimane che volare.”

Rimase immobile per un attimo, poi guardando verso Radish, che era rimasto giù, domandò: “Ehm, Radish... dove hai detto che è la Foresta del Mai Ritorno?”

Con uno sbuffo, il saiyan volò fino a lui e, indicando un punto all'orizzonte, spiegò: “Vai dritto in quella direzione per 30 km, poi giri di 45° a destra, continui per un'ora per poi girare verso sinistra, dove c'è la Grande Rupe, dopo quattro ore di volo troverai la Foresta del Mai Ritorno.”

Goku rimase in silenzio un attimo poi, mettendosi una mano dietro alla testa e sorridendo imbarazzato, disse: “Non ho capito niente... potresti rispiegarmelo?” Ma questo è davvero mio fratello? Fu l'unico pensiero che riuscì a formulare Radish.


NO! NON CI SIAMO!”

L'urlo fece voltare due cervi infernali che stavano pascolando, i quali cercarono di capire da dove venisse quell'urlo.

La risposta si trovava sulle loro teste, ossia due individui volanti.

Radish non ne poteva francamente più!

Erano ore che stava cercando di dare istruzioni a suo fratello ma quello zuccone non capiva proprio niente!

Devi volare per 30 km non per 90! E quando c'è la rupe devi volare a sinistra, verso di lei, non a destra! Sono più di quattro ore che te lo spiego!” gli spiegò, per l'ennesima volta, sperando che, finalmente, quell'idiota capisse!

Purtroppo, guardando la sua espressione, capì che anche stavolta non aveva capito niente!

Infatti, Goku domandò, di nuovo: “Ma è così difficile... quando ho fatto i 30 km devo girare di 145°?” “45!!!” urlò Radish mettendosi una mano in fronte.

Non c'era proprio niente da fare!

Quello era peggio di una zucca vuota!

Almeno anche l'altro aveva capito che era una frana dato che, mettendosi le mani tra i capelli, si mise a disperarsi: “DANNAZIONE!!! PER QUANTO CI PROVI NON CE LA FACCIO!!! NON RIUSCIRO' MAI A IMPARARE A MEMORIA LE INDICAZIONI!!! NON RIUSCIRO' A SALVARE GOTEN E CHICHI MI AMMAZERA'!!!”

Radish si aspettava che la lagna durasse ancora per molto ma all'improvviso smise di disperarsi e si mise a fissarlo.

Radish inarcò un sopracciglio.

Il fatto che lui lo stesse fissando non gli piaceva per niente...

Perché diavolo mi stai guardando?” sibilò e l'altro, congiungendo le mani come una preghiera, lo pregò: “Ti prego, ti prego, ti prego! Portami alla Foresta del Mai Ritorno!” “Scordatelo.” fu la secca risposta di Radish.

Tuttavia, l'altro non voleva proprio mollare.

Ma perché?! Si tratta di tuo nipote!” gli disse e il saiyan rispose, mentre si allontanava leggermente in volo: “Non voglio finire nei guai... e poi non ho nessuna intenzione di salvare il figlio di colui che mi ha ammazzato.” “Ti insegnerò a diventare un supersaiyan.”

Radish si fermò e spostò leggermente la testa.

Quella faccenda cominciava ad interessarlo, e molto!

Vedendo l'interesse del fratello, Goku rincarò la dose: “Aiutami a salvare mio figlio e io ti insegnerò a trasformarti. Non vuoi diventare più forte?”

Goku era certo che una simile proposta avrebbe avuto effetto.

Dopotutto, se a lui avessero mai fatto la proposta di diventare ancora più forte avrebbe accettato di fare di tutto, persino mettersi a lavorare per un anno intero senza allenarsi!

Infatti, Radish si voltò e, con un sorriso di sfida, accettò: “Va bene, mi hai convinto! Ti aiuterò!”


Le fiamme del piccolo falò illuminavano i due volti vicini ad esso.

Uno con i capelli a palma era seduto su un masso mentre l'altro con i capelli lunghi era seduto su un vecchio tronco.

Tuttavia, i due non si degnavano neanche di uno sguardo e guardavano entrambi un punto lontano.

Regnava un silenzio di tomba, dato che entrambi, non solo non si degnavano di uno sguardo ma non si degnavano neanche di dirsi una parola.

Alla fine, fu Radish ad alzarsi in piedi e a dire, con la massima noncuranza: “Vado a dormire.”

Vedendolo allontanarsi, Goku, inaspettatamente, chiese: “Non resti vicino al fuoco?”

Radish rimase immobile un secondo poi, continuando a camminare lentamente, prima di sparire completamente nel buio, disse: “Non ho freddo.”

   
 
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