02/08/2018
5 recensioniTomorrow.
Doveva essere solo una notte. Un solo desiderio e un paio di ore per viverlo. Non avresti potuto chiedere di meglio.
Ma Gregory Lestrade non sembrava disposto a condividere quest’idea. Non voleva che tutto bruciasse in un’unica notte d’estate. Da quanto tempo eravate lì? Potevano essere ore, minuti eterni trascorsi tra il suo corpo e la leggera frescura delle coperte a respirare sulle sue labbra e a dipingere in punta di dita quella schiena così perfetta da non sembrarti vera. Come Pigmalione con Galatea, sentivi quella pelle d’avorio contrarsi e prendere vita sotto i tuoi tocchi impacciati.
Non poteva essere vero.
Nessuno si era mai agitato in quel modo con te quando i baci avevano iniziato a farvi tremare le ginocchia e la banale scusa di un tè diventava la richiesta più sfacciata che tu riuscissi a formulare in quel momento.
“Sei sicuro?” ti ripeteva incantato. Quasi come se fosse lui la persona più fortunata in quella stanza.
Allora gli hai stretto il polso, lasciando che la trama della sua giacca potesse donarti un momento di distrazione dal suo collo sudato, prima che la porta venisse rinchiusa alle vostre spalle.
Tu non sei così. Non lasci che i tuoi sentimenti, il tuo corpo dettino legge su ciò che vuoi. Anche se lo anela disperatamente. Ma ora stai lasciando che lui ti sfiori il collo mentre strato dopo strato, ogni pezzo della tua armatura cade ai vostri piedi. La giacca, il panciotto, persino la camicia scivolano sulla tua pelle in completo silenzio mentre senti tutto il sangue risalirti sulle guance.
“Mycroft?” il suo pomo d’Adamo vibra sul tuo cuore e pensi- speri che il mondo possa fermarsi in quest’istante “Va tutto bene?”
Una sua coscia ti sfiora inavvertitamente tra le gambe e soffochi un gemito. “S-sì” gli prendi il viso tra le mani. “M-ma…”
“Ma…?” tutto il corpo si stende sul tuo. È così caldo che ti manca il respiro. Lui, pronto a coprirti dal mondo, a proteggerti. Il tuo amante. “Ci siamo solo noi, dimmi tutto…”
Ti aggrappi disperatamente alle sue spalle e gli mordi il lobo dell’orecchio. “V-vorresti…” senti il cuore esploderti nel petto mentre cerchi di parlargli. “Ti andrebbe di…” Stringi gli occhi e incroci le caviglie dietro la sua schiena spingendo i fianchi. “…continuare?”
Trema. Trema mentre geme su di te, con le labbra arrossate e gli occhi lucidi. “Sì.”
Le sue mani scivolano sul tuo corpo afferrandoti i fianchi. È dolce, lento e lascia che tu possa abituarti alla sua presenza. Ti dice quanto sia bello averti qui, essere insieme. Con una mano risale sul tuo corpo fino a sfiorarti le labbra. Le mordi, succhi- dio, non riesci a smettere di gemere.
Ti dice che sei bello.
Domani non avrai più voce e realizzi con una punta di terrore che lo vuoi ancora qui. Hai bisogno di Greg che continua a guardarti come se fossi l’uomo più bello di questo mondo. Hai bisogno che continui a spingere in te e non fermarsi mai. Hai bisogno di risvegliarti domani mattina e ritrovarlo sul tuo letto e farci di nuovo l’amore.
Ti sciogli nella sinfonia del suo nome che sgorga dalle tue labbra.
Si scioglie quando la tua pelle è scossa da brividi e il suo sguardo si fissa sul tuo durante l’orgasmo.
Lasci andare la testa sul cuscino e lui ti sfiora la fronte imperlata di sudore.
Affonda le mani nei tuoi capelli e ti bacia più profondamente mentre esce dal tuo corpo. Continua a sfiorarti l’avambraccio prima che tu riprenda il contatto con la realtà.
“Greg…” ti mordi il labbro inferiore, conscio che potrà dirti di no. “Vorresti restare questa notte?”
Il suo sorriso dissolve tutti i tuoi dubbi.
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