Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Tmntsuperfun12    02/08/2018    0 recensioni
Jigen e Goemon, soli, Lupin è scappato dalla sua adorata Fujiko. Come faranno, due lupi solitari ormai bisognosi di affetto, a starsi lontani?
Non so introdurre le mie storie ma vi assicuro che il contenuto dei capitoli è sicuramente meglio dell'Introduzione così indecentemente fatta.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Goemon Ishikawa XIII, Jigen Daisuke
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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L'appartamento era grande, spazioso e costoso. La mobilia era di un bianco splendente e le poltrone di pelle nera erano fin scomode da quanto erano pulite. Lupin si risistemò sul divano cercando d'interessarsi al libro che aveva sotto mano, Fujiko era sotto la doccia e chissà quale entità divina gli impediva di prendersi ciò che gli spettava di diritto dopo tutta la fatica che aveva fatto per conquistarla. Arsenio ringraziò il cielo quando sentì un bussare deciso alla porta, si alzò e diede una veloce spolverata ai vestiti prima di dirigersi all'uscio.

 

“ Goemon! Che sorpresa! ” Esclamò facendosi in parte per farlo entrare,

“ Jigen? ” Il Samurai si limitò ad entrare nell'appartamento senza una parola. Lupin si riscosse dalla sua sorpresa e lo suspinse verso la poltrona più vicina invitandolo a sedersi,

” Sono partito per New York ieri sera mentre Jigen dormiva. ” Disse chiudendo gli occhi, l'amico scosse la testa,

“ How rude… ” Sussurrò sedendosi sul divano lì di fronte, Goemon si sistemò sulla poltrona come se ci fosse uno spillo che lo stesse pungendo,

“ In ogni caso, perché sei qui? ” Chiese Lupin chinandosi a raccogliere una bottiglia di sake da sotto il tavolino in mezzo alla stanza,

“ Perché hai chiamato Jigen così insistentemente? ”

“ Touchè ” Rise il ladro versando in due piccole ciotoline il contenuto della bottiglia,

“ Vuoi? ” chiese porgendogliene una, il Samurai la rifiutò scuotendo il capo,

“ Allora… C'è qualcosa che vorresti

dirmi? ” Chiese Lupin seriamente.

Goemon cominciò a sentirsi come un bambino che aveva rotto il vaso dei biscotti nel tentativo di mangiarne uno,

“ Si, vorrei una tua opinione ” Disse sistemandosi ancora una volta sul divano,

“ Riguardo a…? ” Lo sguardo di Lupin si fece più intenso, tanto che Goemon ne sentì la pesantezza attraverso le palpebre,

“ J-Jigen… ” Borbottò arrossendo,

“ … ”

“ Ehm… Allora... I-Io… ” Cominciò a balbettare, impacciato.

 

“ Ma lo sai che Jigen ti ha fatto proprio un bel succhiotto sul collo? ” La constatazione lo lasciò sconcertato,

“ Si vedono? ” Balbettò rosso come un peperoncino toccandosi il collo con le dita,

“ Ah, vedono? Più di uno? ” Rise Lupin alzandosi dal divano e raggiungendo l'amico che si guardava i piedi imbarazzato,

“ Siete diventati intimi, allora ” Sorrise sedendosi sul tavolino,

“ No! No, stavamo solo… G-Giocando ” Balbettò ancora Goemon sempre meno convinto di quel che stava dicendo,

“ Allora non avete fatto… ”

“ Non dire questo genere di cose! ” Sbottò il Samurai, imbarazzato e anche un po' spaventato dalla parola con la S,

“ Perciò giocavate a fare mamma e papà? ” Provocò il ladro, Goemon gli lanciò uno sguardo truce,

“ Ok! Ok! ” Si scusò lui,

“ Perciò sei venuto a chiedermi come convincerlo a fare all'amore ” Gongolò malizioso. Goemon rimase a bocca aperta: non l'aveva mai visto da quella prospettiva ma incredibilmente l'idea non gli sembrava pessima, soprattutto quel fare 'all'amore', la sua mentre immaginò senza permesso lui e Jigen distesi su un letto tra lenzuola e cuscini a tremare di piacere tra dolci spinte profonde ansimando parole di tenerezza con i primi raggi del sole che entravano delicatamente attraverso le tende.

“ No… I-Io… non sono qui per questo ” Borbottò concentrandosi per annullare il giramento di testa provocato dall'eccitazione, sospirò,

“ Jigen è rimasto deluso dalla tua assenza, sperava di avere la tua compagnia per una sera senza che tu pensassi a Fujiko, non lo ammetterà mai ma aveva fatto scorta di liquori e alcolici per fartela scordare ed è finita che gli ha usati lui per dimenticarsi di te e lei e per trovare un punto di appoggio su di me, sono onorato del fatto che il nostro rapporto si è incentivato ma ha assunto una piega sgradevole. ” Spiegò in tono calmo,

“ Si sta spegnendo come una candela e io non sono sicuro di voler restare al buio… Io t-tengo a lui. ” Lupin non parlò, memorizzò le informazioni e lo fissò negli occhi elaborando una risposta, pesò attentamente la situazione e scrisse diverse conseguenze di quel gioco a scacchi, infine cercò le parole adatte e si schiarì la voce sorridendo con quell'espressione rincuorante,

“ Se non vuoi restare al buio accendi un fuocolare ” Disse guardandolo negli occhi neri,

“ Credo che si sia fatto tardi, Jigen diventa scorbutico se si arriva in ritardo, come avrai notato ”

 

La stanza era completamente buia, Goemon socchiuse la porta lentamente ed entrò nell'appartamento con quel tanto di spazio che bastava a farlo passare. Jigen non si mosse da dove sedeva, le gambe appoggiate sul tavolino di fronte la finestra dove la luce fioca attraverso il buio della notte filtrava dalle vetrate e colpiva palesemente le sue gambe mentre il busto ed il viso erano nascosti dall' ombra delle tende, solo quando poggiò l'ultima bottiglia di scotch a terra si decise a parlare,

“ 'Tornerò presto' ” Lesse con tono freddo lasciando poi cadere il biglietto alla luce della luna, biglietto che Goemon gli aveva scritto prima di partire, i suoi occhi lo fissavano freddamente attraverso l'oscurità, due perle buie che lo scrutavano mezze nascoste dal frontino del cappello. Goemon fece qualche passo verso di lui, poi si fermò notando il suo eccesso di alchool,

“ Jigen, sei ubriaco ” Disse tanto freddo quanto il pistolero. Il tiratore si alzò barcollando leggermente, gli si avvicinò,

“ Non m'interessa ” Ringhiò a pochi passi da lui, la sbronza non sembrava turbare troppo il suo stato fisico quanto quello mentale, Goemon resistette alla tentazione di muovere il suo sguardo lontano da quello freddo dell'amico,

“ Jigen, devo parlarti ma non sei nello stato di poter… ”

“ Sta zitto ” Ordinò interrimpendolo, gli prese con forza il polso e gli strappò la cintura di dosso, Goemon tentò di mantenere la calma provando solo a liberarsi a strattoni,

“ Stavolta non ti farò scappare ” Disse tetro,

“ Jigen cosa stai... ” Il pistolero sfilò la Magnum e scostò i lembi del Kimono schiacciando la canna metallica sul torace del Samurai, il metallo gelido sulla pelle calda diede il via ad una scossa di brividi ma conoscendo la poca sobrietà di Jigen dopo essersi scolato più di quattro bottiglie, Goemon non riusciva a trovare quella situazione eccitante,

“ Butta Zantetsuken a terra ” Ordinò il pistolero enfatizzando le parole, il Samurai non si mosse ma lasciò che l'amico prendesse con forza Zantetsuken e la lasciasse cadere sul tappeto.

“ Mi spareresti davvero? ” Chiese Goemon togliendosi il Kimono al segno dell'amico, Jigen ridacchiò appena rimettendo la pistola apposto,

“ Se farai il bambino cattivo ” Disse mettendosi una mano in tasca,

“ Non credevo ti piacessero questo tipo di giochi, Jigen ” Disse Goemon mordicchiandosi il labbro,

“ Ed io non credevo piacessero anche a te ” Ghignò il tiratore notando l'involontario segno di accondiscendenza,

“ You'd like to ” Mormorò il Samurai come l'amico gli cinse il fianco con una mano,

“ Oh, you can speak English? ” Rispose Jigen con voce profonda mentre l'amico non poteva fare a meno di stringere il labbro con forza,

“ Surprised? ” il loro viso era così vicino che il loro naso si sfiorava, Goemon sospirò involontariamente sulle labbra tanto vicine e si chiese se dovesse permettergli di continuare o fermare il suo bisogno prima ritrovarsi a chiedere qualcosa di più. La sua mano si mosse più veloce del suo pensiero e quando appena sfiorò le sue labbra le dita strinsero un nervo sul collo che gli fece stringere i denti con un ringhio, pochi secondi dopo i sensi abbandonarono il tiratore e Goemon dovette sostenerlo per non farlo cadere pesantemente sul duro pavimento,

“ Perdonami amico mio ma non sei in te ” Sussurrò il Samurai quasi per non svegliarlo, lo trascinò fino al divano facendolo distendere. Silenziosamente raccolse Zantetsuken e controllò il suo stato adagiandola ai piedi del divano, risistemò la stanza raccogliendo con umiltà le sigarette mezze fumate e quelle ancora accese e buttò le bottiglie vuote. Si sedette accanto all'amico dormiente e stette per alcuni attimi ad osservarlo con i capelli ebano che scendevano a sciocche davanti al suo viso stanco, la barba ispida gli dava quel senso di prolungamento del viso che lo faceva somigliare ad un lupo dalla pelliccia scura come i suoi capelli mossi, il suo cappello tanto prezioso accentuava l'austerità della sua espressione corrucciata ed il suo respiro tranquillo era fermato da alcuni piccoli suoni che ricordavano la sua voce. Goemon si distese accanto a lui chiudendo gli occhi, nel suo ormai sonno il tiratore si mosse di lato e distese il braccio sul fianco del Samurai, il giovane non lo smosse o si spostò, semplicemente sospirò in parte felice di quel calore dietro a se e di non dover dormire solo ancora per una notte, avrebbe riflettuto sui suoi errori l'indomani.

   
 
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