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Autore: Moriko_    03/08/2018    2 recensioni
"Resteremo per sempre nella memoria di coloro che sopravvivranno al Torneo, e moriremo solo quando nessuno più ricorderà della nostra esistenza, delle nostre azioni e di ciò che abbiamo lasciato in eredità.
Solo a quel punto potremo definirci davvero cancellati per sempre."

[Capitolo 38 del manga di Super]
[Song-fic scritta sulle note di "Porcelain" di Moby]
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gowasu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Ave, miei cari lettori.
Torno a distanza di breve tempo per pubblicare una storia sul destino dell’Universo 10 nel corso del Torneo del Potere. E… esatto: un’altra song-fic, questa volta ispirata a “Porcelain” di Moby.
Avvertimenti: Spoiler! Capitolo 38 del manga di Dragon Ball Super. Se non avete ancora letto questo capitolo, allora vi consiglio di non proseguire con la lettura. Anche perché le dinamiche del Torneo si stanno differenziando parecchio dalle vicende dell’anime…
… e, a proposito del contenuto della storia, beh: se avete già visto tutte le puntate dell’anime relative a questa intera saga, allora non saranno presenti molti spoiler riguardo il destino del Decimo Universo. Cioè: è vero che nel manga non abbiamo la strappa storia lacrime (cit.) del confronto finale tra Obuni e Gohan, è vero che i guerrieri dell’Universo 10 non sono stati buttati giù come foglie di fronte ad un vento impetuoso (ecco... più o meno, ma sicuramente nel manga hanno resistito più a lungo), ma… seriamente: un Gowasu sorridente che saluta prima di essere cancellato è stato un altro colpo brutale nell’anima. C’è chi si dispera, chi si rassegna al proprio destino… e poi c’è lui che alza la sua mano per salutare nella direzione del Settimo Universo (presumibilmente Shin).
… Basta, non dico nient’altro e vi auguro buona lettura.

Nota: E anche oggi i più sentiti ringraziamenti a stellaskia per l’immagine che accompagna il titolo!




Porcelain.



“I never meant to hurt you
I never meant to lie
So this is goodbye
This is goodbye”



È davvero la fine?

Il Gran Sacerdote ha appena pronunciato la nefasta sentenza: anche il Decimo Universo sta per essere cancellato.
Pochi minuti prima ho assistito all’eliminazione di diversi Universi, tra i quali quello gemello al nostro, e varie sono state le reazioni che ho notato da parte delle divinità e dei loro guerrieri che erano stati scelti in occasione di questo Torneo: stupore, rabbia, paura, tristezza, rassegnazione… Gli stessi sentimenti che ora emergono nel nostro gruppo.
Un profondo dispiacere mi aveva pervaso pochi minuti prima. Il pensiero di essere ad un passo dalla cancellazione non è stato affatto piacevole e, nel vedere in grande difficoltà Obuni, il nostro ultimo guerriero sul ring, non ho fatto altro che scusarmi con lui se la nostra… la mia strategia ha avuto a che fare con ogni cosa tranne che con quella fondamentale: l’allenamento fisico.
Eppure, alla fine, a qualche cosa è servita. Lui è riuscito a raccogliere tutto il coraggio, non abbandonandosi alla rassegnazione e alla tristezza e, ringraziandomi del fatto che grazie ai miei insegnamenti è pronto a combattere in totale serenità, si è lanciato in un ultimo tentativo di capovolgere la nostra disperata situazione.

Perciò… perché dovrei lamentarmi?

A pensarci bene, dovevamo aspettarcelo. Il nostro livello è all’ottavo posto nella classifica degli Universi, e in fondo devo essere grato del fatto che siamo riusciti a resistere così a lungo in questo Torneo. Abbiamo fatto del nostro meglio, no?
Mi volto e, nel cogliere Lord Ramūshi con le mani sulla sua testa, intimorito per ciò che sta per accaderci, mi viene da sorridere. Siamo sempre stati come un oggetto di porcellana che ogni giorno ha corso il rischio di avere una frattura e così di infrangersi al minimo impatto.
Siamo stati tra le prime divinità a regnare nel Multiverso, e ora sto provando gratitudine anche per aver vissuto così a lungo. È stato un vero colpo di fortuna, o forse esiste davvero qualcosa di incontrollabile chiamata “destino” e le cose dovevano andare in questo modo.
Sinceramente, agli inizi non me l’aspettavo: nel corso degli ultimi millenni ho rischiato la vita molte volte, e in altrettante abbiamo scongiurato la fine del nostro amato Universo.

L’ultima è ancora vivida nei miei ricordi. E forse… è stata la frattura più grande in questo Universo di porcellana, rischiandone la totale frantumazione.

A questo pensiero il mio sguardo si posa nella zona degli spalti dedicata al Settimo Universo. Alcuni potrebbero dire che i loro guerrieri hanno dato il via a questa violenta scia di sangue, nella quale sono state spezzate anche vite innocenti.
In realtà, come ha osservato Lord Anat del Primo Universo subito l’eliminazione del Nono, sono necessari sacrifici per mantenere intatto l’equilibrio del Multiverso. Anzi: questa del Torneo è stata una valida occasione che ha permesso a noi, già condannati all’oblio, ad avere la possibilità di continuare a vivere nonostante tutto…

… E noi non siamo riusciti a sfruttarla a nostro vantaggio, che sciocchi. Però… mi sento in dovere di ringraziarti ancora una volta, Settimo Universo.

Un paradosso, è ciò che penserebbero i mortali del mio Universo se avessero la capacità di leggere nel pensiero. Eppure, per ben due volte sono stati proprio Son Goku e i suoi compagni a darci una mano… con la differenza che, questa volta, non avremo possibilità di salvezza.
Sono le pagine finali della nostra vita. La stessa della quale, millenni addietro, non riuscivamo a prevedere il suo percorso e il suo futuro.
Così questo è un addio, penso mentre continuo a sorridere.
Con totale serenità.
Alzo la mano e, con cordialità e rispetto, saluto Lord Shin prima di svanire per sempre dall’esistenza.


Non mi metterò a urlare di paura.
Non sarebbe nemmeno da me.
Ho la consapevolezza che continuerò a vivere nel cuore di chi si salverà… perciò, vorrei che tutti mi ricordassero per quel sorriso che, sinceramente, credevo di aver perso negli ultimi mesi.
Leggero, spensierato, come quello dei più piccoli esseri viventi quando sono tra le braccia dei loro genitori.
«Lunga vita al Decimo Universo!» aveva urlato Obuni… Esatto. Non importa cosa sta per accaderci, se a breve non esisteremo più: ciò che conta è che, in un certo senso, non svaniremo del tutto dall’esistenza. Resteremo per sempre nella memoria di coloro che sopravvivranno al Torneo, e moriremo solo quando nessuno più ricorderà della nostra esistenza, delle nostre azioni e di ciò che abbiamo lasciato in eredità.
Solo a quel punto potremo definirci davvero cancellati per sempre.
Con questo sollievo che pervade il mio animo, le immagini dello scenario del Torneo iniziano a sbriciolarsi e a svanire come polvere al vento, insieme ai nostri corpi.
Come porcellana.




A/N [Ovvero: angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]
A proposito di “Porcelain” di Moby: è una delle canzoni che ho sempre amato fin dalla mia infanzia. Avevo dieci anni quando l’ho ascoltata per la prima volta, ed è stata la canzone che mi ha avvicinato subito a questo grande artista e alla musica elettronica in generale. In realtà… il vero significato del testo non c’entra nulla con l’episodio della cancellazione di un Universo, dato che parla della fine di un amore.
Però io sono molto “furba” e ho deciso di estrapolare la parte del testo che potesse rappresentare di più la situazione di Gowasu, ovvero quella riportata all’inizio della fanfiction. Rileggendola (e riadattandola al contesto) ho pensato che calzasse alla perfezione con il personaggio del saggio Kaiōshin del Decimo Universo: lui ha sempre agito credendo di non ferire o mentire a qualcuno (Black saga docet), ritrovandosi alla fine ad essere cancellato per mano degli Zen’ō per delle scelte che ha compiuto e che egli stesso ha giudicato come “errate”. Se nell’anime tale scelta è stata solo accennata e la “colpa” ricaduta semplicemente sul fatto che Gowasu non avesse direttamente partecipato alla scelta dei guerrieri più forti, nel Capitolo 38 del manga tutto ciò viene spiegato nel dettaglio: il Kaiōshin si dà la colpa di aver distolto l’attenzione dall’allenamento fisico che, insieme a quello mentale, è fondamentale per la vittoria di un guerriero.
Ad inizio storia ho scritto che non abbiamo avuto la scena emozionante di Obuni e Gohan… ma qui abbiamo qualcosa di molto simile nel dialogo finale tra Gowasu e Obuni. Gli insegnamenti del saggio Kaiōshin non sono stati vani, anzi: il guerriero è consapevole di mettercela tutta e, laddove dovesse fallire, di uscire di scena con l’animo sereno. In più, è diventato una sorta di “portavoce” della volontà delle divinità… perciò, a questo punto dico: cosa volere di più da loro?
Perdonatemi se in ogni fanfiction sono ripetitiva, ma io adoro sempre più questi personaggi. Per me Toyotarō (sotto la supervisione di Toriyama) sta facendo un ottimo lavoro con gli abitanti del Decimo Universo: prima Gowasu, dandogli maggiore spazio con angst annesso nel rapportarsi con Black - e viceversa - nel Capitolo 21; ora Obuni con questi discorsi… 92 minuti di applausi per tutti questi personaggi, davvero.
Per non parlare del gesto finale di Gowasu: sia nell’anime che nel manga ha concluso con dignità il suo ruolo prima della cancellazione. Nell’Episodio 103 si è rivolto ad un Obuni rassegnato con rispetto, dicendogli che aveva svolto egregiamente il suo compito di guerriero che ha lottato per la salvezza del suo Universo; nel Capitolo 38, mentre tutti gli altri della sua squadra sembrano disperati, lui pensa ad andarsene via cordialmente… con un sorriso. Qui non è semplice rassegnazione: ho interpretato questo gesto come un segno di aver compreso di essere agli sgoccioli della propria vita, e di non aver paura ad affrontare la fine di tutto.
Un bel messaggio, non trovate?
Ora, se qualcuno dovesse chiedermi i cosiddetti “mille e uno motivi per amare Gowasu”… ecco: ora ne ho uno valido da aggiungere alla lista. :3
Come al solito, grazie a tutti coloro che sono giunti fin qui… e, in modo particolare, ringrazio Il corsaro nero che si è ricordata di me quando ha letto il Capitolo 38 del manga. E niente, cosa dirti: avevi ragione, la scena mi è piaciuta un sacco… e sono sempre più fiera di Gowasu, sigh! <3
Alla prossima!
--- Moriko
   
 
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