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Autore: MaryRigby    04/08/2018    2 recensioni
Ho aperto un libro stamattina e ho letto.
Ho letto di giovani intelligenti,
diplomati con la lode e pronti per la merda di Harvard,
ma senza prospettive e a cui non importa niente del futuro.
[Circa 600 parole]
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Per Roberto


Ho aperto un libro stamattina e ho letto.
 

Ho letto di giovani intelligenti,
diplomati con la lode e pronti per la merda di Harvard,
ma senza prospettive e a cui non importa niente del futuro.
Ho letto di ragazzi silenziosi e urlanti,
il cui unico divertimento è bucarsi sotto il cielo senza luci delle periferie,
per dimenticarsi delle pretese che ha il mondo su di loro.
Ho letto di ragazze talentuose e piacenti,
che per recitare in un film di merda devono vendere il corpo,
che appartiene solo a loro, e nessuno può dire un cazzo su quello che ne fanno.
Ho letto di ragazzi ignoranti,
che non hanno voglia di fare un cazzo ma che venerano il dio denaro,
e che quindi ingannano, rubano e stuprano, ma vivono in pace con tutti.
Ho letto di fascisti bambini,
che ridono dei martiri che hanno salvato il loro vile culo,
ma che dicono cazzate solo grazie alla liberà di espressione,
guadagnata da quelli che vogliono ammazzare.
Ho letto di criminali coraggiosi,
che minacciano botteghe con pistole credendosi Clint Eastwood,
ma che sono dei cagasotto e baciano i piedi a chi è più forte di loro.
Ho letto di uomini onorevoli,
che non chiedono nulla se non giustizia come fanno tutti,
ma che sono denigrati e assassinati perché troppo curiosi e onesti.
Ho letto di uomini di mondo,
che credono di essere i padroni di ciò che gli è donato,
e che distruggono tutto ciò che li circonda col cemento e col veleno.
Ho letto di vecchi morti in letti non loro,
abbandonati da tutti quelli che avevano amato,
ma che l'amore lo calpestano per strada come fosse merda.
Ho letto di scrittori analfabeti,
che costruiscono storie d'amore false e ipocrite,
ma l'unico amore che conoscono è quello per la loro fama.
Ho letto di lavoratori infaticabili,
che si spaccano la schiena per quattro pezzi di metallo messi in croce,
con cui non possono nemmeno comprare la carta igienica per pulirsi il culo secco.
Ho letto di donne costrette ad essere solo mogli,
che festeggiano tutto ma senza festeggiare e che sorridono sempre,
ma che infilzerebbero un coltello nella pelle putrida del dittatore che hanno sposato.
Ho letto di gay, froci, ricchioni, checche o comunque li volete chiamare,
venire offesi da persone che della parola intelligenza non sanno nemmeno fare lo spelling,
e che vengono calpestati per colpa di questa fottutissima diversità.
Diverso da chi, poi.
Ma si sa che la diversità è una croce e la Storia,
che è una puttana che resuscita sempre, ce lo ricorda ogni volta.
Ho letto di ere in cui si ha paura delle parole, non dei gesti,
che veder morire un bambino in mare non fa rivoltare lo stomaco,
ma dire una fottuta parolaccia sì. Ebbene io le dico, anzi le proclamo. Stronzo, cazzo, merda.
Non sono le parole che devono spaventare.
Ho letto di mondi non tanto lontani,
in cui la grandezza del cazzo definisce la tua virilità,
in cui una ragazza col culo pieno di plastica,
oppure con la carne attaccata alle ossa è bella.Non lo sapete che cazzo è la bellezza.
La bellezza decido io cosa deve essere, voi fa
e quello che cazzo volete con la vostra.
Ho letto di un mondo troppo vicino,
in cui di nascosto si dicono tutte le minchiate possibili, si insulta, si spiega,
ma che se ti incontri faccia a faccia con qualcuno le cui idee ti fanno girare le palle,
chiudi gli occhi e dici che vanno rispettate le opinioni di tutti.
Vigliacco, abbi il coraggio di gridare alle stronzate che dicono gli altri sulla tua libertà e quella degli altri.

Ho aperto un libro stamattina e ho letto.
Non so che libro era, forse la Bibbia, forse Harry Potter, forse Moby Dick.
So solo che raccontava la verità sul questo fottuto mondo, quindi l'ho chiuso e dimenticato.
Come facciamo tutti.
 

Mariantonietta







Note finali
Salve a tutti. Allora innanzitutto ci tenevo a chiedere scusa nel caso questa  non tanto piccola poesia (anche se chiamarla così è un'offesa alle poesie vere) abbia offeso qualcuno. Non so come mi è venuto in mente di scrivere una cosa del genere. In realtà era un po' che volevo creare qualcosa ispirato ad uno dei miei poemi preferiti che è Grido (Howl) di Allen Ginsberg, ma ho partorito questo mostro strano e ho detto, perchè no, la pubblico (probabilmente facendo la scelta sbagliata). Anche perchè a meno che non vogliate denunciarmi non ho paura di qualche critica se costruttiva, anzi mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Alla prossima.

P.S.
Sono una frana a vedere gli errori di battitura, mi farebbe piacere che in caso li notaste me lo diceste, così che io possa correggere. Grazie mille!

   
 
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